Purtroppo sono tonto. capisco che non ci sia bianco e nero, che sia complicato e che la cannoneria è un’arte.
ma io profano, dovrò pure scegliere qualcosa.
e spesso non ho le centinaia di selvatici per fare le “prove” (sulle quali resto scettico perché c’è troppa variabilità dell’impatto dei pallini nel fermare il selvatico, da un pallino in un occhio a 5pallini in punti impiumati).
ex: forature strette, cartucce leggere e pallini fini.
forature larghe, cartuccioni e pure acciaio
raccordi dolci, meno dispersioni di pallini deformati.
etc etc etc
eppure sparo bene cartucce da 36g pb5 in un SL80 così come 28g skeet in un fabarm.
così come eccetto ciofeche rinomate, i risultati sono quelli previsti padelle escluse.
purtroppo non riesco a trarre linee guida nè a cogliere i virtuosismi.
la canna crio va bene, non peggio della manufrance. e se la bindella step franchi è orrida, la black synt abbatte comunque.
canne “velenose “ canne “che feriscono” canne “storte”
Vorrei imparare da voi esperti…ma tendo sempre a concludere che l’importante è non pensare e sparare bene e tutte le canne e cartucce ammzzano.
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