Info certificato tiro

Comprimi

Riguardo all'autore

Comprimi

gbiafora Scopri di più su gbiafora
X
 
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi
  • cioni iliano
    ⭐⭐⭐
    • May 2017
    • 3479
    • castelfiorentino
    • setter

    #16
    Originariamente inviato da Livia1968
    Il guaio di voi esperti cacciatori è che vi siete dimenticati il principio, l'inizio, la prima volta.

    Prima di diventare abili tiratori , si passa necessariamente attraverso una fase di apprendimento.

    E in questo percorso più ci si affida a gente competente meglio è.
    Ricorrere ad un corso per prendere confidenze con un arma rigata non significa migliorarsi, significa essere coscienziosi.


    Il fai da te per diventare abili ha prodotto tanti fenomeni del tiro , con particolare predilezione al long range....
    Aspetta Livia. Il long range vero si ha fino a 900/1000 MT con munizione particolare per il .308 o 7,62 Nato. 1400 MT e più per .338 e altri calibri. Che non c'entra nulla con la selezione. Poi per i corsi, sposo in pieno il tuo suggerimento. Tuttavia per la caccia di selezione che facciamo noi del centro Italia e, in particolare io, dove si usano altane o postazioni a terra costruite con paratine con sostegni orizzontali per l' appoggio dell' arma, lo studio delle posizioni non riveste particolare importanza. In chi invece esercita la caccia alla cerca, be', certamente sì.

    Commenta

    • Livia1968
      Moderatore Domande sul sito - Chiacchierando - aka Motore di ricerca
      • Apr 2019
      • 6173
      • Guidonia Montecelio (Roma)
      • Rocca e Brio del Buonvento -Bracco Italiano Davidensi's Tabacco-Spinone Italiano, Bia-Kurzhaar

      #17
      Intanto nel 90 % dei casi le postazioni geolocalizzate non hanno nessuna struttura, indicano un luogo che al massimo ha un albero o un caseggiato abbandonato. Di solito si spara col treppiede. I terreni non sono pianeggianti come al poligono ed è necessario individuare un parapalle naturale....

      Devi saper sparare da sdraiato, appoggiato ad un albero, in ginocchio..

      Per usare al meglio il treppiede , per trovare un appoggio, per capire il miglior angolo di sito etc etc bisogna fare pratica sul posto.


      Ed è impensabile farla sull'animale.

      Tutte queste cose chi te le insegna?
      Tuo cugggino che ha imparato dal cugggino che nella maggior parte dei casi non sa neanche che diavolo sia un parapalle?


      Per propensione al tiro long range intendo tutti quei fenomeni che trovano divertimento a sparare a distanze inappropriate evidenziando non solo mancanza di buon senso ,ma anche e soprattutto una totale assenza di consapevolezza del motivo per il quale si dovrebbe sparare, che per inciso , non è quello di dimostrare di essere fighi a premere un grilletto e colpire un bersaglio a 500 mt. Bersaglio non animale, perché a quella distanza potrebbe essere qualsiasi cosa, barattolo, animale, basta che caschi possibilmente sul posto altrimenti c'è da penare a camminare per raggiungere l'Anschuss ma a questo c'è soluzione, basta sfondargli le spalle....
      Ultima modifica Livia1968; 04-01-25, 19:10.
      "Ululò a lungo, ma poi mi fu addosso come un uragano, e io mi trovai, per così dire, avvolto in un turbine di furiosa gioia canina.” Konrad Lorenz

      Commenta

      • cioni iliano
        ⭐⭐⭐
        • May 2017
        • 3479
        • castelfiorentino
        • setter

        #18
        Originariamente inviato da Livia1968
        Intanto nel 90 % dei casi le postazioni geolocalizzate non hanno nessuna struttura, indicano un luogo che al massimo ha un albero o un caseggiato abbandonato. Di solito si spara col treppiede. I terreni non sono pianeggianti come al poligono ed è necessario individuare un parapalle naturale....

        Devi saper sparare da sdraiato, appoggiato ad un albero, in ginocchio..

        Per usare al meglio il treppiede , per trovare un appoggio, per capire il miglior angolo di sito etc etc bisogna fare pratica sul posto.


        Ed è impensabile farla sull'animale.

