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  • Peppino
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    • Sep 2006
    • 424
    • Nuoro -Sardegna-.
    • Spinone Ubaldo (Aristotele) del Pratomagno

    #16
    Considerazioni e suggerimenti di grande sagacia e buon senso da chi dello Spinone conosceva ogni cellula.

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    • marco pas
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      • Apr 2011
      • 1937
      • marnate
      • bracco italiano

      #17
      Il roano e' un tipicissimo spinone di varieta' roano marrone, che in Toscana era denominato "restone". Ogni zone attribuiva allo spinone una sua denominazione di tipo dialettale, che poi si unifico' nel termine improprio "spinone italiano";Improprio in quanto inutile l'aggettivo italiano, essendo lo spinone un cane di tipo unico. Quindi il restone si identifica con lo spinone, diverso solo di denominazione, ma non di altro.




      Questo roano e' una meraviglia di tipicita'. Se non avesse quei segni di rachitismo, sarebbe perfetto di tipo Quadrone, commentato magistralmente dal dott.. Brianzi, utilizzando la copia di A. Vecchio. Mentre il soggetto bianco, che pare di tipo piemontese, si presenta di morfologia diversa, soprattutto piu' leggera. Infatti la varieta' roana, piu' vicina al bracco italiano, era definito di tipo lombardo ed era piu' possente. I soggetti bianchi di Ulderico Guerra erano di tipo piemontese, come in parte quelli dell'all.to Biancospino e dell' all.to Cingia. Questa la situazione anteguerra e prima della contaminazione dei roano con i grifoni francesi. Dopo il periodo bellico, la situazione si inverti' per opera del dott.. Brianzi, che si dedico' ai bianchi.O
      ttorino Verderi
      Ultima modifica marco pas; 22-06-19, 21:49.

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      • marco pas
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        • Apr 2011
        • 1937
        • marnate
        • bracco italiano

        #18
        Nel dopoguerra subito, entrambe le due varieta' erano in stato di sofferenza, ma più ancora i roani, perche', dato il colore del mantello, avevano subito una massiccia immissione di Boulet e Korthal. Il dott. Brianzi appunto recupero' i Suoi bianchi, dai quali comparvero anche soggetti di tipo Quadrone presso Amadessi del Torrione, come Tell, Tom, Tim e Dero, ovviamente vestiti di bianco; mentre i roani si mantenevano piu' grifoni che spinoni. Solo Eremo di Maccagno e Pastrengo furono ancora portatori degli antichi geni di tipo piu' o meno lombardo a seconda della zona di appartenenza. Dei romanisti puri di antica data sopravvissuti, vi fu solo il dott. Caraffini con i suoi "Del Restone", che attinse sempre dall'Eremo, ma che persevero' troppo nell'incrociare roani con roani roani, evitando la purezza dei bianchi. Amadessi del Torrione ebbe l'accortezza di recuperare i roani del ceppo Pastrengo e di incrociarli con i bianchi Cingia. Recupero' pertanto i roani tipo Quadrone e i tipo lombardo. Questi passarono poi al Vecchio Quadro dei Cortesi e all'Eremo, che avevo iniziato a gestire, dopo Maccagno. Ora, fortunatamente e per abilita' di Bertagna, che recupero', nei Suoi innumerevoli tentativi, la roana Resta, con genealogia Eremo e quindi Torrione, sono ricomparsi gli antichi geni, che sono ben visibili nella Unica, della quale un figlio consanguineo e' proprio recentemente giunto in Sardegna. Mentre un fratello bianco arancio della Resta lo diedi io a Palladino, dove si e' formato un tipo analogo ai Morenici. Intanto prosperano veloci i meticci dei garisti e spuntano i portentosi brachiuri.....

        Giove del Vecchio Quadro. tipico spinone di tipo lombardo.



        Tipico mantello a macchie ampie di colore marrone " tonaca da frate".



        Gea dell'Eremo, una nipote di Giove. da un incrocio con sangue piemontese dei Biancospino.



        Dero del Torrione. Il ritorno del Quadrone con veste bianca. Con questo, feci ripetuta consanguineità', al limite. Sono convinto che quel ragazzo fu veramente bravo!!



