Accade che tramite un noto social network io e mio padre conosciamo P. B., con il quale condividiamo una smodata passione per la letteratura venatoria... P. B. è un cacciatore di montagna, che ha passato metà della sua vita a rincorrere ed avvicinare il più possibile caprioli e camosci sulle alpi italiane con la mannlicher in 6.5x54 stutzen del padre, anch'esso cacciatore... a lui non interessano i numeri, le ottiche dotate di campane incredibili o spropositati ingrandimenti... a lui interessa avvicinarsi il più possibile... tanto vicino da poter tirare con la certezza di un abbattimento pulito con il suo vetusto calibro...
Capita che P. B. riesce ad acquistare un'arma incredibilmente preziosa per un appassionato cacciatore di camosci... si tratta di una mannlicher shoenauer in 8x56 MS, stutzen, dotata di una graziosa ottica kahles helia 2.5-7x32, attacchi a piede di porco e nasello rialzato rimovibile... un vero giocattolo, lungo meno di un metro... "l'anziana signora" aveva già fatto tante avventure durante i suoi 100 anni suonati di vita su e giù per le alpi... si tratta della storica carabina del dottor Marcel Couturier, colui che nella sua vita prese l'incredibile numero di 500 camosci...
Arma bellissima ma, sfortunatamente e con immenso rammarico del proprietario, inutilizzabile a causa delle munizioni apparentemente irreperibili... qualcosa in Germania, con il dubbio dello stato di conservazione... P. B. mi racconta tutte le varie traversie che ha avuto... così, colto da spirito fraterno, mi faccio avanti per caricargli un discreto numero di munizioni...
Con la canna rigata ho cominciato a caricare "ieri", ma già ottengo discreti risultati grazie ai consigli di tanti amici e soprattutto all'approccio che ho con la ricarica... reperiti i bossoli da una ditta specializzata in Austria, polvere e palle (rigorosamente Tmantel da 196 grs come usava il Couturier) ci incontriamo finalmente a casa mia per studiare una carica adeguata alla palla e all'arma... carico una decina di colpi con varie dosi, ci facciamo una mangiata a base di polenta e cinghiale e ci dirigiamo in poligono per fare i test del caso..
Alla prima ricarica, oltre ad avere l'ottica in asse, abbiamo ottenuto una rosata di 12 mm a 100 metri.. Nonostante gli anni l'anziana signora sparava benissimo, lo scatto era pulito e netto... all'emozione per aver sparato con questa incredibile arma si è aggiunta la soddisfazione di aver trovato subito la dose ideale...
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