Personalmente non sono molto daccordo con coloro che affermano che il bracco italiano sta attraversando un periodo di buona "salute" e di prosperità da un punto di vista delle qualità venatorie, e a testimonianza di ciò ci sono proprio i risultati delle coppa delle delegazioni e del trofeo Scheggi appena trascorsi, nonchè la libera continentali del lunedì successivo.
Ho fatto qualche riflessione e devo riconoscere che sono alquanto amareggiato dalle conclusioni che ne ho tratto; In due giorni di prove ci sono stati quasi 100 turni e sono andati a punto ed in classifica 10 cani forse si forse no......ho visto personalmente trascuri, sfrulli su trascuri e sfrulli....turni tiratissimi da un punto di vista atletico-prestazionale, discrete aperture e movimenti eccellenti (per quanto me ne possa intendere io!) e poi la classica, ripetuta e quasi costante assenza di prudenza nel contatto con il selvatico ed istinto di ferma!!! Riallacciandomi con una precedente discussione dove mi si faceva capire che forse erano le linee di sangue di provenienza dei miei bracchi a peccare in tal senso, dopo questo evento mi sono consolato (o finito di sconsolare)!!!! Sicuramente Sabato e Domenica passati c'erano quasi tutte le linee di sangue d'Italia a concorrere e i risultati, salvo qualche premiato caso, si sono visti!!!
Un'ultima considerazione credo sia giusto e doveroso farla anche in ordine alla presenza di giovani soggetti in batteria; A parte qualche nuova promessa (vedi il bravo Vulcano che si è confermato dotato di ciò che serve ad un ottimo cane da caccia, oltretutto sicuramente partito svantaggiato per la poca dimestichezza con quel tipo di selvatico ed in aggiunta la giovane età - 15 mesi!!!!!!! -) molti degli altri concorrenti sono soggetti che cavalcano il palcoscenico delle prove da come minimo due stagioni fino ad arrivare ai blasonati pluricampioni che, seppur accusando qualche acciacco di troppo, continuano imperterriti ad essere presentati.
Non vi siete chiesti il perchè??? Ma perchè invece di fare della inutile propaganda basata su teoriche quanto remoti ed inconsistenti apprezzamenti circa le attuali condizioni venatiche del bracco italiano, non iniziamo a fare della sana e realistica critica costruttiva???
Mi sbaglio o le prove sono finalizzate a segnalare i migliori riproduttori??? Ma se procederemo ancora facendo finta che tutto va bene, anzi esaltando ed enfatizzando le condizioni attuali, sono personalmente convinto che finiremo per arrivare agli antipodi rispetto a quando c'erano cani fermatori ma lenti, linfatici e scarsamente avidi e dinamici.
Credo che sia arrivato il momento di fare un passo indietro, o almeno soffermarci a valutare in modo obiettivo, senza omertà e falsi pudori ciò che veramente oggi il bracco italiano è!
Scusate l'impeto, ma forse il desiderio di vedere l'amato bracconte veramente in condizioni ottimali di salute venatica mi ha fatto forse dire troppo, o troppo poco nella maniera sbagliata, ciò che penso.
Commenta