ricetta trovata (e liberamente interpretata) su: "La grande Cucina Italiana" A Mondadori 2004 - McRae Books Srl, Firenze.
Chissà che questa stagione venatoria, dopo anni esclusivamente a “canna rigata”, complice la difficoltà di viaggi e trasferimenti, non sia (per me) l’anno di qualche pregiato pennuto incarnierato in proprio (!) e conseguente "autarchica" variazione culinaria da “pelo a piuma!”
Ingredienti:
• 1 fagiano da 1,2 Kg o giù di lì (ma…anche una bella faraona!)
• 30 g di burro
• 8 cucchiai di olio evo (120 ml)
• 60 g di pancetta a cubetti
• Sale e pepe nero macinato a piacere
• 125 ml di vino bianco secco
• 200 g di fegatini di pollo
• 1 salsiccia piccola sbriciolata (comunemente chiamato anche “salamino” crudo!)
• 4 filetti di acciuga
• La scorza ed il succo di un limone
• 1 spicchio d’aglio
• 2 cucchiai di prezzemolo tritato fine
• 1 cucchiaio di aceto balsamico (non quello da un miliardo di €/l…va bene anche quello di Monari Federzoni…Eh! 6 € 250 ml !)
Sciacquate, asciugate e tagliate in 6 pezzi il pennuto prescelto. Sciogliete il burro in una casseruola (Artusi direbbe una “cazzarola” !), unitevi quattro cucchiai d’olio e la pancetta e adagiatevi il volatile a rosolare a fuoco vivo. Salate e pepate; irrorate con il vino e coprite. Abbassate, quindi, il foco e lasciate cuocere per un’oretta rigirando agni tanto le carni.
In altro acconcio tegame sbocconcellate la salsiccia, tagliate a pezzetti i fegatini, i filetti d’acciuga, tritate la scorza del limone e l’aglio. Soffriggete il tutto nei rimanenti quattro cucchiai d’olio aggiungendo il prezzemolo ed il succo del limone. Unite l’aceto, un pizzico di sale, abbondante pepe e togliete dal foco. Trasferire le carni sul piatto da portata preriscaldato; coprire (starebbe meglio il più sacrale “aspergere”) con la salsa e servite ai fortunati commensali. Auspicabilmente non animalisti né vegani …praticanti!
Oizirbaf