        Roano piemontese, probabilmente un derivato dall'incrocio tra il roano di tipo lombardo x il bianco piemontese. Del piemontese ha la rusticita' e del lombardo la possanza.
        Gea, tipico tipo lombardo, derivato questo, presumo, dallo spinone originario, incrociato con il bracco antico, in cui prevalse la linea del bracco. Mentre Dero, che preferisco, sempre derivato da incrocio con il bracco antico, in cui pero' prevalsero piu' i caratteri dello spinone originario. Tutti i ceppi comunque risentirono, piu' o meno del contatto con il braccone di una volta, ben diverso da quello di oggi, che ne fece aumentare la taglia e diede allo spinone piu' maestosita', come preferiva il dott. Brianzi.
        Lo spinone antico, a rigore di logica, non doveva essere un cane di taglia notevole, date le condizioni economiche dell'uomo in quel tempo. Senz'altro robusto, rustico, ma solo di taglia di poco superiore alla media. Creda l'aumento della taglia abbia avuto origine da un fattore culturale, di rivalsa, per avere nel sangue nei cani da caccia del pagliaio, qualcosa dei cani dei nobili, ricchi proprietari. Presumo che i cacciatori/pescatori rivieraschi, in tresca con i guardiacaccia, abbiano fatto coprire le loro rustiche spinone dai bracchi dei nobili. Poi i geni hanno fatto la loro parte. Se osserviamo il Thier II a pag. 126 del Ceresoli e la Tebe a pag. 286 sono ben diversi dal tipo lombardo. Forse il tipo di spinone autentico era questo, che poi, con l'immissione del braccone, divenne quello molto piu' possente e maestoso del Quadrone. Risalire alle antiche origini e' impossibile.









        Il povero Maccagno qualcosa aveva salvato.
        Il cacib e' a firma Brianzi.
        Questo Talbo lo vedo di manto un po' lanoso. Puo' darsi sia dovuto al periodo invernale, dato che Maccagno, gran cacciatore, non aveva molto riguardo al ricovero dei suoi cani, senz'altro non come le gigolanti odierne.

        Ottorino Verderi

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        • marco pas
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          • Apr 2011
          • 1937
          • marnate
          • bracco italiano

          #19

          Tipicissimo bianco arancio in atteggiamento di tipica ferma, che nulla ha in comune con il bracco, come saggiamente affermava il Dott. Amaldi.
          Caratteri che vengono da lontano nei secoli....
          Quando un soggetto non denota caratteri di altre razze, anche nel caso che abbia difetti, e pur sempre uno spinone con lcarte in regola



          Ottorino Verdieri

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          • marco pas
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            • Apr 2011
            • 1937
            • marnate
            • bracco italiano

            #20
            Si tratta di conoscere il motivo, che nessuno si e' mai posto, per cui roani e bianchi vengono giudicati separatamente.Sig Verderi buongiorno ,sono giudicati separatamente perché 2 varietà della stessa razza.
            Sig Verderi buongiorno ,sono giudicati separatamente perché 2 varietà della stessa razza.
            Vi e' solo diversita' nel colore del mantello. I pointers e i setters dei vari colori sono giudicati, come i soggetti di varie altre razze, sempre insieme. Come si spiega questo fatto?
            Lo standard non specifica alcuna differenza morfologica tra una varietà e un'altra. Il bianco marrone, il melato e il bianco totale non sono altre varieta'? Lo stesso Brianzi diceva che non vi doveva essere alcuna differenza morfologica tra i soggetti di diverso colore, ad eccezione del mantello. Pertanto il motivo del giudizio a se' stante dei roano marrone, deve essere un'altro perche', se cosi' fosse, ognuna dovrebbe avere un giudizio separato. Strana cosa, che nessuno ha mai preso in considerazione.
            Forse il dott. Caraffini ne sapeva qualcosa, ma ho commesso l'errore di non aver mai preso in considerazione questo argomento con Lui.
            Quindi vediamo giudicati i bianco marrone con i roano marrone e, separatamente insieme bianchi, bianchi arancio e melati, come se si trattasse di due insiemi di razze diverse.
            Mi viene da pensare che questo stato di cose sia avvenuto in quanto il bianco marrone venne considerato erroneamente un roano imperfetto, tuttavia tollerabile, per il quale non vi furono mai esclusivi allevatori; inoltre che la presenza molto evidente del colore marrone li abbia resi distinti. Come la predominanza del bianco definì bianchi tutti i soggetti a mantello di predominanza bianco. Questa si puo' considerare la distinzione avvenuta, che pero' non giustifica il giudizio separato tra bianchi e roani.


