portata subito in FPA, non sostituirono le canne difettate.. le portarono da Bentivoglio che, messe le canne sul bilancere, tirò su il punto di impatto... risultato alla placca come da regola, peccato le le canne della doppietta guardano in su... e si vede perfettamente guardandola di lato...
Finalmente è arrivata la mia Lapis!
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mio padre acquistò negli anni '90 una splendida doppietta calibro 20 direttamente alla FPA... la portò a caccia una volta e, nonostante fosse assolutamente un ottimo tiratore, non ci attaccava in una casa... stupito di questa cosa la provò alla placca... con suo stupore a 30 metri la doppietta sparava ben 40cm sotto al punto mirato...
portata subito in FPA, non sostituirono le canne difettate.. le portarono da Bentivoglio che, messe le canne sul bilancere, tirò su il punto di impatto... risultato alla placca come da regola, peccato le le canne della doppietta guardano in su... e si vede perfettamente guardandola di lato...Cosa sarebbe la Caccia senza gli Autori che hanno lasciato pagine indimenticabili sulla grande avventura cacciatoresca? Un mondo meraviglioso perduto.
Quadri di passione, inni alla Natura, agli animali e agli uccelli: un mondo libero nella palestra in cui si svolge l’attività venatoria, fatiche e riposi, delusioni e gioie, visioni irripetibili. -
[QUOTE=enrico toldo;1211838]Quale soddisfattissimo possessore di due doppiette della Fratelli Poli Armi di Gardone V.T. ( di cui ripropongo le foto ) e precisamente:
- una Lapis Lusso calibro 20, canne tipo S.Etienne di 65 cm., forate 15,9, strozzate CL e ***, incisa da Giacomo Beffa, peso complessivo Kg. 2,650;
- una Lapis calibro 12, canne tipo S.Etienne di 67,5 cm., forate 18,5, strozzate **** e **, peso complessivo Kg 2,780,
debbo confermare che si tratta di due fucili di ottima qualità, rifiniti accuratamente, in acciaio speciale trilegato ( NI - CR - MO ), legni sceltissimi, brandeggio e rosate veramente straordinari.
Con il cane da ferma, a pernici, fagiani e beccacce, mi hanno fornito prestazioni che hanno appagato appieno le mie aspettative.
Per quanto concerne il costo, ritengo non abbiano rivali in rapporto al concetto "qualità-prezzo" se si considerano le molte ore impiegate dai fratelli Antonio e Tiziano, nonchè dai loro validi collaboratori Giorgio e Stefano per realizzare i loro fucili su misura e secondo le specifiche indicate dal cliente.
Questa è la mia sincera opinione, del tutto personale, e quindi non posso che formulare i più vivi complimenti all'acquirente della bella Lapis più sopra riportata. Le soddisfazioni non mancheranno di certo.
Beh, anche enrico toldo non scherza, complimenti anche a te sono magistrali . Saluti.Commenta
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Nessuna polemica, neanche da parte mia, ci mancherebbe! Stiamo solo esponendo i nostri opinabili punti di vista al solo scopo di scambiare i concetti che esprimiamo.
Chiarito questo, passo a rispondere:
x Zacalone: Nessuna anson, neanche la più blasonata, secondo me, vale i soldi che ci chiedono, perchè il prezzo non è proporzionato al costo reale di realizzazione, quindi il prezzo non è assolutamente congruo!.
I produttori di armi, eccetto pochissime ditte che le producono al loro interno, comprano le bascule e le canne già lappate dai pochissimi produttori di canne (due o tre) operanti in Val Trompia (ometto i nomi per ovvi motivi), poi li assemblano, li finiscono in bianco, li fanno cromare e brunire dall'unica ditta esistente in loco, realizzano i legni e......consegnano al cliente!
