Lo scandalo del Mose!!
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Ars venandi est collectio documentorum, quibus scient homines ad opus suum deprehendere animalia non domestica cuiuscumque generis vi vel ingenio. (Fridericus II Imperator 1194-1250) -
...diciamo che i clienti sono piu' tignosi. Hai mai notato come quasi tutti i tedeschi leggono con molta attenzione il conto che viene loro presentato al ristorante?
disonesto e' uno se ti imbroglia, tipo ti segna tre cose invece delle due che hai preso, o ti conteggia un prezzo piu' alto di quello a listino, se invece ha i prezzi alti non ci vedo disonestà...sta a te decidere se accettarli o meno...Ultima modifica Alessandro il cacciatore; 17-06-14, 09:04.Ars venandi est collectio documentorum, quibus scient homines ad opus suum deprehendere animalia non domestica cuiuscumque generis vi vel ingenio. (Fridericus II Imperator 1194-1250)Commenta
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....mi è venuto il dubbio che la famosa battuta che ci fanno al campeggio "Italiani zempre manciare...." non sia riferita alla tavola..........[:-bunny]MB,Tecna,Sipe,JK6, mah, le uniche che mi funzionano sono quelle caricate con la "CENTRITE"![:D]Commenta
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Sono stato allevato in modo "sano" . Si potrebbe discutere se possa essere definito sano non occuparsi per nulla di un figlio ma fare, almeno, l'unica cosa intelligente, non dargli neppure soldi (il grande problema di tanti ragazzi, compreso gli "ex ragazzi" della mia età... troppi soldi facili)...... diciamo pure abbandonarlo a se stesso.Tutti i paesi euro, ai tempi, contrattarono il rapporto della loro moneta con l'euro.........noi, grazie ar mortadella, "zitti e piegati"...........dopo 6 mesi, grazie al nano, fù eliminato l'osservatorio per il controllo dei prezzi e di conseguenza lievitarono i prezzi come per magia....
Per l'istruzione mi sono dato la mia, un tempo fortemente concentrata sul primato assoluto in qualsiasi campo, oggi molto più "lasciatemi in pace". Avrei potuto scegliere qualsiasi "carriera", compreso il tossico (come molti dei miei amici, quasi tutti persi per strada o morti) e nessuno se ne sarebbe accorto.
Sul denaro, non avendone per nulla, ho imparato fin da subito la sua importanza (grande insegnamento, questo).
All'arrivo dell'euro stavo cominciando a guadagnare qualcosa dopo decenni di gavetta.... eppure andavo al supermercato (più di uno, perchè li si comprano meglio le verdure e là la carne) e confrontavo prezzi, mettevo cose nel carrello senza pensarci (acquisto compulsivo).... ma poi ci ragionavo sopra e tornavo a metterlo sullo scaffale, non era indispensabile..... i soldi non si buttano.
Ogni tanto incontravo gente che, teoricamente, con il loro stipendio da dipendente, dopo anni che ero assolutamente sotto, adesso sopravanzavo.... ma il loro carrello era immensamente più ricco del mio...... e non capivo.
Passavo fuori da ristoranti.... e gli stessi erano dentro.... e continuavo a non capire.
Dei 1000 ristoranti della nostra meravigliosa collina, in quest'ultimo quarto di secolo, ne ho visitati forse 10. Con chiunque parli.... fra 850 e 950.... e (esatto [:D]) non capisco.
Capisco però una cosa. L'equivalenza lira=euro è stato, per la stragrande maggioranza degli italiani, un PROPRIO errore di valutazione. Io non l'ho fatto, semmai ho fatto il contrario (1000 lire=0,5 euro) riducendo così, ulteriormente, il mio già modesto tenore di vita.
E' stata la facilità con cui gli italiani hanno speso che ha poi determinato l'aumento dei prezzi (in alcuni casi gonfiati, in altri effettivamente aumentati anche all'ingrosso e in tutta la catena..... ovvero non date addosso al commerciante), non il contrario.
