Se i bracchi ( il trotto ed il galoppo)
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per "stravolgere" bisognerebbe proporre dei cambiamenti fondamentali, mentre si propone solo di diminuire la differenza fra minimi e massimi, cioé rimanendo sempre nell'ambito dello standard in vigore.
Ho chiesto : quanti Bracchi conoscete che , non obesi, pesino 38/40 kg. ,
e nessuno ha risposto per il semplice fatto che non ce ne sono praticamente piu'.
Allora evidentemente, gli utilizzatori e gli allevatori hanno fatto una scelta ben identificabile:
si è trattato di uno stravolgimento ???? non mi sembra proprio
molto piu' verosimilmente si è trattato delle risultanze conseguenti all' utilizzo venatorio
e basta diminuire il peso dei bracchi per assimilarli ad altre razze ??non mi sembra proprio
ci sono ben altre caratteristiche sia morfologiche che di lavoro che sono peculiarità esclusive della razzalucioCommenta
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quello del "o mangi questa minestra o salti dalla finestra" è un atteggiamento che si censura da solo: dove saremmo senza l'evoluzione?
Come dice Lucio: l'evoluzione E' GIA' avvenuta. Si tratta solo di prenderne atto ufficializzando la riduzione della forbice.silvioCommenta
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per "stravolgere" bisognerebbe proporre dei cambiamenti fondamentali, mentre si propone solo di diminuire la differenza fra minimi e massimi, cioé rimanendo sempre nell'ambito dello standard in vigore.
Ho chiesto : quanti Bracchi conoscete che , non obesi, pesino 38/40 kg. ,
e nessuno ha risposto per il semplice fatto che non ce ne sono praticamente piu'.
Allora evidentemente, gli utilizzatori e gli allevatori hanno fatto una scelta ben identificabile:
si è trattato di uno stravolgimento ???? non mi sembra proprio
molto piu' verosimilmente si è trattato delle risultanze conseguenti all' utilizzo venatorio
e basta diminuire il peso dei bracchi per assimilarli ad altre razze ??non mi sembra proprio
ci sono ben altre caratteristiche sia morfologiche che di lavoro che sono peculiarità esclusive della razzaIl bracco tedesco di un amico (di cui ho postato foto in altra discussione)è al massimo dell'altezza 66/67 cm.Grande mangiatore ha un peso,tuttavia,di 30Kg circa o poco più.quello del "o mangi questa minestra o salti dalla finestra" è un atteggiamento che si censura da solo: dove saremmo senza l'evoluzione?
Come dice Lucio: l'evoluzione E' GIA' avvenuta. Si tratta solo di prenderne atto ufficializzando la riduzione della forbice.
Un galoppo rampante meraviglioso.Instancabile.
Appare ed è un cane snello e agile.Probabilmente più di quanto possaa esserlo un b.i. della stessa altezza.Qui siamo tutti in accordo,penso.Perchè, allora? Credo che la risposta sia nei diametri trasversi molto più contenuti di quelli del bracco italiano.
Due riflessioni mi permetto,allora, di fare.
Non so quanto possa essere utile questa mia osservazione nell'economia del discorso che si sta facendo sulla riduzione della forbice.Con una particolare attenzione alle dimensioni delle ossa soprattutto quelle lunghe.
Sicuramente non voglio assimilare il bracco italiano al bracco tedesco nè voglio che le due razze si assomiglino.Sia ben chiaro.
Seconda riflessione:la mia impressione è che mantenendo questa ampia forbice si riesca a mettere d'accordo tutti i braccofili.Quelli che prediligono il soggetto più leggero.E quelli che preferiscono il soggetto più imponente.Commenta
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il fatto è che una razza dovrebbe rispondere ad un tipo uniforme ; cercando di accontentare tutti si rischia di non sapere piu' quale sia il tipo corretto o di vedere cani che nemmeno si assomigliano che sono considerati tutti prototipi di razza.Seconda riflessione:la mia impressione è che mantenendo questa ampia forbice si riesca a mettere d'accordo tutti i braccofili.Quelli che prediligono il soggetto più leggero.E quelli che preferiscono il soggetto più imponente.lucioCommenta
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Il presupposto dell'unificazione,come dice Paolo Ciceri,nel suo "il bracco italiano,fu che il tipo era comq unico.Il pesante non differiva dal leggero se non nelle misure.
Occorre,s'è detto, un aleggerimento complessivo.E qui veniamo alla tua ipotesi dei 500gr per ogni cm/h che fanno 32,5Kg per un soggetto al max di 65 cm/h.Dunque,diametri più contenuti.Tipo più snello.
