Usta selvatico

[marbizzu]

Salve, leggendo su un libro sull'usta del selvatico nei vari momenti di cacciata, ho letto che ci sono due scuole di pensiero. Quelli che sostengono che nel selvatico inseguito dai segugi reprime l'usta, e quelli che sostengono che il selvatico, aumenta l'usta in varie emanazioni. Ci sono addirittura dei termini precisi: krankittrung, angtwittrung. Ho fatto una ricerca ma essendo un argomento specifico e non conoscendo il tedesco non ho trovato nulla. Qualcuno riesce a dirmi di più su queste emanazioni e sono fondate queste teorie.

[danguerriero]

Salve, leggendo su un libro sull'usta del selvatico nei vari momenti di cacciata, ho letto che ci sono due scuole di pensiero. Quelli che sostengono che nel selvatico inseguito dai segugi reprime l'usta, e quelli che sostengono che il selvatico, aumenta l'usta in varie emanazioni. Ci sono addirittura dei termini precisi: krankittrung, angtwittrung. Ho fatto una ricerca ma essendo un argomento specifico e non conoscendo il tedesco non ho trovato nulla. Qualcuno riesce a dirmi di più su queste emanazioni e sono fondate queste teorie.

Qualcosa sulle emanazioni l'ho sentita da alcuni esperti.

I termini non mi sembrano scritti in modo corretto ma krank significa malato e angst è paura

Se riesci a controllare la forma esatta, posso fare una ricerca approfondita,
penso che possa interessare a tanti.

Quello che ho sentito (e a volte ho toccato con mano) è questo:

un animale braccato (ad es. volpe) ha un odore ben specifico.
Quando viene colpito, il suo organismo rilascia una serie di odori "nuovi" (dovuti allo stress, al dolore, etc...).

Mi è capitato di vedere infatti una muta di bassotti che stava inseguendo una volpe e dopo il ferimento non riuscivano a capire dove si fossa rintanata.

Un segugista spiegò che in quel caso sarebbe stato utile far entrare in azione un cane che non aveva nel naso l'odore precedente.

[marbizzu]

Sul libro è scritto così, forse è un dialetto tedesco non so. krankittrung sta per ferito, mentre angtwittrung sta per paura. Se così fosse si spiega perché un animale ferito da un colpo e prosegue i segugi non riescono più a sentirlo, per annullamento di emanazione o modifica di essa. Se la teoria fosse giusta si potrebbe trovare un metodo di addestramento per risolvere questo problema.

[danguerriero]

Krankwitterung e Angstwitterung

trovati!

Proprio cos'ì

[Clash]

Interessante; io ho sempre pensato senza basi concrete, che durante la seguita su un cinghiale l'usta aumentasse per via della produzione di acido lattico nei muscoli e dello stress a cui si sottopone l'animale, aumento frequenza cardiaca, della respirazione ecc...Pensando che come accade a noi che il corpo rilascia adrenalina magari accadesse qualcosa di analogo.
Di che libro si tratta? lo leggerei volentieri per approfondire l'argomento

[marbizzu]

Ho trovato un estratto dal libro Cani da traccia. Secondo me su questo argomento siamo un po' indietro, rispetto alla caccia mitteleuropea. Vediamo se qualcuno può dirci di più.

[Yed]

Ho trovato un estratto dal libro Cani da traccia. Secondo me su questo argomento siamo un po' indietro, rispetto alla caccia mitteleuropea. Vediamo se qualcuno può dirci di più.

Sul libro di Ponti c'è scritto qualcosa ?

[Clash]

Se riuscite, titolo, autore e casa editrice. Graziemille

[cero]

Ho trovato un estratto dal libro Cani da traccia. Secondo me su questo argomento siamo un po' indietro, rispetto alla caccia mitteleuropea. Vediamo se qualcuno può dirci di più.

Questo?

[marbizzu]

Esatto Il cane da traccia, casa editrice Lorenzini edizione 1987. Libro impossibile da trovare.

[cero]

Io ne trovai 2 copie nel 2009 tramite un amico libraio.

[Clash]

Farò un giro in biblioteca che mi ha già regalato non poche sorprese, speriamo bene.

[beccacciaro]

In passato mi dissero persone anziane già allora, che la lepre se sottoposta a cerca riesce a bloccare la sua emanazione.
Francamente non ho la più pallida idea se sia vero o meno, certo è che se i segugi o chi per essi non sono molto bravi e se il selvatico è un vero selvatico la possibilità di perderlo è alta; inspecie se si caccia senza saper metter a posto i compagni sulle potenziali vie di fuga, e l'animale svia lontano "micio micio".
Se qualucno ne sapesse di più lo ringrazierei per avermi svelato l'arcano.

[Yed]

In passato mi dissero persone anziane già allora, che la lepre se sottoposta a cerca riesce a bloccare la sua emanazione.
Francamente non ho la più pallida idea se sia vero o meno, certo è che se i segugi o chi per essi non sono molto bravi e se il selvatico è un vero selvatico la possibilità di perderlo è alta; inspecie se si caccia senza saper metter a posto i compagni sulle potenziali vie di fuga, e l'animale svia lontano "micio micio".
Se qualucno ne sapesse di più lo ringrazierei per avermi svelato l'arcano.

Se prendi in mano una lepre e l'annusi, sà di lepre ! Che possa ridurre l'emanazione diminuendo la superficie evaporante accucciandosi e scavandosi il covo e respirando più lentamente sarà anche possibile, che la possa bloccare in toto per me è impossibile. Che attui tutta una serie di trucchetti per sviare i suoi predatori, puoi starne certo; le ho viste (con il binocolo) fare di quelle manovre a largo raggio, prima di mettersi in covo, che sembravano un ghirigoro, per poi con una decina di balzi spettacolari allontanarsi e piazzarsi.

[beccacciaro]

Anche per me è sempre stata una fola la possibilità di "azzerare" l'emanazione e concordo in pieno con te quando parli delle sue strategie difensive, se dicessi che si arrampicano anche su un albero mi prenderebbero per folle ma babbo me ne parlava , così quando diceva di una lepre che aveva fatto impazzire i cacciatori , fino a quando uno particolarmente bravo, comprese che se ne stava rintanata a guardare dall'alto i suoi inseguitori dentro un cava di tufo, dove trovava rifugio quando sentiva i cani.
Spesso è difficile discernere fra le fantasie e la realtà: la sola cosa certa è che pratico questa caccia sempre più difficoltosa per la rarefazione dei capi, ma mi piace sempre di più. E anche quando mi rompo i piedi su una maggese specie se bagnata, sentire la voce dei cani e vederla schizzare mi emoziona come se fossi un ragazzino al punto di farmi, talvolta, padellare anche dopo quasi 50 anni di licenza.