Aree addestramento cani e selvaggina stanziale
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Ben detto Massimiliano, hai elencato tutto quello che c'è da fare per creare un area addestramento cani, ma la pratica è ben altro, anche io avevo questo sogno nel cassetto. Ultimamente avevo persino trovato un grande proprietario terriero che ha un Azienda agricola di 300 ettari, ben disposto a istituire una zona addestramento senza sparo nei suoi bellissimi terreni, con coltivazioni bio ideali per quaglie, coturnici, ecc. Come tu hai giustamente detto per affrontare i progetti si dovrebbero formare gruppi di cinofili, e bene sai come è andata a finire? all'inizio a parole erano in tanti ad aderire, e di collaborare per le questioni burocratiche manco a parlarne, alla fine sono rimasto solo io e il proprietario terriero
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Aggiungo una considerazione alla discussione. A mio vedere, immettere la selvaggina (starne o pernici rosse o altro) non è granché dispendioso. Il vero problema è garantirne la sopravvivenza in modo da ricostruire dei ceppi selvatici in grado di riprodursi con successo negli anni. Questo obiettivo (a cui si dovrebbe tendere) è oltremodo ambizioso e dispendioso. Perché richiede la cura del territorio (non bastano aree semplicemente dismesse ne semplicemente coltivate), gestione degli opportunisti e sorveglianza contro i manigoldi. Questo tipo di progetto mal si presta ad una gestione "sociale" all' italiana. Mentre potrebbe essere più realistico (nonché semplice ed economico) accontentarsi di immissioni scaglionate nel tempo, impiegando qualche richiamo in gabbia e un po' di foraggiamento per evitare disperazioni e aiutare i neoimmessi a resistere ed ambientarsi. Anche con questo modello è possibile ottenere discreti risultati per l'esercizio cinofilo.
Ad ogni modo, come voi, auspico una maggiore diffusione di zone idonee. Tuttavia, avendo vissuto all' estero e avendo viaggiato e viaggiando tanto, credo che il modello "sociale" all' italiana non potrà mai garantire grandi risultati. Sono , però, sempre pronto e felice di ricredermi...👍 1Commenta
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Certo è... che volere...... è potere....
Diciamo la verità, quando si vuole creare un progetto del genere, e si devono creare questi "gruppi di lavoro "........
si deve credere /avere a che fare con persone che veramente sono appassionati e praticano!!!
Non con gente che parla parla parla....
ma con i cani esce 4 volte in un anno...
Se a una persona che oggi si smazza 300/400 km. a settimana per allenare i cani, quindi con costi NON indifferenti, e magari con risultati poco soddisfacenti e con sbattimenti a 1000..........
se gli fai capire cosa potrebbe fare e quali vantaggi potrebbe avere....
Non credo che a metà strada si tiri indietro....
Andrebbe contro la sua passione e contro i suoi interessi...
Una cosa che ho anche fatto presente nel precedente post è propio quella di coinvolgere le varie associazioni venatorie e addetti della provincia, propio per avere un supporto / aiuto sia nella creazione che nella gestione sopratutto per la parte burocratica dove credo ci siano i nodi più importanti ......
L'appassionato che sia cinofilo o comune cacciatore... da solo non può fare nulla...
Progetti di questo genere devono per forza avere un personaggio o due di riferimento (in prima linea)......
Ma devono essere supportati dagli enti del settore...
Le alternative come avete già elencato tu e Gabriele con l'esempio Toscano , e "appoggiarsi" alle riserve, quindi al settore privato...
Ma essendo una azienda, come tale deve avere un guadagno.
Quadagno che obbligatoriamente deve percepire dalla quota che verrà pagata da chi vorrà allenare.
Cosa che, se si utilizzasse un campo :
"dei cacciatori italiani"...
I costi sarebbero molto più contenuti o comunque da gestire personalmente in base alle proprie esigenze, ma sopratutto non dovrei attraversarmi due regioni o più portando le spese fuori limite per poter praticare la mia passione...
Questi progetti potrebbero essere proposti alle federazioni anche come "una scusa" per invogliare i cacciatori a iscriversi a una al posto dell'altra federazione ...
