"Öf cunt i tumatis” (uova con i pomodori)

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  • Oizirbaf
    Moderatore Buona Forchetta
    • Nov 2014
    • 2095
    • Milano

    #1

    "Öf cunt i tumatis” (uova con i pomodori)

    Vista la folta presenza in zona degli amanti delle ova, posto questa ricetta che credevo di avere già riportato!
    Uova con i Pomodori.
    Una ricetta che chissà da dove viene…In casa mia la ricordo dall’infanzia ed il suo nome in milanese era “öf cunt i tumatis”, una sorta di uova strapazzate con il sugo di pomodoro e pancetta a listelle. Rapida e veloce quanto gustosa. Da scapoli!
    (alla prima occasione posto la foto!)
    Ingredienti:

    • Due (o più) uova
    • Quattro pomodori ramati (o, per praticità, Un barattolo di polpa pronta)
    • 30 g di pancetta tesa
    • Quattro cucchiai d’olio
    • ½ cipolla
    • Sale e pepe q.b. qualche fogliolina di basilico fresco.

    Preparazione;
    Soffriggere in un tegame con l’olio la cipolla tritata, , aggiungere la pancetta a listelle o cubetti e proseguire sino alla trasparenza. Unire la polpa pronta o i pomodori sbollentati, pelati e tagliati a cubetti, salare. Cuocere per una quindicina di minuti senza mescolare Qualche fogliolina di basilico sarà gradita.
    Unire le uova sbattute e mescolare sino a far rapprendere il tutto a fuoco moderato.
    Possono piacere abbastanza fluide o più rapprese tendenti verso la “frittata”.
    Io sono per le prime. Anche la pancetta può essere scelta nella variante affumicata a seconda dei gusti e, ovviamente, molte sono le varianti ma questa è quella che mi ricorda la mia infanzia.
    Oizirbaf
    Ultima modifica Oizirbaf; 02-05-22, 10:40.
    "...Apri la mente a quel ch'io ti paleso
    e fermalvi entro; ché non fa scienza,
    sanza lo ritenere, avere inteso..."
  • Luca1990
    ⭐⭐⭐
    • Mar 2020
    • 1911
    • Provincia di Venezia
    • Mambo - vizsla

    #2
    Immagino la bontà!

    La mia variante invece prevede un soffritto molto abbondante di cipolla su cui mettere salsa di pomodoro.. dopo un po’ si aggiungono le uova sode tagliate a metà a insaporire con questo mix di cipolla e pomodoro.. a piacere peperoncino e origano

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    • Er Mericano
      ⭐⭐⭐
      • Feb 2022
      • 2024
      • Alabama
      • Labrador

      #3
      Quando ho letto l titolo di questa discussione e ho visto la parola "cunt" per un momento, Fabbbbbri', mi sono meravigliato che tu avessi accantonato la tua consueta pudicizia nello scrivere e avessi calpestato le norme dell'etichetta per usare pubblicamente una parola cosi' volgare--in inglese--che a prima vista suggeriva un uso dildonico dei pomidoro. Ma poi ho capito immediatamente che si trattava di una parola dialettale italiana, senza alcun sottofondo autoerotico, anche perche' i pomidori poco si prestano a perversioni che prevedono invece l'uso di ortaggi di forme e solidita' diverse da quelle del tipico pomodoro. Neanche il San Marzano ancora verde si presterebbe...

      Poi, del resto, in spagnolo anche la parola "huevos," uova, ha un altro significato nel cui contesto non si deve usare in presenza di signorine illibate e pudiche.
      Chi se fa' pecora, la lupa arabbiata se lo magna!

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      • Oizirbaf
        Moderatore Buona Forchetta
        • Nov 2014
        • 2095
        • Milano

        #4
        Debbo dire che mi aspettavo un simile fraintendimento. Conoscendo il soggetto e l’acuminata sua penna oggetto delle mie corrette previsioni. Ricordo un siciliano,con cui frequentavo un corso quinquennale di tedesco, quando udi’ una frase in cui c’era la parola “truccarsi” (schminken): mii! Si sminchiano ?!
        Non confidare nella mia “pudicizia” che viene qui ostentata per puro ruolo…formale!
        Sono usualmente alquanto… sboccato e debbo mordermi la lingua quando certe costruzioni verbali, allusioni e doppi sensi linguistici mi…avviluppano!😁
        "...Apri la mente a quel ch'io ti paleso
        e fermalvi entro; ché non fa scienza,
        sanza lo ritenere, avere inteso..."