Un suicidio, non un omicidio.
Un piccolo esempio che conosco bene. Nel periodo di passaggio all'euro, mia moglie aveva una piccola edicola che guadagnava pochissimo (e non parlatemi di evasione.... se ti mandano 10 riviste con prezzo indicato di un euro e ne rendi 5, hai la provvigione fissa del 15% difficile tu possa fare la "cresta" in qualche modo, i tuoi "guadagni lordi" sono 0,15x5 ovvero 75 centesimi).
Il mese prima, la signora Luisa (nome di fantasia) entrava, dava un'occhiata a 10 riviste.... poi prendeva il giornale per il marito e una rivistina da 1000-2000 lire per lei e basta. Arriva l'euro, passo da mia moglie in pausa pranzo e mi fa: "è passata la sig.ra Luisa, quella che passa 40 minuti a sfogliare le riviste e poi non prende quasi mai niente........... ha speso 30 euro". Il pomeriggio, era il sig. Carlo a fare il medesimo exploit, 60 euro in riviste di auto, neppure avesse una concessionaria.
Nei primi sei mesi di euro, mia moglie ha incassato circa il 120-130% in più dell'intero anno precedente [occhi]. Ricordo che, i prezzi delle riviste, erano quella roba assurda delle conversioni (una rivista da 5.000 costava 2,58 euro) ovvero erano ESATTAMENTE identici alla lira.
Ricordo che dovetti trovarle un rivenditore di sacchetti di plastica. Per la prima volta da sempre, spesso la gente usciva con un tal pacco di riviste che, una sportina, non solo era cortesia ma era indispensabile.
Io ho continuato a comprare le mie due solite riviste (ora tagliate da un pezzo) e a sbirciare, senza aprirli per evitare sembrassero "usati", qualche fumetto.
In qualche caso c'è stato un arricchimento, nella maggior parte dei casi tutta la filiera è ingrossata contemporaneamente.
L'altro giorno c'erano peperoni fiappi, praticamente immangiabili, cotti nel ghiaccio.... per fortuna sopra i 3 euro, così anche volendo, li si lascia li.
Conosco perfettamente quanto li paga quel commerciante, quelli evidentemente li dovrà buttare tutti pur avendoli pagati..... e dubito si farà lo yacht con i grandi guadagniCommenta
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Camomilla, in questa veste sei meglio del "tifoso" [brindisi]Tutti i paesi euro, ai tempi, contrattarono il rapporto della loro moneta con l'euro.........noi, grazie ar mortadella, "zitti e piegati"...........dopo 6 mesi, grazie al nano, fù eliminato l'osservatorio per il controllo dei prezzi e di conseguenza lievitarono i prezzi come per magia. Mi ricordo che si diceva che l'aumento dei prezzi aumentava del 2/2,5% mensile (fonti governative) mentre (altra fonte di cui non ricordo il nome) parlava di aumenti medi del 25% mensili........ed i primi artefici erano i pubblici esercizi di beni di piccolo consumo alimentari (soprattutto bar).
Prodotti italiani che all'estero dovevi evitare a causa del loro prezzo mentre ora...........è il contrario. Sembrerebbe che nella maggior parte d'europa, con l'euro, la vita si sia abbassata mentre da noi.......[fiuu]
Siamo un paese di singole mentalità che tende a criticare tutto e tutti ma dimentica i propri interessi che vanno a discapito della collettività.........ma d'altronde se ancora oggi c'è chi si strappa i capelli per Berlusca, D'alema, Prodi [:-cry].........andiamo avanti e, se veramente c'è un Dio, speriamo in un miracolo perchè solo questo può salvarci.[:D]
Oltre al rapporto €uro-lira sfavorevole, anche secondo me il problema é iniziato da subito. Un esempio > Giá ai primi di luglio 2002, il forno del mio paese che vendeva il pane a 1500 lire, (quindi 75cent di €) portó il kg di pane a €1,00 cioé +25% dalla sera alla mattina. Seguirono gli accordi di cartello dei fornai dei 5-6 comuni confinanti....e prima di Natale 2002 il prezzo era salito a €1,30 ....un altro 30%.
