Il razzatore

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gibisco
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  • gibisco

    #1

    Il razzatore

    Sovente parlando di cani, si studiano genealogie, si scrutano i genitori , le attiduni ad un determinato selvatico, gli allevamenti di grido del momento, i campioni recenti, e poi ci si accorge che in tutto questo ci vuole anche tanto c... per avere il soggetto desiderato.[:-cry]
    Premesso che anche io sono convinto che non solo il maschio deve essere buono, ma sopratutto la femmina, ritengo che l'importanza di un "razzatore" sia determinante nella scelta di un cucciolo.
    Ci sono cani bravi, che producono cani non alla loro altezza, ed invece cani bravi "razzatori" che riproducono in alta percentuale buoni cani.
    Ho letto di recente, che e' molto importante sapere se per esempio i fratelli di un "campione", anche se non presentati in prova, siano buoni cani da caccia, questo e' un buon indice di trasmissione, e una discreta garanzia di successo. Evitare le meteore, cani campioni, ma unici nella loro discendenza.
    Tanto per restare in casa Bracco, Tabar e' stato un gran razzatore, sicuramente ce ne sono anche altri, ma e' per dare un idea di quello che intendo dire.
    Quindi che fare per scegliere con piu' attenzione ?
    Aspettare i risultati dei primi accopiamenti ?
    Ripetere le cucciolate positive ?
    Testare i riproduttori a caccia (sopratutto le femmine)?

    Morale, come dice un ns. caro amico del sito, fare zootecnia non e' facile, non basta prendere figli di campioni, sarebbe troppo facile e tutti avremmo in casa campioni..[:-bunny]
    Guardiamo attorno, anche i piu' sconosciuti potrebbero essere i "razzatori" giusti.
    Intanto continuamo a sognare il ns. ausiliare tipo, e speriamo sempre nel vento buono ...[evvai]
    Discussione aperta ...
    [ciao]
    Giancarlo




  • Lucio Marzano
    Lo zio
    • Mar 2005
    • 30090
    • chiasso svizzera
    • bracco italiano

    #2
    Allevando seriamente e con scrupolo, si migliora la qualità media, ma il campione nasce dove vuole lui (si legga in merito Federico Tesio)ma se non ci fosse la continua e costante selezione ed il miglioramento della base , sarebbe improbabile vedere poi anche i campioni.
    Dire se sia più importante la femmina o il maschio è come discutere del sesso degli angeli, sono entrambi fondamentali, ma l'allevamento si fa con le femmine, perché i maschi si vanno a prendere dove si vuole.
    Certo è più comodo e facile lasciare che gli altri facciano gli esperimenti per poi andare a prendere lo stallone che ha dato bene, ma attenti a non arrivare in ritardo o quando la stalla è chiusa (perché aspetta ed aspetta il cane è morto !!) se il famoso stallone in razza
    lo farà quando è diventato famoso, ergo 4-6 anni, per vedere come vanno diverse cucciolate ne aspettate altri 3-4 e poi, se lo stallone è ancora vivo andate a far coprire con una bella scorta di viagra.
    Io sono dell'opinione che le femmine debbano cominciare a partorire ancora giovani, 2-3 anni, e chi le possiede sarà ben in grado di vederne le qualità morfologiche e di lavoro, il maschio va bene anche un po' in là con gli anni, ma senza esagerare, ho visto coprire con risultati positivi soggetti i 10 anni, ma non mi sento di consigliare questi accoppiamenti,uno stallone fra i 4 ed i 7 anni mi pare ideale.
    Per valutare il razzatore vanno visti i soggetti positivi (facile saranno largamente reclamizzati) ma anche quelli negativi (più difficile, perché rapidamente scomparsi dalla coircolazione) e bisogna anche vedere quante monte ha fatto il cane/la cagna, un metodo estremamente empirico e soggettivo è quello di vedere se certe monte sono state ripetute, perché se i risultati sono buoni i proprietari ripeteranno, altrimenti.........
    Fatte tutte le valutazioni che volete e potete , caccia, prove, morfologia, carattere non resta che...provare e crescere i cuccioli per vederne e valutarne i risultati.
    Un privato può fare dei tentativi un po' a caso e seguendo i suoi capricci personali del momento, un allevatore invece dovrebbe avere un programma di allevamento e se bravo e costante, dovrebbe dare ai suoi soggetti un marchio di fabbrica, delle caratteristiche che distinguano i suoi soggetti dagli altri.
    Il mio Rosso (Pomellato) ha coperto, ancora del tutto sconosciuto, a 2 anni, e Mauro Nerviani ne utilizza con piena soddisfazione 2 figli Castiglione e Salia ed ha in carriera Malvasia, campionessa di lavoro,
    ha coperto ancora ma sempre in casa, ora visti due suoi figli Alboino e Adelchi al derby, mi giungono le richieste di monta....ma il cane è deceduto per un maledetto forasacco nell'autunno scorso,...non sempre si ha il tempo di aspettare.....e il fatto che io dicessi che era un gran cane non convinceva nessuno perché lo utilizzavo praticamente solo a caccia, come se la caccia fosse un'attività (cinofilmente) di ripiego e poi tutti temevano l'effetto scarrafone.....
    lucio