        Tutte queste cose chi te le insegna?
        Tuo cugggino che ha imparato dal cugggino che nella maggior parte dei casi non sa neanche che diavolo sia un parapalle?


        Per propensione al tiro long range intendo tutti quei fenomeni che trovano divertimento a sparare a distanze inappropriate evidenziando non solo mancanza di buon senso ,ma anche e soprattutto una totale assenza di consapevolezza del motivo per il quale si dovrebbe sparare, che per inciso , non è quello di dimostrare di essere fighi a premere un grilletto e colpire un bersaglio a 500 mt. Bersaglio non animale, perché a quella distanza potrebbe essere qualsiasi cosa, barattolo, animale, basta che caschi possibilmente sul posto altrimenti c'è da penare a camminare per raggiungere l'Anschuss ma a questo c'è soluzione, basta sfondargli le spalle....
        Aspetta! Il mondo della caccia selettiva è vario. Qui, la maggior parte di chi caccia in questa specialità, sia caprioli che cinghiali, lo fa avvalendosi di altane o approntando nei luoghi di uscita o rientro degli animali, delle parate come fanno per gli uccelli allo spollo o al rientro, mettendo al traverso una canna ben tesa da appoggiarvi l' arma, rimanendo seduti e coperti in attesa. Così faccio io, dopo un lavoro di perlustrazioni che mi facciano supporre il passaggio delle prede interessate. Quindi lavori di tracciatura, visite agli insogli ( per accertarsi che siano frequentati), mai alle lestre, altrimenti i cinghiali se ne andrebbero e per molto tempo non vi ritornano. Una volta stabilito il luogo, si provvede a preparare il luogo. Imparare le posizioni in una scuola, ovviamente in dove si spara anche, non fa che bene. Figurati se non condividessi il tuo proponimento. Ora sparare a 500 mt in selezione, ammesso che il luogo lo permetta senza incorrere in pericoli per le altrui vite, rappresenterebbe un azzardo e sintomo di incoscienza anche nei confronti dell' animale per chi non ha una alta probabilità di fulminare il target. E comunque da non usare sempre e comunque: condizioni meteo ottimali per temperatura, umidità dell' aria, posizione del target, stesse munizioni e dello stesso lotto usate in allenamento, ecc...Per quanto riguarda l' impatto...lasciamo perdere. Ognuno ha le proprie convinzioni. Per me ( io tiro al collo del cinghiale; se non fosse possibile, non sparo; faccio solo questo animale in selezione) l' importante è che il bersaglio venga neutralizzato all' istante.

        Commenta

        • toperone1
          Moderatore Armi e Polveri
          • Dec 2009
          • 1716
          • ossola

          #19
          Originariamente inviato da cioni iliano
          l' importante è che il bersaglio venga neutralizzato all' istante.
          ... vedi mai che possa rispondere al fuoco...

          Commenta

          • toperone1
            Moderatore Armi e Polveri
            • Dec 2009
            • 1716
            • ossola

            #20
            Originariamente inviato da carpen
            tenendo sempre presente che tirare il grilletto non é un obbligo, se per qualsiasi motivo non si é sicuri ci si astiene e si fa benissimo.

            Vangelo, ma con poco proselitismo. Il 90% (stima per difetto) dei cacciatori arrivati (meglio dire prestati) al rigato dopo la canna liscia applica il seguente dogma: gliela butto (la fucilata) poi vediamo cosa succede... dimenticando che non si può confidare nel pallino "furbo" di uno sciame di rosata: qui il proiettile è uno ed uno soltanto.

            Commenta

            • cioni iliano
              ⭐⭐⭐
              • May 2017
              • 3479
              • castelfiorentino
              • setter

              #21
              Originariamente inviato da toperone1

              ... vedi mai che possa rispondere al fuoco...
              O che morda; peggio ancora che ti sbrani con una zannata.

