La "Pult" una polenta molle...

Comprimi

Riguardo all'autore

Comprimi

Oizirbaf Scopri di più su Oizirbaf
X
 
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi
  • Oizirbaf
    Moderatore Buona Forchetta
    • Nov 2014
    • 2101
    • Milano

    #1

    La "Pult" una polenta molle...

    https://www.leccotoday.it/social/ricetta-pult-polenta-crema.html
    Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   dataurl349038.png 
Visite: 307 
Dimensione: 301.4 KB 
ID: 2419385
    La “Pult”: variante della polenta tradizionale


    Sono sempre stato un estimatore di tutte le polente, in tutte le "salse" e di tutte le farine... Ne ho mangiate di diverse un po' ovunque nel mondo ma difficilmente in altri luoghi extraeuropei potei capire di cosa fossero effettivamente fatte e carpirne la ricetta. Questa che segue è una antica casalinga. “La” mia nonna Regina Elisa mi preparava la “pult” che intendeva quale variante alla polenta tradizionale, quella più o meno “spessa”, dura e compatta e, ricordo che la variabile era il quantitativo di farina in rapporto all’acqua ed il tempo di cottura molto più breve dei 40-50 minuti tradizionali. In questa ricetta che ho trovato a gradita sorpresa su LECCOTODAY, si aggiunge anche della farina bianca.


    Ingredienti:
    • Farina gialla 200 g
    • 50 g farina bianca
    • 800 ml acqua/200 ml latte
    • Latte e/o formaggio grattugiato nel piatto
    • Sale q.b.
    Versare l’acqua in una pentola, aggiungere il latte e salare. Portare ad ebollizione e unire a pioggia le farine, mescolando bene con una frusta per non far formare grumi. Cuocere a fiamma bassa mescolando di tanto in tanto sino a raggiungere una consistenza ancora un po’ fluida, non quella della polenta tradizionale cui siamo avvezziClicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   dataurl349035.png 
Visite: 307 
Dimensione: 103 Bytes 
ID: 2419384 , comunque circa 30’.
    Quando pronta servire la crema così ottenuta e condirla con latte freddo, e/o formaggio.

    "...Apri la mente a quel ch'io ti paleso
    e fermalvi entro; ché non fa scienza,
    sanza lo ritenere, avere inteso..."
  • Er Mericano
    ⭐⭐⭐
    • Feb 2022
    • 2024
    • Alabama
    • Labrador

    #2
    Originariamente inviato da Oizirbaf
    https://www.leccotoday.it/social/ricetta-pult-polenta-crema.html
    Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   dataurl349038.png 
Visite: 307 
Dimensione: 301.4 KB 
ID: 2419385
    La “Pult”: variante della polenta tradizionale


    Sono sempre stato un estimatore di tutte le polente, in tutte le "salse" e di tutte le farine... Ne ho mangiate di diverse un po' ovunque nel mondo ma difficilmente in altri luoghi extraeuropei potei capire di cosa fossero effettivamente fatte e carpirne la ricetta. Questa che segue è una antica casalinga. “La” mia nonna Regina Elisa mi preparava la “pult” che intendeva quale variante alla polenta tradizionale, quella più o meno “spessa”, dura e compatta e, ricordo che la variabile era il quantitativo di farina in rapporto all’acqua ed il tempo di cottura molto più breve dei 40-50 minuti tradizionali. In questa ricetta che ho trovato a gradita sorpresa su LECCOTODAY, si aggiunge anche della farina bianca.


    Ingredienti:
    • Farina gialla 200 g
    • 50 g farina bianca
    • 800 ml acqua/200 ml latte
    • Latte e/o formaggio grattugiato nel piatto
    • Sale q.b.
    Versare l’acqua in una pentola, aggiungere il latte e salare. Portare ad ebollizione e unire a pioggia le farine, mescolando bene con una frusta per non far formare grumi. Cuocere a fiamma bassa mescolando di tanto in tanto sino a raggiungere una consistenza ancora un po’ fluida, non quella della polenta tradizionale cui siamo avvezziClicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   dataurl349035.png 
Visite: 307 
Dimensione: 103 Bytes 
ID: 2419384 , comunque circa 30’.
    Quando pronta servire la crema così ottenuta e condirla con latte freddo, e/o formaggio.
    Non voglio mancare di rispetto a te o alla tua ava, ma la polenta molle la odio--quanto e piu' del semolino. La polenta che mi piace, ma neanche troppo, perche' sono di sangue normanno-terrone-caucasico (insomma un meticcio mancante DNA norditalico) e' appunto quella dura, elastica, quasi direi gommosa, che si taglia col coltello a fette che potresti usare come fette di pane. E' piu' dura anche di quella tradizionale. Per intenderci, se sei dedito all'alieutica, come quella che si fa per pescare carpe e tinche, che una volta ben lavorata intorno all'amo, non viene sgretolata dall'acqua per almeno mezz'ora, tanto e' soda e semi-impermeabile. Condita (non quella per le carpe, alla quale aggiungevo la vaniglia) con una bella salsa con le spuntature di maiale e' quasi buona come la pastasciutta, anche se tra le due sceglierei la pastasciutta!
    Chi se fa' pecora, la lupa arabbiata se lo magna!

