Nel 1987, IL POINTER CLUB D'ITALIA min chiese un articolo sui pointer, così scrissi.
Durante una riunione del Club, svoltasi anni or sono all'Hotel Michelangelo in Milano, il presidente, i consiglieri, i soci. gli allevatori ed i giudici presenti, giustamente si compiacevano per essere riusciti, dopo molti anni di selezionare, ad ovviare in parte a tre gravi difetti che frequentemente, si riscontravano nei nostri pointer: l'anteriore poco corretto, il rimorchio e la voce data reiteratamente.
Questa razza che tanto amiamo, più delle altre razze da ferma, deve temere i negativi fattori della mancanza di palestre e di selvatico idoneo.
L'attuale presente e l'incerto futuro del mondo cinofilo venatorio, non è stato e non sarà molto benevolo, nel prosieguo dell'allevamento specializzato.
Se ancora nei nostri cani troviamo il marchio di razza, lo dobbiamo alla tanto discussa "grande cerca", unica prova, in cui vi è la più alta nota del concorso: Fortunatamente essa, si svolge in molti paesi Europei, dove ancora in buon numero, si trova quel raro frutto che si chiama starna. I terreni non sono sempre estesissimi, ma sarà proprio l'alternanza di zone diverse, che ci permetterà sia nel periodo degli allenamenti, che in quello delle prove, di individuare il vero "Trialler", che avrà potuto dimostrare, sui terreni aperti, l'esuberanza del divoratore di spazio e sugli altri l'intelligenza di adattamento, sempre ed inequivocabilmente, alla ricerca del selvatico; quindi di segnalare con giusto margine di sicurezza, i riproduttori idonei, a cui attingeranno gli allevatori italiani ed esteri.
Lavorando in simbiosi, allevatori, conduttori e giudici, hanno formato una giusta catena, che, che ci ha permesso di superare indenni molti momenti difficilie, di mantenere abbastanza omogeneo il ceppo, che i nostri appassionati e competenti predecessori, ci hano lasciato. Attenzione! se solo un anello di questa fragile catena cedesse, in breve tempo si sciuperebbe l'eccellente lavoro svolto in tanti anni di sacrifici. Un grido di allarme, che deve essere recepito da tutti gli amanti della razza.
Da alcuni anni, ho notato che alcuni pointers,, che vengono eliminati dal turno per aver dato frequentemente la voce, nelle sucessive prove di lavoro, li ritrovi davanti, in verità belli a vedersi perchè, non manca loro niente: sia sul movimento che nella presa di punto e guidata; la nota del concorso è sempre alta , ma quando ti passano davanti, proseguono nei loro lacets in silenzio e intuisci che si e ripetuto un'altro miracolo...Alcuni di essi sono già proclamati campioni e pronti per razzare. Nè io nè voi, siamo all'altezza di intervenire e, se anche lo fossimo, non saremmo nelle vesti di poter prendere delle decisioni.
non chidiamo gli occhi "Pardon" le orecchie...ma ricordiamoci che, sui terrreni, i cani, vengono presentati in prove di selezione e non gare.
Nessun amante della razza, dovrà, sentirsi fiero delle vittorie del proprio cane conoscendone i gravi diffetti, che dissimulati abilmente, sfuggono all'occhio del giudice, ma sicuramente in futuro verranno trasmessi negativamente alle nuove generazioni.
La vanità di aver il cane campione, avrà creato seri danni a quel magnifico esemplare di cane di razza pointer.
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