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    • casamassima
      ⭐⭐⭐
      • Apr 2005
      • 4134
      • Mottola, Taranto, Puglia.
      • Bracco Italiano .

      #3
      [ciao] a tutti, tento di esprimere la mia opinine e scusatemi per la terminologia poco tecnica (le mie nozioni di zootenica e zoognostica sono da autodidatta), certo Giancarlo ha lanciato un bel sassolino nello stagno!
      Il razzatore o la razzatrice ( i figli si fanno in due)secondo me è quel soggetto che trasmette, con costanza, alla propria discendenza caratteri morfologico-funzionali positivi.
      Generalmente i razzatori (maschi e femmine) sono rari, pochi hanno la fortuna di evidenziarsi tenuto conto dei tempi medi di vita canina(disponibilita', longevità, malattie, incidenti) e la possibilita' di generare prole con piu' partners imprimendo la propria impronta di razza.
      Il razzatore si evidenzia quando è gia' in eta' avanzata o scomparso, a tal proposito sarebbe d'indubbia utilita' poter essere in grado di utilizzare nel tempo il materiale genetico di soggetti non piu' in vita.
      Non disdegnare, comunque, di utilizzare il soggetto non titolato ma di genealogia certa e venatoriamente valido.
      Infine voglio citare quanto mi disse, l'ho ritrovato scritto in un suo libro, il Cav. Ciceri... correva l'anno 1988 durante l'Expo'Internazionale di Bari (i bracchi li giudicava Di Clemente), Ciceri aveva giudicato altre razze ed era venuto a sedersi vicino del rig dei bracchi gli chiesi alcuni consigli tra i quali con chi avrei potuto far coprire una mia bracca e gli feci il nome di un Campione ...dopo un interminabile silenzio... Egli mi guardo' negli occhi e con voce dal tono burbero-bonario mi disse secco : Vada dal padre di quello li' !

      Antonio Casamassima

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      • gibisco

        #4
        Grazie a Lucio ed Antonio, sinceramente pensavo fosse un argomento che avesse piu' seguito.
        Ad ogno modo, capisco che i tempi per scoprire un razzatore possono essere lunghi, ma e' molto importante per il bene della razza, e dei suoi utilizzatori.
        Le femmine vanno testate a caccia, e solo se valide devono essere messe in riproduzione, per il maschio si puo' anche usare i campioni di grido, ma che abbiano dato prova di trasmettere bene, ma anche il maschio sconosciuto che sia progenie di cacciatori provati e a suo volta con figli gia' testati.
        Questo dovrebbe essere il compito dell'allevatore serio, a cui potersi rivolgere, ma non sempre e' cosi' ed oltre tutto non e' cosi' facile.
        La mia esperienza di cani, con fregature annesse, mi fa ritenere questa la strada migliore per evitare cocenti delusioni.
        Per parlare di Bracchi, anni fa presi una figlia di Olmo, campione assoluto e sopratutto ottimo cane da caccia, con buona presa di terreno, ebbene una delusione( la mamma era una figlia di Tabar ).
        Se guardiamo a tutte le monte che ha fatto, il solo cane generato, degno di nota , e' stato Basco, che tra parentesi e' stato l'unico buono di quella cucciolata , gli altri fratelli delle nullita'.....
        Nei setter grande razzatore Decor Lot, che genero' moltissimi campioni e grandi cani da caccia, altro grande razzatore recente Negus padre di tanti campioni e del famoso Tex della Pania.
        Un altro esempio di razzatore in "bellezza" piu' facile secondo me, ma non cosi' come sembra, il famoso Lopez della Bassana, produceva sempre figli tipicissimi anche con femmine non della sua elevature, un suo figlio Peer della Bassana di Spada, bellissimo cane, non e' mai riuscito a produrre cani da ring degni del nonno e di lui medesimo, con grosso rammarico del propietario.
        Morale il razzatore , una pietra miliare a cui fare riferimento.
        A presto
        [ciao]
        Giancarlo