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        • Yed
          ⭐⭐⭐
          • Sep 2012
          • 6350
          • Pordenone
          • Segugio Bavarese di montagna

          #5
          Originariamente inviato da Luca1990
          Immagino la bontà!

          La mia variante invece prevede un soffritto molto abbondante di cipolla su cui mettere salsa di pomodoro.. dopo un po’ si aggiungono le uova sode tagliate a metà a insaporire con questo mix di cipolla e pomodoro.. a piacere peperoncino e origano
          Oppure prezzemolo, che sta bene dappertutto [:D][brindisi]

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          • Er Mericano
            ⭐⭐⭐
            • Feb 2022
            • 2024
            • Alabama
            • Labrador

            #6
            Originariamente inviato da Yed
            Oppure prezzemolo, che sta bene dappertutto [:D][brindisi]
            Puturusino ogn' menestra

            ---------- Messaggio inserito alle 04:36 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 04:22 PM ----------

            Originariamente inviato da Oizirbaf
            Debbo dire che mi aspettavo un simile fraintendimento. Conoscendo il soggetto e l’acuminata sua penna oggetto delle mie corrette previsioni. Ricordo un siciliano,con cui frequentavo un corso quinquennale di tedesco, quando udi’ una frase in cui c’era la parola “truccarsi” (schminken): mii! Si sminchiano ?!
            Non confidare nella mia “pudicizia” che viene qui ostentata per puro ruolo…formale!
            Sono usualmente alquanto… sboccato e debbo mordermi la lingua quando certe costruzioni verbali, allusioni e doppi sensi linguistici mi…avviluppano!��
            E meno male che l'insegnante del tuo corso di teutonico non disse, in tale aspro linguaggio, il corrispondente dell'italiano "il gatto nel carbone." Io illo tempore avevo una ragazza tedesca, e una volta, parlando dei nostri rispettivi linguaggi mentre cenavamo in un ristorante di Roma, io appunto le chiesi (malignamente) di tradurre in tedesco "il gatto nel carbone." lei lo fece--purtroppo a voce alquanto alta perche' anche lei, come la sua voce, era piuttosto "alta," cioe' "high," o ALTICCIA grazie alla quantita' di vino che aveva trangugiato. E gli avventori seduti ai tavoli vicino al nostro ci guardarono male, sorpresi che una giovane tanto caruccia ed elegante (era un'amministratrice dell'ente spaziale europeo, mica una strappona) dicesse una porcheria del genere... Ovviamente non stavamo cenando da "Cencio alla Parolaccia," un posto dove non sarei mai andato perche' pagare per essere insultati non mi pare una sciccheria...

            E siccome siamo qui nella cartella della buona forchetta, credo di non esulare dal soggetto se racconto un altro malinteso linguistico che accadde tantissimi anni fa in Italia. Io e mia moglie, insieme a mio fratello e sua moglie eravamo stati invitati a cena da carissimi amici di Frascati. La moglie del nostro amico aveva preparato, con un paio di polli ruspanti, un pollo alla cacciatora veramente magnifico. L'amico, vedendo con che piacere mia moglie aveva mangiato tale pollo, per sciorinare il suo inglese (mia moglie e' americana, di origini scozzesi/irlandesi) le disse:
            "Cathy, would you like another piece of my cock?" Mio fratello e mia cognata (anche lei americana) scoppiarono a ridere. Mio fratello, che stava bevendo un bicchiere di vino si strozzo' dal ridere. Mia moglie guardo' l'amico con fare sorpreso, ed io, avendo si' capito che cosa volesse dire il nostro Anfitrione in inglese, feci finta di infuriarmi, alzandomi in piedi e sbattendo il pugno sul tavolo, e gridando,"What do you mean, ANOTHER piece of my cock?" Il nostro amico rimase a bocca aperta, incapace di capire il perche' di tali reazioni. Lui credeva di aver chiesto a mia moglie se volesse un altro pezzo di pollo... In realta', cio' che aveva detto era "Cathy, ti piacerebbe un'altro pezzo del mio caxxo?" col significato di "vorresti fare sesso con me ancora una volta?" Pollo si dice "chicken" in inglese, e "cock" ormai in slang americano significa appunto "caxxo." Per evitare malintesi, in America oggi per indicare il maschio del pollaio non si usa piu' "cock," ma "rooster." Passata l'ilarita' (nostra) del momento, spiegammo al nostro amico l'errore linguistico che aveva commesso, concludendo la correzione con il romanissimo, "A Gianca', parla come magni!"
            Non che io sia immune da tali svarioni, dopo tanti anni negli U.S. Una volta, in vacanza in Italia, dopo aver assaggiato una magnifica marmellata di pesche fatta in casa da mia madre, le dissi, "Ottima, mamma, e poi non contiene preservativi!" Mia madre mi guardo' come se fossi un idiota. "Ma che cavolo dici? Preservativi nella marmellata?" Be', in inglese i preservanti si chiamano preservatives, mentre i preservativi si chiamano condoms... E del resto anche mia moglie, il cui italiano e' una ciofeca sgrammaticata, parlando con mia madre accenno' a delle mutandine di "pizza" (volendo dire "pizzo") che aveva comprato in un negozio di Roma. E Mamma, ridendo, le chiese se non le trovasse alquanto appiccicose.

