Se i bracchi ( il trotto ed il galoppo)

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  • Leonardo
    ⭐⭐⭐
    • Mar 2008
    • 2134
    • Siena, Toscana.
    • Bracco Italiano Giotto

    #286
    Originariamente inviato da Lucio Marzano
    Ma il bracco italiano non è tale per le caratteristiche di taglia e peso, sono ben altre le peculiarità
    che ci fanno amare la razza ed alla quale non si rinuncerebbe riducendo le famigerate forbici.
    Riducendole anzi si unificherebbe il tipo di diritto oltre che di fatto.
    Mi piacererebbe sapere quanti bracchi, non obesi, conoscete che pesino 38/40 kg.
    Si sta quindi parlando di un'evoluzione già avvenuta e non di stravolgere qualcosa nell'ambito della razza
    ma solo di prendere atto di questa evoluzione, che non è casuale, ma conseguente ad un utlizzo piu'
    venatorio della razza ed dalla sua riacquisità competitività nei confronti delle altre razze da ferma.
    Grande zio Lucio allora qualcuno, anche se veterano, mi capisce.
    Leonardo cinofilo cacciatore

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    • Lucio Marzano
      Lo zio
      • Mar 2005
      • 30090
      • chiasso svizzera
      • bracco italiano

      #287
      Originariamente inviata da Dardo
      Ma se esistono già razze che rientrano in queste proprozioni, davvero non capisco
      perchè andare a stravolgere quelle esistenti[:-bunny]
      per "stravolgere" bisognerebbe proporre dei cambiamenti fondamentali, mentre si propone solo di diminuire la differenza fra minimi e massimi, cioé rimanendo sempre nell'ambito dello standard in vigore.
      Ho chiesto : quanti Bracchi conoscete che , non obesi, pesino 38/40 kg. ,
      e nessuno ha risposto per il semplice fatto che non ce ne sono praticamente piu'.
      Allora evidentemente, gli utilizzatori e gli allevatori hanno fatto una scelta ben identificabile:
      si è trattato di uno stravolgimento ???? non mi sembra proprio
      molto piu' verosimilmente si è trattato delle risultanze conseguenti all' utilizzo venatorio
      e basta diminuire il peso dei bracchi per assimilarli ad altre razze ??non mi sembra proprio
      ci sono ben altre caratteristiche sia morfologiche che di lavoro che sono peculiarità esclusive della razza
      lucio

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      • silvio roncallo
        ⭐⭐⭐
        • Dec 2006
        • 5650
        • genova, Genova, Liguria.
        • spinone

        #288
        quello del "o mangi questa minestra o salti dalla finestra" è un atteggiamento che si censura da solo: dove saremmo senza l'evoluzione?
        Come dice Lucio: l'evoluzione E' GIA' avvenuta. Si tratta solo di prenderne atto ufficializzando la riduzione della forbice.
        silvio

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        • Giampaoletti
          ⭐⭐⭐
          • Aug 2008
          • 1863
          • Ascoli Piceno

          #289
          Originariamente inviato da Lucio Marzano
          per "stravolgere" bisognerebbe proporre dei cambiamenti fondamentali, mentre si propone solo di diminuire la differenza fra minimi e massimi, cioé rimanendo sempre nell'ambito dello standard in vigore.
          Ho chiesto : quanti Bracchi conoscete che , non obesi, pesino 38/40 kg. ,
          e nessuno ha risposto per il semplice fatto che non ce ne sono praticamente piu'.
          Allora evidentemente, gli utilizzatori e gli allevatori hanno fatto una scelta ben identificabile:
          si è trattato di uno stravolgimento ???? non mi sembra proprio
          molto piu' verosimilmente si è trattato delle risultanze conseguenti all' utilizzo venatorio
          e basta diminuire il peso dei bracchi per assimilarli ad altre razze ??non mi sembra proprio
          ci sono ben altre caratteristiche sia morfologiche che di lavoro che sono peculiarità esclusive della razza
          Originariamente inviato da silvio roncallo
          quello del "o mangi questa minestra o salti dalla finestra" è un atteggiamento che si censura da solo: dove saremmo senza l'evoluzione?
          Come dice Lucio: l'evoluzione E' GIA' avvenuta. Si tratta solo di prenderne atto ufficializzando la riduzione della forbice.
          Il bracco tedesco di un amico (di cui ho postato foto in altra discussione)è al massimo dell'altezza 66/67 cm.Grande mangiatore ha un peso,tuttavia,di 30Kg circa o poco più.
          Un galoppo rampante meraviglioso.Instancabile.
          Appare ed è un cane snello e agile.Probabilmente più di quanto possaa esserlo un b.i. della stessa altezza.Qui siamo tutti in accordo,penso.Perchè, allora? Credo che la risposta sia nei diametri trasversi molto più contenuti di quelli del bracco italiano.
          Due riflessioni mi permetto,allora, di fare.
          Non so quanto possa essere utile questa mia osservazione nell'economia del discorso che si sta facendo sulla riduzione della forbice.Con una particolare attenzione alle dimensioni delle ossa soprattutto quelle lunghe.
          Sicuramente non voglio assimilare il bracco italiano al bracco tedesco nè voglio che le due razze si assomiglino.Sia ben chiaro.
          Seconda riflessione:la mia impressione è che mantenendo questa ampia forbice si riesca a mettere d'accordo tutti i braccofili.Quelli che prediligono il soggetto più leggero.E quelli che preferiscono il soggetto più imponente.