Ci sarebbe un introito anche per loro!!!!
Se dai qualcosa!!!!!..... ottieni qualcosa!!!!....
Il non avere posti per allenare......
porta le persone appassionate a diventare fuorilegge in terreno demaniale o a lasciare i cani a casa....👍 1Commenta
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Mentre potrebbe essere più realistico (nonché semplice ed economico) accontentarsi di immissioni scaglionate nel tempo, impiegando qualche richiamo in gabbia e un po' di foraggiamento per evitare disperazioni e aiutare i neoimmessi a resistere ed ambientarsi. Anche con questo modello è possibile ottenere discreti risultati per l'esercizio cinofilo.
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Ciao Grouse
Certo che potrebbe bastare...
Il problema è trovare/ riconoscere / convertire delle zone per poter addestrare che siano dislocate un po' ovunque nelle regioni.......
Per poter essere in regola nello svolgimento della nostra passione , e evitare di doversi fare una botta di Km., con dei costi che oggi non sono più alla portata di tutti.
Con il risultato di continuare a creare e considerare la cinofilia "una passione di nicchia per pochi intimi"....
Non dando una possibilità anche ai giovani di potersi avvicinare a questa stupenda passione.
Noi siamo /rappresentiamo la caccia e la cinofilia di oggi....
Dobbiamo iniziare a pensare al futuro (che sono i giovani), se vogliamo avere un futuro
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Buongiorno,
Ciao Grouse
Certo che potrebbe bastare...
Il problema è trovare/ riconoscere / convertire delle zone per poter addestrare che siano dislocate un po' ovunque nelle regioni.......
Per poter essere in regola nello svolgimento della nostra passione , e evitare di doversi fare una botta di Km., con dei costi che oggi non sono più alla portata di tutti.
Con il risultato di continuare a creare e considerare la cinofilia "una passione di nicchia per pochi intimi"....
Non dando una possibilità anche ai giovani di potersi avvicinare a questa stupenda passione.
Noi siamo /rappresentiamo la caccia e la cinofilia di oggi....
Dobbiamo iniziare a pensare al futuro (che sono i giovani), se vogliamo avere un futuro
hai pienamente ragione e condivido in toto il tuo disegno. Tuttavia, sono perplesso sulla fattibile attuazione "dalle Alpi alle piramidi". La frammentazione amministrativa, (in)culturale, civica, politica e territoriale richiedono approcci ed investimenti diversi. Nel centro nord Italia esiste (anche se con sfumature e/o impostazioni diverse) una pseudo -cultura riservistica che certamente può favorire un processo come da te giustamente prospettato. Nel centro sud (spero di essere smentito) non esiste neanche un barlume di idea di gestione faunistica. Hai pienamente ragione quando evidenzi la necessità di coinvolgere enti ed associazioni. Tuttavia, un coinvolgimento di queste realtà presuppone l'esistenza di interlocutori in grado di comprendere , superare la logica del diretto tornaconto e disposti a rimboccarsi le macchine.... qualità prossime all' estinzione (almeno dove ho provato a discutere di questi temi).
Ad ogni modo, ove mai ci fossero progetti interessanti e fattibili sono ben lieto di impegnarmi.
Chiudo plaudendo al tuo pensiero sul futuro della nostra passione. Hai ragione👍 2Commenta
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Faccio una riflessione che potrebbe sembrare OT. Abbiamo un sistema sanitario a dir poco eccellente che sulla carta garantisce un diritto prioritario come la salute. Ebbene ,non funziona, poiché ciò che sulla carta è garantito nei fatti impone tempi e modalità di attesa che cozzano contro il principio della tempestività della cura , costringendo di fatto a rivolgersi a sistemi di assicurazione privati e/o strutture in convenzione sempre private....
Ciò comporta una spesa ulteriore per il cittadino che già contribuisce con il proprio pagamento al sistema fiscale , al mantenimento di un sistema inefficiente.
E stiamo parlando di un diritto.