              Commenta

              • guli51
                ⭐⭐⭐
                • Jan 2016
                • 1663
                • Trento

                #22
                Originariamente inviato da cioni iliano

                Qui, la maggior parte di chi caccia in questa specialità, sia caprioli che cinghiali, lo fa avvalendosi di altane o approntando nei luoghi di uscita o rientro degli animali, delle parate come fanno per gli uccelli allo spollo o al rientro, mettendo al traverso una canna ben tesa da appoggiarvi l' arma, rimanendo seduti e coperti in attesa. Così faccio io
                Niente di peggio di un' altana fatta male.
                Ciao, da decenni vengo a caccia in Toscana e ho cambiato alcune AFV.
                Non ho mai trovato un altana costruita decentemente per il tiro con la rigata.
                Da discreto tiratore da poligono sono lento e se posso sparo sempre in doppio appoggio.
                Spesso e volentieri ho rinunciato a sparare un po' lungo dall' altana avendo un solo appoggio e la schiena e gomiti liberi.
                Con molti ingrandimenti e una minima esperienza si valuta la qualità degli appoggi e la probabilità di esser precisi.
                Più volte ho programmato di scendere e sparare a terra col bipiede o appoggiandomi a quei puzzolenti rotoloni di fieno marcio👍.
                Purtroppo quasi tutte le altane che ho frequentato sono state costruite da persone che non hanno mai visto una carabina.
                In Trentino le altane devono essere tutte censite e approvate dalla forestale e la stragrande maggioranza ha dei solidi piani inclinati nella direzione del tiro e sacchetti di sabbia disponibili.
                Per me per un cacciatore trovare e valutare l' appoggio è di vitale importanza.
                A camosci con graniti ovunque è più facile.
                Ciao
                Guli51
                PS: probabilmente nella zona in cui caccio non c' è interesse per la caccia all' aspetto.
                In un' altra AFV in provincia di Reggio c' erano dei piccoli prefabbricati che con poche modifiche mi facevano sentire a mio agio con gli appoggi.

                Commenta

                • cioni iliano
                  ⭐⭐⭐
                  • May 2017
                  • 3479
                  • castelfiorentino
                  • setter

                  #23
                  Originariamente inviato da guli51
                  Niente di peggio di un' altana fatta male.
                  Ciao, da decenni vengo a caccia in Toscana e ho cambiato alcune AFV.
                  Non ho mai trovato un altana costruita decentemente per il tiro con la rigata.
                  Da discreto tiratore da poligono sono lento e se posso sparo sempre in doppio appoggio.
                  Spesso e volentieri ho rinunciato a sparare un po' lungo dall' altana avendo un solo appoggio e la schiena e gomiti liberi.
                  Con molti ingrandimenti e una minima esperienza si valuta la qualità degli appoggi e la probabilità di esser precisi.
                  Più volte ho programmato di scendere e sparare a terra col bipiede o appoggiandomi a quei puzzolenti rotoloni di fieno marcio👍.
                  Purtroppo quasi tutte le altane che ho frequentato sono state costruite da persone che non hanno mai visto una carabina.
                  In Trentino le altane devono essere tutte censite e approvate dalla forestale e la stragrande maggioranza ha dei solidi piani inclinati nella direzione del tiro e sacchetti di sabbia disponibili.
                  Per me per un cacciatore trovare e valutare l' appoggio è di vitale importanza.
                  A camosci con graniti ovunque è più facile.
                  Ciao
                  Guli51
                  PS: probabilmente nella zona in cui caccio non c' è interesse per la caccia all' aspetto.
                  In un' altra AFV in provincia di Reggio c' erano dei piccoli prefabbricati che con poche modifiche mi facevano sentire a mio agio con gli appoggi.
                  Io non sono in grado di fare valutazioni, perché in una altana per caccia non sono mai salito. La scarsa abilità nella costruzione, sarà dovuta ad un approccio relativamente recente qui in Toscana, a questa forma di caccia. Gli emiliani hanno capacità organizzative eccellenti in tutto. Non mi sorprende quanto affermi. Io, come ho scritto a Livia, mi trovo bene con l' appoggio formato nella macchia che modello a mio uso e consumo. Se possibile scelgo appendici di bosco che si uniscono a siepi di arbusti che senza tagliare alcuna vegetazione, colloco un telo mimetico ai rami bassi degli arbusti, facendo passare dai buchi posti estremità della tala i fili di plastica, avvolgendoli alla vegetazione. Nella stessa maniera, colloco una canna parallela alla feritoia, mi siedo e aspetto. Tutto ciò dopo aver fatto, giorni prima, perlustrazioni che abbiano dato risultati certi del passaggio delle prede. In mancanza di tale conformazione, quello stesso telo lo distendo a terra dove ritengo la posizione migliore per sparare, appoggiando la carabina sullo zaino che mi funge da supporto. Non uso il treppiede. Naturalmente avendo parametro tutto l' orizzonte, acquisendo i dati utili per sparare.