    Commenta

    • Luca1990
      ⭐⭐⭐
      • Mar 2020
      • 1911
      • Provincia di Venezia
      • Mambo - vizsla

      #3
      Da noi in veneto la polenta viene usata in tre modi.. quella classica oppure cotta e successivamente abbrustolita o si fa la “polentina” cioè qualcosa di simile a quella descritta sopra ma senza gli extra. Oggi si trova quella istantanea che trovo molto comoda..
      in sintesi la scelta dipende dalle preparazioni.. con un fritto di “schie” (gamberetti di laguna) si sposa bene quella più morbida..

      Commenta


      • Yed
        Yed commenta
        Modifica di un commento
        La polenta precotta, come gusto e consistena non ha parente con l'intera tradizionale !

      • Luca1990
        Luca1990 commenta
        Modifica di un commento
        Il declino dei tempi moderni!😂
    • Oizirbaf
      Moderatore Buona Forchetta
      • Nov 2014
      • 2101
      • Milano

      #4
      He! He! Provare per crredere.
      Poi de gustibus... Oggi se ne vedono di tutti i colori!



      Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   dataurl146284.png 
Visite: 285 
Dimensione: 185.4 KB 
ID: 2419494
      “Andò addirittura, secondo che aveva disegnato, alla casetta d’un certo Tonio, ch’era lì poco distante; e lo trovò in cucina, che, con un ginocchio sullo scalino del focolare, e tenendo, con una mano, l’orlo d’un paiolo, messo sulle ceneri calde,dimenava, col matterello ricurvo, una piccola polenta bigia, di gran saraceno. La madre, un fratello, la moglie di Tonio, erano a tavola; e tre o quattro ragazzetti, ritti accanto al babbo, stavano aspettando, con gli occhi fissi al paiolo, che venisse il momento di scodellare. Ma non c’era quell’allegria chela vista del desinare suol pur dare a chi se l’è meritato con la fatica. La mole della polenta era in ragion dell’annata, e non del numero e della buona voglia de’ commensali: e ognun d’essi, fissando, con uno sguardo bieco d’amor rabbioso, la vivanda comune, pareva pensare alla porzione d’appetito che le doveva sopravvivere. Mentre Renzo barattava i saluti con la famiglia, Tonio scodellò la polenta sulla tafferìa di faggio, che stava apparecchiata ariceverla: e parve una piccola luna, in un gran cerchio di vapori. Nondimeno le donne dissero cortesemente a Renzo: - volete restar servito? -, complimento che il contadino di Lombardia, e chi sa di quant’altri paesi! nonlascia mai di fare a chi lo trovi a mangiare, quand’anche questo fosse un ricco epulone alzatosi allora da tavola, e lui fosse all’ultimo boccone.” (A.Manzoni: I promessi Sposi Cap. V!)

      Noi Polentoni...


      Ultima modifica Oizirbaf; 02-04-24, 09:06.
      "...Apri la mente a quel ch'io ti paleso
      e fermalvi entro; ché non fa scienza,
      sanza lo ritenere, avere inteso..."

