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  • Gio.p.
    • Dec 2016
    • 77
    • Italia

    #31
    Grazie carpen ottima risposta

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    • Francesco De Simone
      ⭐⭐
      • May 2009
      • 457
      • Vico Equense
      • setter rex

      #32
      Originariamente inviato da carpen
      Si ma non è la regola generale, un animale può morire per shock anche se non è raggiunto da pallini, tipo una lepre catturate con le reti, a volte ci resta secca dallo spavento, a maggior ragione se colpita da pallini, ma non sempre avviene, tutti gli animali che se ne vanno feriti hanno subito uno shock violento a volte anche invalidante ma non muoiono, lì il Mori credo che abbia voluto descrivere una possibilità di morte della preda, ma rimane solo una possibilità, non una certezza che invece ci sarebbe se si colpisce la preda con un numero sufficiente di pallini di massa adatta che penetrano in profondità o addirittura passano da parte a parte, questo per ottenere l'abbattimento fulmineo ed evitare inutili sofferenze, oltre che per recuperare con sicurezza la preda.

      E' considerato praticamente da tutti che l'abbattimento è quasi sicuro quando la preda è raggiunta da almeno 5 pallini di massa adatta, statisticamente si pensa e credo avvenga abbastanza con sicurezza che dei 5 almeno uno sia mortale, ovvio che se sono qualcuno in più di 5 è meglio, poi è chiaro che il selvatico può restarci secco anche se raggiunto da un solo pallino che lo colpisca in un punto vitale, ma è una eccezione non la regola.

      Si stava parlando del piombo adatto per la caccia ai tordi, chi conosce i capannisti saprà che questi, salvo eccezioni, tendono ad usare piombo più minuto rispetto a quelli che cacciano vagante e tirano al volo, mediamente ci sta un numero di misura, ove vagante si usa il piombo del 10, un capannista userà l'11, le scelte sono entrambe razionali, il capannista di norma non forza il tiro, le distanze sono note e conosciute, non gli serve piombo grosso ma sparando a fermo quindi su bersaglio più piccolo che al volo, ha la necessità di avere un maggior numero di pallini, nella parte centrale della rosata, quindi spesso usa un calibro minore, perché non ha bisogno di una grande rosata e piombo piuttosto minuto; il cacciatore vagante non conosce a priori la distanza di tiro, va da un minimo ad un massimo, quindi userà un piombo che gli garantisca l'abbattimento sul lungo, nel breve quel piombo avrà energia esuberante, poi vista la difficoltà del tiro userà un calibro, strozzature e carica che gli diano una buona rosata non necessariamente concentrata ma ben omogeneamente distribuita.

      Il quesito iniziale è stato posto da un capannista per il tiro a fermo a merli e tordi, quello che è stato suggerito a lui non è detto che vada benissimo per altri modi di caccia ai tordi, ognuno userà arma, strozzatura, carica e numero di piombo che riterrà più confacente al suo modo di caccia, anche se poi non è che ci sia da scegliere molto come piombo, da un massimo del 9 ad un minimo del 13, ma di norma si usa il 10/11/12 secondo necessità, diciamo che il 10 è classico piombo da tordi, come l'11 lo è per le allodole.

      [:-golf]
      il Mori dice che una lepre colpita da un sufficiente numero di pallini a 20 m avremo la stessa energia di un calibro 38,quindi ad uccidere non sarebbe l'energia residua del singolo pallini ma dalla somma dell' energia cinetica dei pallini che vanno al bersaglio, poi non capisco quale legge della fisica dice che un pallino piccolo non passa avere la stessa o superiore energia cinetica , rispetto a un pallino grande sé questo impatta con una velocita superiore.

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      • carpen
        ⭐⭐⭐
        • Feb 2012
        • 3161
        • Lombardia

        #33
        Originariamente inviato da Francesco De Simone
        il Mori dice che una lepre colpita da un sufficiente numero di pallini a 20 m avremo la stessa energia di un calibro 38,quindi ad uccidere non sarebbe l'energia residua del singolo pallini ma dalla somma dell' energia cinetica dei pallini che vanno al bersaglio, poi non capisco quale legge della fisica dice che un pallino piccolo non passa avere la stessa o superiore energia cinetica , rispetto a un pallino grande sé questo impatta con una velocita superiore.



        Ma certo che tutti i pallini contribuiscono ad uccidere l'animale, creando anche quell'effetto shock descritto dal Mori, ma è chiaro che questi pallini devono penetrare nel corpo dell'animale, ledendo organi vitali, in assenza di questo non è detto che la lepre muoia per lo spavento o per la semplice botta sul corpo.
        Il pallino piccolo può avere maggiore energia di uno più grosso solo se è più veloce, è la massa + la velocità che determina l'energia d'impatto, ovvio che il paragone fra pallini lo si fa dando per scontato una stessa velocità teorica, anche se a parità di velocità iniziale, il pallino piccolo perde velocità più rapidamente rispetto ad un pallino più grosso, ovvero dato come uguale la velocità alla volata, ad uguale distanza del bersaglio un pallino del 9 sarà più veloce di uno del 12, quindi un pallino del 9 sarà sicuramente più lesivo di uno del 12 sia per la maggior massa che per la maggior velocità.

        Non fosse così cacceremmo tutti con lo stesso piombo, anzi più è piccolo più pallini arrivano a bersaglio, ma nessuno si sogna di cacciare lepri con il piombo del 12, anche se a distanza ravvicinata anche questo piombo può uccidere una lepre.

        [:-golf]

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        • carlo86
          ⭐⭐
          • Jan 2012
          • 498
          • ravenna
          • breton

          #34
          Originariamente inviato da Francesco De Simone
          il Mori dice che una lepre colpita da un sufficiente numero di pallini a 20 m avremo la stessa energia di un calibro 38,quindi ad uccidere non sarebbe l'energia residua del singolo pallini ma dalla somma dell' energia cinetica dei pallini che vanno al bersaglio, poi non capisco quale legge della fisica dice che un pallino piccolo non passa avere la stessa o superiore energia cinetica , rispetto a un pallino grande sé questo impatta con una velocita superiore.

          Il Mori espone una eventualità che è possibile, che io stesso ho verificato ma che non rappresenta assolutamente la regola.
          Anche per quanto riguarda la lepre colpita a 20 metri da pallini piccoli che nella loro somma darebbero una energia pari ad un cal 38, Anche questa tesi è da ricondurre unicamente a pallini perforanti, altrimenti non esisterebbero le munizioni non letali composte da polimeri in gomma ed altri materiali le quali riescono a trasmettere una grande energia paragonabile ai munizionamenti letali ma che grazie alla loro composizione non sono in grado di attraversare i tessuti come ad esempio i pallettoni in gomma.
          E preferibile essere colpiti da un cal. 22 o da uno sciame di pallettoni in gomma, magari dotato di energia residua doppia?
          I pallini piccoli se dotati di enorme energia cinetica possono eguagliare o superare l'energia residua dei pallini più grossi, però per farti un esempio un pallino dell' 11 per eguagliare l'energia di un pallino del 7 lanciato a 400 m/s dovrebbe possedere una velocità di almeno 700 m/s.....

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