                  Commenta

                  • brigante1
                    ⭐⭐
                    • Feb 2020
                    • 486
                    • roma
                    • segugio italiano

                    #24
                    Ho seguito attentamente la discussione, su alcune cose sono d'accordo su altre no. E' vero che molti cacciatori provenienti dalla canna liscia buttano la la fucilata e non tarano mai la carabina dopo la prima taratura, debbo però precisare per amor di precisione che, dove vivo io, nel raggio di 150 km vi sono solo due poligoni ed uno solo con bersagli a 200 m (198 veramente) l'altro arriva al max a 150 m, ma e sottolineo ma il problema non è questo, il rpoblema + che uno (il 150 m) vuole un abbonamento annuale pari a 400 euro il secondo è più lontano però a prezzi umani 35 euro la piazzola. indipendentemente da quante armi hai, capite bene che molti cacciatori non tarano. Personalmente la penso come carpen, vado in poligono 4/5 volte l'anno ed a caccia aperta sparo dallo zaino ad una distanza di 200 m, ovviamente in massima sicurezza, sia lo zaino che il poligono mi servono per tarare perfettamente le carabine ( carpen non ti ringrazierò mai abbastanza per il resegone, stabilizza la carabina in maniera eccellente, meglio che in poligono ) , testo la carabina anche dal treppiede (dopo averla tarata ovviamente) e se mi cade, ( mi è accaduto per fortuna con la custodia non vi dico i porc ..qui e porc ..la) torno in poligono e verifico la taratura, ho cercato più e più volte di spiegare il perchè delle cose ( dal sistema arma attacchi ottica, al se cambi cartuccia devi rifare la taratura ad altro...nisba) quindi fiato non ne spreco più, mi duole dirl, perchè sono tutti amici miei ma e sottolineo ma i "cinghialari" o cacciatori di selezione provenienti dal cinghiale sono "i peggio" per loro sparare ad un capriolo con una semiautomatica con canna da 47 a oltre 100 o sparare con un 308 (non vi dico marca e modello...pensate a quello che costa meno ed avrete la risposta) prima con una cartuccia da 150 grabi e poi tirare ( sempre oltre i 100 metri anzi facciamo molto vicino ai 200 con palle da 180 e oltre " perchè così è sicuro che casca" è la stessa cosa poi si stupiscono se l'animale dopo lo sparo li guarda e se ne va...e avrei molto altro da dire. quanto al certificato di tiro, da me non viene richiesto, nell'atc cpnfinanate con il mio si..ditemi voi se è normale.
                    Voglio ringraziare Toperone e Carpen per il consiglio che mi hanno dato riguardo la specola, carpem ho seguito il tuo suggerimento ed ho trovato il prodotto che mi hai consigliato ad un ottimo prezzo ( Ciao Vecio)

                    Commenta


                    • carpen
                      carpen commenta
                      Modifica di un commento
                      Come ti trovi con la specola? Apprezzi la differenza rispetto al binocolo, dico sull'animale?
                  • guli51
                    ⭐⭐⭐
                    • Jan 2016
                    • 1663
                    • Trento

                    #25
                    Originariamente inviato da brigante1
                    ( carpen non ti ringrazierò mai abbastanza per il resegone, stabilizza la carabina in maniera eccellente, meglio che in poligono ) ,:
                    Ciao, mi sa tanto che il resegone lo abbiano scopiazzato un po'
                    Mi hanno regalato questo e mi pare molto ben fatto e anche sufficientemente leggero.
                    Per ora non ho occasione di collaudarlo sul pelo, ha più possibilità di appoggio.
                    Con calamite e bottoni per l' uso doppio, a mo' di resegone oppure smontato in 2 pezzi a seconda delle necessità.
                    Me ne ordinerò subito un altro😀, con 2 (che son 4 per il peso totale di 1Kg.) potrei usarne anche uno per sedermici sopra .😂
                    Spero che il mio messaggio non venga preso per pubblicità.
                    Se posso fare un appuntino ... un po' costosetto, con buona volontà si potrebbe anche scopiazzare.😀🤫🤫
                    Ciao
                    Guli51



                    Ultima modifica guli51; 05-01-25, 22:01.