      Commenta


      • Er Mericano
        Er Mericano commenta
        Modifica di un commento
        La parola "tafferia" m'aveva lasciato perplesso. Dal contesto hocapito che era una tavola di legno, un tagliere, o qualcosa del genere. Poi per essere sicuro sono andato a trovarla su Iternet, e infatti avevo indovinato. Pero' il Manzoni, racconto' che prima di cominciare il suo capolavoro era andato a Firenze "a sciacquare i panni in Arno," probabilmente per ripulire il suo linguaggio dalle nefaste influenze norditaliche. Orbene, la parola "tafferia" viene dall'Arabo. Quini o i toschi sono un po' arabeggianti, se quella parola la trovo' nell'Arno, o in realta' deve essere anche andato a sciacquarli un po' anche nel Nilo o nell'Eufrate...
    • danguerriero
      ⭐⭐⭐
      • Feb 2010
      • 5339
      • ai confini dell'Impero
      • Elsa Donderius: Deutsch Kurzhaar

      #5
      Originariamente inviato da Oizirbaf

      dimenava, col matterello ricurvo
      Mi incuriosisce come mai il Manzoni abbia definito matterello ricurvo quello che probabilmente era un mestolo da polenta.
      Qualche idea?
      ...Im heil'gen Land Tirol...

      Commenta

      • Oizirbaf
        Moderatore Buona Forchetta
        • Nov 2014
        • 2101
        • Milano

        #6
        Originariamente inviato da danguerriero

        Mi incuriosisce come mai il Manzoni abbia definito matterello ricurvo quello che probabilmente era un mestolo da polenta.
        Qualche idea?
        In effetti da noi è sempre stato "el canel dela pulenta". Il fatto che qui venga specificato curvo debbo solo arguirlo!

        Bastone di legno a forma circolare.
        usata per mescolare la polenta all'interno della "stagneda" (calderuola)
        Con una mano s'impugnava un'estremità del bastone, mentre con l'altra lo si impugnava circa nella metà. Si inseriva il bastone nella polenta e si mescolava appoggiando il mattarello ai bordi della calderuola.


        Forse per non interferire con la catena che teneva sospeso "el caldar" sul fuoco.
        Tutte le cannelle (bastoni) per la polenta che ho sempre avuto occasione di vedere erano retti.

        Sarei incline a pensare che un "signor nobile" come il Sandrino non abbia avuto molte occasioni di praticar cucina e di appropinquarsi ad alcun focolare acceso col paiolo a preparar polenta.

        Però, or ora, la Pollastrra mi dice di aver visto cose che voi umani...
        anzi di aver visto effettivamente dei mestoli da polenta fatti retti come siamo abituati a vedere ma con una curva all'estremità, tipo uncino, apto a rimestare...
        Ultima modifica Oizirbaf; 02-04-24, 14:12.
        "...Apri la mente a quel ch'io ti paleso
        e fermalvi entro; ché non fa scienza,
        sanza lo ritenere, avere inteso..."

        Commenta

        • Yed
          ⭐⭐⭐
          • Sep 2012
          • 6377
          • Pordenone
          • Segugio Bavarese di montagna

          #7
          Tipico "menescul de polente" di casa nostra : cm 70/80 . Questo è macchinato a mano , una volta si provvedeva in famiglia col fai da te o acquistandolo/permuta dalle "barsane" che venivano in pianura a far cambio con "blave" o posto da dormire o un piatto di minestra ecc... Il baratto era di comune usanza.
          Clicca sull'immagine per ingrandirla.   Nome:   1606369568.jpg  Visite: 0  Dimensione: 9.1 KB  ID: 2419612

          Commenta


          • danguerriero
            danguerriero commenta
            Modifica di un commento
            Barsane intendi "da Barcis"?

          • Yed
            Yed commenta
            Modifica di un commento
            Non saprei, io so che le chiamavano così.
            Giravano per i paesi trascinando un carretto pieno di lavori in legno fatti dai loro mariti durante l'inverno : Cucchiai, mestoli, fruste da cucina, colini , gabbiette per il grillo, per uccellini e uccelloni da richiamo ecc..
            Vestivano di scuro e avevano le gonne molto lunghe e calzavano "scufiess" o "dalmines" scarpe di stoffa o zoccoli in legno, a secondo se le strade (non asfaltate di quei tempi) erano asciutte o bagnate.

          • danguerriero
            danguerriero commenta
            Modifica di un commento
            Dalla descrizione che fai, sicuramente erano donne della Val Cellina (Barcis, Cimolais, Erto e Casso)
        • Oizirbaf
          Moderatore Buona Forchetta
          • Nov 2014
          • 2101
          • Milano

          #8
          Debbo dire che nel mare magnum di spesso colpevole ignoranza anche laddove la stessa non dovrebbe essere accetta... mi consolo vedendo come tra gentiluomini...cacciatori si riesca a "far cultura" anche solo parlando di umile polenta.

