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Appassionato di caccia, tanto da vantarsi su internet delle sue catture, ma arrivando anche al punto di insultare la polizia provinciale, che alla fine lo ha individuato e multato. A finire nei guai un trentenne di Pallanzeno al quale è stata comminata una sanzione amministrativa di 874 euro, da pagare in fretta per evitare che lieviti a 3 mila euro. Il cacciatore si era vantato delle sue imprese su alcuni blog. Aveva persino pubblicato alcune fotografie che lo ritraevano, con coturnici e fagiani di monte uccisi violando le regole sul prelievo venatorio, superando la quantità giornaliera consentita dal carniere, in più praticando l’attività nel primo anno di rilascio della licenza senza essere accompagnato. Non pago si prendeva gioco anche degli agenti provinciali, invitando altri cacciatori ad imitarlo. Alla fine, grazie anche alla collaborazione dei cacciatori seri, che hanno protestato per questo comportamento fuorilegge, è stato identificato e multato. Ad inchiodarlo è stato il materiale che ha pubblicato su internet: prove inconfutabili.
Autore: C.P.
Tratto da http://www.radionews.it
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SI VANTA SU BLOG DI CATTURE ILLECITE: “BRACCATO”
Fuorilegge della doppietta con la passione per internet e i blog dove racconta le sue catture illecite. Solleva le proteste dei cacciatori, quelli regolari, che avvertono gli agenti della polizia provinciale. L’indagine viene affidata ai vice commissari Maccagno e Lucini che in breve identificano l’ossolano, residente a Pallanzeno, che amava vantarsi on line delle proprie imprese inserendo nei siti anche documentazione fotografica. Tra gli illeciti che gli sono stati contestati, l’abbattimento di esemplari di fauna alpina, come coturnici e fagiani di monte uccisi violando le regole sul prelievo ma anche la violazione del carniere giornaliero, esercizio venatorio nel primo anno di rilascio della licenza senza essere accompagnato e addestramento cani in tempo di divieto. Il cacciatore dovrà pagare una multa di 874 euro che, se non venisse pagata entro 60 giorni, potrà lievitare sino a 2.941 euro. Nel raccontare le bravate in internet, il cacciatore ha anche denigrato gli organi di vigilanza. “Non solo – dice l’assessore Alberto Preioni – ma con i suoi interventi on line incitava altri cacciatori rispettosi delle norme a violarle vantandosi di averlo fatto molte volte senza subire conseguenze”. L’operazione, lunga e complessa, che ha portato ad identificare l’uomo, è la prima indagine telematica svolta dalla Polizia Provinciale del Vco.
Tratto da http://www.vcoazzurranews.info
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