Si susseguirono aumenti a raffica fino...... ad arrivare verso la fine del 2006 a 2.20€ al kg. La farina al dettaglio costava ancora 35-40 cent al kg. e quell'aumento era del tutto ingiustificato. Nel 2007 inizió a comparire negli scaffali dei supermarket e minimarket pane proveniente da altri paesi piu distanti e fuori da questo cartello (da altri comuni della prov. di avellino, provincia di Salerno, Potenza)il prezzo era intorno all'1,60 € al kg., La produzione del forno del mio paese (il fornaio é un mio amico) scese della metá e gli rimaneva anche molto pane invenduto. Quell'armonia dei 5-6 forni uniti saltó e ognuno corse ai ripari,abbassando il prezzo del proprio prodotto.......facendosi addirittura concorrenza. Adesso a distanza di 7 anni da 2007, costa (quello bianco) 1,80€ al kg., 40 cent. in meno del 2007 e non penso che le materie prime costano di meno di 7 anni fa. Con l'euro, chi ha potuto si é arricchito e questo grazie al governo che non ha piu controllato e al ritiro prematuro della circolazione della lira.Poi ti stanchi anche di rimanerci male, fingi indifferenza e lasci stare.Commenta
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Paolo, mi hai per caso "copiato"?Sono stato allevato in modo "sano" . Si potrebbe discutere se possa essere definito sano non occuparsi per nulla di un figlio ma fare, almeno, l'unica cosa intelligente, non dargli neppure soldi (il grande problema di tanti ragazzi, compreso gli "ex ragazzi" della mia età... troppi soldi facili)...... diciamo pure abbandonarlo a se stesso.
Per l'istruzione mi sono dato la mia, un tempo fortemente concentrata sul primato assoluto in qualsiasi campo, oggi molto più "lasciatemi in pace". Avrei potuto scegliere qualsiasi "carriera", compreso il tossico (come molti dei miei amici, quasi tutti persi per strada o morti) e nessuno se ne sarebbe accorto.
Sul denaro, non avendone per nulla, ho imparato fin da subito la sua importanza (grande insegnamento, questo).
All'arrivo dell'euro stavo cominciando a guadagnare qualcosa dopo decenni di gavetta.... eppure andavo al supermercato (più di uno, perchè li si comprano meglio le verdure e là la carne) e confrontavo prezzi, mettevo cose nel carrello senza pensarci (acquisto compulsivo).... ma poi ci ragionavo sopra e tornavo a metterlo sullo scaffale, non era indispensabile..... i soldi non si buttano.
Ogni tanto incontravo gente che, teoricamente, con il loro stipendio da dipendente, dopo anni che ero assolutamente sotto, adesso sopravanzavo.... ma il loro carrello era immensamente più ricco del mio...... e non capivo.
Passavo fuori da ristoranti.... e gli stessi erano dentro.... e continuavo a non capire.
Dei 1000 ristoranti della nostra meravigliosa collina, in quest'ultimo quarto di secolo, ne ho visitati forse 10. Con chiunque parli.... fra 850 e 950.... e (esatto [:D]) non capisco.
Capisco però una cosa. L'equivalenza lira=euro è stato, per la stragrande maggioranza degli italiani, un PROPRIO errore di valutazione. Io non l'ho fatto, semmai ho fatto il contrario (1000 lire=0,5 euro) riducendo così, ulteriormente, il mio già modesto tenore di vita.
E' stata la facilità con cui gli italiani hanno speso che ha poi determinato l'aumento dei prezzi (in alcuni casi gonfiati, in altri effettivamente aumentati anche all'ingrosso e in tutta la catena..... ovvero non date addosso al commerciante), non il contrario.
