Usura canna rigata

[Francesco]

Ok su raffreddare, ma come è meglio? Attendere con pazienza oppure ricorrere a ventilatori, bombolette, ecc.?

Basta una pompa ad aria elettrica, come quelle per gonfiare i materassini, unita ad una batteria portatile (ed un tubo per convogliare l’aria nella camera di scoppio/canna). Molto comoda, soprattutto l’estate.

[Snipermosin]

Quindi posso ritenermi soddisfatto del mio police in 308 che ha passato i 7.500 .....
Credo che per raffreddamento G.G. intenda evitare di tirare 50 colpi a sessione senza fare raffreddare la canna, e anche se fossero 20 in piena estate alle mie latitudini sono già troppi spararli di fila. Anche l'utilizzo di polveri bibasiche ha la sua rilevanza. Basta fare serie di 5 colpi e fermarsi una decina di minuti.
Comunque, come già avevo detto voglio riprovare con cariche già collaudate e fatte con la massima cura per quello che posso, sono ricariche di cui posseggo ancora i bersagli dai 100 ai 300 fattianni fa quando i colpi erano circa 3.000 e comprese entro il mezzo minuto d'angolo, spesso meno. Se cio' non verrà ripetuto allora è quello. Vecchiaia...... Se la differenza è minima mi accontento per i motivi che ho già espresso sopra un paio di post, ma se fosse eclatante allora mettero' in considerazione il cambio canna. Quantomeno mi rimane la carabina che ha sopra parecchi accessori che sono costati e non vorrei perderci i denari: Scatto match, calciatura tattica con scheletro in alluminio aereonautico, gruppo molla e percussore in titanio della Tubb.... Ma prima voglio vedere che ne esce la prossima prova, spero domenica. Vi terro' informati......

[G.G.]

Ok su raffreddare, ma come è meglio? Attendere con pazienza oppure ricorrere a ventilatori, bombolette, ecc.?

Il ritmo di tiro deve prevedere 2-3 minuti tra un colpo e l'altro.
Chiaramente abbiamo diversi e vari modi ma si deve evitare di pensare ad inutili improbabili complicazioni.
Semplicità e effetto sono alla base.
In estate le canne si arroventano in pochi minuti, bisogna fermarsi ed attendere.
In molti poligoni troviamo dei ventilatori con tubo da inserire in canna, sono lenti e non pratici.
Nelle sezioni del TSN, anni '30/'40, le canne riscaldate dei fucili '91 erano raffreddate ad acqua.
Il fucile era tenuto verticale tramite appositi sostegni, rovesciato, canna in basso dentro un secchio, pieno a metà d'acqua.
Veniva infilato nell'azione un imbuto di alluminio con cannella lunga e dimensionata, come l'otturatore, col ramaiolo dal secchio si prendeva acqua e tramite l'imbuto si faceva passare in canna e finire nel secchio. Bastavano 3-4 ramaioli e la canna era fredda.
Finito il raffreddamento si passava in canna la bacchetta con una pezzuola, cambiate tre pezzuole, la canna era pulita e fredda, asciutta.
Provato più volte, da quasi 20 anni, il vecchio metodo, funziona alla grande ed è praticissimo, nessuna controindicazione.

Cordialità
G.G.

[Shelby]

Per alcuni anni ho avuto a disposizione un Pgm Ultima Ratio con canna Intervention in .308.

La prima sessione di tiro l'ho passata con il compianto Silvio Biagini. Abbiamo messo alla frusta l'arma per quasi l'intera giornata, con varie munizioni e a varie distanze.

Per provare i vari tipi di colpi, all'inizio ne abbiamo sparati circa una trentina a 100 metri praticamente senza pause.

Per chi non conoscesse la canna intervention della Pgm
È una canna pesante ed è inserita in un manicotto radiatore. Tra il manicotto e la superficie esterna della canna c'è un sottile strato d'olio, ovviamente il manicotto è sigillato in cima e in fondo.

Ammetto che ero piuttosto scettico quando l'ho ricevuta ma dopo 30 colpi consecutivi ho sollevato l'arma tenendola per la canna.....
inoltre, era giugno, in tutta la giornata non abbiamo mai avuto mirage da calore.

È chiaramente un'arma da poligono o da impiego operativo. L'incremento di peso determinato dal manicotto è di quasi 1 chilo.