            A proposito di lingue, Fabbbri', hai qualche buona ricetta per la lingua bovina?
            Ultima modifica Er Mericano; 02-05-22, 23:05.
            Chi se fa' pecora, la lupa arabbiata se lo magna!

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            • Oizirbaf
              Moderatore Buona Forchetta
              • Nov 2014
              • 2095
              • Milano

              #7
              Oltre al "gatto nel carbone" in Krukko abbiamo anche "i calcoli di Nonna Ada" in Gallico: "Les calculs de grand-mère Ada"

              A
              proposito di lingue, Fabbbri', hai qualche buona ricetta per la lingua bovina?
              certo!



              (quest'ultima al post del 2.11.20 del trd)

              eccone un'altra:
              La lingua in salsa rossa è un piatto tipico della gastronomia piemontese a base di lingua di manzo, salsa di pomodoro e peperone rosso

              Lingua in salsa rossa
              un piatto tipico della gastronomia piemontese. Nell’astigiano viene servita normalmente come La lingua in salsa rossa è antipasto, ma la sua corposità la rende adatta anche come secondo gustoso e leggero. Molto apprezzata per la sua bontà, non è raro trovare questa pietanza nei menù dei ristoranti locali e tipici. Tuttavia la reperibilità degli ingredienti e la semplicità della preparazione rendono questo piatto facile da preparare anche in casa.
              Ingredienti per 4 persone
               1 kg circa di lingua di manzo
               1 cipolla
               sedano
               1 carota
               6/7 pomodorini
               1 spicchio d’aglio
               1 rametto di prezzemolo
               qualche foglia di alloro
               1 chiodo di garofano
               sale qb
              Per la salsa
               150 grammi di salsa di pomodoro
               50 gr di cipolla
               50 grammi di peperone rosso sott’aceto
               25 grammi di sedano
               2 filetti di acciuga
               un pizzico abbondante di zucchero
               1 cucchiaio abbondante di vino
               1 cucchiaio abbondante di aceto
               25 grammi di olio
               10 grammi di burro
               pepe
              La lingua
              Introdurre il chiodo di garofano nella cipolla. Mettere a bollire tutte le verdure, ben pulite, in circa 3 litri circa di acqua unendovi l’alloro. Lavare la lingua sotto l’acqua corrente e aggiungerla alle verdure quando l’acqua avrà raggiunto il bollore. Aggiungere il sale e far cuocere a recipiente semi coperto per circa 3 ore. Quando la lingua sarà cotta toglierla dal brodo, pelarla e poi immergerla nuovamente nel brodo e lasciarla raffreddare. Quando sarà leggermente tiepida, toglierla dal brodo, tagliarla a fettine sistemandole bene nel piatto di portata.

