La gratitudine

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  • pippo46
    ⭐⭐
    • Aug 2012
    • 447
    • potenza

    #1

    La gratitudine

    Scusatemi, sono in effetti O.T., ma la storia che ho appena letto mi ha profondamente colpito, trattando della “”umanità “” del delfino e dell’amore che il grande Enzo Maiorca aveva per il mare e in genere per la natura. Leggere questa storia porta anche a riflettere!


    Il famoso sub italiano Enzo Maiorca era immerso nel caldo mare di Siracusa e parlava a poca distanza con la figlia Rossana che era sulla barca, pronta a tuffarsi. All’improvviso, si sentì colpire leggermente alle spalle. Girandosi, vide un delfino e capì subito che l’animale non voleva giocare, ma esprimere qualcos’altro. Il delfino, infatti, si allontanò e Maiorca lo seguì a nuoto. Poi l’animale si immerse e lo stesso fece Enzo. A circa 12 metri di profondità, impigliato in una spadara abbandonata, c’era un altro delfino. Maiorca emerse rapidamente e chiamò a gran voce la figlia perché lo raggiungesse con i due coltelli da sub che erano nella barca.

    In pochissimi minuti, i due esperti sub riuscirono a liberare il delfino incastrato nella rete il quale, allo stremo delle sue forze, riuscì ad emergere e, emettendo un “quasi grido umano” - così lo descrisse Maiorca - riuscì a respirare (ricordiamo che un delfino può trattenere il respiro sott’acqua non oltre 10 minuti, dopodiché affoga). Il delfino liberato restò un po’ stordito in acqua, controllato da Enzo, Rossana e l’altro delfino. Poi si riprese e… sorpresa!!! Si scoprì che era una delfina, perché da lì a poco partorì un piccolo.

    Mamma e cucciolo si allontanarono; il delfino maschio, invece, fece un giro intorno a Maiorca e sua figlia e, fermandosi un attimo davanti a lui, lo ringraziò toccandogli la guancia con il muso, come fosse un bacio, per poi andarsene.

    Questa meravigliosa storia commosse tutti i presenti che si alzarono in piedi per un lungo e caloroso applauso.

    Enzo Maiorca terminò il suo intervento dicendo che: “Fin quando l’uomo non avrà imparato a rispettare e a dialogare con il mondo animale, non potrà mai conoscere il suo vero ruolo su questa Terra.”

    Fonte: Ustica Sape
    Ogni mattina si alzano un furbo e un coglione.
    Se si incontrano l'affare è fatto. Waltere (gigiproietti)
  • rbruni
    ⭐⭐⭐
    • Jun 2007
    • 1340
    • Zoppola, Pordenone, Friuli-Venezia Giulia.
    • Springer Spaniel "Cora"

    #2
    Bella storia. Una di quelle che piacciono tanto agli animalari.
    Roberto

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    • pippo46
      ⭐⭐
      • Aug 2012
      • 447
      • potenza

      #3
      Spesso l’uomo, “”animalare””o no, dovrebbe imparare qualcosa dalla natura, se è vero, come tanti scienziati naturalisti affermano, che l’uomo è il più grande nemico di se stesso e della natura.
      lo dicono gli scienziati e studiosi, non io!
      Ogni mattina si alzano un furbo e un coglione.
      Se si incontrano l'affare è fatto. Waltere (gigiproietti)

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      • mesodcaburei
        mesodcaburei commenta
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        Se la metti così, negli ultimi anni, gli scenziati e studiosi, gli esperti....qualche errore lo han fatto....o no?
        E' vero che tutti dobbiamo imparare dalla natura, spesso molto più gli animalari di noi cacciatori.
    • Ciccio58
      ⭐⭐⭐
      • Aug 2008
      • 3025
      • palermo
      • Korthals/orma

      #4
      Lasciamo stare gli animalari, di cui ho compassione per la loro miserabile incapacità di dialogare e comprendere davvero ciò che intenderebbero proteggere in modo vaneggiante .
      Enzo ne aveva di cose da raccontare , molte incomprensibili a chi non è avvezzo alla dimensione in cui viveva , nella fattispecie il delfino probabilmente non lo ha toccato in viso (coloritura che può aver aggiunto al racconto) ma i due si sono intesi , due creature del mare di particolare sensibilità , anatomicamente diverse che comunque il mare univa .

