Uso della braga

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  • Lucio Marzano
    Lo zio
    • Mar 2005
    • 30090
    • chiasso svizzera
    • bracco italiano

    #31
    Mauro ha ragione, ma qui l'argomento é l'uso della braga e quindi le sue conseguenze.
    concordo con le osservazioni di Mauro ed aggiungerei che anche il riporto ed il recupero
    (vedasi la coppa Italia) sono da incentivare e da verificare piu' spesso, ma dovremmo aprire un altra discussione.
    lucio

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    • mencio ottavio
      ⭐⭐
      • Dec 2008
      • 766
      • grotte di castro, Viterbo, Lazio.
      • allevo spinoni e bracchi italiani con l'affisso DEL BUONVENTO.

      #32
      Io volevo dire proprio questo.cioè può far piacere avere la radio in macchina,ma la macchina ha tutta un'altra complessita' e funzione.se c'è la radio ,si può accenderla o no.L'IMPORTANTE è LA MACCHINA.
      Io preferisco e in maniera abbastanza parca,la braga morbida che serve per INVITARE al TROTTO.I terreni che fraquento durante l'anno determinano il movimento dei miei spinoni in maniera più esponenziale che la braga.Il mio intervento su di loro (psiche ,movimento ecc) deve essere soft.Da allevatore sia sui i miei , sia su gli altri soggetti a cui mi rivolgo per le monte deve essere chiaro il confine fra mezzi naturali e la mano dell'uomo.

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      • Peppino
        ⭐⭐
        • Sep 2006
        • 424
        • Nuoro -Sardegna-.
        • Spinone Ubaldo (Aristotele) del Pratomagno

        #33
        Originariamente inviato da Lucio Marzano
        Ottavio , anche senza radio un'automobile va benissimo ed assolve ai compiti per i quali é stata progettata, la braga é un attrezzo utile, ma non indispensabile, i bracchi e gli spinoni trottavano anche prima che Vigo la inventasse, come in tutte le cose non é l'attrezzo a venire criticato ma l'abuso che spesso se ne fa mettendo alcuni cani ad andature innaturali e soprattutto non trasmissibili geneticamente e se le prove servono ad indicare i migliori soggetti meritevoli di riprodurre, allora l'abuso di questo attrezzo ottiene un esito contrario alla finalità della prova.
        Sacrosanto!

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        • Giampaoletti
          ⭐⭐⭐
          • Aug 2008
          • 1863
          • Ascoli Piceno

          #34
          Originariamente inviato da mencio ottavio
          .................................................. ..
          Io preferisco e in maniera abbastanza parca,la braga morbida che serve per INVITARE al TROTTO............................................ ...............
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          • pao62
            • Feb 2011
            • 173
            • Nuoro
            • Spinone italiano

            #35
            Cari amici, innanzitutto mi complimento con tutti perchè l'esposizione così articolata dei pareri è veramente molto utile a chi cerca di orientarsi. Una considerazione personale: non sono un dresseur e posso dire di avere più imparato io dai miei cani di quanto non abbia insegnato io a loro. Premesso che ci sono degli addestratori molto bravi, anche non professionisti, che sanno dedicarsi ed usare tutte le tecniche del caso per ottenere la correttezza senza sacrificare lo stile di razza, io sono un cacciatore molto "essenziale" da questo punto di vista: il cane deve fermare, guidare, riportare e consentire (ma preferisco che faccia consentire i cani altrui). Ma soprattutto deve adattarsi al terreno e alla selvaggina, possedere istinto venatorio, sagacità e iniziativa. Ai miei cani ho dunque sempre lasciato soprattutto nel primo anno tanta iniziativa, curando in particolare di far fare loro più incontri possibile, cambiando spesso luoghi in modo che il cane usi poco la memoria e più l'istinto. Con i setters inglesi e irlandesi non mi sono mai curato dello stile di razza, eppure la pratica lo ha sempre fatto emergere anche in quei soggetti che inizialmente non parevano particolarmente dotati da quel punto di vista. In sintesi: a mio parere il cane deve maturare attraverso un campo di esperienze più variegato possibile, se è di temperamento molto ardimentoso aumenterò la difficoltà dei terreni e dei selvatici, se ha bisogno di più iniziativa cercherò di farlo impazzire su selvatici (rigorosamente veri) più facili e numerosi, in terreni aperti. Non è una regola, ma alla fine sono convinto che il sangue gli detterà i comportamenti più efficaci per la sua razza, ovvero lo "stile" così come lo intendo io. Agendo così non sono sicuro di fare il meglio, ma sono certo di non fare danno. Cosa c'entra la braga? Niente, appunto. Se ho capito bene, se non la sai usare è meglio lasciar perdere.

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            • Lucio Marzano
              Lo zio
              • Mar 2005
              • 30090
              • chiasso svizzera
              • bracco italiano

              #36
              Cosa c'entra la braga? Niente, appunto. Se ho capito bene, se non la sai usare è meglio lasciar perdere.
              con i setter proprio non c'entra nulla, forse gentile pao ti é sfuggito che siamo nel sito degli spinoni , l'argomento é valido per gli "italiani" esclusivamente-
              farei anche un'altra considerazione: se non lo sai usare, qualunque attrezzo da addestramento, perfino il fischietto o la voce del conduttore , puo' essere usata a sproposito.
              lucio

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              • pao62
                • Feb 2011
                • 173
                • Nuoro
                • Spinone italiano

                #37
                Caro Lucio, non mi sono spiegato e mi scuso. Porto ad esempio i setters inglesi e irlandesi giusto per riferirmi alla mia esperienza degli ultimi 30 anni. Anche lì, i sistemi correttivi non mancano, ma pensavo che dal contesto si capisse che ho centrato l'argomento sullo spinone, al quale mi interesso attualmente. Il concetto che intendevo evidenziare è che non condivido IN GENERALE l'uso di strumenti correttivi per fare "emergere" lo stile di razza. Secondo la mia esperienza lo stile altro non è che l'insieme di comportamenti e atteggiamenti più funzionali alla morfologia e alla psiche di un soggetto appartenente a una determinata razza, in funzione dell'efficacia dell'azione venatoria. Detto questo, se un cane è selezionato psicologicamente e morfologicamente per una certa andatura (non parlo solo di trotto o galoppo, ma di COME il cane li interpreta), mi aspetto che egli apprenda dai propri successi e dai propri errori ad utilizzare al meglio le proprie doti. Ci vuole tempo, anni forse, ma lo stile è questo. Quindi penso che uno spinone che galoppa troppo, se si moltiplicano le sue occasioni d'incontro, apprenderà dai propri sfrulli a regolare l'andatura e a sfruttare meglio il terreno. Dunque mi aspetto che più si inespertisce più acquisisca quei comportamenti ed atteggiamenti che chiamiamo stile. Se poi non abbiamo tempo per tutto ciò, magari perchè il cane deve essere pronto per la gara in primavera, allora i correttivi possono "forzare" il cane, ma ciò che viene fuori non lo chiamerei stile, e non mi dice nulla circa le doti che il cane potrà trasmettere alla sua progenie. In fondo le gare servono a fare emergere i migliori soggetti per l'allevamento, o mi sbaglio?

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