Seguita & Rientro
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Seguita & Rientro
Sappiamo tutti che chi sceglie di praticare la caccia con segugi, indipendentemente da quale selvatico si voglia cacciare, una delle fasi importanti è proprio la seguita. Quest'ultima ovviamente non sappiamo quanto duri perché dipende da molti fattori. Mi è capitato di ascoltare e leggere segugisti sostenere di avere ausiliari che durante la fase seguita i cani si trasformano in ombre nei confronti del selvatico con seguite esaltanti e lunghissime, allo stesso modo asserire e lodare di avere cani con un rientro ordinato e corretto. Come può un singolo , una coppia , una muta, avere un'ottima seguita e allo stesso modo un buon rientro? qual è secondo voi il giusto rapporto tra seguita e rientro? ... -
Credo molto dipenda dalle preferenze di ciascuno di noi, dal tipo di terreno in cui si caccia e dal selvatico di riferimento.
Se il terreno lo permette, il non plus ultra su lepre è rappresentato a mio avviso da quei cani che inseguono finchè ce la fanno, e poi sul fallo capiscono in poco tempo se è finita o meno. Se credono di riprendere ci stanno anche venti minuti, altrimenti rientrano da soli. E sul richiamo fanno lo stesso, i grandi inseguitori comunque per quanto corretti ed ordinati non ti garantiscono di essere a casa per mezzogiorno ;-)
Ma far colazione al bar alle tre e mezzo del pomeriggio quando si è dietro una lepre dalle nove è piacevole, assaiEmanuele
Per ora è soltanto un sogno, ma se c'è la passione perchè non provarci [fiuu] -
il giusto rapporto secondo me è.... essere sicuri che rientrino, ovvero essere sicuri che non passino ad altre bestie od altre attività.....
se sono sicuro che rientrano non mi pesa aspettarli o non avere tempo per cercane un'altra, e se non posso aspettarli quando parte la seguita metto le gambe in spalla e conoscendo i posti e le lepri tento di recuperarli
per esempio ieri pomeriggio essendo da un po' che non sentivamo una seguita l'abbiamo voluta cercare fino alle tre e poi... abbiamo fatto sera, ma se volevo un cane da non tribolare prendevo uno springer....Ultima modifica PaoLeo; 15-12-14, 22:23.____________________________________________
Paolino
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io con i beagle ho primariamente il problema del rientro, finchè il selvatico è mini o volpe me la cavo perchè, prima o poi, li raggiungo e a quattr'occhi riesco a gestirli, ma se inseguono lepre o peggio capriolo e cinghiale sono nelle grane. So che avrei dovuto abituarli a non inseguire ne gli uni ne gli altri, ma purtroppo è andata così e dato che sono contrario al collare oramai non c'è più nulla da fare. Se sono in montagna o collina so che prima o poi tornano lì dove li ho liberati e grossi pericoli non li corrono; ma se sono in un ambiente altamente antropizzato, come la campagna novarese, ho il terrore che finiscano sulla strada o peggio ancora in mezzo ai binari del treno. Tempo fa ho visto un cacciatore con due beagle ubbidientissimi, il che mi stupì molto, ma con un pò di attenzione mi sono accorto che avevano il collare d'addestramento e quando voleva farli tornare schiacciava il bottone del telecomando, infatti un giorno si erano imbrancati con i miei su una volpe ed io c'ho messo due ore a recuperarli, i suoi, a detta di un mio socio di caccia, tornarono subito con le orecchie basse appena il conduttore ebbe la certezza che era volpe. Certo sarebbe comodissimo ma non ce la faccio proprio ad accettarlo, anche se avolte acciecato dalla loro testrdaggine li minaccio gridandogli che li arrostirei con il collare elettrico più potente. Forse non sono e non sarò mai un buon conduttore ma io amo i miei cani e con loro voglio condividere solo le cose più belle.Commenta
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E' una domanda che mi sono posto molte volte anche io guardando la tv......però poi ragionando sulle mie esperienze, dove ho avuto occasione di possedere e/o vedere all'opera diverse razze di segugi sia francesi che italiani che inglesi, dico che se un cane ha avidità nella seguita soprattutto per cinghiale e capriolo, fino a che non è stanco non abbandona.....quindi, tirando le somme, credo che quelli che hanno cani "corretti" prima gli facciano un abbondante addestramento con c.e.Un saluto
LorenzoCommenta
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Sono pienamente d'accordo i miei cani insistono fin tanto che hanno la possibilità di recuperare un fallo, e poi rientrano nel più breve tempo possibile, se possono è già capitato di vedere la lepre camminare per ore, una volta 3 ma è stato un raro caso di giornata e terreno perfetti. Importante è anche il rifiuto degli altri selvatici, mi è capitato di vederli in seguita in mezzo a 5 caprioli che non hanno nemmeno degnato di uno sguardo.Credo molto dipenda dalle preferenze di ciascuno di noi, dal tipo di terreno in cui si caccia e dal selvatico di riferimento.
