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Storica doppietta a cani tipo "miniature" con canne in damasco del grande Giacinto; quest'arma ha due particolarità, la chiave di apertura agisce al contrario da destra verso sinistra, ed è stata incisa dallo stesso Giacinto. E' stata revisionata negli anni 60 dai Toschi che l'hanno dotata opportunamente di canne di ricambio demibloc in acciaio; le foto le ho fatte in bianco e nero, perché secondo me sono più in tono e rendono meglio l'aspetto di questo splendido e raro vintage.
Nando
File allegati
....in me Eros che mai nessuna età mi rasserena, come il vento del nord rosso di fulmini, rapido muove: così torbido spietato arso di demenza, custodisce tenace nella mente tutte le voglie che avevo da ragazzo.
Come sempre Grazie, bellissima e fine doppietta che si presenta semplice all'occhio di un INESPERTO quale sono io, mi ha colpito il calcio per il suo legno e per la sua fattura. Nando ti chiedo una delucidazione, la chiave che apre a sinistra è un progetto di costruzione, oppure una necessita per il fortunato che l'ha ordinata (invalidità al pollice destro)?
Ti ringrazio ancora per la goduria che ci offri per potere ammirare questo gioiello dell'archibugeria del Bel Paese.
Con tanta stima
piero
Homo Homini Lupus
"l'uomo è un lupo per l'uomo" (Plauto)
Complimenti sig. Nando, è bellissima!!
Vorrei fere Una domanda, forse stupida, però mi incuriosisce molto. Come mai già in quel periodo, non ha la triplice chiusura Greener o di W.R.?
Solo la duplice chiusura di purdey (credo sia quella la chiusura) può garantire una buona chiusura già in quel periodo, visto che l'acciaio utilizzato in quel periodo non era resistente come quelli di adesso?
Ciao
Complimenti sig. Nando, è bellissima!!
Vorrei fere Una domanda, forse stupida, però mi incuriosisce molto. Come mai già in quel periodo, non ha la triplice chiusura Greener o di W.R.?
Solo la duplice chiusura di purdey (credo sia quella la chiusura) può garantire una buona chiusura già in quel periodo, visto che l'acciaio utilizzato in quel periodo non era resistente come quelli di adesso?
Ciao
Approfitto dell'esperienza di un cultore di belle armi per togliermi una curiosità. Poteva addirittura essere ferro sottoposto a cementazione, quello della bascula, come si legge ne "Il fucile da caccia" di Negri, il quale (erano gli anni '50) sosteneva che solo nelle bascule in acciaio la terza Greener era superflua? Ma questa meraviglia di Zanotti aveva già la bascula in acciaio? E, in generale, nelle armi italiane più fini, quando si è generalizzato l'uso dell'acciaio per le bascule?
Grazie.
Approfitto dell'esperienza di un cultore di belle armi per togliermi una curiosità. Poteva addirittura essere ferro sottoposto a cementazione, quello della bascula, come si legge ne "Il fucile da caccia" di Negri, il quale (erano gli anni '50) sosteneva che solo nelle bascule in acciaio la terza Greener era superflua? Ma questa meraviglia di Zanotti aveva già la bascula in acciaio? E, in generale, nelle armi italiane più fini, quando si è generalizzato l'uso dell'acciaio per le bascule?
Grazie.
Sinceramente non so risponderti. Il sig. Nando comunque ci saprà dire qualcosa di più.
L'unica cosa che forse può giustificare l'assenza di una qualsiasi triplice chiusura, è che Zanotti usava fare un rampone più lungo che si incassava più in profondità nelle bascula, aumentando così la resistenza e la forza della chiusura, perché in poche parole allungava la lunghezza della leva rispetto al centro di rotazione. Inoltre i ramponi ereno più massicci rispetto ad altre doppiette di pregio come quelle inglesi.
Spero di non aver detto fesserie!! Non è che sono un esperto.
Ciao
Come sempre Grazie, bellissima e fine doppietta che si presenta semplice all'occhio di un INESPERTO quale sono io, mi ha colpito il calcio per il suo legno e per la sua fattura. Nando ti chiedo una delucidazione, la chiave che apre a sinistra è un progetto di costruzione, oppure una necessita per il fortunato che l'ha ordinata (invalidità al pollicedestro)?
Ti ringrazio ancora per la goduria che ci offri per potere ammirare questo gioiello dell'archibugeria del Bel Paese.
Con tanta stima
piero
E chi lo può dire! In teoria si potrebbe pensare che sia stata una specifica richiesta di un mancino, però il calcio è destro; in realtà si apre benissimo con il pollice destro, anzi..... una volta presa la mano anche meglio.
Nando
....in me Eros che mai nessuna età mi rasserena, come il vento del nord rosso di fulmini, rapido muove: così torbido spietato arso di demenza, custodisce tenace nella mente tutte le voglie che avevo da ragazzo.