Un suicidio, non un omicidio.
Un piccolo esempio che conosco bene. Nel periodo di passaggio all'euro, mia moglie aveva una piccola edicola che guadagnava pochissimo (e non parlatemi di evasione.... se ti mandano 10 riviste con prezzo indicato di un euro e ne rendi 5, hai la provvigione fissa del 15% difficile tu possa fare la "cresta" in qualche modo, i tuoi "guadagni lordi" sono 0,15x5 ovvero 75 centesimi).
Il mese prima, la signora Luisa (nome di fantasia) entrava, dava un'occhiata a 10 riviste.... poi prendeva il giornale per il marito e una rivistina da 1000-2000 lire per lei e basta. Arriva l'euro, passo da mia moglie in pausa pranzo e mi fa: "è passata la sig.ra Luisa, quella che passa 40 minuti a sfogliare le riviste e poi non prende quasi mai niente........... ha speso 30 euro". Il pomeriggio, era il sig. Carlo a fare il medesimo exploit, 60 euro in riviste di auto, neppure avesse una concessionaria.
Nei primi sei mesi di euro, mia moglie ha incassato circa il 120-130% in più dell'intero anno precedente [occhi]. Ricordo che, i prezzi delle riviste, erano quella roba assurda delle conversioni (una rivista da 5.000 costava 2,58 euro) ovvero erano ESATTAMENTE identici alla lira.
Ricordo che dovetti trovarle un rivenditore di sacchetti di plastica. Per la prima volta da sempre, spesso la gente usciva con un tal pacco di riviste che, una sportina, non solo era cortesia ma era indispensabile.
Io ho continuato a comprare le mie due solite riviste (ora tagliate da un pezzo) e a sbirciare, senza aprirli per evitare sembrassero "usati", qualche fumetto.
In qualche caso c'è stato un arricchimento, nella maggior parte dei casi tutta la filiera è ingrossata contemporaneamente.
L'altro giorno c'erano peperoni fiappi, praticamente immangiabili, cotti nel ghiaccio.... per fortuna sopra i 3 euro, così anche volendo, li si lascia li.
Conosco perfettamente quanto li paga quel commerciante, quelli evidentemente li dovrà buttare tutti pur avendoli pagati..... e dubito si farà lo yacht con i grandi guadagni
Il tuo racconto rispecchia più o meno anche il mio.
Però ricordo bene anche i cartelli in vetrina passare da 1000 lire a 1 euro nel giro di pochi mesi.
I beni di prima necessità (quelli reali, non quelli del "paniere" ISTAT.....) tipo benzina, trasporti, bollette ecc. naturalmente erano rimasti al cambio "ufficiale", mentre il "voluttuario" (ma sappiamo bene che il martellare pubblicitario anche nascosto è difficilmnente eludibile....) tipo ristorante, moda, vacanze, calzature, parrucchiere, sport ecc. ci mise ben poco a fare 1=1.
In più, molti "autonomi" (uno fu mio fratello) non sempre riuscivano a capire che parte degli incassi non si dovevano spendere, in quanto dovevano servire per contributi, tasse ecc. finendo al fallimento.
In più la TV (specie quella commerciale) non perdeva l'occasione di presentare il modelllo di vita "vincente" sempre ben vestito, auto ultimo modello, telefonino idem, anche se presi a rate alla Fantozzi.....un po alla "Corona" (il Fotografo scandalistico, non il naturalista alpino).[:-golf]MB,Tecna,Sipe,JK6, mah, le uniche che mi funzionano sono quelle caricate con la "CENTRITE"![:D]Commenta
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no. erano 77,5 cent non 75, l'origine del male e' qui.