Qui parliamo invece di una concessione di uno Stato che a malapena mantiene questa istituzione che gli procura più problemi che benefici....vien da sé che ogni aspettativa di impegno, affinché ciascuno di noi possa continuare a vivere questa passione , ragionevolmente e realisticamente, sia da ricercare, non presso chi è preposto e rappresenta lo Stato ( fatta eccezione di pochi ,sporadici e virtuosi casi),ma in noi stessi.👍 1Commenta
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Sicuramente sono i singoli privati appassionati che devono organizzarsi e spingere per ottenere...
Ma è anche vero che se non sei appoggiato da qualche ente i permessi non te li danno...
Quindi vuoi o no un minimo gli enti devono essere coinvolti...
Visto che le federazioni TUTTE!!!
Aprono le orecchie solo se vedono un guadagno....
Bisognerebbe come ho già segnalato in precedente post, far capire ai presidenti provinciali o regionali, che da "spunti/progetti" del genere potrebbero avere dei vantaggi /entrate... anche loro.
Ormai le varie federazioni sono alla frutta e si rubano gli iscritti l'uno con l'altro...
Con promesse che al 99% non mantengono mai.
Bene!!! Vuoi degli iscritti????..... Vuoi delle entrare???
Tu mi aiuti a lavorare su un progetto (che a loro costerebbe zero!!!), alla fine devono aiutare solo sulla parte burocratica...
E chi vuole usufruire del campo addestramento è obbligato a fare la tessera da te!!!... (qui il loro guadagno a zero spese!!).
A noi alla fine non serve altro che avere zone RICONOSCIUTE , per essere in regola e non prendere verbali...
A immettere e mantenere animali è scontato che spetta a noi... (a chi la utilizza).
Non possiamo pretendere che tutto venga fatto dagli enti...
Già grazie che ti aiutino sulla burocrazia...
Oggi se uno ci pensa bene...
Hai solo poche altre alternative...
- essere fuori legge e rischiare continuamente di prendere verbali, non gustandoti neanche il lavoro dei cani perché sai di essere nel torto... (
)
_andare in riserva e utilizzare selvaggina veramente scadente con tutto quello che ne deriva.... (e comunque paghi
).
_ per chi può, POCHI!!! sobbarcarti costi e viaggi sproporzionati e non comodi, per andare in quelle pochissime riserve che ti permettono di allenare con terreni e selvaggina "buona". (e strapaghi
).
_stare a casa e continuare a pensare che è impossibile fare tutto. (

)
Ma qui allora torna una domanda??
Siamo veramente appassionati di cani, o facciamo di quelli di cui parlava prima Cinofilo75, che parlano parlano...
Ma poi alla fine non c'è ne frega niente perché con i cani usciamo 4 volte in un anno!!!.
Forse il vero problema è propio questo!!!!.
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Personalmente il vero problema sono i parassiti che usufruiscono di ciò che hai "seminato" a perdere con denaro ,impegno e rischio personale e manco ti dicono grazie e magari ti guardano pure storto da lontano....ecco la mentalità italica del furbetto prevaricatore ottuso .👍 1 -
Purtroppo hai ragione, esistono anche questi personaggi...
Sappiamo che immettere selvaggina in terreno libero ha mille inconvenienti...
Per quello servono campi addestramento RICONOSCIUTI in zone dove NON si può abbattere, che possano essere frequentate solo da chi rispetta le regole.
Lì... se si vedono i furbetti si hanno tutti i diritti di intervenire a dovere!!!!👍 1
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CondividoFaccio una riflessione che potrebbe sembrare OT. Abbiamo un sistema sanitario a dir poco eccellente che sulla carta garantisce un diritto prioritario come la salute. Ebbene ,non funziona, poiché ciò che sulla carta è garantito nei fatti impone tempi e modalità di attesa che cozzano contro il principio della tempestività della cura , costringendo di fatto a rivolgersi a sistemi di assicurazione privati e/o strutture in convenzione sempre private....
Ciò comporta una spesa ulteriore per il cittadino che già contribuisce con il proprio pagamento al sistema fiscale , al mantenimento di un sistema inefficiente.
E stiamo parlando di un diritto.
