è da un po' che non apro una discussione sul gruppo ma purtroppo mi trovo a dover affrontare un problema abbastanza importante col mio cucciolo di Setter Inglese di 6 mesi, Barry. Figlio di due cani a me noti, non dotati di pedigree ma con un bel bagaglio di esperienza e soddisfazioni venatorie alle spalle, l'ho preso a 3 mesi di vita; color bianco-fegato, ottima struttura, bel testone, zampe massicce, da subito ha mostrato un po' di timidezza (immaginavo fosse il cambiamento di ambiente) per cui, prima di inserirlo nel suo nuovo box (isolato ma al centro di altri due box ospitanti altrettanti cani, un setter e un breton), ho fidelizzato il più possibile, tenendolo in casa molte ore del giorno. Per i primi giorni l'ho portato in aperta campagna (pianura con erba bassissima) e lì lo lasciavo fare ciò che voleva, provando solo la ferma con il classico fiocco...pochi secondi e ottimi risultati ma non ho mai forzato (avrò provato 3-4 volte tra il terzo e il quarto mese di vita). Unico campanello d’allarme (sottovalutato), era sempre un po' impaurito quando ci avvicinavamo all’auto per tornare a casa, per cui ero costretto a prenderlo in braccio e metterlo su. Nulla di particolarmente preoccupante, fino al giorno dei fatidici vaccini, il “punto di non ritorno”. Primo giorno: per tutto il tragitto il cane rimane in silenzio tombale ma non appena vado per tirarlo giù dall’auto, lo trovo rannicchiato in un angolo del trasportino (che avevo appositamente rivolto verso di me affinchè mantenesse il contatto visivo), con gli occhi sbarrati, letteralmente ricoperto di vomito e saliva. Lo pulisco, lo metto a terra e lo metto al guinzaglio. Nonostante debba forzarlo un po’ arriviamo alla porta del veterinario. Rimane calmo fino all’atto della vaccinazione. Lo riporto in braccio all’auto. Per qualche giorno lo tengo nel box, tranquillo per far smaltire lo stress. Secondo giorno (ultimo vaccino, il primo lo aveva fatto col primo padrone): stesso identico copione, con l’unica variante che preso a guinzaglio non si schioda da terra. Da questi due precisi e maledettissimi momenti, tutto è cambiato. Il cane non è più lo stesso, le sue paure iniziali si sono amplificate all’inverosimile, esce a malapena dal box quando lo chiamo, se riesco a farlo uscire autonomamente appena vede l’auto o il guinzaglio torna di corsa nel box, se chiudo il box alle sue spalle per forzarlo a rimanere con me in giardino, sta tutto il tempo a correre attorno ai box, cercando quasi spasmodicamente aiuto dai suoi unici amici, gli altri due cani. L’avvenimento più grave, solo di pochi giorni fa: lo porto in braccio in auto, lo faccio scendere in una radura, prima è titubante poi parte da solo e scorrazza per una buona mezz’ora dietro lucertole e farfalle, accennando ferme di tanto in tanto…lo vedo felice, sono felice ma non appena ci avviciniamo all’auto scappa in una corsa sfrenata…morale della favola, lo ritrovo dopo 3 ore con l’aiuto di alcuni amici cacciatori, spaesato e impaurito. Da quel momento non vuol praticamente più uscire dal box, si scioglie solo quando lo chiama la mia compagna o mio padre, sembra quasi mi tema, avendo (immagino) associato me all’auto, al guinzaglio, al trauma dei vaccini. Ci tengo a precisare che non ho mai alzato la voce con lui e non ho mai inflitto alcun tipo di punizione, solo giochi e premi. Vorrei però ora che il cane, a sei mesi, ancora nell’ottica di un “gioco”, venisse volentieri in auto con me, sognando scorribande in aperta campagna, a rincorrere qualsiasi cosa gli si levi di fronte, ma ahimè anche questo piccolissimo desiderio mi sembra una chimera. Cosa posso fare (a parte scartarlo)?
SETTER DI 6 MESI "PROBLEMATICO".
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SETTER DI 6 MESI "PROBLEMATICO".