P.S. In estate chi ha un magazzino di catene da neve ha poco o punto potere di imporre un prezzo. Se nevica a gennaio, e le scorte di magazzino calano, su quello che rimane si puo' spuntare un prezzo maggiore in base alle regole della domanda e dell'offerta. Se tanti hanno catene da neve, si sceglie dove comprare da chi propone un prezzo piu' conveniente in base alla qualita' del prodotto. Il prezzo lo fa il mercato, e meno male. L'importante e' che non esistano posizioni di monopolio.Ultima modifica Alessandro il cacciatore; 17-06-14, 13:57.Ars venandi est collectio documentorum, quibus scient homines ad opus suum deprehendere animalia non domestica cuiuscumque generis vi vel ingenio. (Fridericus II Imperator 1194-1250)Commenta
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....semprechè non decidano tutti insieme di "fare cartello": dove abito io in 1 Km ci sono 4 o 5 forni, ma il prezzo del pane comune è CARO ed uguale in tutti. Allontanandosi un po', il prezzo cala, ma solo perchè c'é una COOP ed il filone si trova là anche ad 1€ al Kg......[grrrr]no. erano 77,5 cent non 75, l'origine del male e' qui.
P.S. In estate chi ha un magazzino di catene da neve ha poco o punto potere di imporre un prezzo. Se nevica a gennaio, e le scorte di magazzino calano, su quello che rimane si puo' spuntare un prezzo maggiore in base alle regole della domanda e dell'offerta. Se tanti hanno catene da neve, si sceglie dove comprare da chi propone un prezzo piu' conveniente in base alla qualita' del prodotto. Il prezzo lo fa il mercato, e meno male. L'importante e' che non esistano posizioni di monopolio.MB,Tecna,Sipe,JK6, mah, le uniche che mi funzionano sono quelle caricate con la "CENTRITE"![:D]Commenta
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Da me il pane non costa meno di 3,5-4 euro al chilo........... e fa abbastanza schifo (si salva quello di importazione delle colline, comunque venduto a quel prezzo).
A casa un tempo si comprava sempre e, quel che avanzava, oltre che come pangrattato si dava agli animali.
Ora si compra nelle occasioni particolari, magari una volta a settimana (e per gli animali si compra già secco)Commenta
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Si hai ragione che il cambio era a 77,5 cent...... ma il pezzo di pane "virtulamente" da 1kg lo vendevano 75 cent. Dico virtulamente perché da noi (nonostante la tabella prezzi al kg.) il pane si vende ancora al pezzo e il peso é solo virtuale (ci sono quelli da circa 0,500kg. / 1kg. / 2kg. poi ci sono i filoni da 400gr. che costano 90 cent.).no. erano 77,5 cent non 75, l'origine del male e' qui.
P.S. In estate chi ha un magazzino di catene da neve ha poco o punto potere di imporre un prezzo. Se nevica a gennaio, e le scorte di magazzino calano, su quello che rimane si puo' spuntare un prezzo maggiore in base alle regole della domanda e dell'offerta. Se tanti hanno catene da neve, si sceglie dove comprare da chi propone un prezzo piu' conveniente in base alla qualita' del prodotto. Il prezzo lo fa il mercato, e meno male. L'importante e' che non esistano posizioni di monopolio.
Anche se il prezzo é 1,80 al kg. fanno la cresta sul peso, perché la panella da 1kg. non é mai 1 kg...... quando va bene é 900gr. a volte anche 850gr. .....quindi il prezzo al kg. é mediamente €2,00 -2,10. Sono anni (almeno 25) che va avanti questo andazzo di fare la cresta....a un controllo cosa potrebbe rischiare?Poi ti stanchi anche di rimanerci male, fingi indifferenza e lasci stare.Commenta
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Da me il pane se te lo portano a casa ( un lusso che qui e' sempre esistito, comodissimo), lo paghi al pezzo (1,50 per mezzo kg) e il peso e' sempre di meno di quello "standard". Al forno invece te lo pesano. Quello da 1 kg mi pare costi 2 €. Ho un cliente di Parma che quandi viene qui ne compra un quintale e poi se lo congela. Dalle sue parti mi dice che costa il triplo, ed e' di peggior qualità.Si hai ragione che il cambio era a 77,5 cent...... ma il pezzo di pane "virtulamente" da 1kg lo vendevano 75 cent. Dico virtulamente perché da noi (nonostante la tabella prezzi al kg.) il pane si vende ancora al pezzo e il peso é solo virtuale (ci sono quelli da circa 0,500kg. / 1kg. / 2kg. poi ci sono i filoni da 400gr. che costano 90 cent.).
