L anomalo di Springer

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  • carpen
    ⭐⭐⭐
    • Feb 2012
    • 3161
    • Lombardia

    #31
    Originariamente inviato da mountain


    In agosto anche il cacciatore meno smaliziato distingue facilmente una femmina di camoscio sola da una accompagnata. Prendiamo spesso ad esempio l’Alto Adige e l’Austria, li il camoscio lo cacciano in agosto e di tirare una femmina il mese di novembre quando i maschi in amore la allontanano dal suo piccolo non ci pensano proprio.

    Forse bisognerebbe contare quanti colpi vengono sparati per 100 capi. Come minimo un 400 vengono fatti, e che 300 colpi vadano a vuoto non è pensabile.





    Stai dicendo che li bracconano 3 capi su 4?

    Cacciare il camoscio ad agosto mi pare folle, non per altro ma per non crepare di caldo, nella mia zona esposta quasi tutta a sud, anche a settembre é troppo caldo, al mattino ti salvi che sali prestissimo ma di giorno se c'è il sole cuoci, anche i camosci si spostano sul versante a nord o s'abbassano nei canali boscati in cerca di ombra.

    Dovrebbero aprire dal 1 ottobre al 31 dicembre, qui visto che la regione vuole garantire 3 mesi di caccia, ma con numero di capi prefissati e assegnati di solito aprono verso metà settembre perché per il 15/20 dicembre circa vogliono chiudere tutto, però capita che la delibera regionale arrivi in ritardo, e qualche giorno se li beve anche la provincia e facilmente si arriva a fine settembre, si potrebbe benissimo rinunciare a due settimane di caccia e aprire dal 1/10 al 15/12.

    Una femmina accompagnata dal piccolo la si vede bene ad agosto come a novembre, se viene scascigata dal maschio in amore si vede altrettanto bene il piccolo sbattuto in giro, diversamente se prima degli amori stanno in branco distinguere la femmina senza piccolo l'é dura, da dire che si tirano giù più femmine con il piccolo che femmine asciutte che sono poche e un piccolo di novembre é cosa diversa di un piccolo di agosto, difatti noi le femmine adulte le lasciamo per ultime anche perché il grosso se ne sta imbrancato in alto che é zona di rifugio, s'abbassano con la neve o sparpagliate dai maschi e dopo la metà di novembre si può prendere il piccolo anche senza la femmina, prima é obbligatorio abbattere la femmina con il "suo" piccolo, se non ci si riesce il capo mancante, di solito il piccolo, viene conteggiato come abbattimento virtuale, le femmine adulte le si fa meglio a fine stagione.

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    • Luca1990
      ⭐⭐⭐
      • Mar 2020
      • 1911
      • Provincia di Venezia
      • Mambo - vizsla

      #32
      Originariamente inviato da sly8489

      Certamente, i piani di abbattimento andrebbero ridotti al 10% altrimenti togliamo il sostentamento al lupo, allo sciacallo e alla volpe. Più mangiano più si riproducono. Il patrimonio capriolo è stato creato con la caccia di selezione, non si tutela il capriolo chiudendo la caccia di selezione, chiudendo la caccia si tutela il lupo e lo sciacallo dorato.
      Forse mi sono spiegato male.
      intendevo dire che se non abbiamo fonti aggiuntive significative di prelievo oltre a quello venatorio (bracconaggio, predazione o altre forme di mortalità come incidenti stradali) il nostro piano possiamo rispettarlo e andare avanti come al solito.

      quando subentra un fattore limitante come il lupo il piano di abbattimento va adeguato visto che al momento non possiamo abbattere i lupi.

      bastano anche solo un paio di stagioni e delle cucciolate andate a buon fine per avere cali vistosi di caprioli. La prova del nove si avrà in inverno quando vedremo femmine senza classe 0


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      • Tom Sierra
        Appena iscritto
        • Dec 2019
        • 2686
        • Toscana
        • Springer Spaniel e Setter

        #33
        Originariamente inviato da Grouse

        Complimenti! Waidemansheil! Come è andata?
        Ero li piu per un suide.... da fine giugno non ero andato in quella zona proprio perchè non vedevo mai niente... era avanzato un solo capo nella mia macroarea ed dovevamo ancora abbattere in 4 cacciatori.... l'atc ha dimezzato il piano , su 44 cacciatori solo 22 caprioli.

