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Salve a tutti, stamattina sono stato coinvolto in una discussione sull'importanza o meno della parallasse, qualcuno (o più d'uno sosteneva che il non tener conto della parallasse su un bersaglio, ad esempio un capriolo, potrebbe portare per un selvatico posto a 200 metri ad un errore di 30-40 cm, senza tirar fuori la matematica (posso anche per un certo limite essere d'accordo) credo che 40 cm siano troppi, poi non sempre in situazione di caccia con il selvatico che si muove, si nasconde e riappare da un'altra parte, si ha il tempo di centrare la parallasse. Io non nego che non ci penso proprio, faccio i miei bravi calcoli rapidissimamente e sparo qualche volta debbo ammettere che mirato nel blatt la palla colpiva diversi cm verso il posteriore, ma ho sempre dato la colpa a fattori diversi non alla parallasse. Voi che pensate? è un parametro che va sempre tenuto in considerazione o no? grazie
Ai miei inizi da cacciatore mi sono scervellato per tentare di capire certe "inspiegabili" padelle. A quei tempi avevo una carabina munita di cannocchiale Nickel 6x36, con la quale in poligono sparavo bene e a caccia colpivo basso di buoni 20 cm a 150-200 m. Dopo una serie di prove in bianco (senza sparare) ho scoperto che molto spesso mi compariva un alone scuro nella parte inferiore dell'immagine, a causa di posizione della testa troppo bassa. Ho preso l'abitudine di verificare sempre la perfetta circolarità dell'immagine e ho eliminato il problema e le padelle.
Parecchi anni dopo, con un cannocchiale Zeiss 4,5-14 x 44, con reticolo sul 2° piano focale e correttore di parallasse ho clamorosamente padellato un camoscio immobile a 150 m, colpendo in terra in mezzo agli zoccoli. Ripensandoci, ricordo di aver notato che il reticolo si muoveva se cambiavo la posizione di testa ma, scioccamente, ho dato la colpa alla cataratta per la quale avrei dovuto essere operato qualche giorno dopo.
Il comando del correttore era stato sregolato in qualche modo trasportando l'arma a tracolla sopra lo zaino perché, purtroppo il comando è privo di fermi a click, come quelli del reticolo ed è molto facile, almeno su quel modello, cambiare involontariamente la correzione.
Una soluzione, con cannocchiali variabili, può essere la scelta di strumenti con reticolo sul 1° piano focale, con i quali l'errore di parallasse è dovuto solo alla posizione dell'occhio e cioè della testa, però a me non piace il reticolo che si ingrandisce insieme con gli ingrandimenti. Ne consegue che occorre rassegnarsi a verificare che l'errore di parallasse sia eliminato muovendo un poco la testa su e giù e/o destra/sinistra.
Concludo auspicando che il comando di correzione sia munito di fermi a click, con modesto aumento del costo dello strumento.
Posto che sono uno che cerca di ridurre al minimo le distanze di ingaggio, non mi sono mai fatto troppe fisime per la parallasse sinceramente. Ho curato molto attentamente il montaggio dei miei cannocchiali in termini di posizionamento (altezza e distanza dall'occhio) al fine di assicurare puntamenti precisi anche in azioni istintive. Mi hanno insegnato che in ogni caccia, anche in quella a palla, è fondamentale dimensionare bene tutto il sistema arma proporzionandolo rispetto alle proprie misure ed al proprio modo di imbracciare e di sparare. Ritengo più utili questi aspetti, spesso trascurati dai più, piuttosto che tanti tecnicismi che a volte complicano solo certe situazioni, almeno sul campo.. Mia opinione eh
Con una campana da 50mm e parallasse fissata a 100 metri l’errore MAX di parallasse è circa:
2.5 cm a 200 metri
5 cm a 300 metri
7.5 cm a 400 metri
con una campana da 44mm l’errore è leggermente minore.
La cosa importante con le ottiche con parallasse fissa è avere un appoggio costante tra guancia e nasello, e soprattutto essere centrati. Si può usare il trucco dell’anello d’ombra dentro ai bordi per stare più tranquilli a distanze maggiori.
A caccia la parallasse regolabile può essere un vantaggio se la sai usare, ma non è strettamente necessaria. My opinion
Credo si debba partire dalle condizioni standard dell'attività.
La distanza di ingaggio è mediamente contenuta per ben noti vari motivi.
Se a priori so che scarterò prede oltre a una certa distanza, posso accettare di avere una correzione fissa. Questo consente di sviluppare con l'allenamemto la memoria muscolare di imbracciata e posizionamento della guancia in modo che l'occhio sia rispetto all'ottica tanto all'altezza quanto alla distanza corrette.
Con un reticolo dotato di riferimenti tali da consentire una rapida compensazione - conosco bene il sistema arma/munizione ed errore di parallasse - sarà possibile acquisire rapidamente senza stare a smanettare inutilmente, cosa che fa perdere tempo e concentrazione. Quindi, ci si troverà per la maggior parte in due possibili situazioni: avere il bersaglio alla distanza in cui la parallasse è già corretta, oppure a una distanza che richiede una compensazione abbastanza nota.
Un correttore di parallasse ha senso per chi tira su bersagli a lunghe distanze , molto diverse fra loro e con ricerca di precisione "maniacale".
Esperienza personale:
schmidt & bender , quelli Made in Germany, 3-12x50 vs 4-16x50 , sparando a varie distanze con ingrandimento 12 ,con le opportune correzioni,
si nota la differenza
Non essendo cacciatore riporto le mie valutazioni in fatto di tiro su bersagli cartacei, anche di precisione.
L'errore di parallasse, quando questa non è ben regolata, nelle mie prove si attesta su circa 5 cm a 300 mt, distanza dove ho effettuato le prove. Ottica regolata a 24X.
40 cm a 200 mt impossibile; deve esserci qualche errore ma non la parallasse.
Premesso, che l'errore di paralasse non è costante e di uguale entità, tra colpo e colpo, voler pretendere di valutarlo in cm, mi pare molto azzardato.
A caccia, fino a 12 ingrandimenti su una preda come un capriolo/volpe o più grande se ne può fare a meno, IMHO.
Cordialità
G.G.
Some people hear their own inner voices with great clearness and they live by what they hear. Such people become crazy, or they become legends. </O:p
Che cosa è necessario insegnare ad un cucciolo/cucciolone? Ci sono una serie di addestramenti di base che un giovane cane, di qualsiasi razza: caccia, utilità, difesa, compagnia è utile conosca. Sono la corretta condotta al guinzaglio, il seduto, il terra ed il resta. Per i cani da caccia sono necessari il riporto e, specialmente per i cani polivalenti come il DD, il lavoro in acqua. Ricordiamo sempre che ogni cucciolo è diverso dall’altro...
Vedo che alcune ottiche premium hanno la torretta della regolazione del parallasse. Premesso che per i miei tiri probabilmente basterebbe un 4x32 [:D]...
Salve! Vorrei azzerare l'ottica carabina su una nuova munizione, e ci sono tre torrette una parallasse una alzo e una deriva, solo che non so quali sono....
20-06-25, 20:32
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