Ed in Puglia si parla ancora di lui......

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  • davide
    ⭐⭐
    • Sep 2005
    • 794
    • Bari
    • setter inglese / epagneul breton

    #1

    Ed in Puglia si parla ancora di lui......

    Vi ricordate il fatto accaduto un paio di anni fa??? quando le guardie volontarie del WWF e uno della forestale fecero muorire quel professore di Rimini nelle campagne di Spinazzola???nessuno ha sapeto più nulla come è andata a finire???
    però a distanza di tempo si parla ancora di lui....leggete qui:


    Puntuali come sempre ad ogni chiusura ed agni apertura della stagione venatoria, gli anticaccia levano il loro canto alla disperata, quanto inutile ricerca, di trovare ancora qualcuno disposto ad ascoltarli.
    Questa è la volta del WWF che dispensando un elenco poco credibile di cifre comincia dal numero dei cacciatori pugliesi: secondo loro 36 mila,mentre per la Regione raggiungono appena 29 mila; alle ore di vigilanza,ai chilometri quadrati sorvegliati,al numero dei cacciatori controllati,a due morti per incidenti durante la caccia; tralasciando stranamente dalla statistica l’eclatante caso dell’ottantaduenne maestro di scuola di Riccione Mario Botticellii che senza aver commesso alcun reato, era a caccia, seduto nelle campagne di Spinazzola,luoghi che tanto amava,veniva maltrattato durante un controllo proprio dalle guardie volontarie del WWF e seduta stante colto da infarto moriva sul posto.
    Quelle guardie erano capeggiate,ma guarda caso,proprio da questo fior di tutore della natura, sì, lui! Pasquale Salvemini responsabile, dell’articolo del 2 febbraio 2009,oggetto di questa risposta, finito insieme ad un suo complice il vice sovrintendente del Corpo forestale dello Stato Raffaele Stano, indagati dalla Procura di Trani per falso, violenza privata, omicidio colposo e calunnia aggravata (Corriere del Mezzogiorno, sabato 19 gennaio 2008),per il Forestale Raffaele Stano inoltre un’ ulteriore pesante accusa: venne trovato in possesso illegale di un proiettile Kalashnikov e di un fucile modificato per poter applicare un silenziatore( Corriere del Mezzogiorno, mercoledì 16 gennaio 2008).
    L’articolo in questione del 2-2 09,poi si condisce di paroloni come: biogeografiche, biodiversità, scrigni della natura; ma fateci il piacere avrebbe detto il grande Totò, perchè non tacete e vi accollate,invece,le vostre responsabilità gravissime, un esempio ? L’ ex riserva di caccia Daunia Risi tra Manfredonia e Zapponeta che per anni costituì un sito straordinario per quantità e varietà di uccelli acquatici,oltre che per un ambiebte incontaminato con fertili estensioni di ogni erba palustre e con canali e specchi d’acqua pulitissimi, tutto questo grazie a ingenti somme di danaro profuse dalla gestione venatoria, affinchè quei luoghi si mantenessero tali.
    Ma ecco che arrivano loro…gli ambientalisti espropriano la riserva al mondo venatorio e la inglobano nel Parco del gargano. E’la condanna a morte! In breve tutto si trasforma in un estensione di terra desertica sistematicamente arsa dalla siccità e di conseguenza dagli
    incendi: senza una goccia d’acqua per chilometri intorno e con conseguente scomparsa di ogni specie di uccelli acquatici che un tempo, pur assoggettati notevolmente alla caccia erano presenti in quantità impressionante.
    La stessa sorte tocca ai laghi di Varano e Lesina: ma l’importante era sottrarle al mondo venatorio,che importa se poi dopo verranno abbandonate all’incuria e lasciate andare definitivamente perdute.
    Il sequestro poi dei richiami elettronici per amor del vero sono stati effettuati unicamente dalla Polizia provinciale e dalla Guardia Forestale che hanno rinvenuto, non solo gli apparecchi, ma anche centinaia di metri di reti per l’uccellagione denunciando soggetti spesso con precedenti penali a volte anche incensurati, ma mai in nessun caso titolari di porto d’armi da caccia ed identificabili,quindi, come cacciatori.
    Ma forse Salvemini si riferiva ad altri richiami elettronici, quelli che proprio lui metteva sul tragitto o sui luoghi frequentati da innocenti cacciatori per contestarne, a questi ultimi, il presunto reato di uso e possesso ( Correre del Mezzogiorno, sabato( 19-1-2008).
