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Per fortuna era ancora in semiletargo ..... il ragazzotto non ha mai visto un orso a correre ....[occhi].
Beata incoscenza.
Ciao
Guli51
60 km all' ora .... Con una grande accelerazione , dubito che avrebbe fatto in tempo ad accendere la moto , girarsi e scappare , se l' orso avesse voluto attaccarlo .
---------- Messaggio inserito alle 09:24 AM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 09:23 AM ----------
Comunque vogliono tacere delle stragi fatte da Orsi e Lupi per la paura che il turismo ne risenta , altro che danni per Pecore , Vacche e Asini , se la massa si sposta in zone piu' sicure !!!
Comunque vogliono tacere delle stragi fatte da Orsi e Lupi per la paura che il turismo ne risenta , altro che danni per Pecore , Vacche e Asini , se la massa si sposta in zone piu' sicure !!!
Ma va??
Questa notte un vitello sbranato in val Breguzzo e una 20 di pecore sulla sponda del Brenta,difese da 5 maremmani di cui uno ha perso un occhio .....
Il tutto in 3 gg. da animali diversi. Con quello dei maiali di Praso, in meno di 10 Km da dove vivo .... 3 animali bellissimi che se ne girano per le stalle di fondovalle in attesa che si apra l' alpeggio.
Pensate alla falsità della informazione del Parco che spaccia per reinsanguamneto una razza estinta, almeno si prendessero le loro responsabilità di aver reintrodotto in una zona turistica animali nati in slovenia e allevati al carnaio per scopi venatori.
Ho da molto tempo un gran prurito all' indice e credo che la mia malattia sia contagiosa .... statemi alla larga.
Gli "Scienziati" del parco nel loro progetto di disinformazione vanno nelle scuole asseredo le testuali nefandezze ... "L' orso è vegetariano" ... probabilmente come una sua scelta di alimentazione, avessero almeno detto erbivoro:-pr:-pr.
A quel punto ho dato ad una insegnante le foto della trappola che usano per tentare di catturarli, probabilmente erano ubriachi : 1/2 pecora e 1/2 capriolo appeso e un pugno di mais per prendere per il culo...
Vi allego fotine .... delle pecore non se ne vedono .... che strano omertà va di moda [fiuu][fiuu]
Ciao
guli51
Nuovo attacco dell’orso nelle Giudicarie. Nella notte a Roncone è stato sbranato un asino che poi è stato abbattuto. Sono state le sue grida strazianti ad allertare l’allevatore che però non ha potuto fare nulla per salvare il povero animale. Solo alcuni giorni fa trentadue pecore erano state uccise da 2 orsi (o forse più) […]
Alè....
avanti coi vegetariani.
Essendo ormai una monotonia e non fa più notizia ... tra un po' sarà semplicmente routine ...... in questi giorni si portano gli animali all' alpeggio e gli attacchi si moltiplicheranno .
Auguri.
Perchè devo andare a caprioli fino in Toscana quando avrei molto di meglio fuori della porta di casa ??
Noi valligiani siamo veramente stufi.
Aspettiamo con ansia i lupi e degli inverni rigidi, così almeno sterminiamo tutti gli ungulati che infestano da millenni delle valli in cui la massima espressione della agricoltura è il foraggio. Quei maledetti caprioli, cervi e camosci lo calpestano, per fortuna ci penseranno i lupi a sistemare la questione, rigorosamente reintrodotti con la lince.
Povera Italia... taluni idividui hanno pure l' ardire di affermare che sono venuti in trentino per i cambiamenti dell' ambiente, è già, 4 cespugli in più :-pr:-pr speriamo che non ne crescano ancora un paio, perchè altrimenti ci troviamo i rinoceronti a casa.:-pr:-pr
Ciao
Guli51
Vittima dell'assalto il gregge di un giovane allevatore bresciano di Carpenedolo: nella notte tra giovedì e venerdì ha perso 40 pecore, tutte uccise
"..Sapendo che sul posto c’era il rischio di orsi già avvistati, l’intero allevamento era stato messo in sicurezza tramite un recinto elettrificato. Invece, intorno all’alba i pastori hanno avvertito i lamenti e belati delle pecore, scoprendo che la struttura era stata divelta dall’esterno. Non è chiaro se sia stato uno o più orsi a provocare quanto avvenuto, anche se di certo un esemplare di plantigrado è stato notato la sera successiva tra le carcasse delle stesse pecore."