        È uscito dopo 20 minuti che ero appostato... ho sparato "nel mezzo" per non rovinarlo... è rimasto dove tirato.... questo 300wsm non ne lascia scappare uno..... gran bel calibro.
        Dove mangia la fucilata mangia il cacciatore

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        • mountain
          ⭐⭐
          • Apr 2017
          • 458
          • Trentino

          #34
          Originariamente inviato da carpen






          Stai dicendo che li bracconano 3 capi su 4?

          Cacciare il camoscio ad agosto mi pare folle, non per altro ma per non crepare di caldo, nella mia zona esposta quasi tutta a sud, anche a settembre é troppo caldo, al mattino ti salvi che sali prestissimo ma di giorno se c'è il sole cuoci, anche i camosci si spostano sul versante a nord o s'abbassano nei canali boscati in cerca di ombra.

          Dovrebbero aprire dal 1 ottobre al 31 dicembre, qui visto che la regione vuole garantire 3 mesi di caccia, ma con numero di capi prefissati e assegnati di solito aprono verso metà settembre perché per il 15/20 dicembre circa vogliono chiudere tutto, però capita che la delibera regionale arrivi in ritardo, e qualche giorno se li beve anche la provincia e facilmente si arriva a fine settembre, si potrebbe benissimo rinunciare a due settimane di caccia e aprire dal 1/10 al 15/12.

          Una femmina accompagnata dal piccolo la si vede bene ad agosto come a novembre, se viene scascigata dal maschio in amore si vede altrettanto bene il piccolo sbattuto in giro, diversamente se prima degli amori stanno in branco distinguere la femmina senza piccolo l'é dura, da dire che si tirano giù più femmine con il piccolo che femmine asciutte che sono poche e un piccolo di novembre é cosa diversa di un piccolo di agosto, difatti noi le femmine adulte le lasciamo per ultime anche perché il grosso se ne sta imbrancato in alto che é zona di rifugio, s'abbassano con la neve o sparpagliate dai maschi e dopo la metà di novembre si può prendere il piccolo anche senza la femmina, prima é obbligatorio abbattere la femmina con il "suo" piccolo, se non ci si riesce il capo mancante, di solito il piccolo, viene conteggiato come abbattimento virtuale, le femmine adulte le si fa meglio a fine stagione.
          No, dico che troppi vanno via feriti e per questo persi.

          Mi è capitato due volte di vedere i camosci sbucare fuori da sotto i sassi. Quando hanno caldo a volte si riparano nei buchi che rimangono tra i grandi sassi e il terreno. Mi è sempre piaciuto cacciare in settembre, si va in giro tranquillamente sapendo che si ha ancora davanti parecchie uscite. Ci sono delle giornate stupende, rimanersene a casa è un vero peccato, se ne approfitta per arrivare abbastanza alti di quota e se capita il capo giusto si preleva. Poi a ottobre di solito iniziavo con i Galli, poi qualche beccaccia e se il piano dei Galli non era stato terminato facevo ancora qualche giro con il cane verso i primi di novembre. Finito con i Galli e messo a riposo il setter, via di nuovo a camosci con la neve….. A caccia non mi piace aver fretta, e con la scusa della caccia mi sono sempre fatto delle camminate in posti stupendi, e se non capitava l’animale giusto si camminava anche più leggeri. Da noi per quello che ne so la femmina con il piccolo è sempre stata da rispettare. È molto difficile che un piccolo senza la madre superi l’inverno, anche se a volte vengono adottati da un’altra femmina rimaranno sempre un po’ scarsi di peso e salute.

          Adesso preparo lo zaino che tra meno di cinque ora vado a farmi un bel giro in quota. La mia compagna dice che sarà troppo caldo, io pantaloni lunghi e maglia con le maniche lunghe 😅. Se riesco farò come al solito, cercherò di far stare tutto in un unico zaino così lei cammina più leggera e un po’ più spedita. Se si lamenta del caldo (dovremmo arrivare a 2.800, e li di caldo non è mai morto nessuno) si farà pausa al rifugio a mangiare polenta e crauti.

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          • carpen
            ⭐⭐⭐
            • Feb 2012
            • 3161
            • Lombardia

            #35
            Originariamente inviato da mountain

            No, dico che troppi vanno via feriti e per questo persi.

