Pur tuttavia diventa un feroce masochismo perchè stò letteralmente "sbavando" pensando a questo piattino che oggi non posso permettermi perchè in netto contrasto con la mia attuale dieta ipocalorica...
Comunque nella sua apparente banalità si tratta di una ricettina appropriata per una pastasciuttata con gli amici nembrotti ed...anche anticaccia come i miei che me la chiedono ancora:
Tagliatelle con ragù bianco di capriolo alla “Gislon”
Ingredienti per quattro persone “normali”: - 500 gr di polpa di capriolo (va bene qualsiasi parte)
- mezza cipolla tritata fine
- un bel “giro d’olio” EVO (diciamo ½ bicchiere)
- panna due cucchiai.
- un po’ di brodo (va bene anche di dado)
Appassire la cipolla nell’olio, aggiungere la carne finemente triturata (gli amatori useranno la “mezzaluna”, i professionisti che fanno i “fighi”, useranno il coltellaccio!)
Cuocere inizialmente a fiamma moderata sino a fare “asciugare” la carne, poi continuare la cottura per 2-3 ore a fiamma bassa, aggiungendo man mano qualche cucchiaiata di brodo sino ad ottenere il “disfacimento” della carne. Il tempo di cottura dipenderà dall’anagrafe dell’animale…
Aggiungere la panna, mescolare e spegnere.
Aggiustare di sale e pepare.
Condire 250 grammi di tagliatelle all’ovo e scoprirete un nuovo modo di gustare questo selvatico.
PS “Gislon” non è un cuoco o un cacciatore… E’ un collega chirurgo del mio ospedale appassionato di cinghiale e capriolo in…cucina.