Buon giorno , Nando un 'altra doppietta romagnola grazie per la condivisione ..... guardo con piacere questa doppietta, noto le dimensioni della bascula che come giustamente dici tu "miniature", rispetto ad altre produzioni successive con quelle bascule piu possenti, questa doppietta quasi vuol essere una esaltazione della leggerezza visiva .... ha le caratteristiche Zanotti nell'estrattore a gambo lungo e nella forma della chiave, non ha nessun rampone passante e neanche la triplice chiusura, ma solo la duplice purdey come chiusura, il petto ha una finitura con cordoni spigolosi non in linea con lo stile zanotti degli anni seguenti forse erano studio di forme magari per dare piu leggerezza e maggiore rotondità al petto di bascula. Complimenti per l'arma e per il piacere che hai nel condividerla con tutti noi ..... ricordiamo anche dai percussori a bottone che siamo intorno al 1890 e a Bologna, magari utilizzando dei semi lavorati belgi o inglesi, si costruivano dei fucili che avevano una loro personalità e caratteristica , non copie dei fucili inglesi o belgi molto piu avanti di noi e piu blasonati ,per l'italia era il massimo delle doppiette al tempo costruite , fucili che oggi a distanza di 120 anni ancora ammiriamo.
Gaetano
Complimenti sig. Nando, è bellissima!!
Vorrei fere Una domanda, forse stupida, però mi incuriosisce molto. Come mai già in quel periodo, non ha la triplice chiusura Greener o di W.R.?
Solo la duplice chiusura di purdey (credo sia quella la chiusura) può garantire una buona chiusura già in quel periodo, visto che l'acciaio utilizzato in quel periodo non era resistente come quelli di adesso?
Ciao
Il fatto che nonostante la bascula in ferro omogeneo cementato, così leggera e delicata, con alcune migliaia di colpi esplosi, e le canne logore lo dimostrano,questo fucile di circa 120 anni ancora resiste, sta a significare che evidentemente la duplice Purdey, era ed è più che sufficiente a garantire un'ottima chiusura.
Nando
....in me Eros che mai nessuna età mi rasserena, come il vento del nord rosso di fulmini, rapido muove: così torbido spietato arso di demenza, custodisce tenace nella mente tutte le voglie che avevo da ragazzo.
Ragionando, la sola duplice Purdey è un vincolo completo e sufficiente (isostatico), a patto che il chiavistello sia perfettamente serrato e rigido, sotto sforzo, allo sparo, aiutato da una tavola di generose dimensioni per avere un braccio di leva adeguato. La terza chiusura, "tirando" sulla zona della bindella, teoricamente dovrebbe intervenire a contrastare l'allontanamento della culatta dalla bascula, quindi dopo che la duplice ha subito un cedimento elastico.
Ragionando, la sola duplice Purdey è un vincolo completo e sufficiente (isostatico), a patto che il chiavistello sia perfettamente serrato e rigido, sotto sforzo, allo sparo, aiutato da una tavola di generose dimensioni per avere un braccio di leva adeguato. La terza chiusura, "tirando" sulla zona della bindella, teoricamente dovrebbeintervenire a contrastare l'allontanamento della culatta dalla bascula, quindi dopo che la duplice ha subito un cedimento elastico.
al momento dell'esplosione; secondo Lupi e Negri, l'unica terza chiusura che raggiunge lo scopo è la Greener originale, quella realizzata da W.W. Greener, con spina conica, e non cilindrica come tutte le copie.
Nando
....in me Eros che mai nessuna età mi rasserena, come il vento del nord rosso di fulmini, rapido muove: così torbido spietato arso di demenza, custodisce tenace nella mente tutte le voglie che avevo da ragazzo.
al momento dell'esplosione; secondo Lupi e Negri, l'unica terza chiusura che raggiunge lo scopo è la Greener originale, quella realizzata da W.W. Greener, con spina conica, e non cilindrica come tutte le copie.
Nando
Aggiungerei solo " pena l'impossibilità di aprire l'arma".
Bella l'arma, esemplare molto particolare.
Ciao
PS
Sono in fase di "tinteggiatura".[:-golf]
al momento dell'esplosione; secondo Lupi e Negri, l'unica terza chiusura che raggiunge lo scopo è la Greener originale, quella realizzata da W.W. Greener, con spina conica, e non cilindrica come tutte le copie.
Nando
Sig. Nando, cosa intende per "al momento dell'esplosione"? La semplice fucilata, oppure l'esplosione di un colpo anomalo, tipo una cartuccia che sviluppa una pressione molto elevata?
Poi perché l''unica terza chiusura che raggiunge lo scopo è quella originale di Greener, che è conica? Forse perché man mano che si usura il tassello, questo tende ad eliminare l'eventuale gioco che può formarsi? Ma anche una semplice chiusura cilindrica, se fatta bene, fa il suo dovere. Almeno fino a quando è nuova. O sbaglio?
E la chiusura a testa di bambola, o quella di Scott allora non servono a niente?
Grazie
Ciao
Aggiungerei solo " pena l'impossibilità di aprire l'arma".
Bella l'arma, esemplare molto particolare.
Ciao
PS Sono in fase di "tinteggiatura".[:-golf]
Mi sembra di capire che ci hai "preso la mano" èh !!!
....in me Eros che mai nessuna età mi rasserena, come il vento del nord rosso di fulmini, rapido muove: così torbido spietato arso di demenza, custodisce tenace nella mente tutte le voglie che avevo da ragazzo.
Buongiorno a tutti, nonostante abbia letto diverse discussioni sul caricamento, volevo avere conferma e capire il motivo perché durante l'orlatura in...
buonasera ho caricato delle cartucce con chiusura ogivale in cal 20 la cartuccia era composta con bossolo da 70mm innesco 615 polvete C7 in 1.25 di polvere...
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Ciao a tutti vorrei provare a chiudere ad orlo tondo la disperante che faccio di solito con F2 x36 chiusura stellare, volevo chiedervi quanto spazio deve...
18-01-22, 07:36
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