                    Commenta

                    • G.G.
                      Moderatore Armi e Polveri
                      • Jun 2006
                      • 11220
                      • BOLOGNA, Bologna, Emilia Romagna.
                      • Epagneul Breton

                      #26
                      Originariamente inviato da Livia1968
                      Il guaio di voi esperti cacciatori è che vi siete dimenticati il principio, l'inizio, la prima volta.

                      Prima di diventare abili tiratori , si passa necessariamente attraverso una fase di apprendimento.

                      E in questo percorso più ci si affida a gente competente meglio è.
                      Ricorrere ad un corso per prendere confidenze con un arma rigata non significa migliorarsi, significa essere coscienziosi.


                      Il fai da te per diventare abili ha prodotto tanti fenomeni del tiro , con particolare predilezione al long range....
                      Livia, il noviziato va pagato, è inevitabile, ma ci sono mille modi e tempi per farlo.
                      Nella fase di apprendimento, non si è in grado di capire se chi ti insegna o vuol insegnare, competente lo sia davvero o lo voglia far credere, ... questo è un dramma!!
                      Chi deve imparare vaga al buio, col rischio di scontrarsi in un docente incapace e incompetente.
                      Oggi si tende a far fare ed organizzare corsi, lo si impone sempre più spesso, a chiunque e ovunque, solitamente il motivo non è lo scrupolo di dare conoscenza, ma è il denaro che si incassa.
                      Vedo gente su Youtube, nei poligoni, nelle armerie, nei raduni, ... vantare esperienze e conoscenze che non gli appartengono, gente che appena apre bocca, fa ridere di commiserazione.
                      Vedo gente insegnare ad altri, quando avrebbero bisogno urgente di imparare loro per primi la materia che a loro dire "insegnano", costoro fanno danni incalcolabili, alcuni di questi beoti, tengono corsi referenziati da associazioni che neppure immaginano che disastro stiano sostenendo.
                      Fin che gli esperti erano presenti sulle riviste o dentro ad affidabili organi di divulgazione, avevamo una garanzia di serietà e competenza.
                      Oggi il primo somaro, che passa per strada, sale in piedi su una cassa da frutta oppure impugna un microfono ed inizia a vomitare eresie ed a fare disinformazione.
                      Non è solo il fai da te (che comunque crea danni inimmaginabili) ad essere un problema, ma lo è il fatto che non c'è controllo a monte, già nella definizione dei docenti ed esperti, che spesso infatti non sono tali.

                      Cordialità
                      G.G.
                      Some people hear their own inner voices with great
                      clearness and they live by what they hear.
                      Such people become crazy, or they become legends.
                      </O:p

                      Commenta


                      • Ciccio58
                        Ciccio58 commenta
                        Modifica di un commento
                        oltre naturalmente le nozioni fondamentali complete e concrete ed una corretta educazione al contesto, occorre il campo , il gelo che ti immobilizza o il caldo che ti annebbia la vista e tutto il resto, con una buona guida che ti aiuta ma sul campo
                    • carpen
                      ⭐⭐⭐
                      • Feb 2012
                      • 3161
                      • Lombardia

                      #27
                      Originariamente inviato da Livia1968
                      Il guaio di voi esperti cacciatori è che vi siete dimenticati il principio, l'inizio, la prima volta.

                      Prima di diventare abili tiratori , si passa necessariamente attraverso una fase di apprendimento.

                      E in questo percorso più ci si affida a gente competente meglio è.
                      Ricorrere ad un corso per prendere confidenze con un arma rigata non significa migliorarsi, significa essere coscienziosi.


                      Il fai da te per diventare abili ha prodotto tanti fenomeni del tiro , con particolare predilezione al long range....



                      Da me si dice che chi fa da se fa per tre, per carità non sto criticando l'opportunità di fare corsi di tiro, se trovi chi li fa fai pure, più se ne sa meglio é, il problema é che quello che ti serve é la pratica sul campo, in un poligono hai tutto più facile che sul campo, dovrai fare la tua gavetta ma credimi che non é niente di difficile, con la carabina tarata una volta che hai allineato l'occhio all'asse dell'ottica che é indispensabile per mirare giusto, hai fatto il 5% di quello che serve e lo impari alla svelta, un 15% é riuscire a tenere fermo il crocino sul bersaglio, il resto é la posizione, la posizione é sempre diversa e la devi capire da sola, quella buona o sufficiente e quella che ti consente di tenere fermo il crocino... la posizione é tutto e questa è la parte meno facile, spesso difficile a volte impossibile, questo lo impari sul campo, al poligono hai una sola posizione.