Con queste possibilità, per farti capire, se avessi l'autorizzazione a costruire armi (guarda che basta un corso di una settimana!), ........potrei farlo anch'io, che nella mia vita lavorativa ho fatto........ tutt'altro!
x Carpen: Hai ragione al 101% che il congruo è relativo, ma permettimi di dirti, senza offesa, che i tuoi calcoli sui costi di produzione non sono reali, perchè io so i costi correnti dei semilavorati di cui ho scritto sopra.
I costi delle incisioni sono a parte e la SIACE Elegance ne è ricchissima ed eseguite in modo molto raffinato.
Anche le doppiette sotto i 3000€ cui mi riferivo nel mio primo intervento sono sovrapagate, ma rispetto ad altre costano, già di partenza, circa 1.500€ in meno e non mi sembrano...... bruscolini.
Meditate genti, meditate [fiuu]
Pippo hai ragione,1500€ non sono bruscolini ed io ne so qualche cosa,detto ciò ,aggiungo che ho una bellissima doppietta della FPA in calibro 410 alla quale ho fatto fare delle canne in calibro 20 da un artigiano valtrompino alla metà del prezzo richiesto dalla FPA,canne per altro dalla resa balistica eccellente,costruite secondo le mie richieste. Ci tengo ad aggiungere che là lapis e' una bellissima arma,complimenti al possessore.Commenta
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mio padre acquistò negli anni '90 una splendida doppietta calibro 20 direttamente alla FPA... la portò a caccia una volta e, nonostante fosse assolutamente un ottimo tiratore, non ci attaccava in una casa... stupito di questa cosa la provò alla placca... con suo stupore a 30 metri la doppietta sparava ben 40cm sotto al punto mirato...
portata subito in FPA, non sostituirono le canne difettate.. le portarono da Bentivoglio che, messe le canne sul bilancere, tirò su il punto di impatto... risultato alla placca come da regola, peccato le le canne della doppietta guardano in su... e si vede perfettamente guardandola di lato...
Gentile Beccacino Parlante,
rispetto agli anni '90, la Fratelli Poli Armi ha registrato una considerevole evoluzione migliorativa nella qualità delle armi realizzate artigianalmente.
In precedenza, l'azienda era gestita dal padre e dallo zio che producevano fucili piuttosto correnti, secondo la vecchia mentalità che caratterizzava molti artigiani valtrumpini.
I figli Tiziano ed Antonio, ora poco più che quarantenni, hanno voluto dare una svolta significativa alla loro azienda, ereditata dal padre defunto e dallo zio ritiratosi in pensione, uscendo radicalmente dal vecchio schema produttivo, realizzando così da qualche anno sovrapposti e doppiette cosiddetti "di lusso", che hanno incontrato un vasto consenso tra i cacciatori italiani ed esteri, soprattutto americani e dei paesi dell'Est Europeo.
A titolo di esempio, cito la famosissima azienda dei Fratelli Piotti, costruttrice di fucili straordinari, di grande qualità ed eleganza, che ognuno di noi vorrebbe avere nella propria rastrelliera, la quale produceva anch'essa negli anni '60 esemplari a mio avviso piuttosto dozzinali e grossolani.
Ne è palese dimostrazione la modesta quotazione che detti esemplari, realizzati in quegli anni, spuntano sui vari siti di armi usate, mentre quelli prodotti successivamente registrano, nonostante la crisi del settore, prezzi tuttora assai elevati.Commenta
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Enrico, la mia famiglia è in rapporti di amicizia con i fratelli Poli da quando ho memoria... conosco molto bene Tiziano e Antonio, quando ci troviamo in fiera è sempre una gran festa... però, le volte che sono andato a toccare quel discorso... mani in alto e fermi tutti!
un'azienda armiera si qualifica sulla produzione e sull'assistenza...
la mia doppietta, se non ricordo male, costò ai tempi cinque/sei milioni del vecchio conio, quando i milioni "pesavano" come macigni... è un'arma già con le caratteristiche estetiche della produzione odierna, infatti ai tempi il padre era solo nello showroom insieme a Tiziano, ma non costruiva più...
al momento del rientro in fabbrica, se fossi stato il proprietario avrei come minimo realizzato una coppia di canne sostitutiva (che, diciamocelo, no sarebbe sicuramente andata a intaccare le finanze dell'azienda) invece di stortarle...
per la carità... spara divinamente... in un dicembre papà si divertì moltissimo a beccaccini... però quelle canne sono inguardabili!Cosa sarebbe la Caccia senza gli Autori che hanno lasciato pagine indimenticabili sulla grande avventura cacciatoresca? Un mondo meraviglioso perduto.
