ETICA nella caccia : Perchè il termine è così confutato, contrastato , contestato?
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Tutto molto bello, educativo ma la domanda è: "ritenete etico o moralmente giusto "uccidere" un animale che sta vivendo la propria vita ??" Prego, SOLO UN SI OPPURE UN NO senza altro aggiungere!Commenta
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Si.
Ps . Domanda non etica poiché non permette una risposta esauriente. Posta in questi termini, alla risposta secca non sarebbe corretto poi far seguire una richiesta del perché.
Pps. In ogni azione umana che ha un impatto sull' ambiente c'è etica ed il suo contrario . La nostra stessa esistenza e la nostra evoluzione può essere etica e al contempo danneggiare.Ultima modifica Livia1968; 07-08-24, 07:37.
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Si, senza se e senza ma.
Ora però una domanda te la faccio io : ti pare etico chiedere una risposta secca ?Ars venandi est collectio documentorum, quibus scient homines ad opus suum deprehendere animalia non domestica cuiuscumque generis vi vel ingenio. (Fridericus II Imperator 1194-1250)👍 1Commenta
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Non è questione di timore, ma semplicemente la possibilità di argomentare la propria risposta.
A me pare che certe domande siano figlie della stessa madre che ha generato la cancel culture.
Non uccidere un animale, e ricordo alla "signora" Brambilla che anche un pesce è un animale, come pure una mosca, è qualcosa di fuor da ogni logica, ma anche di mera sopravvivenza.
Ars venandi est collectio documentorum, quibus scient homines ad opus suum deprehendere animalia non domestica cuiuscumque generis vi vel ingenio. (Fridericus II Imperator 1194-1250)👍 1Commenta
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Cancel culture. Azz che tema che hai tirato fuori!!!
Assolutamente attuale e molto molto complicato da affrontare, che deve la sua nascita e diffusione all' ambiente virtuale di derivazione ( e come ti sbagli?) Americana.
Così su 2 piedi potrebbe calzare la definizione "benpensantismo social" di cui i piu' focosi esponenti appartengono alla generazione Z e a chi cavalca la popolarità di rappresentarla.
Ps. Potrebbe essere un ottimo spunto per aprire un 3d apposito. Ma da quel poco che ho letto , per dipanare la matassa da cui è nato e per far chiarezza sul concetto bisognerebbe approfondire bene l argomento.Ultima modifica Livia1968; 07-08-24, 15:30. -
"benpensantismo social" : per esprimere lo stesso concetto in caserma si usava l'espressione "alla c...o di cane" ma qui non siamo in caserma e non la uso.
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Io sono uno di quelli che quando sente la parola "etica" associata alla caccia si trova un pò in difficoltà.
Cerco di essere sempre corretto e rispettoso ma fondamentalmente vado a caccia perchè mi emoziona.
Seguo una mia linea di pensiero come faccio con tutto nella mia vita, ma non credo che ci sia un senso comune che possa essere applicato ad una pratica così variopinta.
Sicuramente è facile individuare e condannare comportamenti scorretti, incivili, irrispettosi e spesso anche stupidi o pericolosi che alcuni nostri colleghi spesso mettono in atto, ma non penso che l'aggettivo "etico" sia quello che fa da spartiacque.
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Ma che è un gioco a premi? La macchina della verità? Si vince qualcosa ?
La risposta l' hai avuta.
Secca.
E se permetti, qualcuno ha anche espresso il suo pensiero sulla domanda.
Ps. È vero che nei commenti il messaggio deve essere almeno di 10 caratteri altrimenti il sistema blocca l' invio 😉.
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Bè Rispondi si o no argomentando il si o il no in merito alla selvaggina che uccidi; il comportamento c'entra per nulla, è solo un alibi per evitare la risposta. Ma è così difficile dire Si lo trovo etico o moralmente giusto uccidere il selvatico oppure dire no? Poi puoi o meno argomentare ma non è richiesto. Secondo me la risposta, intimamente, ve la siete data ma non avete il coraggio di esprimerla.....temete di essere giudicati? E poi da chi???
Non è questione di timore, ma semplicemente la possibilità di argomentare la propria risposta.
A me pare che certe domande siano figlie della stessa madre che ha generato la cancel culture.
Non uccidere un animale, e ricordo alla "signora" Brambilla che anche un pesce è un animale, come pure una mosca, è qualcosa di fuor da ogni logica, ma anche di mera sopravvivenza.Commenta
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scusami l'ho vista ora e ringrazio pure gli altri che hanno risposto (ho visto solo ora le notifiche)!Ma che è un gioco a premi? La macchina della verità? Si vince qualcosa ?
La risposta l' hai avuta.
Secca.
E se permetti, qualcuno ha anche espresso il suo pensiero sulla domanda.
Ps. È vero che nei commenti il messaggio deve essere almeno di 10 caratteri altrimenti il sistema blocca l' invio 😉.Commenta
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Comunque , essendo l'argomento oltre che vasto anche molto complesso, gioverebbe distinguere tra etica della caccia da etica nella caccia che qui era mia intenzione discutere.
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Questa distinzione è fondamentale.
La caccia una sua etica ce l'ha, a mio parere, solo nella selezione in cui è uno strumento utile al mantenimento di un certo equilibrio (che il disturbo iniziale l'abbia creato comunque l'uomo passa in secondo piano). E come forma di controllo è abbastanza semplice da comprendere anche per chi a caccia non ci è mai andato, se si escludono gli estremisti che son rumorosi ma non così numerosi.
La caccia al selvatico non immesso, che siano lepri, fagiani, quaglie o galli cedroni, è più difficile da comprendere per chi a caccia non ci è mai andato. C'è il lavoro del cane, c'è l'abilità del cacciatore, c'è l'andare a infilarsi in posti in cui i sentieri non passano...il tutto coronato da un abbattimento, si spera pulito, e da una cena decisamente particolare.
La caccia al selvatico immesso (lepri ungheresi, fagiani che hanno fatto 20m di corsa in vita loro fino a quel giorno, starne cresciute a mangimi) è veramente difficile da capire, perchè è davvero solo legata all'atto dell'abbattimento. E l'abbatimento per se un'etica non ce l'ha. E' praticamente impossibile da comprendere per chi a caccia non ci va ed è abbastanza difficile pure per chi a caccia ci va.
L'etica nella caccia è più semplice da definire si va dal non sparare ad un cucciolo mentre allatta, al mantenere una distanza di tiro responsabile e commisurata alla preda, al non tirare il grilletto se non si è sicuri e pazienza se torni a mani vuote, al saper rispettare gli altri cacciatori, per esempio non sparando a una lepre che ti passa in posta se non sei sicuro che a seguitarla siano i tuoi cani...
E' quasi identificabile con una forma di educazione, c'è il cacciatore più educato e quello meno.👍 3Commenta
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Ricordo un vademecum del cacciatore allegato credo alla tessera FDC di mio padre, avevo appena imparato a leggere, ma me lo lessi interamente e ne feci vangelo. In parte erano anche citate le espressioni riportate da Francesco .
Chissà se ravanando nei vecchi documenti di famiglia lo ritroverò, se sarò così fortunato lo pubblico.Commenta
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