Identificare un fucile

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  • Parsifal62
    Ho rotto il silenzio
    • Sep 2025
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    • Montella
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    #1

    Identificare un fucile

    Salve, mi ritrovo un fucile (doppietta) genericamente registrato come un calibro 16 e matricola 22. Tuttavia, pur essendo neofita, dal poco che ho letto le punzonature sono tutte da decifrare e la stessa matricola potrebbe non essere tale. Sarei grato se sapreste dirmi qualcosa di più dalle foto che allego. Grazie.




  • Duecanne
    ⭐⭐
    • Jun 2020
    • 974
    • Friuli
    • springer spaniel

    #2
    Forse è il caso che ti presenti nell'apposita rubrica, dopo si proverà a risponderti.
    Si sta come d'autunno sugli alberi le foglie....

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    • Camoscio61
      ⭐⭐
      • Nov 2024
      • 216
      • Milano-Aosta
      • Golden Retriever: Sean

      #3
      Da quanto visto nelle foto, non vedo punzoni che, per quanto ne so, richiamino un marchio.
      Le canne sono a tortiglione e la fattura mi sembra veramente dozzinale
      Potrebbe essere opera, per così dire, di un qualche artigiano, mai assurto agli onori della storia dell’ archibugeria, che ha assemblato dei grezzi o dei semilavorati
      Non provare assolutamente a spararci; non è adatto alle polveri infumi.
      Comunque invia altre foto, delle cartelle, del petto, della bindella e soprattutto dell’ insieme di tutto
      "Il dubbio cresce con la conoscenza " W. Goethe

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      • Parsifal62
        Ho rotto il silenzio
        • Sep 2025
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        • Montella
        • No

        #4








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        • Parsifal62
          Ho rotto il silenzio
          • Sep 2025
          • 10
          • Montella
          • No

          #5
          Ecco altre foto

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          • Yed
            ⭐⭐⭐
            • Sep 2012
            • 6357
            • Pordenone
            • Segugio Bavarese di montagna

            #6
            Quel n.22 per conto mio non è una matricola (per quel che si intende ora col termine) ma il numero di produzione, messo per assemblare pezzi già accoppiati e aggiustati.
            Molto probabilmente produzione antecedente alle matricole del Banco.
            "Nacque così con Regio decreto n° 20 del 13/01/1910 il Banco di Prova con sede a Brescia e laboratori nei più importanti centri di produzione armiera: Gardone V.T. e Brescia."

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            • Duecanne
              ⭐⭐
              • Jun 2020
              • 974
              • Friuli
              • springer spaniel

              #7
              Doppietta vecchiotta di produzione artigianale/economica, le canne non sono a torciglione la foto con la brunitura a strisce del sottocanne inganna, si potrebbe collocare ai primi del 1900. Comunque non è detto sia italiana, potrebbe anche essere belga, ci vorrebbe una foto più chiara e nitida dei due simbolini a sinistra del "22" posti sul piano di bascula.
              Si sta come d'autunno sugli alberi le foglie....

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              • Camoscio61
                Camoscio61 commenta
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                Mi inchino a chi è più esperto; comunque sembrano linee molto dritte come se fossero saldature.
            • Parsifal62
              Ho rotto il silenzio
              • Sep 2025
              • 10
              • Montella
              • No

              #8
              Originariamente inviato da Yed
              Quel n.22 per conto mio non è una matricola (per quel che si intende ora col termine) ma il numero di produzione, messo per assemblare pezzi già accoppiati e aggiustati.
              Molto probabilmente produzione antecedente alle matricole del Banco.
              "Nacque così con Regio decreto n° 20 del 13/01/1910 il Banco di Prova con sede a Brescia e laboratori nei più importanti centri di produzione armiera: Gardone V.T. e Brescia."
              Concordo, il 22 è presente su tutte e sole le singole
              componenti assemblate.