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        • VanVonVac
          ⭐⭐⭐
          • Mar 2005
          • 6162
          • Reggio Emilia, Emilia Romagna.
          • Bracco italiano Rosco di Montericco Ulisse di Casamassima

          #5
          il fatto è che dalle gare si ha un riscontro oggettivo dei cani,ma allo stesso tempo queste sono limitate nei concorrenti per tutto ciò che richiede un dressaggio da enci e per le cifre che ogni anno diventano più proibitive(i 30 euro attuali mi sembrano veramente una pazzia!!....).gli allevatori dovrebbero capire il tipo di corrente di sangue e infischiarsene dei titoli di un cane,ciò prenderlo oggettivamente ,senza blasoni e valutare ciò che potrebbe dare.qui entrano in gioco una marea di fattori,da quelli genetici alla fortuna e anche a chi vanno i cuccioli,e in special modo quest'ultima è determinante per la riuscita della cucciolata.qui ricordo che il bracco è un cane non per tutti.ecco.le femmine che diventano fattrici dovrebbero dimostrare valori cinofili e venatori eccellenti,ma qui vado a parlare di cosi utopiche in quanto nessuno metterebbe in riproduzione due brocchi,però si narra di cucciolate "spontanee"da cui sono nati eccelsi campioni,della serie che l'amore vince sempre![kiss]

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          • Lucio Marzano
            Lo zio
            • Mar 2005
            • 30090
            • chiasso svizzera
            • bracco italiano

            #6
            Non sono affatto d'accordo con VVV come si fa a capire "il tipo di corrente di sangue" se non si fanno dei test attitudinali ??
            e poi per avere notizie di queste "correnti" che fare, si chiede all'interessato ?? come chiedere al mecellaio se la sua carne è buona.
            Ci sono le prove e le expo dove vengono giudicati i cani da persone qualificate proprio per questo. Se po si vuole fare a meno di questo allora dovrete andare a vedere i soggetti da utilizzare a caccia e forse non solo per una giornata ...... facile vero ??
            Scorrete i pedigree dei cani sia in carriera che no e vedrete che la stragrande maggioranza sono discendenti di campioni, siano essi allevati da personaggi attivi in cinofilia agonistica che no, chiedetevene il perché.
            lucio

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            • MarcoF
              ⭐⭐
              • Aug 2005
              • 562
              • Mercatale V.no, Arezzo, Toscana.

              #7
              Io però mi chiedo perchè dopo aver letto relazioni di un certo tipo su di un cane, quando sono andato a vederlo di persona ho avuto, spesso, impressioni nettamente diverse, come spesso molto diversi tra loro sono i giudizi su di un cane di persone dell'ambiente (quando interpellate magari per decidere quale padre dare ai tuoi futuri cuccioli). Con l'esperienza (di vita) che mi sono fatto quando devo scegliere uno stallone vado sempre di persona a rendermi conto di ciò che c'è in giro.
              MarcoFratini

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              • Lucio Marzano
                Lo zio
                • Mar 2005
                • 30090
                • chiasso svizzera
                • bracco italiano

                #8
                Ecco perché non basta una relazione ma ne occorrono diverse di diversi giudici ed anche perchè dico che i risultati vanno confermati, su diversa selvaggina, diverse zone e diversi giudici.
                Andare a vedere lo stallone in azione non è sempre possibile e comunque per valutare un cane appieno occorre più di qualche minuto
                lucio

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                • VanVonVac
                  ⭐⭐⭐
                  • Mar 2005
                  • 6162
                  • Reggio Emilia, Emilia Romagna.
                  • Bracco italiano Rosco di Montericco Ulisse di Casamassima

                  #9
                  <div align="center" id="quote2"><table class="quote"><tr><td class="quotetd"></td></tr><tr><td class="quotetd2"><span class="quotetext">Messaggio inserito da Lucio Marzano

                  Non sono affatto d'accordo con VVV come si fa a capire "il tipo di corrente di sangue" se non si fanno dei test attitudinali ??
                  e poi per avere notizie di queste "correnti" che fare, si chiede all'interessato ?? come chiedere al mecellaio se la sua carne è buona.

                  </span></td></tr></table></div align="center" id="quote2">
                  all' inizio ho scritto che le gare sono gli unici riscontri oggettivi che abbiamo .quello che intendevo e forse non ho spiegato bene,è che bisogna anche pensare se il soggetto è un caso oppure deriva da certezze.