Salve a tutti,
è da un po' che non apro una discussione sul gruppo ma purtroppo mi trovo a dover affrontare un problema abbastanza importante col mio cucciolo di Setter Inglese di 6 mesi, Barry. Figlio di due cani a me noti, non dotati di pedigree ma con un bel bagaglio di esperienza e soddisfazioni venatorie alle spalle, l'ho preso a 3 mesi di vita; color bianco-fegato, ottima struttura, bel testone, zampe massicce, da subito ha mostrato un po' di timidezza (immaginavo fosse il cambiamento di ambiente) per cui, prima di inserirlo nel suo nuovo box (isolato ma al centro di altri due box ospitanti altrettanti cani, un setter e un breton), ho fidelizzato il più possibile, tenendolo in casa molte ore del giorno. Per i primi giorni l'ho portato in aperta campagna (pianura con erba bassissima) e lì lo lasciavo fare ciò che voleva, provando solo la ferma con il classico fiocco...pochi secondi e ottimi risultati ma non ho mai forzato (avrò provato 3-4 volte tra il terzo e il quarto mese di vita). Unico campanello d’allarme (sottovalutato), era sempre un po' impaurito quando ci avvicinavamo all’auto per tornare a casa, per cui ero costretto a prenderlo in braccio e metterlo su. Nulla di particolarmente preoccupante, fino al giorno dei fatidici vaccini, il “punto di non ritorno”. Primo giorno: per tutto il tragitto il cane rimane in silenzio tombale ma non appena vado per tirarlo giù dall’auto, lo trovo rannicchiato in un angolo del trasportino (che avevo appositamente rivolto verso di me affinchè mantenesse il contatto visivo), con gli occhi sbarrati, letteralmente ricoperto di vomito e saliva. Lo pulisco, lo metto a terra e lo metto al guinzaglio. Nonostante debba forzarlo un po’ arriviamo alla porta del veterinario. Rimane calmo fino all’atto della vaccinazione. Lo riporto in braccio all’auto. Per qualche giorno lo tengo nel box, tranquillo per far smaltire lo stress. Secondo giorno (ultimo vaccino, il primo lo aveva fatto col primo padrone): stesso identico copione, con l’unica variante che preso a guinzaglio non si schioda da terra. Da questi due precisi e maledettissimi momenti, tutto è cambiato. Il cane non è più lo stesso, le sue paure iniziali si sono amplificate all’inverosimile, esce a malapena dal box quando lo chiamo, se riesco a farlo uscire autonomamente appena vede l’auto o il guinzaglio torna di corsa nel box, se chiudo il box alle sue spalle per forzarlo a rimanere con me in giardino, sta tutto il tempo a correre attorno ai box, cercando quasi spasmodicamente aiuto dai suoi unici amici, gli altri due cani. L’avvenimento più grave, solo di pochi giorni fa: lo porto in braccio in auto, lo faccio scendere in una radura, prima è titubante poi parte da solo e scorrazza per una buona mezz’ora dietro lucertole e farfalle, accennando ferme di tanto in tanto…lo vedo felice, sono felice ma non appena ci avviciniamo all’auto scappa in una corsa sfrenata…morale della favola, lo ritrovo dopo 3 ore con l’aiuto di alcuni amici cacciatori, spaesato e impaurito. Da quel momento non vuol praticamente più uscire dal box, si scioglie solo quando lo chiama la mia compagna o mio padre, sembra quasi mi tema, avendo (immagino) associato me all’auto, al guinzaglio, al trauma dei vaccini. Ci tengo a precisare che non ho mai alzato la voce con lui e non ho mai inflitto alcun tipo di punizione, solo giochi e premi. Vorrei però ora che il cane, a sei mesi, ancora nell’ottica di un “gioco”, venisse volentieri in auto con me, sognando scorribande in aperta campagna, a rincorrere qualsiasi cosa gli si levi di fronte, ma ahimè anche questo piccolissimo desiderio mi sembra una chimera. Cosa posso fare (a parte scartarlo)?
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Scartarlo per un legittimo e comunissimo panico da auto? Ma perchè?
Diciamo che il ragazzo di indole non nasce cuor di leone e ha una percezione piuttosto sensibile da fargli vivere come un trauma , per motivi non noti, attività che altri cani neanche registrano.
Bisogna levargli subito l'associazione auto - situazione sgradevole, sostituendola con quella auto- divertimento.
Ho avuto 2 cani cosi, e gli è passata ad entrambi.
Con una spinoncina è stato più difficile perchè a 3 mesi aveva "subito" il viaggio per trasportarla a casa mia.
Con l'altro cucciolo di BI , invece è stato facile. Alla fine si è abituato ed ora sul furgone ci va da solo e lo usa come cuccia quando lo lascio aperto in giardino.
Il metodo che ho seguito io è stato lungo e richiede tempo e pazienza.
All'ora della pappa (evento attesissimo e gradevolissimo) , prendevo la cucciola e la facevo salire in macchina ( ferma) e le davo la ciotola. Le prime volte non mangiava subito. Niente paura. Rimanevo seduta li con lei , si tranquillizzava e timidamente iniziava . Appena finito di mangiare rimanevo in macchina a giocare con la pallina distraendola cosi che non realizzasse che era in un luogo che le generava il panico.
Cosi per un mese, tutti i giorni, mattina e sera.
Poi dopo la solita procedura quando ho ritenuto che si fosse abituata, ho iniziato a mettere in moto la macchina e piano piano a fare qualche giro intorno al palazzo.
Guarita.
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Scartarlo per un legittimo e comunissimo panico da auto? Ma perchè?
Diciamo che il ragazzo di indole non nasce cuor di leone e ha una percezione piuttosto sensibile da fargli vivere come un trauma , per motivi non noti, attività che altri cani neanche registrano.
Bisogna levargli subito l'associazione auto - situazione sgradevole, sostituendola con quella auto- divertimento.
Ho avuto 2 cani cosi, e gli è passata ad entrambi.
Con una spinoncina è stato più difficile perchè a 3 mesi aveva "subito" il viaggio per trasportarla a casa mia.