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      • matteo1966
        ⭐⭐⭐
        • Apr 2010
        • 2034
        • Liguria
        • setter inglese segugio bavarese da montagna (Bayerischer Gebirgsschweisshund )

        #5
        Originariamente inviato da rbruni
        Bella storia. Una di quelle che piacciono tanto agli animalari.
        Bella storia, un po' romanzata. Enzo Maiorca era persona estremamente intelligente e grande comunicatore, oltre che uomo di mare e atleta.

        Mi ricorda quella, che raccontava sempre, della cernia a cui aveva sparato e si era arroccata nella sua tana; nell'estrarla le mise la mano sul corpo e sentì il cuore che batteva all'impazzata.
        Da quel giorno non sparò mai più a un pesce...
        Ma non diventò vegetariano (quindi lasciò agli altri lo sporco lavoro)
        La mia presentazione https://www.ilbraccoitaliano.net/for...giorno-a-tutti

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        • sly8489
          sly8489 commenta
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          Lasciò agli altri il lavoro. Non era contro la pesca e neanche contro la caccia.
      • Yed
        ⭐⭐⭐
        • Sep 2012
        • 6350
        • Pordenone
        • Segugio Bavarese di montagna

        #6
        Originariamente inviato da pippo46
        Scusatemi, sono in effetti O.T., ma la storia che ho appena letto mi ha profondamente colpito, trattando della “”umanità “” del delfino e dell’amore che il grande Enzo Maiorca aveva per il mare e in genere per la natura. Leggere questa storia porta anche a riflettere!


        Il famoso sub italiano Enzo Maiorca era immerso nel caldo mare di Siracusa e parlava a poca distanza con la figlia Rossana che era sulla barca, pronta a tuffarsi. All’improvviso, si sentì colpire leggermente alle spalle. Girandosi, vide un delfino e capì subito che l’animale non voleva giocare, ma esprimere qualcos’altro. Il delfino, infatti, si allontanò e Maiorca lo seguì a nuoto. Poi l’animale si immerse e lo stesso fece Enzo. A circa 12 metri di profondità, impigliato in una spadara abbandonata, c’era un altro delfino. Maiorca emerse rapidamente e chiamò a gran voce la figlia perché lo raggiungesse con i due coltelli da sub che erano nella barca.

        In pochissimi minuti, i due esperti sub riuscirono a liberare il delfino incastrato nella rete il quale, allo stremo delle sue forze, riuscì ad emergere e, emettendo un “quasi grido umano” - così lo descrisse Maiorca - riuscì a respirare (ricordiamo che un delfino può trattenere il respiro sott’acqua non oltre 10 minuti, dopodiché affoga). Il delfino liberato restò un po’ stordito in acqua, controllato da Enzo, Rossana e l’altro delfino. Poi si riprese e… sorpresa!!! Si scoprì che era una delfina, perché da lì a poco partorì un piccolo.

        Mamma e cucciolo si allontanarono; il delfino maschio, invece, fece un giro intorno a Maiorca e sua figlia e, fermandosi un attimo davanti a lui, lo ringraziò toccandogli la guancia con il muso, come fosse un bacio, per poi andarsene.

        Questa meravigliosa storia commosse tutti i presenti che si alzarono in piedi per un lungo e caloroso applauso.

        Enzo Maiorca terminò il suo intervento dicendo che: “Fin quando l’uomo non avrà imparato a rispettare e a dialogare con il mondo animale, non potrà mai conoscere il suo vero ruolo su questa Terra.”