In una intervista in tv (link sotto) il pastore sosteneva che i Forestali dicevano che la situazione con gli orsi era ormai sfuggita di mano e non riescono a controllarli...(eeeh...già...qui su questo forum qualche sospetto era venuto anche a noi...) https://www.giornaledibrescia.it/fot...core-1.3284774
Ok, non proprio orsi nostrani, comunque i pericoli del turismo ursino..si comincia con i turisti a far abituare gli orsi alla presenza umana e si finisce con il morto:
“You’ll see pictures of tourists touching a bear through the fence,” he said, while other outfitters offered walking tours near the bears.
<aside class="element element-rich-link element--thumbnail element-rich-link--upgraded" data-component="rich-link" data-link-name="rich-link-2 | 2" style="display: block; float: left; margin: 0.3125rem 1.25rem 0.75rem -15rem; clear: both; width: 13.75rem; caret-color: rgb(18, 18, 18); color: rgb(18, 18, 18); font-family: "Guardian Text Egyptian Web", Georgia, serif; font-size: 17px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; orphans: auto; text-align: start; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: auto; word-spacing: 0px; -webkit-text-size-adjust: auto; -webkit-text-stroke-width: 0px; text-decoration: none;"> Animal rights activists and Inuit clash over Canada's Indigenous food traditions
</aside>The bears then migrated from Manitoba, where the tours are based, towards northern communities like Arviat, he said. He speculated that the tours could be a factor in explaining the bears’ shifting behaviour, noting that 10 or 15 years ago, they would flee at the sound of an all-terrain vehicle or snowmobile. “Today, bears are not doing that. They hang around. They won’t run away. They’ll go on the trail beside you,” he said. “Bears are losing whatever fear they have of humans.” https://www.theguardian.com/world/2018/jul/05/canada-nunavut-aaron-gibbons-mauled-polar-bear-kids
".. tra l'11 giugno e la scorsa domenica (17 GIUGNO 2018) : 9 sono state le denunce di danno per quanto riguarda i plantigradi e 3 quelle relative al lupo. Prima del weekend gli orsi hanno fatto un'abbuffata di galline e conigli a Pieve di Bono, predato 4 maiali a Praso (località Sevror), ucciso 32 pecore a Pez di Tre Ville (2-3 predate, le altre morte soffocate nella calca), rovinato 3 piante di ciliegio a Ciago e Covelo di Vallelaghi e compiuto un danno alle arnie ad Andalo (località Clame). Il lupo si è invece cibato di un'oca a Mezzavalle di Predazzo, ucciso una manza a malga Scorteghere sopra Ala e 2 capre in località Carlonch a Sèn Jan di Fassa. Nella serata di venerdì 15 l'orso ha anche predato una pecora a Condino, mentre il giorno successivo è stato segnalato un danno da lupo su un gregge a malga Valsorda prima (Pieve Tesino) e un plantigrado ha ucciso una vitella in Val Breguzzo. Vista la presenza dell'orsa con 4 cuccioli vicino alle frazioni sovrastanti Arco, sabato sera è stata invece fatta uscire la squadra di emergenza per un'eventuale dissuasione col fucile a pallettoni; gli agenti hanno inoltre verificato che i privati non attirino gli orsi con del cibo, per questo è stato fatto ritirare il pane che sarebbe stato posizionato appositamente da qualcuno. Infine, nella giornata di domenica a Caldes un orso ha predato una capra. La settimana precedente ( dal 4 all'11 giugno ) erano stati i lupi a provocare il maggior numero di danni (8), mentre gli orsi si erano fermati a quota uno. Martedì 5 giugno, nello specifico, un plantigrado aveva fatto