Ottica vecchia

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  • michele2
    ⭐⭐⭐
    • Oct 2008
    • 2972
    • Agrate Conturbia (NO)
    • Kurzhaar

    #1

    Ottica vecchia

    Amici chiedoa voi in quanto sono assolutamente ignorante in materia.
    A breve riceverò in dono da una zia di mia moglie alcune armi appartenute al padre, Generale degli Alpini e appassionatissimo di caccia, una carabina Remington mod 721(?) in 30.06 con ottica.
    La mia curiosità va tutta sull'ottica, chi mi riesce a dire qualche parola? Costruttore? Anno presunto?
    Grazie
    Michele




    Perché a vent’anni, con due passioni nel cuore, la caccia e la libertà, e un grande disprezzo di tutti i beni per cui l’umanità merciaiola si arrovella e soffre, un buon cane davanti e un fucile in mano, come non può essere bella la vita ?”
    (E. Barisoni, anno 1932)
  • louison
    ⭐⭐⭐
    • Jul 2012
    • 4185
    • LUGO DI VICENZA
    • NESSUNO

    #2
    La carabina bolt action Remington 721 fu prodotta dal 1948 al 1961 (dati da Modern Gun Values) e precede il più noto mod. 700 ....L'ottica è un fisso (forse un 4x20) sicuramente ante anni 60 e di vecchia concezione con torrette diverse da quelle attuali con regolazione rapida manuale a click... Non dispone del moderno reticolo autocentrante (adottato a inizio anni 60) ; questo comporta che dopo l'azzeramento dell'ottica ci si trova quasi sempre con il centro del reticolo spostato più o meno di lato ....................Volendo impiegare oggi l'arma è meglio sostituire il vecchio cannocchiale con uno di tipo moderno .

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    • michele2
      ⭐⭐⭐
      • Oct 2008
      • 2972
      • Agrate Conturbia (NO)
      • Kurzhaar

      #3
      Originariamente inviato da louison
      La carabina bolt action Remington 721 fu prodotta dal 1948 al 1961 (dati da Modern Gun Values) e precede il più noto mod. 700 ....L'ottica è un fisso (forse un 4x20) sicuramente ante anni 60 e di vecchia concezione con torrette diverse da quelle attuali con regolazione rapida manuale a click... Non dispone del moderno reticolo autocentrante (adottato a inizio anni 60) ; questo comporta che dopo l'azzeramento dell'ottica ci si trova quasi sempre con il centro del reticolo spostato più o meno di lato ....................Volendo impiegare oggi l'arma è meglio sostituire il vecchio cannocchiale con uno di tipo moderno .
      Grazie Louison per la dettagliata risposta.

      Più che usare l'ottica mi preoccupa usare l'arma... Quando l'avrò tra le mani ne farò valutare le condizioni dal mio armiere
      Perché a vent’anni, con due passioni nel cuore, la caccia e la libertà, e un grande disprezzo di tutti i beni per cui l’umanità merciaiola si arrovella e soffre, un buon cane davanti e un fucile in mano, come non può essere bella la vita ?”
      (E. Barisoni, anno 1932)

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      • ofbiro
        ⭐⭐
        • Dec 2022
        • 482
        • Alto Adige

        #4
        Concordo con Louison, aggiungendo che la la Rem. 721, che aveva fama di buona precisione, aveva uno scatto pericoloso, fonte di vari incidenti, anche mortali. Pare che in alcune condizioni, non meglio precisate, l'arma potesse sparare senza che il grilletto venisse premuto. Occhio! Far vedere da armiere competente!
        Il cannocchiale sembra essere europeo, infatti il comando dorsale di messa a fuoco ricorda molto quelli in Zama di Kahles e altri. Tuttavia, è possibile che la manopola sia frutto di riparazione in seguito a rottura/smarrimento del comando originale.
        La doppia regolazione, con vitine di fermo, era una chicca a quell'epoca. La scritta "DEPOSE" sull'attacco anteriore, a destra, potrebbe far pensare a origine francese (o svizzera) ma era usata anche in altri Paesi europei per prodotti destinati all'esportazione.
        Al mistero del cannocchiale se ne aggiungono altri due:
        -l'attacco posteriore è stato aggiunto da armiere che non era soddisfatto del montaggio a sbalzo con il solo attacco anteriore
        -poco sotto l'attacco posteriore si notano 2 vitine sul castello e, più in basso, una cavità scavata nel legno del calcio per scopi imprecisati.
        Nell'insieme, sembra un romanzo giallo.