        Fonte: Ustica Sape
        mi sono commosso, grazie
        e non sono un animalaro

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        • sly8489
          ⭐⭐⭐⭐
          • Mar 2009
          • 11961
          • Trieste
          • spring spaniel

          #7

          "mi sono commosso, grazie
          e non sono un animalaro"

          Pure io mi sono commosso, forse perchè ho dei preconcetti in riguardo ai delfini, anche se non ho mai avuto nessuna esperienza diretta, però me li sono fatti leggendo le storie che parlavano dei delfini. Una volta li ho visto quando pescavo dalla barca. Anche se faceva molto caldo non mi sono buttato in acqua per fare amicizia con i delfini, non ci tengo ad essere baciato dai delfini Una volta ho letto che non sempre i delfini sono bravi e buoni come vengono descritti.

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          • Sereremo
            ⭐⭐⭐
            • Dec 2011
            • 2780
            • Valcavallina
            • Pointer, cocker spaniel

            #8
            Nemmeno gli uomini, quindi non sono poi tanto diversi da noi….e poi non credo che la morale della storia fosse quella.

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            • travis
              ⭐⭐
              • May 2011
              • 282
              • Revello (CN)
              • Pointer

              #9
              Va bene tutto, per carità, ma Maiorca era vegetariano dichiarato, lo sanno pure i sassi. http://www.restiamoanimali.it/blog/2...ervista-audio/

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              • matteo1966
                matteo1966 commenta
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                Data la fonte, non si discute

              • travis
                travis commenta
                Modifica di un commento
                puoi guardare anche wikipedia o qualunque altra fonte tu voglia, poi sinceramente chi se ne frega, farei firma se i problemi fossero tutti riconducibili alle abitudini alimentari di Maiorca. Preferisco ricordarlo per le madonne che tirò in diretta tv quando durante l'immersione per il record di apnea andò a sbattere su di un giornalista inattesamente inabissatosi
            • DFS
              ⭐⭐
              • Oct 2007
              • 746
              • Sicilia

              #10
              Mah... molto molto perplesso da questa storia, a pare mio fin troppo romanzata...

              Maiorca era un personaggio, burbero per molti aspetti, a cui piaceva essere considerato un super uomo, per le imprese apneistiche ci riuscì pure, dato che a quei tempi, primi anni 60, la medicina era convinta che l'uomo oltre i 50 metri di profondità sarebbe morto per compressione della cassa toracica dovuta alla pressione sottomarina. Lui ma soprattutto Jacque Mayol, vero pioniere dell'apnea moderna, in duelli che durarono anni, fecero ricredere l'intero mondo accademico, arrivando (Maiorca) a infrangere per primo il muro dei 100 metri. Questa è storia.

              Il resto... a mio avviso è molto poco credibile.
              _Waterfowler_

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              • matteo1966
                matteo1966 commenta
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                a onor del vero Mayol scese a -100 metri nel 1976, Maiorca 12 anni dopo (-101)

              • DFS
                DFS commenta
                Modifica di un commento
                hai ragione, pensavo all'uomo delfino (Mayol) e ho scritto Maiorca!
            • danguerriero
              ⭐⭐⭐
              • Feb 2010
              • 5311
              • ai confini dell'Impero
              • Elsa Donderius: Deutsch Kurzhaar

              #11
              Questi episodi sono ricorrenti in uomini eccezionali (che sono cioè eccezioni, stra-ordinari) e condivido il pensiero espresso da Ciccio.

              Cito ad esempio l'episodio che vide protagonista un grandioso alpinista-cacciatore Franco Miotto in cui sparò ad un maschio di camoscio kapital.
              Disse che quando l'animale cadde, tutto il branco rimase come sgomento e lui intuì di aver alterato un equilbrio (se non ricordo male, scrisse "avevo ucciso un re").
              Dal quel giorno abbandonò la caccia e si dedicò totalmente all'alpinismo.