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              • Parsifal62
                Ho rotto il silenzio
                • Sep 2025
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                • Montella
                • No

                #9
                Originariamente inviato da Duecanne
                Doppietta vecchiotta di produzione artigianale/economica, le canne non sono a torciglione la foto con la brunitura a strisce del sottocanne inganna, si potrebbe collocare ai primi del 1900. Comunque non è detto sia italiana, potrebbe anche essere belga, ci vorrebbe una foto più chiara e nitida dei due simbolini a sinistra del "22" posti sul piano di bascula.
                Ecco un’immagine al meglio dei due simboli i che appaiono essere delle vespe/api (almeno mi sembra)

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                • Duecanne
                  Duecanne commenta
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                  Può essere un'aquila?
              • Duecanne
                ⭐⭐
                • Jun 2020
                • 974
                • Friuli
                • springer spaniel

                #10
                La foto ha poca definizione per capire di che punzone si tratti, comunque l'impressione è che il piano sia stato limato, asportando parte dei due punzoni visibili e quasi del tutto altri punzoni di cui si nota appena l'accenno.
                Si sta come d'autunno sugli alberi le foglie....

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                • Yed
                  Yed commenta
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                  Sembra che siano gli stessi simboli già citati.
                  Probabilmente sono state rifatte le canne e per riaggiustare i piani si sono limate le facce della bascula asportando parte dei punzoni precedenti. Ripunzonando poi.
                  Ultima modifica Yed; 29-09-25, 20:48.
              • Parsifal62
                Ho rotto il silenzio
                • Sep 2025
                • 10
                • Montella
                • No

                #11
                Originariamente inviato da Duecanne
                La foto ha poca definizione per capire di che punzone si tratti, comunque l'impressione è che il piano sia stato limato, asportando parte dei due punzoni visibili e quasi del tutto altri punzoni di cui si nota appena l'accenno.
                Concordo con la sua analisi della
                limatura (dire cosa rappresentino quei simboli è difficile).
                Diciamo che i tre elementi ragionevolemente certi sono:
                - il 22 non é una matricola ma un numero servito per assemblare i tre pezzi
                - è un modello di fattura economica artigianale
                - l’arma risale a inizio 1900

                Se siano canne a torciglione o meno resta un dubbio … possibile da fugare solo facendo ispezionare l’arma ad un esperto.

                Domanda: cosa implica se le canne siano a torciglione o meno? Aiuterebbe a collocare l’arma prima o dopo un certo anno? Per esempio …

                Grazie

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                • Yed
                  Yed commenta
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                  Per esempio : Ante 1890

                • Duecanne
                  Duecanne commenta
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                  Le canne a torciglione erano fatte con delle fasce di lamiera arrotolate attorno ad una spina (barra di ferro), quindi portate ad incandescenza, forgiate, levigate e temprate. E' una tecnologia ideata nei primi anni del 1800 e poi migliorata ed applicata per circa settant'anni, è distinguibile dagli altri acciai perché si vedono delle linee elicoidali lungo tutta la canna.
                  Comunque non ha nulla a che fare con le canne in damasco che venivano ottenute tramite foratura di un'asta di acciaio proveniente dalla fusione (non incandescenza) di strisce di acciaio di tipo diverso, che fondendosi una sull'altra danno luogo a dei "disegni" con andamento si variegato, ma non elicoidale.
              • Camoscio61
                ⭐⭐
                • Nov 2024
                • 216
                • Milano-Aosta
                • Golden Retriever: Sean

                #12
                Le canne a torcilione erano fragili anche con la polvere nera
                Con le polveri infumi molto probabilmente ti scoppiano in faccia
                Considera che la produzione di canne a torcilione e canne in acciaio forate si sono embricate nel tempo e la produzione delle prime non si è interrotta di colpo
                Inoltre nulla vieta che un artigiano di provincia abbia usato semilavorati fondo di magazzino per assemblare armi di poco prezzo, quindi stabilire un’età precisa del tuo fucile mi sembra ostico
                Dammi retta: è inutilizzabile all’atto pratico
                Se fosse un ricordo da esporre, fallo inertizzare ed appendilo sul camino o su una rastrelliera
                Di più non so esserti di aiuto
                Buonaserata
                "Il dubbio cresce con la conoscenza " W. Goethe

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                • Massi
                  ⭐⭐⭐
                  • Dec 2011
                  • 2077
                  • Terni
                  • meticcio