merenda a base di conigli e miele nella zona di Roncone (tre le arnie danneggiate nel corso di un primo blitz e una in un secondo tempo). Nello stesso giorno a Predazzo in località Pozza era stato segnalato un danno da lupo in un pollaio (10 galline uccise). La sera di mercoledì 6 giugno dopo le 21.30 la Stazione forestale di Tione aveva lanciato l'allarme per il comportamento di un orso, per poi far scattare la squadra di emergenza. Poco lontano dall'abitato di Villa Banale un orso dal colore chiaro avrebbe rincorso una persona la quale, spaventata, nella fuga si sarebbe procurata alcune escoriazioni di lieve entità. Il comportamento dell'orso inizialmente è stato descritto come un ringhio seguito da alcuni passi fatti in maniera decisa verso l'uomo, accompagnato dal suo cane legato al guinzaglio. Successivamente alla fuga, l'uomo ha raggiunto una strada aperta al libero transito, dove si è fatto recuperare in auto dal fratello. Poco dopo il cane è tornato autonomamente a casa. La squadra emergenza ha cercato di escludere la presenza dell'orso vicino all'abitato: le operazioni si sono chiuse verso mezzanotte ed il giorno successivo un sopralluogo mirato è stato effettuato dall'unità cinofila. Gli accertamenti successivi hanno consentito di appurare che l'orso si sarebbe concentrato sul cane, non prestando attenzione alla persona. Preoccupazione desta anche la situazione di malga Boldera sui monti Lessini, nel comune di Ala. Il 7 giugno è stata accertata la predazione di un bovino da parte del lupo. In zona erano state segnalate altre predazioni il 31 maggio e il primo giugno. Scorribande del lupo sono state registrate anche in Val di Fassa, a malga Sasso Piatto nel comune di Campitello, dove sono stati rinvenuti diversi ovini uccisi. Due giorni dopo si è avuta notizia di un'ulteriore predazione, mentre il pastore stava raggruppando le sue 150 pecore in previsione di abbandonare la malga: in totale gli animali predati sono 12. Il 9 giugno uno dei proprietari delle pecore avrebbe incontrato un branco di 4 lupi nel bosco vicino alla malga Sasso Piatto mentre era intento a ricercare i capi: alla vista dell'uomo i lupi si sarebbero allontanati spontaneamente.
Nell'arco di 24 ore tra il 7 e l'8 giugno è avvenuto un doppio investimento di orsi in Valle dei Laghi e Val Daone. Il primo episodio è stato segnalato con una chiamata poco prima di mezzanotte: all'altezza del chilometro 144 della provinciale 45 in località Vecchio Mulino un'auto che viaggiava in direzione di Trento ha urtato un plantigrado che attraversava la strada. l'animale è ruzzolato per poi alzarsi e, trascinando la zampa posteriore, si è spostato dalla strada. L'investitore è sceso dalla macchina, si è guardato attorno ed è ripartito. Sul posto è intervenuta la squadra di emergenza col cane: gli agenti hanno trovato molto pelo nella zona dell'impatto, ma niente sangue. Non visto o contattato l'orso coinvolto nell'incidente; i cani segnano la traccia di allontanamento dell'animale. Alle 23.30 del giorno dopo un automobilista ha riferito che mentre stava rientrando a casa sulla provinciale che collega Praso ad Agrone, all'altezza del bivio per località «Sevror» un orso è uscito improvvisamente saltando il gard rail ed è stato colpito dal mezzo che viaggia a 50 chilometri orari. Secondo l'investitore l'orso era molto grosso, ha fatto alcuni ruzzoloni per poi trascinarsi verso est. Dal mezzo sono stati prelevati alcuni peli. Nei pressi del luogo dell'impatto non è stato trovato sangue.