Qui parliamo invece di una concessione di uno Stato che a malapena mantiene questa istituzione che gli procura più problemi che benefici....vien da sé che ogni aspettativa di impegno, affinché ciascuno di noi possa continuare a vivere questa passione , ragionevolmente e realisticamente, sia da ricercare, non presso chi è preposto e rappresenta lo Stato ( fatta eccezione di pochi ,sporadici e virtuosi casi),ma in noi stessi.Leonardo cinofilo cacciatoreCommenta
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Tutto vero pero' ,c'è un pero' , nella regione Lazio la passata ammistrazione ha fatto di tutto per chiudere le zone addestramento cani e l'amministrazione attuale non ha fatto nulla per riaprirle.Commenta
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Purtroppo il cacciatore medio che caccia con i cani non sempre è un cinofilo.. so che sembra un controsenso quello che scrivo ma spesso il cane resta chiuso nel box fino ad agosto quando inizia la prova cani.
Questo genera una certa mediocrità.. sia nel cane che nel cacciatore.
iniziative (che siano di privati o di atc) come quelle descritte potrebbero avere un grande effetto benefico anche sui quei cacciatori che per qualche motivo non dedicano molto tempo al proprio cane.
non tutti sono disposti a farsi 150/200 km per addestrare il proprio cane.. magari un paio di volte al mese. Alzandosi magari alle 4 di mattina per essere fuori alle 6
Diversa cosa sarebbe una zona cinofila a venti/trenta minuti da casa👍 1Commenta
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In Sicilia è l'opposto le zone addestramento cani, la Regione te li concede, ma da qualche anno per legge, non puoi liberare nulla, ne starne, ne colini, ne fagiani. In quelle con sparo si possono lanciare solo quaglie e conigli ma devono essere recuperati in giornata pena multe salatissime e revoca della concessione!Commenta
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Quale sarebbe la ratio? Preservare gli endemismi siciliani dall' inquinamento genetico? motivi di natura igienico-sanitaria? Scelte ideologiche o altro ancora?
In Sicilia è l'opposto le zone addestramento cani, la Regione te li concede, ma da qualche anno per legge, non puoi liberare nulla, ne starne, ne colini, ne fagiani. In quelle con sparo si possono lanciare solo quaglie e conigli ma devono essere recuperati in giornata pena multe salatissime e revoca della concessione!Commenta
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In Sicilia è l'opposto le zone addestramento cani, la Regione te li concede, ma da qualche anno per legge, non puoi liberare nulla, ne starne, ne colini, ne fagiani. In quelle con sparo si possono lanciare solo quaglie e conigli ma devono essere recuperati in giornata pena multe salatissime e revoca della concessione!
Scusa ma come fate ad allenare?
Federcaccia o Enalcaccia o tutte le altre federazioni come fanno ad organizzare gare ufficiali ?
Il campionato delle regioni che nelle prime fasi è per forza regionale perché si scontrano tra province... mica può fare le prove ad Aosta?...
Almeno nelle riserve è possibile immettere?Commenta
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Io penso per preservare gli endemismi siciliani e per evitare l'innesco di epidemie, che quando si fanno lanci, sono sempre possibili: tanto di cappello.
Capisco che per chi è interessato alle prove questo crei difficoltà, ma visto da un punto di vista generale, la decisione siciliana è non solo di tutto rispetto, ma sarebbe auspicabile che si diffondesse anche nel continente.Ars venandi est collectio documentorum, quibus scient homines ad opus suum deprehendere animalia non domestica cuiuscumque generis vi vel ingenio. (Fridericus II Imperator 1194-1250)Commenta
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Basta usare allevamenti all'interno della regione stessa a norma, o comunque qualsiasi allevamento controllato sotto l'aspetto sanitario.
Quale sarebbe il guadagno nell 'allargare/diffondere questo aspetto in tutta Italia?
È proprio vero che la morte della caccia sono gli stessi cacciatori che guardano solo il loro orticello.
Se ti fosse sfuggito....
Esistono delle realtà che se togli le immissioni puoi chiudere la caccia e tutti stanno a casa....
Ma forse per alcune persone viene difficile da capire...
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