Avevo 12-13 anni, dunque sono passati ben 45 anni da allora...
Nei pressi del torrente Orolo, tra Costabissara e Rettorgole, c' erano degli scavi, ricchi di acqua, Salici ed altri alberi spontanei che la natura pazientemente aveva coltivato... In quei chiari d' acqua, chiari, in realtà erano pregni di acqua scura e stagnante, dove miriadi di Zanzare mi attendevano per banchettare, vi erano diverse razze ittiche, Tinche, Pesci Rossi, Carpe, Pescigatto e altro ancora, come qualche timido Airone, Gallinelle d' Acqua, Porciglioni e qualche Fagiano scampato alla Caccia.
Mi portarono alcuni amici più grandi e poi, spesso da solo, andavo in quel Paradiso per pescare, all' inizio con la canna e l' amo, poi, vedendo la copiosa differenza del pescato, con le mani, tramaglio e quello che capitava...
Ricordo che palpando il fango del fondo in cerca di Tinche e Pescigatto, quest' ultimi trattati con particolare cura per via degli affilati pungiglioni che avevano ai lati e sopra la schiena, trovai un vecchio copertone d' auto, issato a riva con decisione, catturai svariate Tinche, poi trovai un bidone di plastica, anche questo era un ricco forziere di pesci!
Prima di arrivare alla bici e di tornare a casa, mi immergevo in un "Boio" dell' Orolo, per lavarmi dalla mota nera.
Allora in molti facevamo il bagno nei torrenti e nelle rogge, ora sarebbe da pazzi e, ripensandoci, abbastanza lo era anche a quel tempo...
Mi vennero delle macchie nella pelle delle gambe dal ginocchio in giù, non seppi mai cosa fossero e dopo qualche anno, come erano venute, sparirono...
Mi andò bene anche in quella occasione...
Vedendo un video di una Natrice che mangia una Trota, mi son tornate in mente queste mie grandi, piccole, avventure e di quella volta che vidi una grossa biscia d' acqua arrivare a riva con una bella Tinca in bocca! La posò in una sorta di vassoio del terreno e si preparò a mangiarla. Io gli andai contro con urla e sbracciate per spaventarla e rubargli la preda!
Ebbi successo, ma solo che quando mi chinai per prendere il povero pesce, pensavo a dove fosse finito quel serpente e l' indecisione non mi fece afferrare saldamente la preda rubata che fuggì in acqua, salvandosi!
Qualche mese dopo delle potenti ruspe spianarono quelle cave, facendo sparire tutto quel meraviglioso ambiente, finirono così Pesci, Rane e Serpenti!
Nei pressi del torrente Orolo, tra Costabissara e Rettorgole, c' erano degli scavi, ricchi di acqua, Salici ed altri alberi spontanei che la natura pazientemente aveva coltivato... In quei chiari d' acqua, chiari, in realtà erano pregni di acqua scura e stagnante, dove miriadi di Zanzare mi attendevano per banchettare, vi erano diverse razze ittiche, Tinche, Pesci Rossi, Carpe, Pescigatto e altro ancora, come qualche timido Airone, Gallinelle d' Acqua, Porciglioni e qualche Fagiano scampato alla Caccia.
Mi portarono alcuni amici più grandi e poi, spesso da solo, andavo in quel Paradiso per pescare, all' inizio con la canna e l' amo, poi, vedendo la copiosa differenza del pescato, con le mani, tramaglio e quello che capitava...
Ricordo che palpando il fango del fondo in cerca di Tinche e Pescigatto, quest' ultimi trattati con particolare cura per via degli affilati pungiglioni che avevano ai lati e sopra la schiena, trovai un vecchio copertone d' auto, issato a riva con decisione, catturai svariate Tinche, poi trovai un bidone di plastica, anche questo era un ricco forziere di pesci!
Prima di arrivare alla bici e di tornare a casa, mi immergevo in un "Boio" dell' Orolo, per lavarmi dalla mota nera.
Allora in molti facevamo il bagno nei torrenti e nelle rogge, ora sarebbe da pazzi e, ripensandoci, abbastanza lo era anche a quel tempo...
Mi vennero delle macchie nella pelle delle gambe dal ginocchio in giù, non seppi mai cosa fossero e dopo qualche anno, come erano venute, sparirono...
Mi andò bene anche in quella occasione...
Vedendo un video di una Natrice che mangia una Trota, mi son tornate in mente queste mie grandi, piccole, avventure e di quella volta che vidi una grossa biscia d' acqua arrivare a riva con una bella Tinca in bocca! La posò in una sorta di vassoio del terreno e si preparò a mangiarla. Io gli andai contro con urla e sbracciate per spaventarla e rubargli la preda!
Ebbi successo, ma solo che quando mi chinai per prendere il povero pesce, pensavo a dove fosse finito quel serpente e l' indecisione non mi fece afferrare saldamente la preda rubata che fuggì in acqua, salvandosi!
Qualche mese dopo delle potenti ruspe spianarono quelle cave, facendo sparire tutto quel meraviglioso ambiente, finirono così Pesci, Rane e Serpenti!