                      A caccia devi sparare in giù, in su, di traverso e può capitare che devi tirare mancino essendo destro (meglio evitare), io ho quasi sempre sparato sdraiato a terra e quando é possibile é sicuramente la posizione migliore, il problema é trovare la posizione del corpo e l'appoggio sicuro per almeno un piede, quando spari devi poter contare su un piede, meglio entrambi, ben appoggiato a qualcosa di solido, se sei sdraiata e i piedi annaspano nel vuoto senza fare presa sicura con il suolo non sparare mai, meglio usare il bipede, io non l'ho mai neanche avuto, l'idea di aggiungere peso inutile me l'ha tolto dalla testa.

                      Puoi e io penso che dovrai fare da te, io l'ho fatto, e devo dire che non sono un gran tiratore, per niente, nessuno mi ha insegnato qualcosa del tiro con la carabina, avevo sparato da alpino ma le mire metalliche sono altra cosa dell'ottica di mira, se un tiratore mi avesse visto sparare probabilmente mi avrebbe trovato un sacco di difetti, eppure tutti gli animali cui ho tirato sono venuti giù, salvo quando la carabina mi ha fatto dannare, hai due condizioni psicologiche da imparare, te le dirà nessuno, te le dico io e tienile ben a mente, deciso che spari e non é semplicissimo deciderlo, devi aver valutato tutto, animale prelevabile e recuperabile, tiro sicuro parapalle esistente, a quel punto e per un breve momento devi diventare cattiva, non é bello ma necessario, vagli addosso con cattiveria senza titubare con decisione, miri... ma prima di premere il grilletto devi svuotare la mente, ci riesci in modo progressivo, elimina dalla testa ogni pensiero, tutto quello che ti é vicino, per almeno 5 secondi (non é facile), hai il bersaglio e il crocino sul bersaglio, tutta la mente sta sul crocino per te e per pochissimo tempo non esiste altro, solo il crocino ben fermo prima di sfiorare, non tirare, il grilletto, devi avere la sensazione che la carabina abbia sparato da se, specialmente se usi lo steker meglio che tiri la punta del grilletto non il grilletto come nel tiro a pallini, appoggia l'ultima falange del dito indice sul fondo interno del paragrilletto, fai scorrere indietro lentamente la falange fino a contatto del grilletto, non tirare, hai la mente concentrata sul crocino ultimissima verifica di controllo, continua con progressiva e leggerissima pressione sulla punta del grilletto, non scegliere tu il tempo di sparare ci pensa la carabina.

                      Devi avere due appoggi per la carabina, uno solo sarebbe sufficiente ma due é meglio, un'appoggio sotto l'astina e uno appena dietro la pistola del calcio, ideale il fodero floscio della carabina, cercane uno in loden, lo arrotoli e lo appoggi sotto, un giro in più o in meno, un po' più vicino alla pistola o al becco del calcio e alzi o abbassi il calcio, se serve puoi aggiungere spessore con altro di morbido, un maglione per esempio, se ottieni i due punti d'appoggio sei messa bene, meglio che usi solo la mano forte all'impugnatura senza stringere, l'altra mano se non sai dove metterla non usarla, non toccare con altro la carabina, unici contatti spalla, guancia e mano, del rinculo non preoccuparti non lo sentirai se il calcio appoggia alla spalla e non usi un calibro brutale.

                      I tiratori si metteranno a ridere, te fregatene, fai come ti ho detto e vedrai l'animale cadere secco sul posto.
                      Ultima modifica carpen; 06-01-25, 13:36.

                      Commenta


                      • Yed
                        Yed commenta
                        Modifica di un commento
                        ... e usa l'appoggio "Resegoneeee" :):):)

                      • Livia1968
                        Livia1968 commenta
                        Modifica di un commento
                        carpen grazie. Se potessi realizzare qualche desiderio , uno sarebbe quello di venire a caccia con te.
                        Ultima modifica Livia1968; 06-01-25, 07:27.

