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Spesso ci si affida al "figlio di" come per avere una sorta di garanzia....uno cerca di informarsi come può, magari compra la gazzetta tutti i mesi, e non capendoci niente, si affida ai nomi più ricorrenti nelle classifiche....spesso non sapendo neanche la differenza tra la GC e una classica a quaglie....ma il ragionamento è: se vincono saranno i migliori....
e parlo già di chi cerca di informarsi....piaccia o no la realtà spesso è questa....
Ma non è mai troppo tardi per migliorare, e spesso questo è il luogo migliore per farlo....[:-golf]
comunque un inizio, a portata di tutti, sarebbe qualche bel video di cani CACCIATORI accessibile a chi visita il sito del club di razza....
Posso rompere i co....ni:" PERCHE' NON IL BRACCO ITALIANO ? "; forse perchè non abbiamo lo stesso concetto di caccia.[:-bunny][:-bunny][:-bunny]
Di molti cacciatori visti, molti non si rendono conto che con la caccia che vogliono fare sarebbe opportuno un spriger, o un coker, o un meticcetto che tiri su tutto quello che sente. Non condivido ma il cacciatore medio è così.
Il neofita, è meglio che parta con le idee chiare:" Perchè voglio andare a caccia? ".
Ci si affida al "figlio di" e tutto quello che c'è dietro al "figlio di" "una rondine non fa primavera" Ci si affida al prestigio di un allevamento e all'esperienza dell'allevatore tramite i risultati da lui ottenuti e non certo dalle chiacchiere che qualche allevatore racconta per telefono. Questo è solo per avere qualche speranza in più di avere un buon cane da caccia. Dopo aver preso il cucciolo bisogna farsi il mazzo perché se qualcosa dovesse andare male bisogna avere la coscienza a posto nei confronti dell'allevatore e i dubbi non devono esserci in riguardo alla non buona riuscita del cucciolo. E' normale che se le cose vanno per il verso giusto il merito è dell'allevatore, in caso contrario la colpa è sempre del padrone. Quello che fa l'allevatore con i suoi cani al cacciatore deve interessare relativamente, quello che deve interessa è la venaticità dei suoi cani, dopo al cucciolo quello che deve fare glielo deve spiegare il cacciatore.
---------- Messaggio inserito alle 09:48 AM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 09:39 AM ----------
Originariamente inviato da Marco F
Il neofita, è meglio che parta con le idee chiare:" Perchè voglio andare a caccia? ".
Anche se è neofita (che sicuramente non è sinonimo di cogli.ne) molto probabilmente non vuole andare a caccia solo per fare movimento, prendere aria buona e riempirsi gli occhi nel vedere il trotto o il galoppo del suo cane.
Posso rompere i co....ni:" PERCHE' NON IL BRACCO ITALIANO ? "; forse perchè non abbiamo lo stesso concetto di caccia.[:-bunny][:-bunny][:-bunny]
Di molti cacciatori visti, molti non si rendono conto che con la caccia che vogliono fare sarebbe opportuno un spriger, o un coker, o un meticcetto che tiri su tutto quello che sente. Non condivido ma il cacciatore medio è così.
Il neofita, è meglio che parta con le idee chiare:" Perchè voglio andare a caccia? ".
Concordo pienamente infatti anche il setter inglese "comincia" a subire l'arrivo di altri tipi di cani che hanno come aspetto fondamentale il "tiro a tutto".
Di molti cacciatori visti, molti non si rendono conto che con la caccia che vogliono fare sarebbe opportuno un spriger, o un coker, o un meticcetto che tiri su tutto quello che sente. Non condivido ma il cacciatore medio è così.
e molti altri invece non se ne rendono conto e credono che lo possono fare con altre razze
e molti altri invece non se ne rendono conto e credono che lo possono fare con altre razze
Perchè non tutti hanno la cultura della caccia con il cane, perchè molti sono sparatori e allora non riescono a differire il cane da ferma con il cane da riporto, tanto per loro sempre cane è. Dalle parti nostre succede che all'apertura della caccia si và a quaglie e allora tutti escono col cane per dieci giorni dopo di chè al primo zip di tordo danno i domiciliari al cane per un anno e fanno caccia vagante al tordo. Ciao Daniele mi piacerebbe avere il tempo di venire a trovarti per vedere i tuoi cani . [fiuu][fiuu][fiuu][:-bunny]
mi arrendo , ..........altro che "perché non un bracco italiano" , qui siamo al perché un cane e non un gatto
Scusa Lucio ma che credevi? è una vita che intervengo dicendo queste cose, le cose erano due o sono particolarmente sfortunato io che conosco un casino di gente che va solo per il "mazzo" oppure in certe zone d'italia erano "illuminati" e allora cacciavano per il gusto di farlo. Secondo te su dieci cacciatori che conosci quanti sarebbero contenti se il proprio cane fa una grande azione in perfetto stile di razza ma alla fine non conclude niente, e quanti sarebbero contenti se mentre il proprio cane mentre corre inciampa su una beccaccia o chi che sia e si riesce ad incarnierarla?