Il 9 giugno un orso si sarebbe avvicinato ad una baita in località «Faserno» nel comune di Storo: alla vista degli abitanti, l'orso si sarebbe allontanato spontaneamente. Il 10 giugno due escursionisti hanno riferito di essersi imbattuti in un'orsa con un piccolo, mentre stavano salendo lungo il sentiero che parte dal ponte di «Ceniga» (Dro). L'orsa è scesa dal bosco di corsa, facendo rumore, e si è fermata davanti alle due persone a circa 5 metri di distanza. È rimasta in quella posizione per un po', finché i due hanno cominciato a retrocedere, mentre l'orsa è salita da dove era venuta. Nella settimana compresa tra il 28 maggio e il 4 giugno , 14 sono stati i danni da orso e 3 quelli attribuiti al lupo. Quest'ultimo si è reso responsabile anche di diverse predazioni di ungulati a Rumo, Roncegno e Castelfondo, ed un esemplare è stato avvistato da un automobilista nella frazione di Barco in località laghi Morti nel comune di Levico. Tra le altre cose, il predatore ha anche ucciso un vitello di razza Highlander di 8 giorni a malga Costa (Predazzo). Il primo giugno l'orso ha invece compiuto un blitz in un pollaio a Tione, in località Dravagon; il 28 e il 31 maggio un plantigrado è stato autore di diverse scorribande a Roncone, predando una pecora, una capra e un apiario visitato in due serate diverse nonostante la presenza di una recinzione elettrica. Altre arnie sono state prese di mira anche ad Agrone, nel comune di Pieve di Bono, ed a Bersone di Valdaone, dove l'orso è entrato in un deposito di materiale apistico dove erano custodite delle arnie e dei melari, mentre in un'altra occasione ha ucciso 4 galline e 12 conigli. Ed è entrato in un pollaio anche a Breguzzo. A malga Sostino in Val di Borzago nel comune di Spiazzo sempre un plantigrado si è reso responsabile della predazione di un asino e di una pecora.
Dal 21 al 28 maggio i danni attribuiti all'orso sono stati 9, tra scorpacciate di miele a Sevror di Valdaone e Pieve di Bono, un montone predato in località Mosì a Tiarno di Sopra e capre uccise a Sella Giudicarie. Dal 14 al 21 maggio , 4 sono stati i danni provocati dall'orso e uno solo è stato causato dal lupo a Torcegno in località Ciste, dove ha ucciso un ovino, mentre tre agnelli risultano dispersi. Pecore predate anche a Porte di Rendena, ma il «killer » in questo caso è l'orso. Dal 7 al 14 maggio i forestali hanno ricevuto solo 2 segnalazioni di danno ad opera dei plantigradi, mentre 5 erano state le scorribande compiute dal 30 aprile al 7 maggio , alle quali se ne aggiunge una causata dal lupo. Curioso è l'episodio registrato il 30 aprile a Predazzo: era un sabato sera e verso mezzanotte a Bellamonte è stato avvistato un lupo mentre rincorreva una cerva, con un tentativo di predazione davanti ad un'abitazione privata. Sul posto erano state trovate tracce di sangue e pelo; nella fuga la cerva aveva ribaltato alcune piante di fiori nei vasi. Il 3 maggio a Vetriolo in località Compet erano state trovate 4 pecore morte, tutte presentavano dei morsi alla gola, ma nessun consumo. Lo stesso giorno, in occasione del censimento dei caprioli a Terzolas, tra la località Molini e Paiol, i forestali hanno icontrato a distanza molto ravvicinata - all'incirca 5-8 metri - un orso, che si è alzato in piedi, ha rugliato e poi si è allontanato verso il basso, per poi scomparire verso la pista ciclabile. Dal 16 al 30 aprile , due soli danni da orso, che ha danneggiato alcune arnie dopo aver scavato il terreno per passare sotto l'ultimo filo del recinto elettrico, mentre in Val Breguzzo ha ucciso una pecora e 2 capi risultano dispersi. Dal 9 al 16 aprile sono stati denunciati 4 episodi di danno da orso: l'uccisione dell'asino Frisby alle Mase di San Lorenzo Dorsino; in Val Breguzzo l'orso è entrato nella stalla attaccando il bestiame custodito, ferendo una capra e predando 2 pecore; un esemplare è entrato in un vecchio fienile a Preore sfondando il portone. Dal 2 al 9 aprile sono stati 4 i danni da orso, mentre 2 segnalazioni hanno come protagonista il lupo: il 6 aprile alle 23.30 un uomo che si aggirava attorno ad uno stabile ad Alba di Canazei ha visto 4 lupi a distanza di circa 30 metri: il branco si è accorto dell'uomo e un esemplare ha emesso un ringhio: la persona si è rifugiata all'interno. Il giorno precedente il proprietario di una baita in località Bellamonte a Predazzo ha avvistato un lupo da vicino: erano le 11 e l'uomo stava osservando un gruppo di cervi, quando si è improvvisamente trovato di fronte il predatore, a meno di 10 metri. L'animale ha reagito mostrando i denti senza emettere alcun verso e, dopo qualche secondo, allontanandosi. Il passaggio del lupo è stato confermato anche dalle numerose orme presenti nei pressi della baita.