                  #13
                  E' un fucile dei primi del 900 lo si deduce che monta gli acciarini a molla indietro, probabilmente di fattura Belga, controlla se ha un punzone del banco di Liegi è una stele stilizzata, le canne non mi sembrano a tonciglione (un tipo di damasco) ma in acciaio fuso.
                  Per l'uso fallo controllare da un vero Armailo, se le canne non hanno profonde camolature e le chiusure sono solide credo che si può usare per la polvere per cui è provato, ma la certezza con due fotografie non si può dare come la certezza di non usarlo.
                  Saluti

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                  • Camoscio61
                    ⭐⭐
                    • Nov 2024
                    • 216
                    • Milano-Aosta
                    • Golden Retriever: Sean

                    #14
                    Le canne a in damasco e a torcilione o torciglione ( maledetto correttore), che dir si voglia, pur utilizzando un procedimento abbastanza simile, non sono la stessa cosa
                    In un caso venivano saldati e battuti dei fili di acciaii diversi a spirale attorno ad una spina ( damasco), nel secondo era un nastro di acciaio che veniva avvolto e saldato sempre a spirale attorno alla spina ( tortiglione )
                    Non so dirti, con dati alla mano, se il primo ( indubbiamente di pregio estetico ben maggiore vedi i coltelli con lama tipo damasco per farti l’idea ) fosse anche più robusto, ma penso di sì, anche avendo visto foto di vecchi express inglesi camerati per cartucce con polvere senza fumo con canne in damasco ( ricordo perfettamente un Holland in 500 black powder).
                    Anche se è fuori argomento è interessante sapere che gli spadoni dei Crociati erano così fatti con billette di acciaii di diversa durezza ed elasticità ( che sono qualità inversamente proporzionali), saldate, piegate e risaldate battendole ottenendo molti strati sottili, sicche’ avevano un buon filo, ma essendo elastiche potevano essere usate anche di punta
                    I Saraceni usavano le scimitarre di un solo acciaio durissimo e dal filo micidiale ma non potevano essere usate di punta perché si sarebbero spezzate e pertanto erano curve e venivano utilizzate solo di taglio; anche le katane giapponesi sono in acciaio tipo damasco ( perché poi da noi abbia quel nome proprio non lo so).
                    Il torciglione era il metodo più semplice ed ha il preciso aspetto della parte parzialmente sbrunita che è in prossimità della culatta del tuo fucile
                    Se per lo stress meccanico o per la ruggine ( in circa 100 anni, per giunta probabilmente mascherata da quella brunitura che non sappiamo se coeva alla costruzione) si sono cominciate a rovinare le singole linee di saldatura tra le spire del nastro di acciaio ti assicuro che rimpiangeresti di non esserne stato lontano anche usando cartucce caricate a polvere nera
                    Poi falla vedere ad un armaiolo esperto ( e ce ne sono veramente pochi; di cialtroni, invece, ne trovi a mazzi) e falla bancare ( sempre che te lo facciano perché non sono sicuro che abbiano i dati di riferimento, ne’ se qualcuno ha i dati corretti di carica di cartucce a polvere nera) con la giusta munizione, se per te è fondamentale usarla ( ma se scoppia non avrai più neanche il ricordo)
                    In caso contrario segui il mio consiglio del post 12: la pelle e gli occhi sono i tuoi
                    "Il dubbio cresce con la conoscenza " W. Goethe

                    Commenta


                    • Shelby
                      Shelby commenta
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                      Se l'occhio non inganna, nella 5a foto postata partendo dall'alto, sulla canna si intravedono delle fasce più chiare apparentemente elicoidali.


                      Lo chiamiamo Damasco perché quelle lame sono arrivate in Europa dalla Siria dopo che la tecnica si era diffusa dall'India verso Persia e Medioriente
                      Ultima modifica Shelby; Ieri, 08:59.
                  • Parsifal62
                    Ho rotto il silenzio
                    • Sep 2025
                    • 10
                    • Montella
                    • No

                    #15
                    Non è mia intenzione usarla (confermato dai vs post) e tantomeno inertizzarla: mi piace tenere l’arma e mostrarla come tale (ricordo affettivo), piuttosto che mostrare un “giocattolo”.
                    Quindi era interessante l’opinione di chi le maneggia con competenza. Grazie a tutti per gli approfondimenti.

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