    Poi, per colmo, l’articolo del WWF diventa confuso e contraddittorio cominciando con una cara discutibile conoscenza delle specie e delle leggi vigenti. E’ d’uopo,quindi,far chiarezza,anche per chi legge: non sono specie protette il merlo,la quaglia e gli anatidi, ma puramente specie cacciabili: non sono protetti nemmeno i colombi terraioli e le tortore dal collare che appartengono, per legge, alla categoria degli animali da cortile o domestici; tanto per rendere l’idea sono quegli uccelli che disseminano di sterco infetto i viali i palazzi i monumenti e le auto in sosta nelle nostre città, creando allarme nella sanità, in quanto questi pennuti sono ritenuti i maggiori veicoli della salmonellosi.
    Visto che poi ci troviamo a parlare di uccelli, parliamo anche di un’altra manovrina degli anticaccia,da anni si battono affinchè sia ritenuta specie a rischio di estinzione, lo “storno” sempre per chiarire alla pubblica opinione: si tratta di quegli uccelli che volando a nuvole di svariate migliaia di soggetti, disegnano in cielo meravigliose onde,ma guai se si posano in oliveti,vigne e frutteti provocano danni inimmaginabili.
    Corre a questo punto far chiarezza anche sui cinghiali: di cinghiali ce ne sono tanti, ma tanti da provocare danni alle culture e incidenti sulle strade,questa specie deve la sua eccessiva diffusione proprio alle aree protette( quelle continuamente proposte dal mondo ambientale), spesso per varie situazioni entrano addirittura nei piccoli centri montani con frequenti attacchi addirittura agli abitanti.
    Al primo convegno nazionale del 25 -5-07 ” il capriolo del Mediterraneo” organizzato dal Parco del Gargano,presso Bosco quarto a Monte Sant’Angelo, due eminenti relatori,una biologa spagnola ed un suo collega portoghese,misero in allerta gli addetti e i partecipanti ai
    lavori per la elevatissima presenza del cinghiale e che da lì a poco, la stessa situazione potrebbe crearla…udite,udite, il capriolo garganico, che se non controllati numericamente, avrebbero costituito assieme al cinghiale un serio rischio epidemico, dovuto al sovrappopolamento, con possibile contagio per gli allevamenti locali di mucche podoiliche,capre garganiche e suini neri.
    Tutte specie autoctone e vanto del promontorio foggiano. Questo il frutto dei Parchi e di un proibizionismo ad oltranza, tollerante, però, verso il leader del WWH Fulco Pratesi e del suo braccio destro Franco Tassi indagati per spese faraoniche e condannati a risarcire migliaia di euro come ampiamente riportato da svariati organi di stampa, fra cui “Panorama”.
    Così,mentre dilagano le discariche abusive,si inquinano le falde acquifere e giornalmente migliaia di ettari arbustivi vengono disboscati per cedere il posto a impossibili forme di colture agricole, (impossibili per la scomodità del terreno,buone,però, per guadagnarci l’integrazione e qualche altro contributo),o per crearvi invasivi agri turismi che come novelle Ermengarde nascono per poi subito morire appena intascati i lauti finanziamenti pagati sempre e comunque con il danaro di tutti.
    Diventa allora inevitabile il chiedersi perchè c’è ancora gente che perde tempo a cercare il pelo nell’uovo e non si accorge della trave nell’occhio ?
    Si calunnia il mondo venatorio che dal tempo dei tempi fu leggenda, mentre oggi è solo un capo espiatorio per occultare il depauperamento per ben altre cause, di flora e fauna disconoscendogli il ruolo che è stato e sarà sempre quello di una insostituibile componente dell’eco sistema.
    Articolo scritto e firmato a nome dei seguenti presidenti: Arcicaccia(Giuseppe Mastrodonato), Cpa(Filippo Cavalli), Enalcaccia(Lucio Marchesiello), Federcaccia(Mario Basile) Italcaccia(Gioacchino pesce), liberacaccia (Pasquale Tardivo), Gruppocinofilodauno (Amerigo Russo)
    Notizia segnalata da Luigi Le Noci presidente italcaccia Manfredonia nonche’ addetto stampa italcaccia provincia di foggia.
    Ultima modifica davide; 06-03-09, 20:03.
  • cicalone
    Celsius °C
    • Dec 2008
    • 19936
    • Ostia Lido Roma
    • cane da lecco

