x Lucio Marzano.

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pacigianni
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  • pacigianni

    #1

    x Lucio Marzano.

    Ciao Lucio, se non sbaglio tu avevi amici che lavoravano in campo armiero, vi è una domanda che circola in rete un pò in tutti i siti di balistica: chi produce le canne dei fucili.
    Alcuni sostengono che le canne per il gruppo Beretta le produce la Franchi, la Breda se le farebbe in casa, la Sabatti fornirebbe più di una casa di armi ecc. ecc.
    Pensi di poter riuscire ad avere informazioni utili?
    Credo che questo sia un argomento che interessi anche i non amanti della balistica.
    Ciao e grazie.
    Gianni
  • Lucio Marzano
    Lo zio
    • Mar 2005
    • 30090
    • chiasso svizzera
    • bracco italiano

    #2
    La Franchi produce canne ma non per tutto il gruppo, comunque è totalmente posseduta dalla BERETTA la quale ultima ha sempre prodotto in proprio canne e blocchi di culatta.(per la cronaca Beretta controlla TOTALMENTE anche Benelli e Sako)
    La Breda ha prodotto e produce canne per sè...e per molti altri.
    Ci sono armieri che producono in proprio la canna partendo dal blocco grezzo, altri che si limitano a rifinire le canne già sgrossate.
    Non me la sento di spararvi i nomi di quelli che fanno tutto in casa e di quelli che assemblano, sarebbe una grave mancanza all'etica professionale. Posso dirvi che l'unico fucile prodotto al 100 per cento
    in casa dalla volata alla punta del calcio è quello di Ivo fabbri, TUTTI gli altri acquistano più o meno numerose parti che poi adattano alle loro creazioni. I famosi fucili inglesi, che sono tornati sul mercato forti del nome di un tempo, vengono prodotti a Gardone o a Ejbar nel nord della Spagna.
    lucio

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    • pacigianni

      #3
      Capisco le tue remore, però trovo scorretta questa omerta (non la tua) verso queste realtà.
      Visto che non sono legato da amicizie e sono stato "fregato" dalla Breda , posso dire per esempio che la Breda acquista le armi da altri produttori Benelli per l'inerziale, Franchi per il presa di gas e Zoli per i sovrapposti; un responsabile della Breda alla fiera di Brescia di un paio di anni fa, mi disse che la cosa era vera, ma che le canne erano Breda.
      Credo dicesse il vero almeno per la versione a strozzatori esterni, mentre ho i miei dubbi per il Zoli.
      Quando uno compra un prodotto è giusto che gli venga detto cosa compra, come è giusto che vi siano sinergie fra le varie ditte.
      Non disdegno un Beretta con canne Franchi, però devo saperlo come acquirente.
      Gli addetti ai lavori sanno quali sono le ditte che producono il grezzo e anche il rifinito, sono ditte altamente specializzate che con l'ausilio di modernissimi macchinari a controllo numerico sono in grado di produrre prodotti ottimi, fatti con i migliori materiali, ma ciò mi deve essere detto e se vogliamo, esaltato dal fatto che tale ditta si serve dell'appoggio e competenza di quest'altra.
      Se no viva l'usato.
      Gianni

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      • Lucio Marzano
        Lo zio
        • Mar 2005
        • 30090
        • chiasso svizzera
        • bracco italiano

        #4
        Il discorso è molto complesso, ci sono un sacco di tipi di canne e di acciai diversi così come le componenti di un fucile sono molteplici.
        Ci sono "artigiani" che dovrebbero essere definiti assemblatori e ci sono aziende che concentrano le lavorazioni di ogni singolo tipo in un solo stabilimento per ragioni di economie di scala. Così anche per i calci che vengono spediti grezzi o meglio sgrezzati o semifiniti da Brescia in mezzo mondo,e le bascule, specie quelle in lega per fucili economici ecc. d'altra parte anche un automobile può chiamarsi Mercedes ed avere la parte elettrica ...., i fari....., gli ammortizzatori.... per non parlare dei camion che hanno fatto in casa forse solo lo chassis.
        I macchinari ci sono ma sono molto costosi e solo con un certo numero di armiprodotte si possono ammortizzare, ma poi per precisi che siano i macchinari, le parti vanno comunque "aggiustate" a mano e qui molto spesso si vede la differenza fra un arma fine ed una dozzinale.
        mettere a punto un sovrapposto con chiusure a catenacci sotto la bascula è molto più facile che farlo con un tipo Boss. Ed i costi
        salgano in vericale nella misura in cui l'intervento dell'artigiano è più lungo. Va anche detto che i maestri artigiani sono sempre meno
        e gli "artisti"....morti i vecchi....addio.
        Così come la Franchi faceva "rifinire" il suo Montecarlo da maestri
        archibugeri esterni anche la Beretta non fa più in casa i suoi SO limitandosi a fornire le parti semilavorate ad artigiani locali e così via anche per altri fucili. Il mercato lo fanno i "semi" e qui c'é poco intervento artigianale, fatto il progetto, diventa un prodotto industriale come una bicicletta od una moto.
        Io spedisco e ricevo armi e parti e ovviamente leggo il nome di mittente e destinatario, ecco perchè non POSSO parlarne, è un segreto professionale, come se un medico ti dicesse che tizio ha l'epatite e caio l'AIDS !!!!
        lucio

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        • pacigianni

          #5
          Molto corretto e comprensibile, comunque grazie delle informazioni.
          Hai avuto risposta sui profili interni sovralesati?
          Puoi almeno dirci se la Breda si fa le canne e come ritieni che siano?
          Ciao Gianni

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          • Lucio Marzano
            Lo zio
            • Mar 2005
            • 30090
            • chiasso svizzera
            • bracco italiano

            #6
            No francamente non ho più avuto modo di discutere con un responsabile tecnico della Beretta, probabilmente lo farò alla prossima EXA.
            So che la Breda faceva canne, dai fucili ai cannoni, è nota la sua collaborazione con la tedesca Mauser, per la quale produceva dagli anni
            50 canne e anche su licenza un binato da 30 mm. navale, ma credo che oggi queste produzioni siano state spostate presso la consociata OTO MELARA di Spezia.
            Quindi, non penso che facciano più nemmeno canne per fucili da caccia,
            parlo di canne "finite" mentre i semilavorati li fanno ancora.
            D'altra parte la divisione "fucili" della Breda è solo commerciale !

            lucio

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            • pacigianni

              #7
              Ciao Lucio hai qualche conoscenza sui profili di strozzatura, puoi parlarcene.
              Ciao Gianni

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              • Lucio Marzano
                Lo zio
                • Mar 2005
                • 30090
                • chiasso svizzera
                • bracco italiano

                #8
                non sono in materia un esperto, e non posso dare risposte "tecniche"
                so che le strozzature interessano l'utima parte della canna partendo da una decina di cm dalla volata. Di norma sono coniche e regolari andando da 0 a 12 decimi.
                Sono state sperimentate molte strozzature cosiddette "anomale" mi ricordo quelle che sperimentò un validissimo artigiano CORTESI,
                che prevedevano alcuni restringimenti successivi, cioé coni non regolari, l'esito è stato disastroso.
                Oggi con gli strozzatori intercambiabili, credo che il problema sia risolta alla radice almeno per quanto riguarda i semi.
                Alcuni anni addietro, ho sperimentato le rosate su fogli di carta ed ho constatato che a 25 metri aveva più influenza sulla regolarità e l'ampiezza della rosata il tipo di borra usata che non la strozzatura ( sempre nei limiti del logico ovviamente)
                lucio

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                • pacigianni

                  #9
                  Grazie Lucio.

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