Ora,però,un esperto giudice osserva che si è verificato,al giorno d'oggi, nel b.i. un importante contenimento della taglia, con ossa lunghe più leggere e groppe non sufficientemente larghe.E questo dato, mi pare che dica non vada bene per la razza.
Cesare Bonasegale,uno dei massimi esperti nonchè allevatore e utilizzatore di b.i., mi pare che sostenga,invece,in un articolo su "continentali da ferma"di avere osservato (forse in quella sola occasione a cui si riferisce l'articolo?Non credo.) bracchi italiani troppo vicini al massimo della taglia (dunque altezza,peso,diametri).
E' evidente che si tratta di una dialettica aperta in seno agli esperti.
Sono previsti step di approfondimento con taglio scientifico?
Chi dirà l'ultima parola?Ultima modifica Giampaoletti; 22-10-12, 17:50.Commenta
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a parte il fatto che le "misure" sono determinanti ed ancora di piu' lo è il rapporto fra loro, nel bracco leggero noto alcune differenze, a parte le summenzionate misure :Il pesante non differiva dal leggero se non nelle misure.
scrive il Delor (che fu uno, se non il principale artefice della unificazione delle due razze)
"Il bracco leggero non differisce dal gran bracco che per la minor mole e per la maggior leggerezza ed asciuttezza delle membra,.............omissis............
orecchie meno lunghe, di quelle del suo confratello attaccate un po' più in su della linea dell'occhio ; labbra poco cadenti............omissis.......gambe più sottili ed asciutte; piede asciutto ed allungato; tarsi posteriori generalmente adorni di un semplice sperone; pianta magra resistentissima; garretto disteso e dritto; ventre piuttosto raccolto; reni ampie e leggermente convesse"
ed aggiungo io canna nasale dritta (che venne aggiunta a quella leggermente montonina del grande bracco nello standard unificato)
Veda il lettore se si puo' affermare che le due razze differivano "solo" per le misure.lucioCommenta
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In tutta franchezza il mio intervento era indirizzato al voler ridurre ulteriormente il minimo.per "stravolgere" bisognerebbe proporre dei cambiamenti fondamentali, mentre si propone solo di diminuire la differenza fra minimi e massimi, cioé rimanendo sempre nell'ambito dello standard in vigore.
Ho chiesto : quanti Bracchi conoscete che , non obesi, pesino 38/40 kg. ,
e nessuno ha risposto per il semplice fatto che non ce ne sono praticamente piu'.
Allora evidentemente, gli utilizzatori e gli allevatori hanno fatto una scelta ben identificabile:
si è trattato di uno stravolgimento ???? non mi sembra proprio
molto piu' verosimilmente si è trattato delle risultanze conseguenti all' utilizzo venatorio
e basta diminuire il peso dei bracchi per assimilarli ad altre razze ??non mi sembra proprio
ci sono ben altre caratteristiche sia morfologiche che di lavoro che sono peculiarità esclusive della razza
Sia chiaro che a me ridurre la forbice e portare i cani nel mezzo va benissimo, anzi non provocherebbe scossoni dato che al momento siamo tutti concordi che la maggior parte dei cani si piazza nel mezzo. E' il voler ridurre che mi stona, il dover per forza abbassare, alleggerire e quant'altro in virtù di un'ipotetica vena agonistica (o velocità).
Ecco, lo ripeterò fino alla morte, il Bracchino bonsai lasciamolo nei sogni di qualche sognatore, e intanto godiamoci i nostri venatici Bracchi medi.[:D]GianniCommenta
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non mi sembra di aver mai detto di volere dei "bonsai" né di voler ridurre il minimo di peso e di altezza previsto dallo standard attuale, ho sempre soltanto parlato di prendere atto che i massimi di peso non sono piu' attuali e di fatto non esistono piu' e che di conseguenza sarebbe opportuno prenderne atto anche nell'ufficialità dello standard.In tutta franchezza il mio intervento era indirizzato al voler ridurre ulteriormente il minimo.
Sia chiaro che a me ridurre la forbice e portare i cani nel mezzo va benissimo, anzi non provocherebbe scossoni dato che al momento siamo tutti concordi che la maggior parte dei cani si piazza nel mezzo. E' il voler ridurre che mi stona, il dover per forza abbassare, alleggerire e quant'altro in virtù di un'ipotetica vena agonistica (o velocità).
Ecco, lo ripeterò fino alla morte, il Bracchino bonsai lasciamolo nei sogni di qualche sognatore, e intanto godiamoci i nostri venatici Bracchi medi.[:D]
E' solo una mia reiterata opinione dato che non rivesto cariche nell'ambito della SS, né ho intenzione di rivestirne.