    #2
    Non ho parole da che pulpito viene la predica se in Italia ci fosse una legge che punisce chi fa un arbitrio e chi punisce persone che non hanno colpe e rendessero imputabili chi fa un abuso non ci sarebbero piu' bastardi che percorrono la campagna solo contro i cacciatori e si scordano delle discariche, delle costruzioni abusive o di zone dove esercitano prostitute e finocchi ma che vedono nel cacciatore il solo e l'unico da perseguire e perseguitare sempre.
    Cosa vuol dire avere un metro e mezzo di statura, te lo rivelan gli occhi e le battute della gente e la curiosita' di una ragazza irriverente ....

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    • corazziere

      #3
      La solita politica di convenienza... In italia finirà con una rivoluzione sta storia!

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      • randagio
        ⭐⭐⭐⭐
        • Nov 2007
        • 12282
        • Tuscany.
        • Bracco francese dei Pirenei Nedo e Dino

        #4
        [:-golf]Bravo Davide questo testo andrebbe fatto leggere a Forum dalla sig. Della Chiesa
        [fiuu] E' la Somma che fa il Totale. (Totò) [:-bunny]

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        • NERO
          ⭐⭐
          • Jan 2007
          • 848
          • SIENA, Toscana.

          #5
          Originariamente inviato da randagio
          [:-golf]Bravo Davide questo testo andrebbe fatto leggere a Forum dalla sig. Della Chiesa
          Randaggio, non preoccuparti troverebbe mille e mille scuse/pretesti per far comunque ricadere le colpe sui cacciatori APPROFITTANDO PER L'ENNESIMA VOLTA DEL "MEZZO PUBBLICO" !!![menaie][menaie]
          MEMENTO AUDERE SEMPER...SETOLONE

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          • Pisturo

            #6
            Mi dispiace solo che non lo abbiano firmato tutte le AA. VV. questo testo. ma va bè è normale

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            • davide
              ⭐⭐
              • Sep 2005
              • 794
              • Bari
              • setter inglese / epagneul breton

              #7
              non avete idea di che gente si sia questa del wwf !!

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              • randagio
                ⭐⭐⭐⭐
                • Nov 2007
                • 12282
                • Tuscany.
                • Bracco francese dei Pirenei Nedo e Dino

                #8
                Originariamente inviato da davide
                non avete idea di che gente si sia questa del wwf !!
                [:-golf] No io ce l'ho e sono sempre stato dell'idea che sia quelli del wwf o quelli della lipu ecc. ecc. non devono fare le guardie venatorie per conflitto di interessi, perchè loro partono con l'idea che per loro sei un nemico da eliminare, quindi io li conosco molto bene![:-bunny]
                [fiuu] E' la Somma che fa il Totale. (Totò) [:-bunny]

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                • ursusarctos

                  #9
                  Bravissimo Davide,è sempre utile ricordare e divulgare queste cose,il problema serio però è che nonostante tutto questi figuri sono ancora in giro a far danni.

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                  • davide
                    ⭐⭐
                    • Sep 2005
                    • 794
                    • Bari
                    • setter inglese / epagneul breton

                    #10
                    ..pultroppo si !!!

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                    • davide
                      ⭐⭐
                      • Sep 2005
                      • 794
                      • Bari
                      • setter inglese / epagneul breton

                      #11
                      Ragazzi,guardate che altro ho trovato su internet...

                      ambientalisti, ambiente, animalisti, caccia, CORSARI D'ITALIA, cronaca, immondizia, WWF

                      Parte da Rimini e viene in Puglia, 82 anni, cacciatore di vecchio stampo, più che per l'arte venatoria trova il suo piacere nell'ammirare e godersi la campagna pugliese, Mario Botticelli 82 anni di Rimini, subisce uno dei peggiori e meschini agguati fatti da personale del Wwf che, armati e con fare minaccioso, gli impongono un controllo dei documenti, armi in pugno. Il Botticelli, 82 anni, si spaventa e muore per infarto. Sono indagati per quest’episodio il Salvemini, Stano, Checcia, Nitti e Barcone per concorso in omicidio colposo come conseguenza di violenza privata.

                      82 anni...... un vecchio cacciatore che non ha né la forza né l'agilità per potersi dimostrare un bracconiere.

                      Le indagini continuano e gli inquirenti accertano a carico di Salvemini, Stano e Checchia il reato di calunnia, infatti, il pm scrive: " i tre animati da intenti persecutori nei confronti dei cacciatori e, segnatamente, dall'intento di denunciare e cosi incastrare", dagli accertamenti effettuati si è riscontrato che i tre simulavano tracce di reato a carico degli stessi cacciatori posizionando dei "richiami", ovvero i famigerati "richiami acustici", nelle vicinanze delle postazioni degli ignari cacciatori che si vedevano contestare il reato previsto dalla legge 157 in materia di caccia, reato perseguibile penalmente. In aggiunta mettevano in atti, veri e propri scenari rappresentanti aggressioni false, che medici compiacenti assecondavano con falsi certificati medici. Certificati che servivano a ricattare e ad intimidire i cacciatori che volessero in qualche modo reagire, a mano di legge, verso questi fanatici esaltati, cosi come il sostituto procuratore di Trani, Michele Ruggiero, cita; " condotte criminali attuate in un progetto delittuoso animato da vero e proprio fanatismo ed esaltazione".

                      Il tutto non finisce qui, Stano, vicesovrintendente del Corpo forestale dello Stato, è stato trovato in possesso di un proiettile di un kalashnikov e di un fucile modificato per poterci applicare il silenziatore, mentre, per il Checchia, si scopre che dichiara il falso omettendo di segnalare alla Provincia una condanna subita per rapina pur di ottenere la qualifica di guardia venatoria volontaria.

