Comunque una ciancicatina sulle caviglie la farei dare così la preda rimane a te........prevenire è meglio che curare [fiuu][:D]
L'addestramento del cane da traccia.
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Adesso mi si è chiuso il cerchio!
Comunque una ciancicatina sulle caviglie la farei dare così la preda rimane a te........prevenire è meglio che curare [fiuu][:D]Ultima modifica camomilla65; 27-11-11, 07:40.Ciò che tu chiami inferno, io lo chiamo paradiso![devil] -
E' giunto il momento di parlare della traccia su naturale.
Partendo dal presupposto che per dare sicurezza al cane da traccia è di estrema importanza che almeno le prime dieci traccie su naturale abbiano un esito positivo, utilizzeremo a questo scopo i nostri tiri,di amici o conoscenti andati a buon fine.
Ciò significa sfruttare le occasioni, l'amico colpisce un selvatico che andrà a morire ad una cinquatina di metri o più dal punto di tiro? Bene , ci chiamerà e noi da bravi conduttori, con il nostro cane partendo dal punto di tiro che l'amico si sarà premurato di marcare, inizieremo il "recupero". Si può anche pensare, se il selvatico è caduto sul posto, di trascinarlo per un centinaio di metri, e procedere dopo qualche ora con il cane.
E' certo così che il nostro cane ,troverà sempre il selvatico, aumentando di conseguenza in modo considerevole la sua sicurezza e la sua concentrazione.
Dopo una decina di queste pseudo tracce si può passare a qualcosa di facile ma più impegnativo.
E' necessario per poter avere la certezza di interventi facili e l'aiuto di amici, quando si dovrà intervenire nel recupero di un capriolo colpito nel pacco intestinale, al fegato, ai reni o ai polmoni, andremo con il nostro cane che ha la necessità di fare esperienza, il mancato ritrovamento in questi ferimenti è molto più raro che in un ferimento agli arti, dove dovremo avere l'umiltà di rinunciare a favore di un'UCR esperta.
Se proprio dovesse succedere che per qualsiasi ragione non porteremo a termine la ricerca con successo, provvederemo a far intervenire un'altro binomio con più esperienza, sempre, l'obbiettivo principale deve essere il ritrovamento del selvatico, anche se ci costerà una sconfitta per il nostro orgoglio di conduttori.
Chiariti questi primi punti essenziali, passiamo al comportamento, nostro e del cane da traccia, su una naturale.
La prima fase dell'intervento spetta al conduttore, è lui che deve, dopo aver raccolto tutte le notizie utili dal feritore e gli elementi (pelo,frammenti d'osso,quantità e colore del sangue, eventuali frammenti di tessuto, ecc..) che troverà sull'anschuss i quali gli indicheranno a secondo della sua esperienza il tipo di ferimento , di fuga e di comportamento del selvatico sulla via di fuga; la strategia da adottare nel recupero, è una sua responsabilità e di sua sola competenza.
Saremo noi e il nostro ausiliare ,se il recupero andrà a buon fine ad averne gli onori e viceversa se per inesperienza o mancanza di umiltà avverà il contrario.
Fatti gli accertamenti porteremo il nostro cane in lunga all'anschuss e lo lasceremo lavorare dandogli la massima fiducia, intervenendo e aiutandolo solo se noteremo gravi incertezze.
.........a la prochaime fois.Ultima modifica elio193; 07-01-12, 22:42.
Il primo cinghialone di CharonCommenta
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Ciò che tu chiami inferno, io lo chiamo paradiso![devil]Commenta
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Di solito cerco di partire con il pede "ops" cane giusto, poi può anche non essere in giornata.
Allora vado a prendere quello che si addice di più al tipo di recupero e proseguo le ricerche.
Il primo cinghialone di CharonCommenta
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Che cosa intendi per strategia da adottere nel recupero[:-bunny]Ciò che tu chiami inferno, io lo chiamo paradiso![devil]Commenta
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Il recuperatore ,dovrebbe anche essee conoscitore del territorio dove opera o se opera fuori zona, avere l'appoggio di una guida che lo conosca bene.
In questo modo potrà conoscere le probabili vie di fuga del selvatico e predisporne l'intercettazione nei luoghi di abituale transito con aiutanti cacciatori, nel caso la fuga fosse lunga e di difficile conclusione. Deciderà quando liberare il cane e se lo dovrà liberare o procedere in lunga per la pericolosità dell'operazione, dirigerà se impossibilitato di farlo lui stesso il cacciatore che dovrà dare il colpo di grazia, o deciderà ahimé se interrompere o proseguire le ricerche, per sicurezza, o per aver stimato la ferita che probabilmente non permetterà il recupero.Ultima modifica elio193; 02-12-11, 23:07.