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          • Lucio Marzano
            Lo zio
            • Mar 2005
            • 30090
            • chiasso svizzera
            • bracco italiano

            #290
            Seconda riflessione:la mia impressione è che mantenendo questa ampia forbice si riesca a mettere d'accordo tutti i braccofili.Quelli che prediligono il soggetto più leggero.E quelli che preferiscono il soggetto più imponente.
            il fatto è che una razza dovrebbe rispondere ad un tipo uniforme ; cercando di accontentare tutti si rischia di non sapere piu' quale sia il tipo corretto o di vedere cani che nemmeno si assomigliano che sono considerati tutti prototipi di razza.
            lucio

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            • Giampaoletti
              ⭐⭐⭐
              • Aug 2008
              • 1863
              • Ascoli Piceno

              #291
              Originariamente inviato da Lucio Marzano
              il fatto è che una razza dovrebbe rispondere ad un tipo uniforme ; cercando di accontentare tutti si rischia di non sapere piu' quale sia il tipo corretto o di vedere cani che nemmeno si assomigliano che sono considerati tutti prototipi di razza.
              Il presupposto dell'unificazione,come dice Paolo Ciceri,nel suo "il bracco italiano,fu che il tipo era comq unico.Il pesante non differiva dal leggero se non nelle misure.

              Occorre,s'è detto, un aleggerimento complessivo.E qui veniamo alla tua ipotesi dei 500gr per ogni cm/h che fanno 32,5Kg per un soggetto al max di 65 cm/h.Dunque,diametri più contenuti.Tipo più snello.
              Ora,però,un esperto giudice osserva che si è verificato,al giorno d'oggi, nel b.i. un importante contenimento della taglia, con ossa lunghe più leggere e groppe non sufficientemente larghe.E questo dato, mi pare che dica non vada bene per la razza.
              Cesare Bonasegale,uno dei massimi esperti nonchè allevatore e utilizzatore di b.i., mi pare che sostenga,invece,in un articolo su "continentali da ferma"di avere osservato (forse in quella sola occasione a cui si riferisce l'articolo?Non credo.) bracchi italiani troppo vicini al massimo della taglia (dunque altezza,peso,diametri).
              E' evidente che si tratta di una dialettica aperta in seno agli esperti.
              Sono previsti step di approfondimento con taglio scientifico?
              Chi dirà l'ultima parola?
              Ultima modifica Giampaoletti; 22-10-12, 17:50.

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              • Lucio Marzano
                Lo zio
                • Mar 2005
                • 30090
                • chiasso svizzera
                • bracco italiano

                #292
                Il pesante non differiva dal leggero se non nelle misure.
                a parte il fatto che le "misure" sono determinanti ed ancora di piu' lo è il rapporto fra loro, nel bracco leggero noto alcune differenze, a parte le summenzionate misure :

                scrive il Delor (che fu uno, se non il principale artefice della unificazione delle due razze)

                "Il bracco leggero non differisce dal gran bracco che per la minor mole e per la maggior leggerezza ed asciuttezza delle membra,.............omissis............
                orecchie meno lunghe, di quelle del suo confratello attaccate un po' più in su della linea dell'occhio ; labbra poco cadenti............omissis.......gambe più sottili ed asciutte; piede asciutto ed allungato; tarsi posteriori generalmente adorni di un semplice sperone; pianta magra resistentissima; garretto disteso e dritto; ventre piuttosto raccolto; reni ampie e leggermente convesse"

                ed aggiungo io canna nasale dritta (che venne aggiunta a quella leggermente montonina del grande bracco nello standard unificato)

                Veda il lettore se si puo' affermare che le due razze differivano "solo" per le misure.
                lucio