            Poi per il fatto che la predominanza del colore bianco tra bianco puro, bianco arancio e melato li abbia accumonati

            Non credo ci siano spiegazioni così articolate ma si basa sull esperienza di Ciceri per il bracco e di conseguenza l ENCi ha uniformato
            Pero' ha pur sempre lasciato una netta distinzione in riferimento al colore del mantello.
            Viene anche da pensare che i due gruppi, siano stati allevati generalmente da allevatori specifici, per preferenza e anche per avere il piu' possibile la perfezione del tipo. Questo fatto riguarda soprattutto i romanisti, tipo Caraffini e Maccagno, che categoricamente rifiutavano i bianchi; infatti i loro roani erano sempre di mantello omozigote. Altra supposizione, che ritengo la piu' corrispondente alla soluzione del problema, sia quella che vi fu alternanza di condizioni di tipicita' fra le due varieta', che fu evidentissima nella fase in cui vi fu massiccia e sconsiderata immissione di sangue grifoni nei roani. Forse fu questo stato di cose che indusse alla separazione dei due giudizi, poiche' la varieta' roano marrone necessitava di molta indulgenza da parte dei giudici per poter sopravvivere.Oggi, che sono quasi tutti bastardi, il problema non sussiste!! Dico quasi, perche' in questi giorni da Palladino e' nata una cucciolata
            che riteniamo siano tutti di mantello omozigote, poiche' e' composta di dieci cuccioli tutti roano marrone.
            Quindici anni dopo la morte del Dott. Brianzi, dopo aver constatato i sintomi, in occasione di una speciale spinone, tenutasi a Parma, giudicata dal Dott. Caraffini, ritenni cosa importante verificare l' intenzione degli allevatori che vi parteciparono. I presenti erano: Dott. Ezio Caraffini - All.to Del Restone / Rag. Ottorino Verderi _ All.to Dell'Eremo / Dott. Luigi Cortesi All.to Del Vecchio Quadro / Sign.na Franca Brianzi - All.to Della Cingia / Sign. Antonio Amadessi - All.to Del Torrione / Sign. Sergio Papini - All.to di Scacciano / Sign. Cribiori _ All.to Di San Pietro / Sign. Lucio Macchia ( collaboratore Cingia) / Sign. Gianni Tartara - privato allevatore / Sign. Mentino Portioli - privato allevatore. Allo scopo sottoposi ai Suddetti le riflessioni del Dott. Paolo Brianzi sopra lo spinone disegnatto da A. Vecchio, in quanto ritenevo, come ritengo tuttora, lo standard morfologico dello spinone. Sottoposi e tutti confermarono, firmando, che lo standard era quello. Oggi di Questi Allevatori sopravvivono il Dott. Cortesi e Verderi, unici testimoni viventi dello stato dello spinone dal periodo in cui esisteva la " Famiglia dello spinone", fondata dal Dott. Caraffini e retta da entrambi, ad oggi. A conferma, qui di seguito espongo l'oggetto di questo argomento:






            ---------- Messaggio inserito alle 11:21 AM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 11:15 AM ----------






            Da ricerche effettuate dal Dott. Caraffini successivamente, pare che il dipinto di A. Vecchio non fosse altro che una riproduzione dello spinone di G. B. Quadrone, come conferma del Dott. Solare. Comunque sia, entrambi validi come riferimento al commento del Dott. Brianzi.
            Sono trascorsi quarant'anni, quindi molte generazioni di Spinoni e altre di allevatori; pertanto, vale ancora questo prototipo della razza, indicato dal Dott. Brianzi nei particolari?

            Ottorino Verderi

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            • mesodcaburei
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              • Jan 2015
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              • Donceto, Valtrebbia(pc)
              • 2 Setter Inglesi 1 Pointer

              #21
              I bastardi di oggi come li chiama lei lo sono ne più ne meno di quelli che lei riporta nelle sue foto....

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              • marco pas
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                • Apr 2011
                • 1937
                • marnate
                • bracco italiano

                #22




                Tipica distribuzione del pelo nelle difese dello spinone.

                Ottorino Verderi

                ---------- Messaggio inserito alle 02:38 AM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 02:35 AM ----------

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                • marco pas
                  ⭐⭐⭐
                  • Apr 2011
                  • 1937
                  • marnate
                  • bracco italiano

                  #23


                  Se non c'e' l'occhio, non c'e' lo spinone, affermava il Sign. Amadessi Antonio del Torrione, che di Spinoni ne sapeva.