              La salsa rossa
              Lavare e tritare finemente la cipolla e il sedano facendoli appassire nel burro e nell’olio messi a riscaldare in una padella dal fondo antiaderente. Tritare finemente il peperone e i filetti di acciuga e aggiungerli nella padella. Pepare generosamente e mescolare irrorando con il vino e l’aceto ed aggiungendo lo zucchero e la salsa di pomodoro. Mescolare bene e lasciar sobbollire per circa 10 minuti. Se serve, aggiustare di sale.
              Il piatto può essere presentato in tavola in due modi. Cospargendo di salsa rossa le fettine di lingua oppure raccogliendo la salsa in una coppetta a parte ed appoggiandola in tavola di fianco al piatto con la lingua.

              Lingua di vitello in salsa piccante
              Ingredienti:

              • 700 g. di lingua di vitello
              • 1 cipolla grossa o 2 piccole
              • 1 spicchio di aglio
              • 5 filetti d’acciuga
              • 1 manciatina di capperi
              • 4 cetrioli sottaceto
              • 1 ciuffo di prezzemolo
              • 1 cucchiaio di senape
              • 1 cucchiaio di aceto bianco

              Fate lessare la lingua in acqua salata per circa due ore.
              In un tegame mettete il burro con la cipolla e l’aglio finemente tritati, fate rosolare bene, aggiungete i filetti di acciuga, fateli sciogliere bene utilizzando un cucchiaio di legno, unite i capperi, un cucchiaio di aceto bianco e un bicchiere di acqua.
              Lasciate cuocere la salsa per qualche istante poi unite la lingua che avrete tagliato a fettine sottili e lasciatela insaporire per circa 15 minuti.
              Togliete le fettine di lingua e mettetele in una pirofila che vada nel forno, unite al sugo di cottura il prezzemolo ben tritato, i cetriolini tagliati a pezzetti e un cucchiaio di senape francese.
              Se volete la salsa meno forte mettete solo una puntina di senape. Amalgamate bene la salsa e versatela sulla lingua.
              Passate la pirofila nel forno ben caldo per circa cinque minuti e servite subito.

              Per accertarvi che la lingua sia cotta al punto giusto punzecchiatela con la forchetta, se penetra facilmente nella carne sarete sicure che la cottura è al punto giusto.

              Lingua di vitello con salsa al Marsala

              Un’ulteriore variazione in tema di “lingua”. Non necessariamente di vitello. Se cotta al punto giusto anche quella di manzo, che pesa circa il doppio, risulterà morbida e saporita.
              Aggiusteremo le dosi per la salsa in relazione al peso della lingua.

              Ingredienti:
              • Una lingua di vitello (circa 1 Kg)
              • 2 cipolle
              • 1 spicchio d’aglio
              • ½ bicchiere di salsa di pomodoro
              • 1 ciuffo di prezzemolo
              • 2 foglie di salvia
              • 1 gambo di sedano
              • 3 chiodi di garofano
              • 2 foglie di alloro
              • 100 ml di olio evo
              • 100 ml di Marsala
              • Sale

              Mettere in una pentola con abbondante acqua salata una cipolla tagliata in quattro parti, i chiodi di garofano, la salvia, il prezzemolo il sedano, l’alloro e lessare la lingua con gli aromi per un paio d’ore circa e, comunque, sinchè sia cedevole alla forchetta.
              Scolarla ed asciugarla con un canovaccio, privarla della pelle e lasciarla raffreddare.
              Tritare l’altra cipolla e porla in un tegame con aglio e olio e fare appassire.
              Aggiustare di sale, aggiungere la salsa di pomodoro ed il Marsala. Cuocere per 15-20 minuti a fuoco basso e coperta.
              Tagliare la lingua intiepidita a fettine. Disporle su di un piatto da portata e cospargerla con la salsa al marsala.
              Ultima modifica Oizirbaf; 03-05-22, 08:46.
              "...Apri la mente a quel ch'io ti paleso
              e fermalvi entro; ché non fa scienza,
              sanza lo ritenere, avere inteso..."

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              • Ale!
                ⭐⭐
                • Apr 2011
                • 315
                • Roma
                • Nero, Trick, Buck ed Alì setter inglesi

                #8
                Originariamente inviato da Oizirbaf
                Vista la folta presenza in zona degli amanti delle ova, posto questa ricetta che credevo di avere già riportato!
                Uova con i Pomodori.
                Una ricetta che chissà da dove viene…In casa mia la ricordo dall’infanzia ed il suo nome in milanese era “öf cunt i tumatis”, una sorta di uova strapazzate con il sugo di pomodoro e pancetta a listelle. Rapida e veloce quanto gustosa. Da scapoli!
                (alla prima occasione posto la foto!)
                Ingredienti:

                • Due (o più) uova
                • Quattro pomodori ramati (o, per praticità, Un barattolo di polpa pronta)
                • 30 g di pancetta tesa
                • Quattro cucchiai d’olio
                • ½ cipolla
                • Sale e pepe q.b. qualche fogliolina di basilico fresco.

