Si usa un fornellone a gas da usare fuori casa, con un pentolone alto quasi tre piedi e largo quasi due. Sul fondo del pentolone si mettr un attrezzo perforato a forma d'imbuto, sulla cui parte acuta si impalera' il tacchino attraverso il foro sotto al collo e sotto l'osso a Y dello sterno dove c'era il gozzo. Si mette il pentolone sul fornellone, si riempie a meta' d'olio di arachidi, e quando arriva ad ebollizione si cala il tacchino (che deve essere a temperatura ambiente e guai se c'e' un pezzo di ghiaccio rimasto nella cavita' toracica/addominale, o l'olio bollente schizza da tutte le parti) imbracato con un altro attrezzo munito di gancio assicurato alla fine dei fusi, dove le zampe sono state tagliate. Quanto deve rimanere, completamente sommerso dall'olio bollente e tenuto ad una certa temperatura, controllata dall'apposito termometro dal lungo stelo immerso nell'olio, dipende dalla taglia del tacchino.
Ti assicuro che tutto cio' di cui abbisogna quando e' cotto e' abbastanza sale. Il sapore e' eccezionale. molto migliore di quello del consueto tacchino al forno, e la carne, anche quella del petto, non si dissecca come spesso avviene nel forno, perche' l'alta temperatura a cui il tacchino e' improvvisamente esposto sigilla i succhi naturali. La pelle assume un colore bruno scuro, e diviene croccantissima. Anche le anatre selvatiche fatte cosi' (spennate ma non spellate) sono ottime, specialmente quelle piu' piccole, come le alzavole. Immagino che anche le beccacce sarebbero ottime cotte cosi'.

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