                  Tutti LIR, quindi soggetti provenienti da Spinoni da caccia, la cui genealogia si perde nella notte dei tempi.

                  Ottorino Verderi

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                  • mesodcaburei
                    ⭐⭐⭐
                    • Jan 2015
                    • 8874
                    • Donceto, Valtrebbia(pc)
                    • 2 Setter Inglesi 1 Pointer

                    #24
                    Lir...la cui genealogia potrebbe essere traquillamente inquinata da sangue spurio.

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                    • old hunter
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                      • Feb 2013
                      • 2295
                      • ROMA
                      • barboncina da 15 anni.setter 16 mesi.

                      #25
                      d'accordo meso,bisogna in ogni caso tenere conto che erano anche tempi dove l'onore era un sentimento sacro,e in =galera ci si andava per il furto di una mela.e gli uomini stringevano patti con una stretta di mano.

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                      • mesodcaburei
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                        • Jan 2015
                        • 8874
                        • Donceto, Valtrebbia(pc)
                        • 2 Setter Inglesi 1 Pointer

                        #26
                        Originariamente inviato da old hunter
                        d'accordo meso,bisogna in ogni caso tenere conto che erano anche tempi dove l'onore era un sentimento sacro,e in =galera ci si andava per il furto di una mela.e gli uomini stringevano patti con una stretta di mano.
                        .....e facevano coprire con quel che serviva per aver cani efficenti senza farsi troppe menate.

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                        • old hunter
                          ⭐⭐⭐
                          • Feb 2013
                          • 2295
                          • ROMA
                          • barboncina da 15 anni.setter 16 mesi.

                          #27
                          e allora viva il re.

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                          • marco pas
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                            • Apr 2011
                            • 1937
                            • marnate
                            • bracco italiano

                            #28

                            Buongiorno.Il dott. Caraffini si firmava Restone.


                            Ottorino Verderi
                            Ultima modifica marco pas; 09-07-19, 19:40.

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                            • marco pas
                              ⭐⭐⭐
                              • Apr 2011
                              • 1937
                              • marnate
                              • bracco italiano

                              #29

                              Interessante interpretazione, confermata da tutti gli esperti della razza, ma di riferimento molto generico. Osservando le varieta' attuali viene da chiedersi quale fosse il colore del mantello di questi antichi irsuti cani da caccia. Forse bianchi, considerando che altre nostre razze domestiche sono di questo colore. Quale allora l'origine della varieta' roano marrone a macchie ampie,
                              e del bianco marrone, mantelli che in natura si riscontrano raramente? Che io sappia, non esistono specifiche in merito. I roanisti ritengono che l'originario sia il loro, ma anche i bianchisti. Forse puo' essere logico supporre che l'originario sia il bianco, di tonalità' grezza di bianco, e che il tipo di mantello roano marrone a macchie marrone si sia formato successivamente incrociandosi con il bracco, poiche' si riscontrano raffigurazioni antiche di roani definiti il tipo lombardo. Tuttavia nell'ottocento, stando ai vari dipinti, vediamo che e' il roano che viene preso in considerazione come prototipo della razza, che poi anche lo stesso dott. Brianzi, pur essendo allevatore esclusivo di bianchi, prende di riferimento per descrivere la tipica morfologia dello spinone, come se la varieta' bianca non fosse idonea allo scopo o si fosse estinta. Tuttaviai questa ricompare ad Alba in Piemonte, quindi ai confini con la Francia, dove esisteva anche allora il segugio vandeano di grossa mole e bianco arancio. Redivivi quindi, ma pessimi bianchi, stando alle poche raffigurazioni. Congiuntesi le due varieta' probabilmente anche il tipo ricomparso venne a migliorarsi uniformandosi nella morfologia, ma distinguendosi nei vari colori del mantello. A me personalmente venne di fare queste supposizioni stando il fatto che certi bianchi, vedi Dero Del Torrione, erano bianchi, ma con morfologia dei roani. Forse questa la metamorfosi???

                              Dott. Brianzi
                              Ottorino Verderi







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                              • marco pas
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                                • Apr 2011
                                • 1937
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                                #30



                                Dott.Brianzi
                                Ottorino Verderi

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