                Preparazione;
                Soffriggere in un tegame con l’olio la cipolla tritata, , aggiungere la pancetta a listelle o cubetti e proseguire sino alla trasparenza. Unire la polpa pronta o i pomodori sbollentati, pelati e tagliati a cubetti, salare. Cuocere per una quindicina di minuti senza mescolare Qualche fogliolina di basilico sarà gradita.
                Unire le uova sbattute e mescolare sino a far rapprendere il tutto a fuoco moderato.
                Possono piacere abbastanza fluide o più rapprese tendenti verso la “frittata”.
                Io sono per le prime. Anche la pancetta può essere scelta nella variante affumicata a seconda dei gusti e, ovviamente, molte sono le varianti ma questa è quella che mi ricorda la mia infanzia.
                Oizirbaf

                Mia nonna, originaria del frusinate, faceva delle uova al sugo pazzesche!
                La sua ricetta prevede però l'utilizzo delle uova prive di guscio ma intere, adagiate nel sugo crude con un mestolo per non farle rompere.
                Il sugo va cotto per il tempo necessario, e poi 15 minuti prima di spegnere il fuoco si mettono le uova, si abbassa la fiamma per evitare che il bollore "disfi le troppo le uova" e si termina la cottura.
                Non metteva pancetta, forse perchè si tratta di un piatto "povero", ma è una variante che sicuramente proverò!

                P.S.: il sugo è ottimo per condire la pasta, suggerisco rigatoni o ziti!

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                • Oizirbaf
                  Moderatore Buona Forchetta
                  • Nov 2014
                  • 2095
                  • Milano

                  #9
                  Azz Ale! Mi hai fatto venire un languorino...
                  [:D]
                  "...Apri la mente a quel ch'io ti paleso
                  e fermalvi entro; ché non fa scienza,
                  sanza lo ritenere, avere inteso..."

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                  • trikuspide
                    ⭐⭐⭐
                    • Jan 2019
                    • 5795
                    • Sicilia

                    #10
                    Originariamente inviato da Ale!
                    Mia nonna, originaria del frusinate, faceva delle uova al sugo pazzesche!
                    La sua ricetta prevede però l'utilizzo delle uova prive di guscio ma intere, adagiate nel sugo crude con un mestolo per non farle rompere.
                    Il sugo va cotto per il tempo necessario, e poi 15 minuti prima di spegnere il fuoco si mettono le uova, si abbassa la fiamma per evitare che il bollore "disfi le troppo le uova" e si termina la cottura.
                    Non metteva pancetta, forse perchè si tratta di un piatto "povero", ma è una variante che sicuramente proverò!

                    P.S.: il sugo è ottimo per condire la pasta, suggerisco rigatoni o ziti!
                    "Uova calàti nn'ò súcu"... così la chiamava mia nonna.
                    Una vita che non ne mangio, tanto che avevo relegato questa preparazione al dimenticatoio.
                    ".. appostati per tempo e aspetta immobile. La preda scruterá a lungo l'ambiente circostante , se nel mentre ti sarai mosso per quella sera non vedrai nulla!"

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                    • Er Mericano
                      ⭐⭐⭐
                      • Feb 2022
                      • 2024
                      • Alabama
                      • Labrador

                      #11
                      Mamma ogni tanto cuoceva le uova deponendole delicatamente nella salsa di pomodoro caldissima, e dopo che l'albume si era rassodato un po' a fuoco bassissimo, con un cucchiaio versava la salsa presa da intorno alle uova sul tuorlo, per cuocerlo, ma non completamente. A dire la verita' questo piatto non mi e' mai piaciuto. Non mi piace il sapore del sugo di pomodoro associato alle uova, sebbene sia il sugo di pomodoro che le uova mi piacciano molto individualmente. Vallacapi'...
                      Chi se fa' pecora, la lupa arabbiata se lo magna!

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