          "Così tra questa
          immensità s'annega il pensier mio:
          e il naufragar m'è dolce in questo mare."
          Ultima modifica Oizirbaf; 03-04-24, 08:32.
          "...Apri la mente a quel ch'io ti paleso
          e fermalvi entro; ché non fa scienza,
          sanza lo ritenere, avere inteso..."

          Commenta

          • Duecanne
            ⭐⭐⭐
            • Jun 2020
            • 1002
            • Friuli
            • springer spaniel

            #9
            Divagando sulla polenta, per me che sono celiaco, è il mio pane quotidiano, che faccio personalmente nella cucina economica fuoco a legna e paiolo.
            Siccome sono pure intollerante ai latticini non mi posso permettere di farla secondo la ricetta di Oizirbaf. Comunque la polentina molle versata in una scodella, allargata al centro con un mestolo a fondo sferico, ed ivi versato all'interno il fondo di cottura della salsiccia affumicata e la salsiccia stessa tagliata a dischetti, è un piatto tipico della Carnia.
            Guarda caso ho in fase di ultimazione un mestolo per la polenta.
            Si sta come d'autunno sugli alberi le foglie....

            Commenta


            • Er Mericano
              Er Mericano commenta
              Modifica di un commento
              Bella, 'sta pagaia. Che tipo di canoa hai? :-)

            • Duecanne
              Duecanne commenta
              Modifica di un commento
              è larga 5 cm. non ci prendi molta acqua

            • danguerriero
              danguerriero commenta
              Modifica di un commento
              Nella zona di Rigolato, "a si fevela dut cu le "o""
              Mario e Marìo
              la Biro (che non è la penna)
              un Breo
              il Vacio
              il Curiero
              etc....
          • Yed
            ⭐⭐⭐
            • Sep 2012
            • 6377
            • Pordenone
            • Segugio Bavarese di montagna

            #10
            Originariamente inviato da Duecanne
            Divagando sulla polenta, per me che sono celiaco, è il mio pane quotidiano, che faccio personalmente nella cucina economica fuoco a legna e paiolo.
            Siccome sono pure intollerante ai latticini non mi posso permettere di farla secondo la ricetta di Oizirbaf. Comunque la polentina molle versata in una scodella, allargata al centro con un mestolo a fondo sferico, ed ivi versato all'interno il fondo di cottura della salsiccia affumicata e la salsiccia stessa tagliata a dischetti, è un piatto tipico della Carnia.
            Guarda caso ho in fase di ultimazione un mestolo per la polenta.
            Che legno è ?
            Anche la pitina di Dan è adatta a quella cenetta :)

            Commenta


            • Duecanne
              Duecanne commenta
              Modifica di un commento
              Faggio ovviamente
          • danguerriero
            ⭐⭐⭐
            • Feb 2010
            • 5339
            • ai confini dell'Impero
            • Elsa Donderius: Deutsch Kurzhaar

            #11
            Originariamente inviato da Duecanne
            Divagando sulla polenta, per me che sono celiaco, è il mio pane quotidiano, che faccio personalmente nella cucina economica fuoco a legna e paiolo.
            Siccome sono pure intollerante ai latticini non mi posso permettere di farla secondo la ricetta di Oizirbaf. Comunque la polentina molle versata in una scodella, allargata al centro con un mestolo a fondo sferico, ed ivi versato all'interno il fondo di cottura della salsiccia affumicata e la salsiccia stessa tagliata a dischetti, è un piatto tipico della Carnia.
            Guarda caso ho in fase di ultimazione un mestolo per la polenta.
            Ma sei un carnico? Senza Dio e con l'anima di cartone???

            Grandissimo Duecanne!

            W la Carnia!!!
            ...Im heil'gen Land Tirol...

            Commenta


            • Duecanne
              Duecanne commenta
              Modifica di un commento
              L'origine è li, poi una parentesi lombarda, ed ora a Gemona.
              Dell'anima di cartone non l'avevo mai sentita.

            • danguerriero
              danguerriero commenta
              Modifica di un commento
              Biele Glemone!
              Benvignut tal forum!

            • Duecanne
              Duecanne commenta
              Modifica di un commento
              No tabaj trop di mangjà (a le dibant tira la gole e no podê), ma o soi sul forum da 3 agns

          Argomenti correlati

          Comprimi

          Attendere..