Il primo cinghialone di CharonCommenta
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Ciao, grande Maestro!
Non sono potuto intervenire nella discussione, con grande rammarico. Chiarezza e competenza. E ammirevole disponibilità verso di noi, poveri ignoranti. Come non farti i complimenti?
Però... c'è sempre un però... spero non perderai la pazienza quando, in mezzo al bosco, dovremo domare quella belva di Leon (lo jagdt guerriero)... [;)][:-bunny][:-golf]
Stradafacendo...Stradafacendo...Commenta
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Puoi sempre farlo adesso, per Leon...stà diventando un botolotto se non fai presto.... sarà più tranquillo come tutti gli obesi....[:D][:D][:D][:-golf]Ciao, grande Maestro!
Non sono potuto intervenire nella discussione, con grande rammarico. Chiarezza e competenza. E ammirevole disponibilità verso di noi, poveri ignoranti. Come non farti i complimenti?
Però... c'è sempre un però... spero non perderai la pazienza quando, in mezzo al bosco, dovremo domare quella belva di Leon (lo jagdt guerriero)... [;)][:-bunny][:-golf]
Stradafacendo...
Il primo cinghialone di CharonCommenta
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Il barilotto come lo chiamate voi mi ha regalato un bel morso al polpaccio sinistro.....
Approfitto della discussione per formulare una domanda, riprendo le attività di allenamento di Buk dopo 40 giorni di inattivita forzata causa frattura di un piede.
Una pausa cosi lunga il cane da quando ha iniziato i primi traini a 6 mesi non l'aveva mai fatta.
debbo iniziare con qualcosa di facile oppure vado tranquillo come se fosse solo una settimana?
La parola agli espertiCommenta
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Vadi pure tranquillo, al massimo dagli invece che 100cc per 1200mt 120-150cc, gli ultimi 150-200mt traina la pelle e togli il sangue poi....poi lancia Buk....sarà esilaranteIl barilotto come lo chiamate voi mi ha regalato un bel morso al polpaccio sinistro.....
Approfitto della discussione per formulare una domanda, riprendo le attività di allenamento di Buk dopo 40 giorni di inattivita forzata causa frattura di un piede.
Una pausa cosi lunga il cane da quando ha iniziato i primi traini a 6 mesi non l'aveva mai fatta.
debbo iniziare con qualcosa di facile oppure vado tranquillo come se fosse solo una settimana?
La parola agli esperti

Ciao Paolone
Il primo cinghialone di CharonCommenta
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Scrivo qui.. perchè penso possa essere il topic giusto.
Sto addestrando la mia bassotta per la traccia... primo obiettivo qualche prova in artificiale.
So che per tracciare sarebbe meglio non venisse fatto dal conduttore o comunque qualcuno di famiglia, perchè inevitabilmente il cane sentirebbe anche l'odore umano conosciuto.
Voi come vi regolate? fate allenamento sempre con qualche amico... o avete qualche altro suggerimento? grazie..Commenta
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Di solito non mi piace autoincensarmi, anzi, ma vi racconto la mia ultima traccia artificiale di allenamento fatta con Amelié, bassottina di 15 mesi. Mercoledì ero in ferie e decido di tracciare alle 07.00 per andarci alle 19.00 di sera. Purtroppo vari impegni mi hanno impedito di andarci allora ieri sera mi dico: sono passate 37 ore, non ce la farà ma ci provo lo stesso. Beh, a fine traccia ero contento come un bambino. Era la sua settima traccia artificiale.Commenta
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Ottimo!Di solito non mi piace autoincensarmi, anzi, ma vi racconto la mia ultima traccia artificiale di allenamento fatta con Amelié, bassottina di 15 mesi. Mercoledì ero in ferie e decido di tracciare alle 07.00 per andarci alle 19.00 di sera. Purtroppo vari impegni mi hanno impedito di andarci allora ieri sera mi dico: sono passate 37 ore, non ce la farà ma ci provo lo stesso. Beh, a fine traccia ero contento come un bambino. Era la sua settima traccia artificiale.“Perché a vent’anni, con due passioni nel cuore, la caccia e la libertà, e un grande disprezzo di tutti i beni per cui l’umanità merciaiola si arrovella e soffre, un buon cane davanti e un fucile in mano, come non può essere bella la vita ?”(E. Barisoni, anno 1932)Commenta
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