Anche se il prezzo é 1,80 al kg. fanno la cresta sul peso, perché la panella da 1kg. non é mai 1 kg...... quando va bene é 900gr. a volte anche 850gr. .....quindi il prezzo al kg. é mediamente €2,00 -2,10. Sono anni (almeno 25) che va avanti questo andazzo di fare la cresta....a un controllo cosa potrebbe rischiare?Ars venandi est collectio documentorum, quibus scient homines ad opus suum deprehendere animalia non domestica cuiuscumque generis vi vel ingenio. (Fridericus II Imperator 1194-1250)Commenta
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Da noi mediamente é "diciamo" buono (non ottimo....ho mangiato di meglio) , si va dal tipo bianco (piu economico) a quello semi integrale, (farina mista) a quello integrale, poi c'é quello di grano duro 00 giallastro, quello casereccio e per finire quello di grano saraceno scuro (pane nero). Il prezzo di quello piu costoso é 2,40 al kg. .....il forno é a meno di 200m. da casa per cui lo prendo sempre fresco. A dirti la veritá non ho mai capito il perché permettono questa vendita al pezzo .....sembra che anno dopo anno i pezzi diventano sempre piu piccoli. Ogni tanto la mamma di un mio amico (una arzilla signora di 83 anni) mi regala una panellina di quelle fatte in casa con lievito madre e doppia lievitazione, impastato ancora a mano e cotto nel forno a pietra, usando la legna.....tutt'altro sapore.Da me il pane se te lo portano a casa ( un lusso che qui e' sempre esistito, comodissimo), lo paghi al pezzo (1,50 per mezzo kg) e il peso e' sempre di meno di quello "standard". Al forno invece te lo pesano. Quello da 1 kg mi pare costi 2 €. Ho un cliente di Parma che quandi viene qui ne compra un quintale e poi se lo congela. Dalle sue parti mi dice che costa il triplo, ed e' di peggior qualità.Poi ti stanchi anche di rimanerci male, fingi indifferenza e lasci stare.Commenta
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Sei sicuro Alessà? In Italia 1 euro l'hai pagato 2.000 lire mentre in germania 1.000
---------- Messaggio inserito alle 11:48 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 11:18 PM ----------
Vedi Paolo, l'italiano medio è portato a fare il passo un pò più lungo ma è anche vero che vi è l'abitudine di fare cartello.........e non solo le assicurazioni, le banche, le telefoniche etc. etc.Sono stato allevato in modo "sano" . Si potrebbe discutere se possa essere definito sano non occuparsi per nulla di un figlio ma fare, almeno, l'unica cosa intelligente, non dargli neppure soldi (il grande problema di tanti ragazzi, compreso gli "ex ragazzi" della mia età... troppi soldi facili)...... diciamo pure abbandonarlo a se stesso.
Per l'istruzione mi sono dato la mia, un tempo fortemente concentrata sul primato assoluto in qualsiasi campo, oggi molto più "lasciatemi in pace". Avrei potuto scegliere qualsiasi "carriera", compreso il tossico (come molti dei miei amici, quasi tutti persi per strada o morti) e nessuno se ne sarebbe accorto.
Sul denaro, non avendone per nulla, ho imparato fin da subito la sua importanza (grande insegnamento, questo).