            Mi è capitato due volte di vedere i camosci sbucare fuori da sotto i sassi. Quando hanno caldo a volte si riparano nei buchi che rimangono tra i grandi sassi e il terreno. Mi è sempre piaciuto cacciare in settembre, si va in giro tranquillamente sapendo che si ha ancora davanti parecchie uscite. Ci sono delle giornate stupende, rimanersene a casa è un vero peccato, se ne approfitta per arrivare abbastanza alti di quota e se capita il capo giusto si preleva. Poi a ottobre di solito iniziavo con i Galli, poi qualche beccaccia e se il piano dei Galli non era stato terminato facevo ancora qualche giro con il cane verso i primi di novembre. Finito con i Galli e messo a riposo il setter, via di nuovo a camosci con la neve….. A caccia non mi piace aver fretta, e con la scusa della caccia mi sono sempre fatto delle camminate in posti stupendi, e se non capitava l’animale giusto si camminava anche più leggeri. Da noi per quello che ne so la femmina con il piccolo è sempre stata da rispettare. È molto difficile che un piccolo senza la madre superi l’inverno, anche se a volte vengono adottati da un’altra femmina rimaranno sempre un po’ scarsi di peso e salute.

            Adesso preparo lo zaino che tra meno di cinque ora vado a farmi un bel giro in quota. La mia compagna dice che sarà troppo caldo, io pantaloni lunghi e maglia con le maniche lunghe 😅. Se riesco farò come al solito, cercherò di far stare tutto in un unico zaino così lei cammina più leggera e un po’ più spedita. Se si lamenta del caldo (dovremmo arrivare a 2.800, e li di caldo non è mai morto nessuno) si farà pausa al rifugio a mangiare polenta e crauti.



            Si capisco, qui é un po' diverso, la caccia di selezione é una specializzazione, altre cacce sono vietate salvo la migratoria senza cane o richiami, quindi niente, quando c'erano i caprioli si facevano un paio di mesi loro e poi un paio di mesi il camoscio, ora in pratica resta solo il camoscio e iniziare presto serve a niente o é controproducente.
            L'ambiente qui non é il tipico alpino del Trentino, sono sulle Prealpi lombarde, le quote sono inferiori, la mia massima di caccia penso sia attorno ai 1.400 mt. circa poi la montagna sale fino a 1.880 ma lì é oasi e non lo fosse sarebbe molto duro andarci, ancor di più portare giù il camoscio.

            Le femmine adulte vanno prese e visto che quasi sempre hanno il piccolo si prende femmina e piccolo che comunque é sempre un bel capo di selvaggina, avviene per mantenere la parità fra i sessi, se tiri giù un maschio adulto devi tirar giù una femmina adulta e credimi che il sistema funziona bene, la popolazione si mantiene sana e ben strutturata per classi di età, salvo squilibri pregressi si prelevano maschi e femmine in parti uguali, al gruppetto di cacciatori vien assegnato un pacchetto di animali da prelevare, solo il becco é assegnato nominalmente, così il piano di prelievo va avanti bene e i prelievi si distribuiscono in modo omogeneo su tutto il settore, ovviamente il grosso dei prelievi é di yearling e sub adulti, adulti di 4 e più anni sia maschi che femmine vengono prelevati con parsimonia, il capitale riproduttivo viene salvaguardato.

            Per esperienza mia qui di feriti quasi non si fanno, é molto raro perdere un capo o sbagliare il prelievo, forse 1 o 2% spariamo poco ma cerchiamo di farlo bene, avere i capi assegnati e il vincolo della sottozona aiuta molto in questo, si evita di azzardare tiri lunghi, non servono se puoi tirare vicino e se devi rinunciare al tiro lo puoi fare un altro giorno, nessuno ti frega il capo. Il vincolo territoriale é elemento preziosissimo in questa caccia.

            Mi fa piacere che ti fai belle camminate, buon per te, io non ce la faccio più.
            Ultima modifica carpen; 21-08-23, 07:31.

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            • matteo1966
              ⭐⭐⭐
              • Apr 2010
              • 2039
              • Liguria
              • setter inglese segugio bavarese da montagna (Bayerischer Gebirgsschweisshund )

              #36
              Originariamente inviato da mountain

              Mi è sempre piaciuto cacciare in settembre, si va in giro tranquillamente sapendo che si ha ancora davanti parecchie uscite. Ci sono delle giornate stupende, rimanersene a casa è un vero peccato, se ne approfitta per arrivare abbastanza alti di quota e se capita il capo giusto si preleva. Poi a ottobre di solito iniziavo con i Galli, poi qualche beccaccia e se il piano dei Galli non era stato terminato facevo ancora qualche giro con il cane verso i primi di novembre. Finito con i Galli e messo a riposo il setter, via di nuovo a camosci con la neve….. A caccia non mi piace aver fretta, e con la scusa della caccia mi sono sempre fatto delle camminate in posti stupendi, e se non capitava l’animale giusto si camminava anche più leggeri. Da noi per quello che ne so la femmina con il piccolo è sempre stata da rispettare. È molto difficile che un piccolo senza la madre superi l’inverno, anche se a volte vengono adottati da un’altra femmina rimaranno sempre un po’ scarsi di peso e salute.
              Fulvio Ponti nel suo "Patrimonio Camoscio" (ma anche Patrimonio capriolo e altri suoi libri sulla gestione degli ungulati) ha sempre detto che, una volta fatto il (giusto) piano di prelievo, avere tanto tempo a disposizione per realizzarlo è garanzia di qualità del prelievo.
              Avere tante giornate a disposizione non mette fretta al cacciatore, ci pensa bene prima di sparare e legge bene l'animale.

