Lepre in salmì della nonna.

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  • Oizirbaf
    Moderatore Buona Forchetta
    • Nov 2014
    • 2097
    • Milano

    #1

    Lepre in salmì della nonna.

    Le ricette di cucina, si sa, con tutte le sfumature regionali, familiari, individuali, presentano, spesso, anche delle pur minime varianti in seno ad un tema comune anche se ben noto e radicato. Nella cultura della caccia in cucina la lepre in salmì riveste il ruolo del “classico” . Almeno nell’ambito della selvaggina da pelo.
    Questa, della gentile sig. Silvana Bergamaschi Grassani (“Cacciagione in Cucina”– Carlo Lorenzini Editore) Ha tutti i crismi per rappresentare qualcosa di molto insolito, almeno per me, in ambito “lepre”. Mi dolgo del fatto di non avere sotto mano un bel leporide lagomorfo, neanche surgelato, da quasi esclusivo ungulatista quale sono, ma penso che nella prossima stagione avrò qualche occasione di “tirar fuori” il valtrumplino So2 che da troppo tempo non dice la sua. Se qualcuno conoscesse già questa ricetta non me ne voglia, anzi ragguagli ed informi perché anche noi si possa apprezzare in attesa del momento magico della fucilata all’orecchiona.
    Ingredienti:
    • Mezza lepre (dipenderà dalle dimensioni…)
    • Burro 50g
    • Un bicchiere d’olio
    • ½ limone a fettine
    • 1 cipolla bianca
    • 1,5 l di vino bianco secco. Brodo
    • 2 manciate di prezzemolo
    • 2 acciughe sott’olio
    • 100 g di salame fresco o salsiccia.
    • 100 g di fegato di vitello
    • Sale e pepe
    Per la marinata:
    • 2 bicchieri di aceto (per i miei gusti un po’ troppo! Userei il vino!)
    • 1 gambo di sedano, una cipolla, una carota uno spicchio d’aglio, salvia e rosmarino.
    Immergete la lepre tagliata a pezzi nella marinata e lasciatevela tutta la notte.
    Al momento di cuocerla sgocciolatela e ponetela in un tegame con 40 g di burro, il bicchiere d’olio, il limone, la cipolla tritata. Quando ben rosolata sfumate con un bicchiere di vino bianco e quando questo sarà evaporato altro vino e brodo insieme (circa ½ l), sale e pepe. Fate cuocere adagio per circa 2 ore.
    A parte preparate la salsa. A freddo mettete in una casseruola il resto del burro qualche cucchiaio d’olio, il prezzemolo, il salame, le acciughe ed il fegato tritati sottili. Quando tutto comincia a rosolare aggiungete un bicchiere di vino bianco e così via sino a consumarne circa 1 litro e ad ottenere la consistenza di una crema. Salare e pepare se necessario.
    Ora prendete la lepre, la si disponga su un piatto fondo e la si ricopra di salsa.
    Servitela con polenta.
    "...Apri la mente a quel ch'io ti paleso
    e fermalvi entro; ché non fa scienza,
    sanza lo ritenere, avere inteso..."
  • Yed
    ⭐⭐⭐
    • Sep 2012
    • 6364
    • Pordenone
    • Segugio Bavarese di montagna

    #2
    Per me ricetta anomala (limone, aceto, prezzemolo e acciughe) comunque si potrebbe assaggiare (trattandosi di 1/2 lepre).
    Peccato manchi l'orecchiona [cuori]Drool]

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    • Oizirbaf
      Moderatore Buona Forchetta
      • Nov 2014
      • 2097
      • Milano

      #3
      Io ho imparato a non stupirmi più di nulla nell'accostamento di sapori ed ingredienti. L'unica cosa che non mi piace (ma è personale) è l'uso dell'aceto sulle carni. Non mi piace il sapore finale.
      Poi gli altri accostamenti sono da provare.
      Una cosa da dire: io non riesco più a considerare L'acciuga, quella salata come la intendiamo noi, un "pesce". Faccio proprio fatica. Mi suona come un ingrediente come un altro...
      Se dai un'occhiata alla ricetta "manzo all'olio" http://www.ilbraccoitaliano.net/foru...nzo+all%27olio ti assicuro che le acciughe ci stanno meravigliosamente.
      comunque son curioso di provare.
      Oizirbaf
      "...Apri la mente a quel ch'io ti paleso
      e fermalvi entro; ché non fa scienza,
      sanza lo ritenere, avere inteso..."

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      • Yed
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        • Sep 2012
        • 6364
        • Pordenone
        • Segugio Bavarese di montagna

        #4
        Anche nella salsa "Peearada" che nel Veneto accompagna spesso la lepre o altre carni.

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        • Franzpero
          • May 2017
          • 149
          • Verona

          #5
          Ciao, le acciughe salate con la selvaggina mi lasciano stupito ma curioso, vengo da una famiglia "talebana" in fatto di cucina. Non mancherò di provare quando troverò il materiale ( cosa non facile non andando più a caccia ). Proverò a guardare all' Esselunga in stagione a volte si trova qualcosina di congelato...... Concordo con te sull'aceto
          Non fucilarmi per il ripiego sulla selvaggina ma necessità fa virtù...
          Molto interessante quella ricetta che hai citato mi ispira molto con altre carni della tradizione veronese dato che non pratico più la caccia, non dico quali per non venir bannato.
          Francesco

          ---------- Messaggio inserito alle 10:31 AM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 10:28 AM ----------

