Mantelli e nevrilità
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Io la metterei all'inverso dicendo che spesso i casi con striature, durezze dello sguardo si associano a mantelli anomali, cioé non ne farei una causa/effetto perché è quasi impossibile parlare di percentuali e perché sappiamo che alcuni dei più celebrati bracchi italiani nascono da cani con mantello "discutibile" (per es. Titano del trovese da una cagna focata)
lucio -
Ciao Roberto ritorno in argomento, sempre secondo il mio personale
pensiero e la mia personale esperienza, ho usato il termine "sovente"
intendendo "spesso" (non mi sono mai piaciute le statistiche, le percentuali e tantomeno i sondaggi !.... forse perchè con i numeri e gli artefizi di calcolo ci combatto quotidianamente).
Ritengo che ogni razza avendo un suo standard (sia per la morfologia che per il lavoro)i suoi esponenti debbano discostarsi di poco da uno e dall'altro .
Morfologia e funzionalità devono essere in equilibrio armonico tra loro.
Diverso è il discorso se si cerca il cane solo in funzione del carniere !
Antonio CasamassimaCommenta
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Caro Antonio, concordo con te che non è il caso di mettere nero su bianco delle percentuali.
perché spesso chi vuole delle cifre percentuali arriva poi a trarre da cifre relative conclusioni assolute che sono aberranti o a banalizzare la selezione.
In materia poi, dato il relativamente scarso parco cani e correnti di sangue, si è fatto di necessità virtù, scegliendo spesso il minore dei mali. E ciononostante il bracco italiano è
la razza con la più alta percentuale di campioni assoluti.
La tipicità del cane è data dall'insieme non da qualche particolare , poi giustamente, ognuno
privilegia in selezione quello che gli interessa di più.
Facile dire lo voglio bello e bravo e chi non lo vorrebbe ?? ma se a me basta che siano
tipici (comunque alla disperata MB, meglio da ECC) gli amanti del ring dovrebbero a loro volta
fare lo stesso ragionamento con le qualità venatorie e la TIPICITA' del modo di lavorare che è altrettanto importante di quella morfologica.
il cane solo "da carniere" potrebbe benissimo essere un bas...(scusate si dice meticcio)
lucioCommenta
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Caro Lucio, va bene... ma che siano almeno a livello del M.B. ...come standard prevede... nessuno cerca l'araba fenice.Antonio CasamassimaCommenta
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Va bene non fatemi percentuali, non e che me le abbia ordinate il medico e non ho alcuno scopo recondito, cerco solo di capire.
Io comunque la penso come Lucio e ritengo che la funzione sia più importante della morfologia, trattandosi di cane da caccia, poi certo ben venga l'equilibrio.
Ma mi pare che questo sia l'eterno dilemma di chi alleva cani da caccia: il più bello tra i più bravi o il più bravo tra i più belli ?
Però Antonio spiegami almeno una cosa, quando parli di mantelli anomali, ti riferisci a mantelli comunque nello standard ?Commenta
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Citazione:Messaggio inserito da Roberto
Va bene non fatemi percentuali, non e che me le abbia ordinate il medico e non ho alcuno scopo recondito, cerco solo di capire.
Io comunque la penso come Lucio e ritengo che la funzione sia più importante della morfologia, trattandosi di cane da caccia, poi certo ben venga l'equilibrio.
Ma mi pare che questo sia l'eterno dilemma di chi alleva cani da caccia: il più bello tra i più bravi o il più bravo tra i più belli ?
Però Antonio spiegami almeno una cosa, quando parli di mantelli anomali, ti riferisci a mantelli comunque nello standard ?
Quando parlo di mantelli anomali mi riferisco a quelli, comunque, nello standard citati come difetti da squalifica.
Antonio CasamassimaCommenta
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Antonio,
guai ad "accontentarsi" l'araba fenice la cerco sapendo che non la troverò mai.
Quando penso ad un cane ideale metto insieme i particolari di almeno 5-6 cani.
Chiaramente voglio che sia un bracco, nelle forme e nel modo di cacciare.
Ricercando il cane da prove, punto su soggetti molto dinamici, ed ammetto che
oggi forse stiamo esagerando, poi mi ritrovo a caccia col mio bel braccone
che riflette più il cane della tradizione che quello in voga oggi e di conseguenza
mi pongo molte domande sull'evoluzione innegabile della razza e sulla mia parte di
responsabilità in merito, per il momento senza risposte precise perché l'alternativa
sarebbe quella di smetterela con la cinofilia agonistica.
Tornando al mantello è chiaro che si fa riferimento allo standard ufficiale dove tigrati e focati sono da squalifica come i monocolori ed il nero anche in minima presenza, e non si discute (ma c'é qualcuno che lo fa) poi ci sono i colori previsti, Bianco (chi mai ah visto un bracco tutto bianco ?) bianco e arancio in tutte le tonalità e mescolanze SENZA TONALITA' INDICATE COME PREFERIBILI (citato anche l'ambra), quindi quando si parla di arancio intenso si parla di preferenze PERSONALI e non ufficiali poi Bianco e marrone e qui invece si evidenzia una PREFERENZA per il marrone a riflessi metallici (mogano) e tonaca di frate,badate bene SOLO
una preferenza, ma oggi di fronte ad un marrone scuro (testa di moro) si vedono reazioni negative assolutamente immotivate , neanche fosse un colore proscritto.
