Chi legge qualche volta le ricette che “catturo” qua e là nei vari pollai tra Azdore, regiure, massaie e financo Maitresse di bianco vestite, Maitre altezzosi e stiff- necked, anche gente che fa cadere dal cielo l’uovo in chierichetto, sa bene come sia io un povero ausone, magari più specificamente insubro/allobrogo o gallo, attirato normalmente dalle cose semplici, non necessariamente semplici da fare, ma con poche…”fogne” dentro, piatti che non sembrino sabbe infernali e druidiche pozioni…
Ebbi modo di girare tutto il mondo per lavoro a raccattar pazienti assicurati con le varie “assurancetourix” e negli angoli della madre Terra assaggiai un po’ di tutto: roba eccelsa e pozioni infernali, *****cce (ah...non lo scrivi? E allora: "feciacce" tiè!) pastrugnate con conseguenti iperemesi in volo; a volte mancò il coraggio di appropinquarsi a certe troiate dopo aver visto come era conciato il…cuoco…
Così finii per forgiare e definire i gusti sulla cucina di casa materna/paterna e, successivamente, quella coniugale della “Pollastra”. Estremamente semplici ed efficaci che mi valsero spesso i complimenti per le performances culinarie durante le notti ospedaliere che in tutto il mondo, come ho potuto constatare, hanno sempre qualche collega o nurse amante di qualcosa da fare rapidamente e buono per rintemprarsi, quando possibile, dopo qualche mostruoso e snervante stress chirurgico o rianimativo.
I frascatelli sono la variante toscana dei frascarelli marchigiani e sono da servire come primo piatto in brodo. In realtà la ricetta tradizionale prevede l’utilizzo del riso a cui si aggiunge la farina per dare origine ad una sorta di polenta. Ma questa versione è molto più simile alla stracciatella di cui si è già parlato.

Ingredienti:
• farina
• 3 uova
• 1 litro e mezzo di brodo (preparato a vostro gusto)
• parmigiano
• sale e pepe quanto basta
• olio extravergine
Mettere a bollire il “pre-parato” brodo di vostro gusto e gradimento.
Sbattere le uova con un paio di pizziconi di parmigiano grattugiato ed una “punta “ d’olio.
Disporre quattro o cinque pugni di farina in una piccola teglia (20-25 cm) spargervi sopra disordinatamente le ova sbattute e fare “rigirare”il tutto saltando e ripassare poi con la punta delle dita il disordinato impasto che si sarà formato. Setacciare con un piccolo setaccio il composto eliminando tutta la farina.
Versare il tutto dentro il brodo che sarà giunto a bollore e, quando riprenderà il bollore, pochi secondi e i frascatelli saranno pronti.
Servire con una spolveratina di parmigiano ed un po’ di pepe.
Un’occhiata al video varrà più di qualsiasi ricetta!
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