Quadri di passione, inni alla Natura, agli animali e agli uccelli: un mondo libero nella palestra in cui si svolge l’attività venatoria, fatiche e riposi, delusioni e gioie, visioni irripetibili.Commenta
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Perche' se compri una qualsiasi auto nuova , dopo solo qualche mese , ci guadagni ?
La verità e' che quando si spendono dei soldi , ovviamente nei limiti , per la propria soddisfazione , sono investiti nel modo migliore ... [brindisi]Roberto
Con affetto e simpatia [:-golf]
un saluto
l' ingleseCommenta
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Enrico, la mia famiglia è in rapporti di amicizia con i fratelli Poli da quando ho memoria... conosco molto bene Tiziano e Antonio, quando ci troviamo in fiera è sempre una gran festa... però, le volte che sono andato a toccare quel discorso... mani in alto e fermi tutti!
un'azienda armiera si qualifica sulla produzione e sull'assistenza...
la mia doppietta, se non ricordo male, costò ai tempi cinque/sei milioni del vecchio conio, quando i milioni "pesavano" come macigni... è un'arma già con le caratteristiche estetiche della produzione odierna, infatti ai tempi il padre era solo nello showroom insieme a Tiziano, ma non costruiva più...
al momento del rientro in fabbrica, se fossi stato il proprietario avrei come minimo realizzato una coppia di canne sostitutiva (che, diciamocelo, no sarebbe sicuramente andata a intaccare le finanze dell'azienda) invece di stortarle...
per la carità... spara divinamente... in un dicembre papà si divertì moltissimo a beccaccini... però quelle canne sono inguardabili!Commenta
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The Rebel![;)]Commenta
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Grazie [MENTION=2773]JK6/b[/MENTION] per le tue parole...
ne parlavamo giusto oggi a tavola... ho chiesto, per dovere di cronaca dato che l'onestà è alla base di questo forum, quando e quanto è costata...
per la precisione l'arma è costata 5 milioni e 500 mila lire e l'anno era il '92/'93 (io non potevo ricordarmelo perchè avevo 4/5 anni)...Cosa sarebbe la Caccia senza gli Autori che hanno lasciato pagine indimenticabili sulla grande avventura cacciatoresca? Un mondo meraviglioso perduto.
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Ciao, Sul concetto di armi fini potremmo riempire qualche pagina del sito e non è il caso di cimentarsi.
La doppietta in questione e sicuramente buona, bella e funzionale,ma non credo meriti l'appellativo di "arma fine", perchè costruita su bascula "dozzinale" come lo sono tantissime di quelle prodotte dai costruttori artigiani di Gardone che acquistano tutti dallo stesso produttore. e.....non ti dico da chi!
4000 e rotti € sono circa 8.000.000 del vecchio conio! Tu credi veramente che un a doppietta tipo Anson, prodotta dagli artigiani di Gardone, li valga veramente? Prova a rivenderla un anno dopo e te ne accorgerai.......
Saluti.
AlessandroE' la cartuccia che non va...... non va..... non vaaaa.......Commenta
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Volevo nel mio piccolo complimentarti x l'acquisto. è una bellissima arma. Vivila intensamente. Al giorno d'oggi non è facile regalarsi un arma con caratteristiche su richiesta. BravoUn cavallo, una sciabola, una sella e l'avvenire in tutto il suo splendore...Dove sei gioventù, stagione bella?Il tempo passa, macinando l'ore e ci ha rubato la figura snella, lo sguardo chiaro, l'impeto, l'ardore.Tutto si scorda e tutto si cancella ... ma non si può scordare il primo amore; un cavallo, una sciabola, una sella.
