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Sono io il primo a dire che con il mondo agricolo bisogna dialogare.... ma che sia un dialogo costruttivo, non un cercare di accaparrarsi fondi e contributi e poi chi se visto se visto.... si è modificata la legge per rendere la fauna patrimonio indisponibile dello stato.. bene... ma le ripe, i fossati, le siepi, gli stagni, i boschetti ecc., che permettono a questa fauna di nascondersi, alimentarsi e sopravvivere, come mai non hanno nessuna tutela? Hai ragione sono domande retoriche, forse anche banali... ma i legislatori mica se le sono poste quando hanno fatto le leggi...
Dalle mie parti ormai è quasi impossibile cacciare... a meno che ci si accontenti dei fagiani pronta caccia immessi la sera prima... ma giustamente come diceva Alessandro qualche intervento fa... è come andare a putt...!!Bruno Decca
"Multi sunt vocati... pàuci vero electi"Commenta
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Vedi Bruno, gira e rigira, si arriva a un punto della discussione che e' secondo me il punto focale del tutto. Come secondo me e' pura utopia pensare alla buona educazione e al rispetto spontaneo delle leggi (anche se sarebbe certamente auspicabile), altrettanto vero e' utopistico pensare che un agricoltore rinunci a qualche porzione del suo terreno per destinarlo alla selvaggina. Facendo un regalo insomma. Lui deve ragionare nella logica d'impresa. E' il suo mestiere.
L'agricoltore deve avere un utile dal suo operato sia esso coltivare mais a perdita d'occhio, o lasciare una siepe fra campo e campo per far covare tranquilla una fagiana.
Allora questi soldi chi glieli da' all'agricoltore? Dove sono queste risorse finanziarie?
In base a quali parametri vengono dati questi soldi, solo per il miglioramento o la conservazione ambientale, o al numero di selvaggina presente ? Chi alla fine controlla e paga l'agricoltore? Un ente pubblico? Le domande che si pongono sono tante.
Io personalmente non so se sia meglio riformare un po' qua e un po' le leggi esistenti, o ripartire da zero e progettare un nuovo modo di andare a caccia. Ogni Paese ha le sue tradizioni, e giustamente non puo' trascurarle, pero' non credo che non si debba dare un'occhiata in giro per vedere gli altri che soluzioni hanno adottato.Ars venandi est collectio documentorum, quibus scient homines ad opus suum deprehendere animalia non domestica cuiuscumque generis vi vel ingenio. (Fridericus II Imperator 1194-1250)Commenta
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[quote=Alessandro il cacciatore;206250.................. Io personalmente non so se sia meglio riformare un po' qua e un po' le leggi esistenti, o ripartire da zero e progettare un nuovo modo di andare a caccia. Ogni Paese ha le sue tradizioni, e giustamente non puo' trascurarle, pero' non credo che non si debba dare un'occhiata in giro per vedere gli altri che soluzioni hanno adottato.[/quote]
Forse mi sono spigato male...l'agricoltore non ne a nessuna colpa, è la sua attività e fa bene a tutelare il propprio reddito... sono gli incentivi che mancano.... e ti posso garantire che fondi ci sono..... solo che vengono stanziati per cose assurde e non per incrementare un certo discorso faunistico venatorio.
Per il resto sono anch'io sulla tua posizione: è inutile riformare e/o modificare.... le pezze a volte fanno più male della legge stessa.... ripartire da zero ora come ora in Italia è impossibile.... da noi ci sono le associazioni dei cacciatori, che al grido "lo vogliono i cacciatori" (anche se non li sentono mai), portano avanti i loro interessi e non sicuramente quelli di una corretta gestione della fauna e del territorio... per queste cose in Italia siamo lontani anni luce.Bruno Decca
"Multi sunt vocati... pàuci vero electi"Commenta
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visto che alcuni (almeno tu, io e qualche altro) vedono la cosa allo steso modo...che facciamo? Bisognerebbe pensare, confrontarci e poi buttar giu' un progetto (non ho voluto di proposito usare l'espressione "piano programmatico" che puzza di politichese e a me viene l'orticaria). Alle volte e' proprio il sassolino che si toglie alla base che fa crollare le muraglie... e con quei sassi si costruisce la casa nuova.Ars venandi est collectio documentorum, quibus scient homines ad opus suum deprehendere animalia non domestica cuiuscumque generis vi vel ingenio. (Fridericus II Imperator 1194-1250)Commenta
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[:-bunny]Umm!!! cosa facciamo, un'altra associazione!??! Drool]Drool]... no grazie!!
Con l'attuale legislazione puoi far ben poco... l'unica possibilità per costruire qualcosa di "diverso" (parlando naturalmente di gestione faunistica venatoria), è data da quel fatidico 15% di territorio agro-silvo-pastorale concesso dall'art. 16 della 157/92, ma anche lì le problematiche da affrontare sono molte e le barricate non mancano di certo.