Da inizio gennaio alla primavera , i danni erano stati tutto sommato contenuti (5 da orso e 2 da lupo) ad apiari, ovini e caprini. Il 14 marzo a Penia di Canazei un residente aveva avvistato in mattinata 2 lupi a 20 metri da casa sua: gli animali si erano poi diretti nei pressi del ristorante, di un parco giochi e di una fermata dello scuolabus. Dopo un sopralluogo e l'eliminazione di rifiuti e carcasse era stato istituito il presidio mattutino (anche con un'eventuale azione di dissuasione mediante lo sparo di proiettili di gomma) dell'area di Penia. Altri avvistamenti erano avvenuti lungo la pista da sci Buffaure (14 gennaio), nella frazione di Foxi di Vallarsa (16 gennaio) e a Canazei (10 gennaio).
<hr style="background: var(--horizontal-line-color); height: 0.5px; border: 0px; max-width: 100%; caret-color: rgb(27, 27, 27); color: rgb(27, 27, 27); font-family: Georgia; font-size: 18px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; orphans: auto; text-align: start; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: auto; word-spacing: 0px; -webkit-text-size-adjust: auto; -webkit-text-stroke-width: 0px; text-decoration: none;">I DATI IN TRENTINO Sulla base degli avvistamenti compiuti nel corso dei mesi sul territorio provinciale (anche grazie all'ausilio delle fototrappole), il Corpo forestale è riuscito a determinare almeno sei diverse nuove cucciolate. Lo si evince incrociando i dati contenuti nei report redatti settimanalmente: una femmina con due piccoli è stata segnalata recentemente in Val d'Ambiez (si tratterebbe dell'esemplare vista nello stesso posto 20 giorni prima con 3 cuccioli, e che dunque ha perso un piccolo); una femmina con 4 piccoli in zona di Seo-Sclemo; una femmina con 3 piccoli a Comano; mamma e cucciolo a San Lorenzo in Banale, oltre a DG3 ed F4 (entrambe con due cuccioli). I nuovi nati nella famiglia del Progetto Lkife Ursus sarebbero dunque almeno 14. Per quanto riguarda l'orsa con il poker di orsetti, i forestali hanno accertato che qualcuno ha tentato di attrarli con del cibo, forse per scattare loro delle fotografie. Una pratica pericolosa, perché alimentando i plantigradi si rischia di abituarli alla frequentazione dei centri abitati.
Tre sono invece gli esemplari monitorati con il radiocollare, ossia ossia M18 (tra il Bondone e lo Stivo) e le sopracitate DG3 (Val d'Agola) e F4 (Terlago).
Per quanto riguarda invece il lupo, in Trentino è stata registrata la presenza di sei branchi, ai quali si aggiunge una coppia e qualche esemplare che si muove in autonomia. Tra questi c'è l'animale che frequenta la Val di Fassa che presenta evidenti lesioni da rogna. Il branco che presenta il maggior numero di componenti si trova probabilmente sul monte Carega, dove una delle fototrappole posizionate ha registrato una quarantina di passaggi e un numero massimo di 9 lupi assieme lo scorso 22 novembre. Il 5 maggio erano stati avvistati invece 5 lupi a Canazei (con una femmina evidentemente gravida); a Levico il 29 aprile è stato segnalato invece l'avvistamento simultaneo di ben 7 lupi, mentre in Lessinia a fine gennaio era era stato rilevato un passaggio di 5 esemplari e in aprile alcuni passaggi di 3.>
Brown bear’s fate could be worse still after he riles farmers with attacks on livestock
Siamo alle solite...a questi orsi non piacciono le diete da lifeursus ma preferiscono scegliersi le pietanze che più aggradano (carne di cavallo in questo caso)
Le notizie che arrivano alla stampa sono molte meno di quelle reali, si cerca di minimizzare un problema che in zone antropizzate è stato sottovalutato.
Le foto postate sui media non sono mai delle stragi ... fanno rabbrividire.