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                  • VanVonVac
                    ⭐⭐⭐
                    • Mar 2005
                    • 6162
                    • Reggio Emilia, Emilia Romagna.
                    • Bracco italiano Rosco di Montericco Ulisse di Casamassima

                    #10
                    e cmq nei bracchi è un casino,poichè a causa della bassa varietà genetica, quasi tutti derivano da campioni e via dicendo

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                    • Lucio Marzano
                      Lo zio
                      • Mar 2005
                      • 30090
                      • chiasso svizzera
                      • bracco italiano

                      #11
                      Questo è un altro discorso, con 800 cuccioli iscritti all'anno è difficile non andare a finire in consanguineità, ed è questa la ragione per la quale NON SONO ASSOLUTAMENTE d'accordo con coloro, e l'ho sentito dire da un membro della commissione tecnica a Caldes, che continuano a predicare l'inbreeding.
                      Però se anche fosse "un caso" un cane che esca da una corrente inusuale
                      (faccio un esempio Giacherebbe) non è affatto detto che poi non dia
                      bene come stallone ( vedasi sempre la progenie del predetto) in genetica di sicuro c'è solo l'incertezza, ma vi rendete conto che mi state dicendo di accoppare cani belli e bravi con cagne belle e brave e prima di farlo dovrei controllare i risulati dei collaterali e dei loro figli, così quando riusciremo ad utilizzare un cane ?....speriamo nella banca del seme così potremo prendere soggetti di 10 anni fa......credo che stiamo facendo della teoria senza riscontri pratici, scendiamo dall'albero del "si dovrebbe" e veniamo alla pratica quotidiana e vedrete che avendo una brava femmina non avrete poi così tante scelte e viceversa ancora meno , altro che stare ad aspettare gli esiti delle cucciolate precedenti e guardare se i progenitori ed i collaterali hanno dato bene !!!!!
                      lucio

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                      • Francesco
                        Utente fondatore
                        • Mar 2005
                        • 945
                        • Cecina, Livorno, Toscana.
                        • Bracco Italiano Otto di Montericco Pointer Liù

                        #12
                        Scusate ma il mondo della cinofilia è bello proprio perchè non ci sono grosse certezze, perchè si spera sempre di aver fatto la scelta giusta e non si vede l'ora di averne dei riscontri positivi, perchè si vive nella speranza che i nuovi cuccioli diventino bravi o belli come i genitori o ancora di più, senza naturalmente lasciare tutto al caso evitando patologie invalidanti ed ereditarie. Ciao
                        Francesco Parietti

                        Commenta

                        • Lucio Marzano
                          Lo zio
                          • Mar 2005
                          • 30090
                          • chiasso svizzera
                          • bracco italiano

                          #13
                          certo,che è così Francesco, fino ad un certo punto si guarda e si ragiona, poi intervengono fattori diversi come la disponibilità del maschio o della femmina, la possibilità di andare a 500/1000 km di distanza, le idee personali e poi...c'è sempre San Culo... che provvede o meno. Il bello è che allevi alcuni cani per salvarne un paio , poi ti cucchi qualche anno di prove, una trasferta di qualche centinaio di Km. vaccinazioni, iscrizioni, esami vari e poi ti dicono che un cucciolo non dovrebbe costare più di 4-500 EURO......
                          lucio

                          Commenta

                          • MarcoF
                            ⭐⭐
                            • Aug 2005
                            • 562
                            • Mercatale V.no, Arezzo, Toscana.

                            #14
                            Lucio, scusa, quanto costa mediamente un cucciolo di B.I. di ottima genealogia? Se preso da un privato ha lo stesso costo di uno preso da un allevamento?
                            Per cucciolo intendo circa 60gg.
                            MarcoFratini

                            Commenta

                            • Lucio Marzano
                              Lo zio
                              • Mar 2005
                              • 30090
                              • chiasso svizzera
                              • bracco italiano

                              #15
                              E' un discorso estremamente soggettivo e bisogna valutare la genealogia del cucciolo, chiaro che non possono essere messi tutti sullo stesso piano. Ho sentito di bracchetti venduti a 300 EURO roba
                              da pazzi, così come da 1.500, io ritengo che un cucciolo di ottima genealogia di 60 gg. dovrebbe costare fra gli 800 ed i 1.000 EURO
                              comunque non meno di 600 € quali che siano i genitori, al di sotto è meglio regalarli...
                              lucio

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