Purtroppo io ho già provato anche questa strada, prospettando un'azienda sul territorio di tre Comuni a cavallo di un fiume, con all'interno un parco sovracomunale... riunioni su riunioni, con gli enti locali, agricoltori, cacciatori, bozze di cartografie, di piani faunistici poliennali ecc. ... il tutto si è arenato perchè i cacciatori, pur avendo il territorio a loro esclusivo utilizzo, dovevano pagare di più che con l'A.T.C. ...[:-cry][:-cry]... gli slogan si sono sprecati, compreso "caccia libera, in territorio libero".... però tutt'ora al bar sono ancora a lamentarsi: c'è poca riproduzione, scarsità selvaggina, poco habitat, non ci sono controlli, i foranei si comportano male ecc. .... si sa italiani brava gente.... oggi piove governo ladro!!!Bruno Decca
"Multi sunt vocati... pàuci vero electi"Commenta
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Altra associazione? ma figurati, io le abolirei. Io sono per la democrozia diretta non rapprensentativa. A me non piace delegare.
Se i tuoi cacciatori si sono rifiutati di accettare quello che avevi proposto, credo davvero che si sia poca speranza nel futuro. Io ci sarei andato a nozze.
Forse e' meglio continuare cosi'. Se poi la gente per sparare una fucilata, non sa come fare, ci sono sempre le riserve dove con 10 €/fagiano ci si leva la voglia.
Chi si contenta gode, no?Ars venandi est collectio documentorum, quibus scient homines ad opus suum deprehendere animalia non domestica cuiuscumque generis vi vel ingenio. (Fridericus II Imperator 1194-1250)Commenta
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Io dico una cosa sarebbe bene adesso di smetterla di spendere tutti questi soldi per la caccia sta diventado tutto troppo eccesso e le tasse perche sono aumentate, e gli atc e si devono pagare da noi in siclia prima bisogna fare una domanda con marca da bollo solo per la richiesta di accesso, ed non e detto che ci rientri perche tutto e in base alla data di domanda prima entrono i residendi ecc.. Ecc.. Poi e sei rientrato nel numero chiuso paghi la tassa regionale in piu , per non parlare di tutto cio che gira in torno alle associazioni per quanto riquarda i ripopolamenti.io quest'anno con altri miei amici cacciatori stiamo preparando in modo di fare le assicurazioni presso gli enti dove assicuriamo le auto, ma non per un fattore di risparmiare ma solo per togliere alle ass. Venatorie la sicurezza che noi cacciatori in qualsiasi momento siamo pronti a paghare purche' ci aprono la caccia, e noooooo cosi non ci siamo dobbiamo smetterla di farci prendere in giro, sono solo dei corotti tutti dalla assessorato foreste alle associazioni. Quest'anno la caccia e la battaglia la faccio io da quando si e chiusa l'attivita' venatoria, si perche' gia da adesso che noi cacciatori ci stiamo muovendo per far cambiare le cose e non ad settembre tutti siamo in ferie con le famiglie o al mare . Dobbiamo far cambiare le cose per andare a caccia perche cosi e megli stare a casa o portare i cani senza fuciliCommenta
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Con l'attuale legislazione puoi far ben poco... l'unica possibilità per costruire qualcosa di "diverso" (parlando naturalmente di gestione faunistica venatoria), è data da quel fatidico 15% di territorio agro-silvo-pastorale concesso dall'art. 16 della 157/92, ma anche lì le problematiche da affrontare sono molte e le barricate non mancano di certo.
Purtroppo io ho già provato anche questa strada, prospettando un'azienda sul territorio di tre Comuni a cavallo di un fiume, con all'interno un parco sovracomunale... riunioni su riunioni, con gli enti locali, agricoltori, cacciatori, bozze di cartografie, di piani faunistici poliennali ecc. ... il tutto si è arenato perchè i cacciatori, pur avendo il territorio a loro esclusivo utilizzo, dovevano pagare di più che con l'A.T.C. ...[:-cry][:-cry]... gli slogan si sono sprecati, compreso "caccia libera, in territorio libero".... però tutt'ora al bar sono ancora a lamentarsi: c'è poca riproduzione, scarsità selvaggina, poco habitat, non ci sono controlli, i foranei si comportano male ecc. .... si sa italiani brava gente.... oggi piove governo ladro!!!
E' molto meglio se ci pensa qualcun altro così poi, dopo, sappiamo con chi prendercela se non troviamo niente!!!!
Il discorso di dare un'occhiata a quello che fanno altre nazioni (francia, spagnauk ecc.) è assolutamente giusto ma, se vai a vedere, da loro la partecipazione è molto più sentita (guarda cosa fano in UK per es.)silvioCommenta
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