Ne ho qualcuna dei proprietari dei bestiame ( che conosco personalmente per lavoro ) attaccato dai merdosi sloveni, ma ho promesso di non pubblicarle .... stiamo diventando una comunità di omertosi .... W il turismo .... Chi non ha paura è un incoscente 50 predazioni in un mese da più sacchi di pulci nel raggio di 5 Km da casa mia, Forestali ovunque ... ma bellamente armati di fucili con pallettoni di gomma ... e se servisse anche con qualcosa di più convincente, noi non possiamo nemmeno detenere gli spry potenti antiorso, sono illegali.
Allegria.... vediamo come andrà a finire.
Ciao Guli51
INCREDIBILE, un articolo con considerazioni equilibrate e mette in prospettiva il ripopolamento di orsi, ma solo perché si parla della situazione in francia.
INvece che i soliti articoli sentimentalisti sugli orsetti in italia
Come finiranno i nostri alpeggi creati con grandi fatiche in migliaia di anni.
Una volta noi bifolchi montanari vivevamo tutti dei prodotti della montagna, quelli caseari si conservavano anche senza i frigoriferi e tutti gli alpeggi erano contesi tra paese e paese, i confini si vedono tutt’oggi ben segnati da muretti in granito, nessuno sconfinava a mangiare un filo d’ erba del vicino per non scatenare guerre di paese.
Inutile dire che il bosco era tenuto ben lontano dal “gras” delle malghe.
Qualche scienziato si è sognato che la sera gli animali devono essere radunati e chiusi in malga, o nei recinti anti orso ( E’ peraltro appurato che l’ orso sa sfonfarli con la schiena in retromarcia ).
Ma io vorrei porre ai suddetti scienziati una domanda semplice semplice … sono mai andati in montagna??
Probabilmente la loro conoscenza delle malghe è limitata a quelle che si raggiungono in macchina, con le loro lussuose jepp della provincia, o con le auto blu.
Forse si sono dimenticati che esistono moltissime altre malghe che per vengono caricate con animali asciutti, che hanno semplicemente un faticoso accesso su sentieri e mostrano in sommità pascoli bellissimi.
In queste malghe è impossibile produrre burro e formaggi come si faceva molti anni fa a causa di accessi similalpinistici, negli ultimi decenni gli animali vengono lasciati liberi e incustoditi.
Unica accortezza è sbarrare il sentiero di accesso con due stanghe di abete.
Vorrei una soluzione fattibile per tutte queste numerosissime malghette e per il loro pascolo.
Senza l’ intervento delle mucche, asini e cavalli in breve tempo spariranno tutte, inghiottite dalla vegetazione.
Altra soluzione: il tanto pubblicizzato recinto antiorso.
Avete mai visto cosa mangia una mucca in alta quota …. Probabilmente gli scienziati pensano che siano delle falciatrici che mangiano l’ erba che gli sta vicino. Le mucche sono delle buongustaie, non per niente il burro di montagna è giallo, mangiano moltissimi fiori e si cercano germogli di erbe che ben conoscono qua e la, un recinto oltre ad essere infattibile dovrebbe inerpicarsi fino alle rocce ed in cresta, con dei costi a dir poco allucinanti ed impensabili.
Resta una unica soluzione, l’ abbandono delle malghe di alta quota.
Il bosco distruggerà in pochi anni il paesaggio e il lavoro fatto dall’ uomo in migliaia di anni.
W la lungimiranza dei nostri amministratori che con le loro auto blu sono arrivati in quelle malghe dove si mungono le mucche in malga e si possono tener raccolte durante la notte.
Alla salute dell’ orso e del lupo …. Non potendo eradicare gli scienziati.
Waidmannsheil ……… [fiuu]
Ciao
Guli51
Ieri parlavo con un'amica di Maresca, San Marcello Piteglio (PT) zona dove ho per moltissimi anni bazziacato e cacciato, e mi ha raccontato che una ragazza...
Buongiorno, qualcosa mi dice che fra non molto ci sarà dell'orso in giro da consumare!! Voaltri ai confine dell'impero, affilate i coltelli e preparate...
Una interessante notizia. I corridoi ecologici definiti dalle aree protette che collegano Abruzzo, Molise e Campania hanno favorito l'erratismo di questo...
Da qualche tempo si comincia seriamente a discutere di quanto siano pericolosi per l'uomo il lupo e l'orso, ma soprattutto ora che sono aumentati in maniera...
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