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                • Gianni Marcucci
                  ⭐⭐⭐
                  • Feb 2010
                  • 2569
                  • Deruta - (PG) - Umbria
                  • Bracco Italiano

                  #293
                  Originariamente inviato da Lucio Marzano
                  per "stravolgere" bisognerebbe proporre dei cambiamenti fondamentali, mentre si propone solo di diminuire la differenza fra minimi e massimi, cioé rimanendo sempre nell'ambito dello standard in vigore.
                  Ho chiesto : quanti Bracchi conoscete che , non obesi, pesino 38/40 kg. ,
                  e nessuno ha risposto per il semplice fatto che non ce ne sono praticamente piu'.
                  Allora evidentemente, gli utilizzatori e gli allevatori hanno fatto una scelta ben identificabile:
                  si è trattato di uno stravolgimento ???? non mi sembra proprio
                  molto piu' verosimilmente si è trattato delle risultanze conseguenti all' utilizzo venatorio
                  e basta diminuire il peso dei bracchi per assimilarli ad altre razze ??non mi sembra proprio
                  ci sono ben altre caratteristiche sia morfologiche che di lavoro che sono peculiarità esclusive della razza
                  In tutta franchezza il mio intervento era indirizzato al voler ridurre ulteriormente il minimo.
                  Sia chiaro che a me ridurre la forbice e portare i cani nel mezzo va benissimo, anzi non provocherebbe scossoni dato che al momento siamo tutti concordi che la maggior parte dei cani si piazza nel mezzo. E' il voler ridurre che mi stona, il dover per forza abbassare, alleggerire e quant'altro in virtù di un'ipotetica vena agonistica (o velocità).
                  Ecco, lo ripeterò fino alla morte, il Bracchino bonsai lasciamolo nei sogni di qualche sognatore, e intanto godiamoci i nostri venatici Bracchi medi.[:D]
                  Gianni

                  Commenta

                  • Lucio Marzano
                    Lo zio
                    • Mar 2005
                    • 30090
                    • chiasso svizzera
                    • bracco italiano

                    #294
                    Originariamente inviato da Dardo
                    In tutta franchezza il mio intervento era indirizzato al voler ridurre ulteriormente il minimo.
                    Sia chiaro che a me ridurre la forbice e portare i cani nel mezzo va benissimo, anzi non provocherebbe scossoni dato che al momento siamo tutti concordi che la maggior parte dei cani si piazza nel mezzo. E' il voler ridurre che mi stona, il dover per forza abbassare, alleggerire e quant'altro in virtù di un'ipotetica vena agonistica (o velocità).
                    Ecco, lo ripeterò fino alla morte, il Bracchino bonsai lasciamolo nei sogni di qualche sognatore, e intanto godiamoci i nostri venatici Bracchi medi.[:D]
                    non mi sembra di aver mai detto di volere dei "bonsai" né di voler ridurre il minimo di peso e di altezza previsto dallo standard attuale, ho sempre soltanto parlato di prendere atto che i massimi di peso non sono piu' attuali e di fatto non esistono piu' e che di conseguenza sarebbe opportuno prenderne atto anche nell'ufficialità dello standard.
                    E' solo una mia reiterata opinione dato che non rivesto cariche nell'ambito della SS, né ho intenzione di rivestirne.
                    Riguardo poi ad un diminuito rapporto peso/altezza , che pero' mantenga sempre le caratteristiche di base, come precisato dallo standard e che troppo spesso sono state nel passato malintese e male interpretate, non è in funzione
                    delle prove che lo auspico, ma in relazione alle mie modestissime esperienze venatorie di caccia con i bracchi in terreni montano/collinosi.
                    E' mia personale opinione che il Bracco italiano debba continuare sulla strada, già ampiamente intrapresa, della ricerca di una maggiore efficienza venatoria, di una maggiore passione e di una maggiore fisicità, cercando nel contempo di mantenere le caratteristiche di lavoro per quanto è possibile, eliminando dalla riproduzione i famigerati pensatori e filosofi cui tanti braccofili del passato si sono ispirati e che hanno allontanato moltissimi cacciatori dalla razza e non casualmente rammento che storicamente il bracco italiano non era solo quello pesante, ma esisteva una razza ben definita, piu' adatta e piu' utilizzata nei terreni collinosi e di montagna
                    dalle dimensioni riscontrabili tuttoggi nello standard di razza e dalle proporzioni piu' ridotte rispetto a quelle
                    usuali del cosiddetto bracco nobile.
                    lucio