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Una anson fatta per essere un'arma fine, fatta interamente in casa senza risparmio di lavorazioni manuali e con materiali di prim'ordine, viene a costare ben più di questa cifra.
Mi permetto anche una riflessione sul discorso della perdita di valore dell'usato: quanto è quotato un Fabbri (per restare su una delle armi dal prezzo più alto) nel mercato dell'usato, più o meno del prezzo sborsato per l'acquisto dell'identica arma nuova? Ma la stessa domanda può riguardare qualunque arma si preferisca, di qualunque costruttore (Piotti, Famars, Rizzini, Beretta, ecc. ecc.). Si possono spendere 100.000-150.000 euro per un fucile di elite, ma non si riprenderanno mai a rivenderlo anche se non si è mai usato.
Tutte le armi perdono di valore appena acquistate, anche solo per il fatto che compri un nuovo e rivendi necessariamente un usato.
Le armi che, forse, acquistano valore nel tempo sono armi particolarissime, con soluzioni innovative per l'epoca, di eccellente fattura, generalmente datate e piuttosto rare da reperire, di elevato interesse collezionistico.
Per mia opinione, le doppiette Poli, confrontate con la produzione armiera della medesima fascia di prezzo, si collocano in una fascia di prodotto di medio-alto livello.
Ma non c'entra il fatto che montino batterie tipo anson oppure holland, perché esistono schioppi tipo anson raffinatissimi, dal livello di esecuzione altissimo e dotati di soluzioni particolarissime, che valgono le alte cifre che costano.
Ed esistono schioppi con batterie tipo holland di medio-bassa o anche mediocre esecuzione che valgono ben poco a livello sia qualitativo che meccanico, che anche di prezzo.Commenta
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Sostanzialmente a comprare il nuovo da un rivenditore (o produttore che sia) non fai mai l'affare, nemmeno se compri i diamanti......figuratevi i fucili. Che poi per un'arma usata pari al nuovo si spendano quelle cifre per accaparrarsi una Piotti H&H dei primi anni '80, oppure qualcosa di meglio, di questi tempi lascia un po' perplessi; soprattutto quelli che si ricordano il mercato dell'usato di 15-20 anni orsono. Il senso del discorso è un po' questo....ciò non toglie che per avere un'arma nuova fatta su specifiche richieste, sei obbligato a percorrere quella strada. Oppure cerchi l'occasione ad hoc....e di questi tempi il mercato ne offre parecchie.
In merito alla bontà dell'arma non mi pronuncio, perché dalla prima metà degli anni '90 anche i fabbricanti più blasonati hanno iniziato a lesinare con la ricercatezza dei materiali e con la cura dei dettagli. Lo specchietto per le allodole più usato è diventato l'incisone firmata, il traforo sulle chiavi o per il fregio dorato sull'astina.
Si pensi solo a come sono cambiate le bruniture e le tirature delle canne negli ultimi vent'anni, e si potrà tracciare una linea di tendenza delle armi lunghe da caccia non proprio felice.
Concludo dicendo che il mercato è questo e dobbiamo prenderne atto, consapevoli però che l'epoca d'oro si allontana sempre più, e forse un pizzico di colpa l'abbiamo anche noi clienti....di questo mercato sempre più globalizzato.
PS
Solo un appunto.....e senza voler polemizzare
Ma cosa ne capiscono di armi fini gli americani e quelli dell'est europeo.....sono solo i veri protagonisti del mercato perché hanno oggi il maggior potere di spesa!
Un saluto a tutti e....all'amico che ha mostrato l'arma con entusiasmo auguro tante belle giornate di caccia in compagnia della sua arma, che per chi la possiede deve risultare sempre la più bella del mondo.[:-golf]Commenta
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Cosa sarebbe la Caccia senza gli Autori che hanno lasciato pagine indimenticabili sulla grande avventura cacciatoresca? Un mondo meraviglioso perduto.
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