Se il terreno lo permette, il non plus ultra su lepre è rappresentato a mio avviso da quei cani che inseguono finchè ce la fanno, e poi sul fallo capiscono in poco tempo se è finita o meno. Se credono di riprendere ci stanno anche venti minuti, altrimenti rientrano da soli. E sul richiamo fanno lo stesso, i grandi inseguitori comunque per quanto corretti ed ordinati non ti garantiscono di essere a casa per mezzogiorno ;-)
Ma far colazione al bar alle tre e mezzo del pomeriggio quando si è dietro una lepre dalle nove è piacevole, assaiCommenta
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Non sono esperto di gare, e mio Papà ora sta facendo il pisolino post pasto, ma credo che il rientro sia valutato al pari delle altre qualità basilari di un segugio.
I nostri vecchi cani, erano assolutamente carenti nel rientro e ti assicuro che è impossibile cacciare con un cane che non è capace a rientrare e devi perdere ore a cercarlo.Commenta
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Il rientro per le prove ha una valenza importante, che a caccia non si riscontra; chiuso il proprio turno per rispetto verso gli altri concorrenti di batteria che ancora devono correre è bene recuperare i cani nel minor tempo possibile, al fine di impedire che i cani possano disturbare le sciolte di altri concorrenti.
---------- Messaggio inserito alle 07:44 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 07:42 PM ----------
Detto ciò se mi si consente un paragone col mondo arbitrale della serie A, anche tra i giudici talvolta si verificano fenomeni per cui per un lasso di tempo abbastanza breve si da grande importanza ad un aspetto, in questo caso al rientro. Qualche anno fa ricordo che per qualche mese quasi tutti i giudici verificavano il rientro e lo annotavano sulla relazione. Ora questa abitudine in molti si è un po' persa, tuttavia un mancato rientro prolungato può penalizzare il giudizio di una seguita importante.Emanuele
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Secondo me dipende molto anche in che ambito avviene la prova, perchè se i cani partono sul selvatico appropriato e si allontanano velocemente e con continuità, risolvendo rapidamente i falli, non è semplice ne raggiungerli ne valutarne il rientro, se invece la seguita è limitata e i cani tornano prima dei 45 minuti non possono comunque avere il CAC. Diciamo poi che inseguire a lungo non vuol dire perdersi, specialmente sulla lepre che per tanto che si allontani non fa certo venti kilometri senza fermarsi, se il segugio in questo contesto si perde c'è qualcosa che non va. A proposito di recupero, mi è capitato di vedere un video con una muta di segugi italiani in seguita in collina, l'azione è durata circa un ora continua ed incalzante, fortunatamente sulle riprese di quattro telecamere hanno fatto una sintesi, alla fine per recuperarli, sapendo dove era passata la lepre, i conduttori si sono messi sul passaggio e li hanno fermati. Quindi nessun rientro ma placcati al volo. Ho citato il video perchè fa vedere l'azione dei cani su un percorso impossibile da seguire individualmente perchè svolto con una estrema rapidità e su notevole distanza e quindi non valutabile nella sua essenza se non attraverso una ripresa da più punti. Naturalmente anche la canizza da informazioni sulla cacciata ma più al conduttore che conosce le voci e le sfumature dei toni dei suoi cani che non al giudice. Infatti il giudice deve vedere i collari per riconoscere il soggetto e se la muta è fuori vista può fare solo una valutazione approssimativa.