Mi sembra un discorso un po' esagerato....sembra che chi non prende in considerazione un bracco sia uno sparatutto.... io ad essere sincero non l'ho ancora preso in considerazione perchè non ne ho ancora visti sul terreno come mi piacerebbe (a parte un paio che, a mio avviso, non fanno statistica)...chiaramente parlo di miei personalissimi gusti.
io credo che la domanda della discussione ... debba essere rivolta a coloro i quali stanno usando ... o hanno già usato cani da ferma .
se si inseriscono anche i neofiti ... allora il BI è maggiormente penalizzato ( oserei dire "del tutto") , rispetto ad altre razze, ... proprio a causa della limitatà "visibilità" : i neofiti probabilmente neppure conoscono la razza ...... e anche se ciò non fosse ... demordono immediatamente per mancanza di confronti / consigli .
Da quando vado per le campagne di B.I. non ricordo, invece mi ricordo di qualche spinone. I primi li ho visti proprio con gli amici del sito ai raduni, e devo dire che alcuni (quelli che trottano/galoppano) mi hanno stupito, in positivo. Sulle lunghe distanze non ho avuto modo di vederli, perciò non so' dire. Se un giorno dovessi decidere per l'idee che ha verso questa razza mi affiderei a Lucio.
sigpicMeglio un giorno da lupo che 100 da percora.[;)]
Cuba , non é quello il concetto espresso, ma cercare di sapere cosa ferma un cacciatore dallo scegliere un bracco e non un altra razza. Le statistiche ci (a noi braccofili) danno tanto torto da pensare che il bracco non lo meriti, almeno che i buoni bracchi non meritino questa scarsa considerazione.
Poi leggendo che l'importante é che sia "cane" mi cadono le braccia.
Pluto, probabilmente vivo in un altro pianeta, a me di sparacchiare in qualche modo ad un qualunque selvatico non interessa : non li mangio, non vado a vantare i carnieri al bar né in armeria e non considero il numero dei cadaveri fatti come prova di valentia venatoria né del cacciatore né del cane.
Leggendo certe cose ......posso anche capire l'avversione di alcuni per un certo tipo di caccia.
La più parte dei cacciatori italiani, diciamolo pure, in fondo è un dato di fatto, è alquanto utilitaristica. Ed è un dato che affonda le radici nel carattere popolare che la caccia ha assunto in Italia da una certa epoca in poi e nella necessità di dover far quadrare cmq i conti.
E se il cacciatore campagnolo non sprecava un grammo di piombo per la piuma, ieri il cacciatore attuale, nella più parte dei casi, pratica la caccia a tutte le specie consentite nei periodi consentiti.
Che da ciò discenda una visione utilitaristica del cane è cosa che ci può stare.
Tornando in tema, il bracco italiano.Nel novecento fino ai nostri giorni, è sempre stato in minoranza.
Ricordiamo che,sempre in questo periodo, la Gran Bretagna, la Francia e la Germania hanno perfezionato le loro "macchine da guerra"nazionali.Setter,pointer, epagneul breton e kurzhaar. E i numeri danno loro ancora ragione. Quali numeri? Quelli in Italia, in Francia e in Germania delle rispettive razze.
Pensate a quanto l'Italia fascista fosse nemica dell' Inghilterra.Eppure ciò non ha costituito un deterrente per la diffusione in Italia delle razze inglesi.
Come dice Lucio Marzano, in Italia, invece, è mancato il mecenate appassionato o lo sponsor per quanto riguarda il nostro anzi i nostri cani nazionali.
Allora se i numeri hanno un senso, mi viene da proporre come metodo quello di mettere a confronto tali razze con il bracco italiano per capire, se possibile, quali siano le ragioni della loro diffusione (leggi successo)e quelle della scarsa diffusione (leggi insuccesso o "perchè non bracco italiano") del bracco italiano.
oppure in certe zone d'italia erano "illuminati" e allora cacciavano per il gusto di farlo.
Non capisco cosa vuol dire "cacciavano per il gusto di farlo" non credo che un cacciatore caccia per il gusto di essere preso per il cu.o dalla selvaggina.
Secondo te su dieci cacciatori che conosci quanti sarebbero contenti se il proprio cane fa una grande azione in perfetto stile di razza ma alla fine non conclude niente,
Ognuno conosce il proprio cane, e per fortuna della selvaggina anche i cani bravi possono sbagliare, quando succede una pacca sulla coscia del cane una risatina e un "bravo questa volta ti sei lasciato fregare" ci può stare. Ma se su quattro volte mi dici che c'è e la hai in pugno e dopo mi risolvi il problema solo una volta non sono molto contento, vuol dire che con le tue belle azioni devi andare a prendere per il cu.o qualche altro cacciatore che è contento di vedere solo il fumo.
e quanti sarebbero contenti se mentre il proprio cane mentre corre inciampa su una beccaccia o chi che sia e si riesce ad incarnierarla?[/
Anche in questo caso se inciampa lo posso anche premiare, ha sicuramente meno colpe di quello che mi ha fatto credere cose che non erano alla sua portata. L'inciampo può succedere una volta, se continua ad inciampare è uguale all'altro, solo che questo ti fa perdere meno tempo e non ti illude. QUOTE]
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