              Mi sono commosso anche io in entrambi i casi.

              E volendo allargare le riflessioni, ho notato (e molti amici hanno confermato) che diversi cacciatori, invecchiando, iniziano ad avere difficoltà a sparare...qualche istinto profondo si inceppava...
              Soprattutto pensando all'ardore di molti di essi....fa riflettere.
              Per il fatto di essere uomini. Senza dover essere animalari.

              Meglio evitare invece di commentare un altro intervento qua sopra....

              ...Im heil'gen Land Tirol...

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              • Massimiliano
                Amministratore - Fondatore
                • Mar 2005
                • 13325
                • Lugano
                • Luminensis Pointer Fuoco (b/a) Loco (b/n)

                #12
                Originariamente inviato da pippo46
                Scusatemi, sono in effetti O.T
                Esiste un forum appost "chiacchierando" dove non sei offtopic...


                per la prossima volta.
                Massimiliano

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                • sly8489
                  ⭐⭐⭐⭐
                  • Mar 2009
                  • 11961
                  • Trieste
                  • spring spaniel

                  #13
                  Penso che con l'avanzare dell'età si intenerisce il cuore. Non tutti hanno uguali sentimenti, i sentimenti fanno parte della vita. Chi da bambino ha visto uccidere il coniglio e da ragazzo ha incominciato anche lui a uccidere e a macellare, da vecchio avrà meno problemi di una persona che ha incomincia in età più avanzata e da bambino non lo aveva mai visto fare. Bisognerebbe chiedere a quei cacciatori che nel passato cacciavano per mangiare, se in tarda età anche loro si inceppavano.

                  Commenta

                  • pippo46
                    ⭐⭐
                    • Aug 2012
                    • 447
                    • potenza

                    #14
                    Sono d’accordo sui sentimenti che con l’avanzare dell’età diventano più teneri. Proprio stamattina mi sono sentito telefonicamente con un mio conoscente calabrese, e si commentava la riapertura della caccia o del contenimento danni dei cinghiali a partire dal 1* marzo fino al 31 dello stesso mese.
                    Beh il mio amico mi confessava che dopo avere visto una femmina di cinghiale gravida, uccisa e sezionata, si rifiuta di riprendere a cacciare, a meno che non di tratta di fare contenimento su femmine giovani o maschi.
                    In fondo anche i cacciatori hanno un cuore!
                    Ogni mattina si alzano un furbo e un coglione.
                    Se si incontrano l'affare è fatto. Waltere (gigiproietti)

                    Commenta

                    • Loris
                      ⭐⭐⭐
                      • Nov 2008
                      • 1874
                      • Verona
                      • coker spaniel inglese

                      #15
                      Originariamente inviato da pippo46
                      Sono d’accordo sui sentimenti che con l’avanzare dell’età diventano più teneri. Proprio stamattina mi sono sentito telefonicamente con un mio conoscente calabrese, e si commentava la riapertura della caccia o del contenimento danni dei cinghiali a partire dal 1* marzo fino al 31 dello stesso mese.
                      Beh il mio amico mi confessava che dopo avere visto una femmina di cinghiale gravida, uccisa e sezionata, si rifiuta di riprendere a cacciare, a meno che non di tratta di fare contenimento su femmine giovani o maschi.
                      In fondo anche i cacciatori hanno un cuore!
                      Invecchiando ci si indebolisce, cresce la vulnerabilità e si affronta la vita con rassegnazione..è così per tutti; quando il percorso volge alla fine si avverte stanchezza, il cuore è assopito, la sensibilità è maggiore. I cacciatore hanno un grande cuore, coraggio e sanno esporsi di prima persona a differenza dei cosidetti animalari che si fanno delle gran bistecche magari farcite di pangrattato per mascherare la carne che disdegnano solo per apparire dei puri..nella realtà sono dei pusillanemi.

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