Con l'altro cucciolo di BI , invece è stato facile. Alla fine si è abituato ed ora sul furgone ci va da solo e lo usa come cuccia quando lo lascio aperto in giardino.
Il metodo che ho seguito io è stato lungo e richiede tempo e pazienza.
All'ora della pappa (evento attesissimo e gradevolissimo) , prendevo la cucciola e la facevo salire in macchina ( ferma) e le davo la ciotola. Le prime volte non mangiava subito. Niente paura. Rimanevo seduta li con lei , si tranquillizzava e timidamente iniziava . Appena finito di mangiare rimanevo in macchina a giocare con la pallina distraendola cosi che non realizzasse che era in un luogo che le generava il panico.
Cosi per un mese, tutti i giorni, mattina e sera.
Poi dopo la solita procedura quando ho ritenuto che si fosse abituata, ho iniziato a mettere in moto la macchina e piano piano a fare qualche giro intorno al
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Sottoscrivo pienamente i suggerimenti di Livia. Io aggiungerei anche qualche premietto gustoso (es. Pezzettino di pancetta dolce) da abbinare al gioco. Inoltre, anche dormire con un giochino (es. Un masticabile tipo Kong farcito) in un kernel dentro l'auto può aiutareCommenta
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Sottoscrivo pienamente i suggerimenti di Livia. Io aggiungerei anche qualche premietto gustoso (es. Pezzettino di pancetta dolce) da abbinare al gioco. Inoltre, anche dormire con un giochino (es. Un masticabile tipo Kong farcito) in un kernel dentro l'auto può aiutareCommenta
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Riprendo brevemente il discorso di ieri. I vostri consigli sono utilissimi e di valore universale ma anche generale…il mio timore, ed è questo il motivo per cui ho aperto la discussione, è che i problemi del mio cucciolo celino qualche tara che potrebbe avere ripercussioni significative quando, vuoi o non vuoi, dovrò iniziare il cane alla caccia.Commenta
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Sono timori leciti ma non giustificati fino a che non avrai provato a fargli prendere fiducia con il modo consigliato o in altro modo.
E bada che non sarà un tentativo da effettuare qualche volta.
Un consiglio. Non portarlo mai in braccio , neanche per farlo salire in auto. È una pratica altamente controproducente e dannosa.
Il primo dei lavori che devi fare è convincerlo a seguire quello che gli chiedi. Se non sale in auto lo devi stimolare a farlo da solo. Ti metti nel portabagagli e lo chiami, gli offri un biscotto , stai lì anche un'ora. Metterlo in macchina significa forzarlo ed entrerà in uno stato di panico e tutto quello che seguirà sarà per lui un incubo.
Deve essere un attività costante , impegnativa e protratta nel tempo. Un lavoro che puoi fare adesso prima che sia troppo tardi. A qualche cane ci vuole di più.
Il setter di suo è una razza piuttosto sensibile che in alcuni soggetti, può manifestare paure anche senza aver subito un trauma.
Hai già avuto modo di provare la reazione allo sparo?
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Sono timori leciti ma non giustificati fino a che non avrai provato a fargli prendere fiducia con il modo consigliato o in altro modo.
E bada che non sarà un tentativo da effettuare qualche volta.
Un consiglio. Non portarlo mai in braccio , neanche per farlo salire in auto. È una pratica altamente controproducente e dannosa.
Il primo dei lavori che devi fare è convincerlo a seguire quello che gli chiedi. Se non sale in auto lo devi stimolare a farlo da solo. Ti metti nel portabagagli e lo chiami, gli offri un biscotto , stai lì anche un'ora. Metterlo in macchina significa forzarlo ed entrerà in uno stato di panico e tutto quello che seguirà sarà per lui un incubo.
Deve essere un attività costante , impegnativa e protratta nel tempo. Un lavoro che puoi fare adesso prima che sia troppo tardi. A qualche cane ci vuole di più.
Il setter di suo è una razza piuttosto sensibile che in alcuni soggetti, può manifestare paure anche senza aver subito un trauma.
Hai già avuto modo di provare la reazione allo sparo?Commenta
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Mi scuso anche con lei per la tardiva risposta. Ci sto lavorando e spero di farcela. Qualche amico cacciatore mi parlava di un medicinale per combattere la cinetosi e calmare il cane, esiste davvero? Ancora grazie.Commenta
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No , non esiste un farmaco specifico che risolva il problema , si possono usare sedativi del SNC ma in quel caso non avresti vomito e nausea ma avresti il cane sedato per tutta la durata dell'effetto del farmaco usato. Meglio utilizzare strategie diverse dalla farmacoterapia, incomincia a vedere se è meglio farlo viaggiare a stomaco pieno o vuoto , se di giorno o di notte , con il buio solitamente soffrono meno , lasciandogli poco spazio in auto ma soprattutto abituandolo all'auto, fallo salire e resta con lui in macchina senza partire, fallo salire e giocaci coccolandolo, fallo salire fai pochi metri e fallo scendere a correre in un prato . fai in modo che la macchina diventi il preludio di un divertimento . abitualo a compiere distanze sempre più lunghe poco alla volta e vedrai che otterrai buoni risultati.1
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