Non vado a ripetere l'inerzia con cui si é affrontato (e si affronta tutt'ora) il problema del depopolamento dei cinghiali, i divieti di tutte le attività nei boschi (raccolta funghi, tartufi e altro) non fatti rispettare.
Si era fiduciosi sulle misure di biosicurezza degli allevamenti che avrebbero impedito, pur nelle aeree di presenza della PSA, l'ingresso del morbo.
Dopo il primo allevamento colpito (Montebello della Battaglia) si era sottolineato che era pur sempre un allevamento a gestione familiare da 160 capi.
Adesso abbiamo invece un SECONDO allevamento, questa commerciale da 1000 capi e se ne sono accorti solo dopo che erano morti 400 capi (un pò tardi)
https://www.alimentando.info/psa-scoperto-un-focolaio-in-un-allevamento-intensivo-in-provincia-di-pavia/
https://www.ilgiorno.it/pavia/cronaca/zinasco-peste-suina-allevamento-f78e97ea

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