              A me non piace cacciare in montagna col caldo, mi piace aspettare almeno la fine di settembre, ma concordo con lui.
              La mia presentazione https://www.ilbraccoitaliano.net/for...giorno-a-tutti

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              • ultimo
                • Sep 2018
                • 66
                • Roma
                • Cocker spaniel

                #37
                Originariamente inviato da SPRINGER TOSCANO
                È ancora molto buio quando a passo svelto salgo la collina dove ho l appostamento n. 3.

                Col termico ho notato che nella collina sulla destea ci sono "lavori in corso"....è già arata per metà!

                Non è una buona notizia, in quanto quella era la collina non ancora lavorata dove avevo visto qualche capriolo.....

                Caprioli purtroppo sono in decisissimo calo (ne vedo molti molti meno già rispetto allo scorso anno) il piano che abbiamo è già ridotto ma secondo me ancora troppo numeroso...

                Nel mio piccolo ho deciso che punti o non punti dimezzo i prelievi che di solito facevo in un anno. Quindi prelevero' solo un maschio e non un adulto e un giovane come di solito facevo.

                Arrivo in cima alla collina e mi siedo...il principale obbiettivo sarebbe un verro che ho visto e che a volte attraversa una striscia di campo tra due boschi che ho di fronte.
                Per questo mi son portato il 270 al posto del solito 223.
                Il tiro non è corto...si va dai 130 ai ben oltre 300.

                Col termico vedo solo 3 caprioli molto lontani e due lepri.

                Mi prende male e ripenso (con rabbia) a cosa era quella zona anche solo due anni fa...

                Poi....un capriolo in basso, subito al di la del fosso, con l ottica, complice anche uno sfondo scuro non riesco a vederlo.

                Mi sdraio e inizio aguardare direttamente dal meopta....a 3 ingrandimenti riesco a vederlo ma non capisco se maschio o femmina.

                La luce aumenta molto velocemente.....ha il muso bianco...ma non sono certo del palco.

                Si muove e alzando la testa finalmente riesco a vedere il palco...

                Mi sembra piuttosto spesso quasi sicuramente un adulto....ma ho sia l uno che l altro quindi.....tolgo la sicura.

                La distanza è di circa 130 mt....la ruger è tarata a 200 con questa nuova carica con polvere bp 109 e SST da 150 grs.

                L animale è a cartolina.....decido per il colpo dietro la spalla.

                Sono fermo ma non formissimo in quanto ho il bipiede alla massima altezza e non ho appoggio per il calcio ma...la stabilità è ben oltre quella necessaria per un tiro a quella distanza.

                Trattengo il respiro....buum.

                La fiammata e il rinculo non mi fanno vedere l esito.

                Sto in silenzio totale e sento sfrascare.....impreco...penso mi sia entrato nell orrido fossaccio ricoperto di spine tra me e lui (ammetto di aver pensato che era meglio se tiravo nella spalla...)

                Prendo il termico e vedo che fortunatamente ha percorso si una trentina di metri ma li ha fatti andando per traverso e non in discesa...è li sul bordo del bosco.

                Ripongo tutto e vado al defender che mi porterà a circa 30 mt dal capo.

                Quando lo vedo....un po mi emoziono.

                Non sono un appassionato di trofei...ma questo andrà a far bella mostra di se tra le due teste di cinghiale che aveva imbalsamato il mio babbo...

                Mi scuso per le immagini, sono di stamattina....non mancherò di farvi poi vedere il lavoro finito. Clicca sull'immagine per ingrandirla.  Nome: 0_IMG_20230819_063254.jpg  Visite: 0  Dimensione: 333.8 KB  ID: 2396257 Clicca sull'immagine per ingrandirla.  Nome: 0_IMG_20230819_063246.jpg  Visite: 0  Dimensione: 169.8 KB  ID: 2396256





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                Complimenti!!!!!!!!

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