All'arrivo dell'euro stavo cominciando a guadagnare qualcosa dopo decenni di gavetta.... eppure andavo al supermercato (più di uno, perchè li si comprano meglio le verdure e là la carne) e confrontavo prezzi, mettevo cose nel carrello senza pensarci (acquisto compulsivo).... ma poi ci ragionavo sopra e tornavo a metterlo sullo scaffale, non era indispensabile..... i soldi non si buttano.
Ogni tanto incontravo gente che, teoricamente, con il loro stipendio da dipendente, dopo anni che ero assolutamente sotto, adesso sopravanzavo.... ma il loro carrello era immensamente più ricco del mio...... e non capivo.
Passavo fuori da ristoranti.... e gli stessi erano dentro.... e continuavo a non capire.
Dei 1000 ristoranti della nostra meravigliosa collina, in quest'ultimo quarto di secolo, ne ho visitati forse 10. Con chiunque parli.... fra 850 e 950.... e (esatto [:D]) non capisco.
Capisco però una cosa. L'equivalenza lira=euro è stato, per la stragrande maggioranza degli italiani, un PROPRIO errore di valutazione. Io non l'ho fatto, semmai ho fatto il contrario (1000 lire=0,5 euro) riducendo così, ulteriormente, il mio già modesto tenore di vita.
E' stata la facilità con cui gli italiani hanno speso che ha poi determinato l'aumento dei prezzi (in alcuni casi gonfiati, in altri effettivamente aumentati anche all'ingrosso e in tutta la catena..... ovvero non date addosso al commerciante), non il contrario.
Un suicidio, non un omicidio.
Un piccolo esempio che conosco bene. Nel periodo di passaggio all'euro, mia moglie aveva una piccola edicola che guadagnava pochissimo (e non parlatemi di evasione.... se ti mandano 10 riviste con prezzo indicato di un euro e ne rendi 5, hai la provvigione fissa del 15% difficile tu possa fare la "cresta" in qualche modo, i tuoi "guadagni lordi" sono 0,15x5 ovvero 75 centesimi).
Il mese prima, la signora Luisa (nome di fantasia) entrava, dava un'occhiata a 10 riviste.... poi prendeva il giornale per il marito e una rivistina da 1000-2000 lire per lei e basta. Arriva l'euro, passo da mia moglie in pausa pranzo e mi fa: "è passata la sig.ra Luisa, quella che passa 40 minuti a sfogliare le riviste e poi non prende quasi mai niente........... ha speso 30 euro". Il pomeriggio, era il sig. Carlo a fare il medesimo exploit, 60 euro in riviste di auto, neppure avesse una concessionaria.
Nei primi sei mesi di euro, mia moglie ha incassato circa il 120-130% in più dell'intero anno precedente [occhi]. Ricordo che, i prezzi delle riviste, erano quella roba assurda delle conversioni (una rivista da 5.000 costava 2,58 euro) ovvero erano ESATTAMENTE identici alla lira.
Ricordo che dovetti trovarle un rivenditore di sacchetti di plastica. Per la prima volta da sempre, spesso la gente usciva con un tal pacco di riviste che, una sportina, non solo era cortesia ma era indispensabile.
Io ho continuato a comprare le mie due solite riviste (ora tagliate da un pezzo) e a sbirciare, senza aprirli per evitare sembrassero "usati", qualche fumetto.
In qualche caso c'è stato un arricchimento, nella maggior parte dei casi tutta la filiera è ingrossata contemporaneamente.
L'altro giorno c'erano peperoni fiappi, praticamente immangiabili, cotti nel ghiaccio.... per fortuna sopra i 3 euro, così anche volendo, li si lascia li.
Conosco perfettamente quanto li paga quel commerciante, quelli evidentemente li dovrà buttare tutti pur avendoli pagati..... e dubito si farà lo yacht con i grandi guadagniCiò che tu chiami inferno, io lo chiamo paradiso![devil]Commenta
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