          Originariamente inviato da Yed
          Anche nella salsa "Peearada" che nel Veneto accompagna spesso la lepre o altre carni.
          Ciao, ma di che salsa ti intendi non riesco a capire, se ti riferisci alla Pearà ha tutta un'altra preparazione: burro midollo, pan grattato e tanto ma tanto pepe e brodo; molti ci mettono anche del parmigiano grattugiato ma personalmente in questa non piace e nella tradizione non ci va è venuta fuori ai tempi della mucca pazza .
          Le acciughe di solito nella salsa verde.
          Francesco
          Ultima modifica Franzpero; 11-08-19, 09:43. Motivo: ortografia

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          • Oizirbaf
            Moderatore Buona Forchetta
            • Nov 2014
            • 2097
            • Milano

            #6
            questa è la "Pearà":

            e questa è la "peverada":
            La salsa peverada è una salsa della cucina veneta preparata con un trito di fegatini di pollo, acciughe ed aglio. Scopri come realizzare la ricetta.

            due cose totalmente diverse entrambe buonissime.
            La peverada, infatti contiene i tre ingredienti che fanna arricciare il naso al nostro Yed!
            mi sa che, se nessuno l'ha ancora postata, ora controllo, vado a pubblicare la classica ricetta dei bolliti con la "Pearà".
            (stagione giusta!)
            Ma sì! Che pirla! l'ho postata io qui:

            La "senectus ipsa morbus!" Azz!
            "...Apri la mente a quel ch'io ti paleso
            e fermalvi entro; ché non fa scienza,
            sanza lo ritenere, avere inteso..."

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            • Yed
              ⭐⭐⭐
              • Sep 2012
              • 6364
              • Pordenone
              • Segugio Bavarese di montagna

              #7
              Originariamente inviato da Oizirbaf
              questa è la "Pearà":

              e questa è la "peverada":
              La salsa peverada è una salsa della cucina veneta preparata con un trito di fegatini di pollo, acciughe ed aglio. Scopri come realizzare la ricetta.

              due cose totalmente diverse entrambe buonissime.
              La peverada, infatti contiene i tre ingredienti che fanna arricciare il naso al nostro Yed!
              mi sa che, se nessuno l'ha ancora postata, ora controllo, vado a pubblicare la classica ricetta dei bolliti con la "Pearà".
              (stagione giusta!)
              Ma sì! Che pirla! l'ho postata io qui:

              La "senectus ipsa morbus!" Azz!
              Tutt'altro, quando c'è la spalmo sui crostini.... [brindisi] (bassa di limone però)

              ---------- Messaggio inserito alle 05:20 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 05:14 PM ----------

              Originariamente inviato da Franzpero
              Ciao, le acciughe salate con la selvaggina mi lasciano stupito ma curioso, vengo da una famiglia "talebana" in fatto di cucina. Non mancherò di provare quando troverò il materiale ( cosa non facile non andando più a caccia ). Proverò a guardare all' Esselunga in stagione a volte si trova qualcosina di congelato...... Concordo con te sull'aceto
              Non fucilarmi per il ripiego sulla selvaggina ma necessità fa virtù...
              Molto interessante quella ricetta che hai citato mi ispira molto con altre carni della tradizione veronese dato che non pratico più la caccia, non dico quali per non venir bannato.
              Francesco

              ---------- Messaggio inserito alle 10:31 AM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 10:28 AM ----------


              Ciao, ma di che salsa ti intendi non riesco a capire, se ti riferisci alla Pearà ha tutta un'altra preparazione: burro midollo, pan grattato e tanto ma tanto pepe e brodo; molti ci mettono anche del parmigiano grattugiato ma personalmente in questa non piace e nella tradizione non ci va è venuta fuori ai tempi della mucca pazza .
              Le acciughe di solito nella salsa verde.
              Francesco
              Le acciughe sono come il prezzemolo, le si mettono un po' dappertutto...[:D]
              Indispensabili nella salsa tonnè, che anche senza vitello, col pane è un aperitivo fantastico da accompagnare con un buon frizzantino [brindisi]

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              • Franzpero
                • May 2017
                • 149
                • Verona

                #8
                Originariamente inviato da Yed
                Tutt'altro, quando c'è la spalmo sui crostini.... [brindisi] (bassa di limone però)

                ---------- Messaggio inserito alle 05:20 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 05:14 PM ----------



                Le acciughe sono come il prezzemolo, le si mettono un po' dappertutto...[:D]
                Indispensabili nella salsa tonnè, che anche senza vitello, col pane è un aperitivo fantastico da accompagnare con un buon frizzantino [brindisi]
                Ciao, sono pienamente d'accordo con te!
                Francesco

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                • pointer56
                  ⭐⭐⭐
                  • Sep 2013
                  • 5185
                  • Pordenone
                  • pointer femmina Aura - bassotto tedesco a pelo duro femmina Frida

                  #9
                  La salsa peverada la faceva mia nonna per la sua mitica lepre in salmì, solo che non la chiamava così, anzi, non la chiamava proprio: fegato della lepre rinforzato da qualche fegatino di pollo; cipolla rosolata con prezzemolo; salame fresco; due tre acciughe salate; una sostanziosa grattata di pepe; vino bianco a sfumare; alla fine tritava o passava tutto; (a parte il salame e il fegato di lepre, è praticamente la ricetta per i crostini toscani... che vengono buoni e più rustici anche col fegato dell'orecchiona). Occhio, che è per stomaci robusti!

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                  • LauraAndrea
                    Ho rotto il silenzio
                    • Dec 2019
                    • 12
                    • Rimini

                    #10
                    Abbinamenti interessanti da provare! Grazie :-)

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