                      15 gennaio 2008 i carabinieri di Barletta, su richiesta del sostituto procuratore Michele Ruggiero che ha chiesto ed ottenuto gli arresti domiciliari dal gip del tribunale, Francesco Zecchillo, sono finiti in manette: il responsabile regionale del Wwf Pasquale Salvemini, una guardia volontaria della stessa associazione, Moisè Checchia, il vicesovrintendente del Corpo forestale dello Stato, Raffaele Stano. Questi “simpaticoni” sono accusati di: violenza privata continuata ed aggravata, omicidio colposo come conseguenza di violenza privata, falso ideologico e materiale, abuso d'ufficio, calunnia continuata ed aggravata, lesioni aggravate e detenzione illegale di munizionamento e/o modifica d’arma da fuoco, nel caso di Checchia e Stano. Altre cinque guardie volontarie risultano indagate e sono: Nitti Angelo, Barcone Domenico, Sasso Giulio, tutte e quattro interdette tranne il De Gioia Michele che resta solamente indagato.

                      Questa vicenda pone un serio interrogativo in merito alle condizioni psicologiche di chi preposto ad incarichi del genere che, in barba alla normativa di legge, sospinto da fanatismo ed esaltazione, si erge a giustiziere della notte, ancora più pericolosa è la presenza di queste persone a capo d’organizzazioni che dovrebbero avere il compito di tutelare la fauna e l'ambiente e non di certo ergersi a giudici e giuria di cacciatori che in buona fede e pagando fior fior di tasse, oltre a mantenere in vita posti di lavoro, trascorrono il loro tempo libero tra boschi e terreni.

                      Non è la prima volta che determinati avvenimenti sconvolgono il mondo della caccia, succube da sempre di vere e proprie angherie commesse da ambientalisti e animalisti nel nome della salvaguardia d’animali ed ambiente, cosi come successo per l'immondizia di Napoli dove il NIET di questi personaggi ha da sempre ostacolato la nascita di termovalorizzatori per ripulire l'ambiente ed aiutare economicamente le famiglie.

                      La cosa più sconcertante che è al culmine di questa vicenda, è la nota diffusa dal Wwf in merito alla vicenda " accuse ancora non provate rivolte a cittadini su cui il Wwf ripone la massima fiducia", questa la dice lunga sul modus facendi di queste organizzazioni.

                      Il mio solito invito, a tutti i cacciatori, è sempre lo stesso, attenetevi scrupolosamente alla 157, evitate situazioni che possono crearvi disagi, evitate di andare a caccia da soli (almeno in due), rispettate l'ambiente e la fauna non cacciabile, evitate diatribe con gli organi preposti al controllo e in caso di visibile violazione delle norme di controllo chiamate i Carabinieri o la Polizia di Stato e nella tessera dell'assicurazione controllate che ci sia sempre il numero di cellulare, attivo 24 ore su 24 dell'avvocato dell'associazione d'appartenenza.

                      In Italia esistono circa 1.5milioni di cacciatori che ogni anno versano nelle tasche dello stato circa 600 milioni d’euro in tasse e assicurazioni, oltre al mantenere in vita un intero indotto e posti di lavoro.

                      Ci aggiorniamo amici… ci aggiorniamo!!!














































































                      </NOSCRIPT></SCRIPT>
                      Ultima modifica davide; 25-03-09, 19:35.

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                      • ursusarctos

                        #12
                        Davide,ne abbiamo già parlato,fai bene a ricordare a tutti che genere di"figuri"ci sono in giro,e purtroppo uso il presente perchè questi soggetti sono tuttora in giro a far danni Salvemini in primis il quale è tuttora considerato dalla sua nobile associazione un eroe nazionale,basta leggere i comunicati che hanno pubblicato dopo l'accaduto.

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                        • ALFIO68

                          #13
                          salve,sorry non e' per togliere le aree ai cacciatori ma bensi per gestrie le aree protette che sfornano milioni di euro tanto piu' hanno metri quadrati di territorio,tanti sono piu' i miliono che si devono gestire,la storia e tutto li',io sono dell'idea che volete aree protette,bene niente ssoldi dato che non si deve tocacr nulla perche tutto quei milioni,ovvio che sto discorso non va bene,perche molte aree protette sono oltre che gestiti dalle associazioni amientaliste(che sono senza scopo di lucro),ma hanno in mano milioni,anche a molte regioni che hanno anche piu' di un area protetta cosi come accade in sicilia,al momento siamo oltre il 40 per cento del terriotrio protetto con i 2 nuovi parchi che partiranno quest'anno,nel ragusano e nel messinese.
                          che schifo
                          saluti a tutti

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