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        • Yed
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          Possibile attacco laterale dell'ottica, poi sostituito.
      • michele2
        ⭐⭐⭐
        • Oct 2008
        • 2972
        • Agrate Conturbia (NO)
        • Kurzhaar

        #5
        Originariamente inviato da ofbiro
        Concordo con Louison, aggiungendo che la la Rem. 721, che aveva fama di buona precisione, aveva uno scatto pericoloso, fonte di vari incidenti, anche mortali. Pare che in alcune condizioni, non meglio precisate, l'arma potesse sparare senza che il grilletto venisse premuto. Occhio! Far vedere da armiere competente!
        Il cannocchiale sembra essere europeo, infatti il comando dorsale di messa a fuoco ricorda molto quelli in Zama di Kahles e altri. Tuttavia, è possibile che la manopola sia frutto di riparazione in seguito a rottura/smarrimento del comando originale.
        La doppia regolazione, con vitine di fermo, era una chicca a quell'epoca. La scritta "DEPOSE" sull'attacco anteriore, a destra, potrebbe far pensare a origine francese (o svizzera) ma era usata anche in altri Paesi europei per prodotti destinati all'esportazione.
        Al mistero del cannocchiale se ne aggiungono altri due:
        -l'attacco posteriore è stato aggiunto da armiere che non era soddisfatto del montaggio a sbalzo con il solo attacco anteriore
        -poco sotto l'attacco posteriore si notano 2 vitine sul castello e, più in basso, una cavità scavata nel legno del calcio per scopi imprecisati.
        Nell'insieme, sembra un romanzo giallo.
        Grazie del tuo intervento.

        Sì l'arma ha una storia bellissima, era di proprietà di un Generale degli Alpini parente di mia moglie. Personaggio di elevata caratura, amato dalle sue truppe, veterinario, ottimo cavallerizzo (vincitore di importanti gran premi) e gran cacciatore.

        La carabina, insieme ad alcune altre, le terremmo di ricordo, senza nessuna pretesa di sparare.
        Perché a vent’anni, con due passioni nel cuore, la caccia e la libertà, e un grande disprezzo di tutti i beni per cui l’umanità merciaiola si arrovella e soffre, un buon cane davanti e un fucile in mano, come non può essere bella la vita ?”
        (E. Barisoni, anno 1932)

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        • Alessandro il cacciatore
          🥇🥇
          • Feb 2009
          • 20197
          • al centro della Toscana
          • Deutsch Kurzhaar

          #6
          Originariamente inviato da michele2

          Grazie del tuo intervento.

          Sì l'arma ha una storia bellissima, era di proprietà di un Generale degli Alpini parente di mia moglie. Personaggio di elevata caratura, amato dalle sue truppe, veterinario, ottimo cavallerizzo (vincitore di importanti gran premi) e gran cacciatore.

          La carabina, insieme ad alcune altre, le terremmo di ricordo, senza nessuna pretesa di sparare.
          E’ l’unica cosa saggia e cara dei ricordi che si possa fare.
          Ars venandi est collectio documentorum, quibus scient homines ad opus suum deprehendere animalia non domestica cuiuscumque generis vi vel ingenio. (Fridericus II Imperator 1194-1250)

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          • ofbiro
            ⭐⭐
            • Dec 2022
            • 482
            • Alto Adige

            #7
            Originariamente inviato da Alessandro il cacciatore

            E’ l’unica cosa saggia e cara dei ricordi che si possa fare.
            Non condivido. Non dico di sverniciare e restaurare il calcio, ribrunire le parti in acciaio e montare un cannocchiale a 24 ingrandimenti, ma una buona ripulita (interno/esterno) e due colpi in poligono alla memorai del "vecio" fanno bene all'arma e, per chi lo ricorda, alla memoria del "vecio"

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