---------- Messaggio inserito alle 06:27 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 06:17 PM ----------
per concludere credo che siamo tutti d'accordo nel dire che se il segugio insegue non può fermarsi a comando suonando la trombetta. si ferma quando ritiene di aver perso il contatto con il selvatico e di conseguenza rientra tanto più rapidamente quanto più è addestrato correttamente.Ultima modifica massimo penuti; 18-12-14, 18:33.Commenta
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Per me il rientro è una dote naturale, se il cane non lo ha non c'è verso di insegnarglielo. Anzi ad oggi è una dote rara, continuo a vedere cani da cinghiale che si perdono e anche da lepre, noi a parte la parentesi con Pelo e Nelson e loro Padre Tell che era un gran cane ma si perdeva e a volte ci volevano 3 giorni perchè tornasse, abbiamo sempre avuto cani da cinghiale e da lepre con un spiccato senso del rientro. Zeus buonanima ha sempre cacciato cinghiali fino allo sfinimento e non ha mai passato una notte fuoricasa.per concludere credo che siamo tutti d'accordo nel dire che se il segugio insegue non può fermarsi a comando suonando la trombetta. si ferma quando ritiene di aver perso il contatto con il selvatico e di conseguenza rientra tanto più rapidamente quanto più è addestrato correttamente.Commenta
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premetto.utilizzo i miei segugi dell'istria esclusivamente su cinghiale...normalmente ,per come si caccia da noi,i cani vengono fermati alle poste..questo ovviamente sia che il selvatico sia stato fermato(naturale che si interrompa la seguita..) sia che l'animale vada fuori battuta... i cani in quel caso,vengono rimandati indietro ,per l'appunto,dai postaioli.farli uscire non ha senso!! in ogni caso talvolta succede che qualcuno dei miei esca oltre la linea delle poste, ma di solito nel giro di due ore ,soprattutto se in solitario,rientrano... conta anche l'eta e l'esperienza del cane...la mia vecchia rientra ,una volta fuori battuta ,nel giro di mezz'ora subito pronta per inseguire un altro cinghiale..Commenta
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Esistono anche segugi che durante la cerca si fermano per cercare a vista il conduttore, e tornare subito sulla cerca una volta che il conduttore faccia un gesto o un suono a loro familiare, e che durante la seguita quando capiscono di essere fuori battuta o si stanno allontanando troppo, mollano e tornano a cercare il conduttore, come li definireste? corretti o mezzi segugi?...Commenta
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Io quando cercano e sono vicini allo scovo mi piazzo nei paraggi dell'area di scovo in caso che eviti le poste e nel rientro al 90% passa dove è stata scovata, pertanto se dovessi sempre essere a vista dei cani per farli lavorare troverei qualcuno a cui regalarli; puo piacere o meno ma a me piace che il cane lavori da solo e soli in caso di difficoltà chieda aiuto al conduttore; poi ci sono quelli che cacciano con il cane nei piedi a max 5 mt in gergo noi diciamo che boschettano, saltano la fase di accostamento è vanno direttamente nel bosco, a me non piace se devo scovare la lepre Io con fischi e versi non tengo i cani.Esistono anche segugi che durante la cerca si fermano per cercare a vista il conduttore, e tornare subito sulla cerca una volta che il conduttore faccia un gesto o un suono a loro familiare, e che durante la seguita quando capiscono di essere fuori battuta o si stanno allontanando troppo, mollano e tornano a cercare il conduttore, come li definireste? corretti o mezzi segugi?...Commenta
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