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                    • Gianni Marcucci
                      ⭐⭐⭐
                      • Feb 2010
                      • 2569
                      • Deruta - (PG) - Umbria
                      • Bracco Italiano

                      #295
                      Originariamente inviato da Lucio Marzano
                      non mi sembra di aver mai detto di volere dei "bonsai" né di voler ridurre il minimo di peso e di altezza previsto dallo standard attuale, ho sempre soltanto parlato di prendere atto che i massimi di peso non sono piu' attuali e di fatto non esistono piu' e che di conseguenza sarebbe opportuno prenderne atto anche nell'ufficialità dello standard.
                      E' solo una mia reiterata opinione dato che non rivesto cariche nell'ambito della SS, né ho intenzione di rivestirne.
                      Riguardo poi ad un diminuito rapporto peso/altezza , che pero' mantenga sempre le caratteristiche di base, come precisato dallo standard e che troppo spesso sono state nel passato malintese e male interpretate, non è in funzione
                      delle prove che lo auspico, ma in relazione alle mie modestissime esperienze venatorie di caccia con i bracchi in terreni montano/collinosi.
                      E' mia personale opinione che il Bracco italiano debba continuare sulla strada, già ampiamente intrapresa, della ricerca di una maggiore efficienza venatoria, di una maggiore passione e di una maggiore fisicità, cercando nel contempo di mantenere le caratteristiche di lavoro per quanto è possibile, eliminando dalla riproduzione i famigerati pensatori e filosofi cui tanti braccofili del passato si sono ispirati e che hanno allontanato moltissimi cacciatori dalla razza e non casualmente rammento che storicamente il bracco italiano non era solo quello pesante, ma esisteva una razza ben definita, piu' adatta e piu' utilizzata nei terreni collinosi e di montagna
                      dalle dimensioni riscontrabili tuttoggi nello standard di razza e dalle proporzioni piu' ridotte rispetto a quelle
                      usuali del cosiddetto bracco nobile.
                      [:-bunny][:-bunny][:-bunny][:-bunny]

                      Lucio, vai a rileggere gli interventi. Hai quotato la mia risposta a Leonardo era a lui che rispondevo ed è il suo intervento che è target della mia replica da te quoatata.
                      Gianni

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                      • Lucio Marzano
                        Lo zio
                        • Mar 2005
                        • 30090
                        • chiasso svizzera
                        • bracco italiano

                        #296
                        Originariamente inviato da Dardo
                        [:-bunny][:-bunny][:-bunny][:-bunny]

                        Lucio, vai a rileggere gli interventi. Hai quotato la mia risposta a Leonardo era a lui che rispondevo ed è il suo intervento che è target della mia replica da te quotata.
                        ne prendo atto Gianni e mi scuso se ho male interpretato: neanche io intendo che anche idealmente si produca una specie di bracco francese pirenei, quello sarebbe uno stravolgimento che non avrebbe senso, sarebbe un'altra razza e non è questo il mio intendimento.
                        Sono anche io dell'opinione che ci possiamo godere ampiamente e con totale soddisfazione, anche nel confronto con altre razze, una gran parte dei nostri bracchi attuali : che sono veramente diventati asciutti, nevrili, dinamici , pur conservando le caratteristiche di lavoro che ce li fanno preferire.
                        Sono sempre dell'opinione che l'efficacia debba essere la prima delle prerogative, poi si potrà parlare di stile di razza, sempre auspicabile , ma che , disgiunto dall'efficacia, perde molto della sua validità.
                        lucio

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                        • Gianni Marcucci
                          ⭐⭐⭐
                          • Feb 2010
                          • 2569
                          • Deruta - (PG) - Umbria
                          • Bracco Italiano

                          #297
                          Originariamente inviato da Lucio Marzano
                          ne prendo atto Gianni e mi scuso se ho male interpretato: neanche io intendo che anche idealmente si produca una specie di bracco francese pirenei, quello sarebbe uno stravolgimento che non avrebbe senso, sarebbe un'altra razza e non è questo il mio intendimento.
                          Sono anche io dell'opinione che ci possiamo godere ampiamente e con totale soddisfazione, anche nel confronto con altre razze, una gran parte dei nostri bracchi attuali : che sono veramente diventati asciutti, nevrili, dinamici , pur conservando le caratteristiche di lavoro che ce li fanno preferire.
                          Sono sempre dell'opinione che l'efficacia debba essere la prima delle prerogative, poi si potrà parlare di stile di razza, sempre auspicabile , ma che , disgiunto dall'efficacia, perde molto della sua validità.
                          Concordo con te [:-golf]
                          Gianni

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