Questa "ghettizzazione" di un colore previsto dallo standard è per me aberrante, neanche avessimo chissa quante correnti di sangue e in specie nei roani, ho conosciuto roani scuri
che erano VERI BRACCHI e che hanno dato eccellente progenie, citerò TANO DELL'ASOLANO e più recente SERLEO del Trovese.
lucioCommenta
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Nella mia modesta esperienza di allevatore non mi sono mai capitati mantelli da squalifica, sono stato solo fortunato! Però debbo dire che se oggi abbiamo qualche soggetto con focature, non credo sia frutto d'inaspettata mutazione genetica.
Potrebbe essere conseguenza di recenti rinsanguamenti con il Setter Gordon? Segugio nero focato? A qual pro?
L'altra ipotesi è che illo tempore può essere successo e che allevatori del passato, abbiano taciuto e soppresso gli sfortunati esemplari nascondendo quella che allora, poteva essere un'imbarazzante e scandalosa verità.
Secondo me ci sono sempre stati.
Oggi dobbiamo ragionare con maggiore concretezza e razionalità, senza falsi pregiudizi.
Nel mantello di un certo "Raffaello" condotto da Tognolo, si potevano leggere delle sfumature alle guance e attorno all'ano riconducibili almeno al sospetto di lievi focature.
Non conosco la sua genealogia.
Se accoppiassimo solo fra bianco arancio il problema non si evidenzierebbe.
Quindi è una peculiarità legata al mantello roano.
Roano x b.a. e roano x roano.
Trattasi di un carattere la cui trasmissione è sicuramente poligenica. Secondo me impossibile da eliminare.
Nel tempo ed in certe linee di sangue può ricomparire. Dobbiamo gridare allo scandalo?
Vedete cosa ci combina la genetica?
Titano del Trovese per me il prototipo eccezzionale di bracco italiano, il numero uno, nasce da soggetto focato.
Qui bisogna avere il coraggio di decidere. Ma hanno deciso in tanti me compreso. Chi non ha coperto con Titano?
Quando si rientra in accoppiamento con un roano può venir fuori il soggetto focato. Che facciamo? Inorriditi scegliamo il soggetto che sicuramente non trasmetterà certi problemi, ma lungi da prestazioni sul terreno di quel livello.
Ma non mi riferisco alle prestazioni atletiche comunque eccezionali, ma alla "qualità" delle prestazioni. E' bracco a tutto tondo.
Siccome l'araba fenice non esiste BELLISSIMO/BRAVISSIMO. Lo sarebbe TITANO ma presenta questo neo genetico.
Bisogna nella selezione decidere, anteporre la funzione o la morfologia?
Se nelle cucciolate scegliamo fin dai primi mesi c'indirizziamo verso una selezione fenotipica (morfologica).
Se il soggetto è bello
la funzione non può non passare in second'ordine.
Vince sul ring e ci accontentiamo per quello che fà. Viceversa il contrario.
Sono come Lucio sostenitore della seconda ipotesi perchè questa razza appartiene al gruppo sette: cani da ferma, quindi creati ed allevati per svolgere una funzione. Debbono avere i requisiti di tipicità morfo-funzionale ma in primis devono espletare la funzione per la quale sono stati creati.
Con ciò non dico che dobbiamo legittimare le focature. Non m'interessa come gli addetti ai lavori le vorranno considerere, dico però che ci sono tare e difetti ben più gravi che sistematicamente vengono da alcuni allevatori poco considerati. La paura, la timidezza, l'ombrosità, la displasia del gomito e dell'anca ecc. ecc. limitanti, si, anche le prime due, limitanti l'espletamento della funzione per la quale questa razza è stata creata.
Col Petrosa
colpetrosaCommenta
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Piano piano leggo tutti i quesiti delle rubriche, sono arrivato in ritardo e perciò accontentativi di risposte tardive, anche se non richieste, ma che volete, quaggiù non ho altro da fare, oltre tutto fra un pò, se va male, ci chiudono la caccia! All'amico Roberto, mi pare si chiami così, consilierei di leggere, sull'annuario del '96, il mio articolo che parla di genetica riguardo ai colori, ho cercato, in quell'occasione di rendere comprensibile, per quanto possibile, per la lettura di tutti, tecnici e non, i concetti che legano le basi genetiche, in materia di colori del manto, ai criteri di giudizio nell'ambito delle varie razze. Nel caso non ti riuscisse, Roberto; di trovare quell'annuario, sarò lieto di spedirti copia delo scritto in questione. Per eventuali chiarimenti sono a tua completa disposizione.Commenta
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Ciao Giancarlo, scusa se rispondo dopo qualche giorno, ma causa lavoro son meno assiduo sul forum ultimamente.
Io sono socio sabi dal 1999 quindi non ho letto il tuo scritto, sono qui per imparare da voi, quindi ben venga il tuo articolo che non potrà che aggiungere altre conoscenze alla mia modesta cultura sul bracco italiano.
Gradita quindi una copia del tuo articolo che potrai inviarmi al mio indirizzo email nel mio profilo, oppure mettendolo a disposizione di tutti tramite massimiliano che lo potrà pubblicare nel sito.
Ciao e grazie.Commenta
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ciao Giancarlo e Roberto, penso che, se possibile, mettere l'articolo sul sito sia la cosa migliore. Anche a me interessa moltissimofrancoCommenta
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