Riguardo poi ad un diminuito rapporto peso/altezza , che pero' mantenga sempre le caratteristiche di base, come precisato dallo standard e che troppo spesso sono state nel passato malintese e male interpretate, non è in funzione
delle prove che lo auspico, ma in relazione alle mie modestissime esperienze venatorie di caccia con i bracchi in terreni montano/collinosi.
E' mia personale opinione che il Bracco italiano debba continuare sulla strada, già ampiamente intrapresa, della ricerca di una maggiore efficienza venatoria, di una maggiore passione e di una maggiore fisicità, cercando nel contempo di mantenere le caratteristiche di lavoro per quanto è possibile, eliminando dalla riproduzione i famigerati pensatori e filosofi cui tanti braccofili del passato si sono ispirati e che hanno allontanato moltissimi cacciatori dalla razza e non casualmente rammento che storicamente il bracco italiano non era solo quello pesante, ma esisteva una razza ben definita, piu' adatta e piu' utilizzata nei terreni collinosi e di montagna
dalle dimensioni riscontrabili tuttoggi nello standard di razza e dalle proporzioni piu' ridotte rispetto a quelle
usuali del cosiddetto bracco nobile.lucioCommenta
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[:-bunny][:-bunny][:-bunny][:-bunny]non mi sembra di aver mai detto di volere dei "bonsai" né di voler ridurre il minimo di peso e di altezza previsto dallo standard attuale, ho sempre soltanto parlato di prendere atto che i massimi di peso non sono piu' attuali e di fatto non esistono piu' e che di conseguenza sarebbe opportuno prenderne atto anche nell'ufficialità dello standard.
E' solo una mia reiterata opinione dato che non rivesto cariche nell'ambito della SS, né ho intenzione di rivestirne.
Riguardo poi ad un diminuito rapporto peso/altezza , che pero' mantenga sempre le caratteristiche di base, come precisato dallo standard e che troppo spesso sono state nel passato malintese e male interpretate, non è in funzione
delle prove che lo auspico, ma in relazione alle mie modestissime esperienze venatorie di caccia con i bracchi in terreni montano/collinosi.
E' mia personale opinione che il Bracco italiano debba continuare sulla strada, già ampiamente intrapresa, della ricerca di una maggiore efficienza venatoria, di una maggiore passione e di una maggiore fisicità, cercando nel contempo di mantenere le caratteristiche di lavoro per quanto è possibile, eliminando dalla riproduzione i famigerati pensatori e filosofi cui tanti braccofili del passato si sono ispirati e che hanno allontanato moltissimi cacciatori dalla razza e non casualmente rammento che storicamente il bracco italiano non era solo quello pesante, ma esisteva una razza ben definita, piu' adatta e piu' utilizzata nei terreni collinosi e di montagna
dalle dimensioni riscontrabili tuttoggi nello standard di razza e dalle proporzioni piu' ridotte rispetto a quelle
usuali del cosiddetto bracco nobile.
Lucio, vai a rileggere gli interventi. Hai quotato la mia risposta a Leonardo era a lui che rispondevo ed è il suo intervento che è target della mia replica da te quoatata.GianniCommenta
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ne prendo atto Gianni e mi scuso se ho male interpretato: neanche io intendo che anche idealmente si produca una specie di bracco francese pirenei, quello sarebbe uno stravolgimento che non avrebbe senso, sarebbe un'altra razza e non è questo il mio intendimento.
Sono anche io dell'opinione che ci possiamo godere ampiamente e con totale soddisfazione, anche nel confronto con altre razze, una gran parte dei nostri bracchi attuali : che sono veramente diventati asciutti, nevrili, dinamici , pur conservando le caratteristiche di lavoro che ce li fanno preferire.
Sono sempre dell'opinione che l'efficacia debba essere la prima delle prerogative, poi si potrà parlare di stile di razza, sempre auspicabile , ma che , disgiunto dall'efficacia, perde molto della sua validità.lucioCommenta
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Concordo con te [:-golf]ne prendo atto Gianni e mi scuso se ho male interpretato: neanche io intendo che anche idealmente si produca una specie di bracco francese pirenei, quello sarebbe uno stravolgimento che non avrebbe senso, sarebbe un'altra razza e non è questo il mio intendimento.
Sono anche io dell'opinione che ci possiamo godere ampiamente e con totale soddisfazione, anche nel confronto con altre razze, una gran parte dei nostri bracchi attuali : che sono veramente diventati asciutti, nevrili, dinamici , pur conservando le caratteristiche di lavoro che ce li fanno preferire.
Sono sempre dell'opinione che l'efficacia debba essere la prima delle prerogative, poi si potrà parlare di stile di razza, sempre auspicabile , ma che , disgiunto dall'efficacia, perde molto della sua validità.GianniCommenta
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