                      • brigante1
                        brigante1 commenta
                        Modifica di un commento
                        Carpen concordo su tutto ed il resegone aiuta in modo non indifferente anzi di più e spiego il perchè, la sua lunghezza stabilizza maggiormente la carabine e diminuisce i gradi di libertà della stessa, infatti la semplice forcella permette di muovere con facilità la carabina ed aumenta la difficoltà nel tenerla ferma sul bersaglio mirato la lunghezza (il mio è di 36 cm) permette una volta inquadrato il bersaglio di restare con maggior precisione su di esso (la carabina si muove meno...nonostante noi, carpen io come te uso per supporto posteriore il fodero liscio ripiegato più e più volte di un 12, quanto allo zen...ci proverò, fino ad ora mi concentravo solo sul bersaglio immaginando dove la palla colpisse..ti farò sapere. Ciao vecio
                    • Ciccio58
                      ⭐⭐⭐
                      • Aug 2008
                      • 3026
                      • palermo
                      • Korthals/orma

                      #28
                      Carpen no così no non puoi metterci di fronte alla cruda realtà , non puoi dirci che quando si fa sul serio buona parte di ciò che potrebbero averci inculcato sulle riviste o in poligono poi sará complesso metterlo in atto, ed occorrerà adattarsi alle circostanze, magari ricorrendo a ciò che hai imparato da solo nel tempo, perché di tempo ne occorre per conoscere se stessi e impare quale è il limite per ognuno di noi .
                      se pinco frasca ci piglia comunque sempre e bene , non è ovvio che frisco panza ci debba riuscire ed è bene che questi non vada oltre il limite che la sua indole gli ha assegnato.
                      Perdonate un pizzico di ironia , ma a volte …
                      Carpen sei un grande e ciò che c’è da dire lo dici, viva la franchezza anche se può indispettire qualcuno .

                      Commenta

                      • carpen
                        ⭐⭐⭐
                        • Feb 2012
                        • 3161
                        • Lombardia

                        #29
                        Originariamente inviato da Ciccio58
                        Carpen no così no non puoi metterci di fronte alla cruda realtà , non puoi dirci che quando si fa sul serio buona parte di ciò che potrebbero averci inculcato sulle riviste o in poligono poi sará complesso metterlo in atto, ed occorrerà adattarsi alle circostanze, magari ricorrendo a ciò che hai imparato da solo nel tempo, perché di tempo ne occorre per conoscere se stessi e impare quale è il limite per ognuno di noi .
                        se pinco frasca ci piglia comunque sempre e bene , non è ovvio che frisco panza ci debba riuscire ed è bene che questi non vada oltre il limite che la sua indole gli ha assegnato.
                        Perdonate un pizzico di ironia , ma a volte …
                        Carpen sei un grande e ciò che c’è da dire lo dici, viva la franchezza anche se può indispettire qualcuno .



                        Ah grazie, nella vita che conta sono i risultati, a caccia l'é l'istess, esiste una grande differenza fra cacciatore e tiratore, lo si può benissimo vedere anche nel tiro a pallini, nel tiro per avere punteggi elevati, oltre al talento naturale devi affinare la tecnica, senza questa non vai lontano, é ovvio che se prendi un tiratore al piattello bravo non avrà difficolta al colpire bene anche a caccia, diversamente puoi prendere un cacciatore che ti fa secchi 10 fagiani su 10 e lo fai sparare al piattello se ne fa 10 su 25 é tanto, perché? Perché sono due modi diversi di sparare, emozioni diverse sensazioni diverse, "posizioni" diverse, poi ci sono i più bravi che riescono bene in tutto, solo che la gran parte di noi non appartiene alla categoria dei più bravi, solo dei normali, o anche scarsi, o principianti.

                        Non si fa quel che si vuole, si fa solo quello che si può e riesce, in parole povere ti arrangi come puoi e... arrangiarsi é una gran bella scuola, mette la mente sotto pressione e fa trovare le soluzioni, la mente se la fai lavorare é tutto, ti fa trovare la soluzione o ti dice: lassa sta che l'é méi.

                        Nel tiro con la carabina un neofita fai da te capisce subito che l'importante é che quel crocino maledetto non si muova, facile a dirsi ma lui, il crocino, se ne frega e pare avere il ballo di San Vito, lo devi domare, ho fatto tiri che se mi avesse visto un tiratore bravo mi avrebbe chiesto: che caxx stai facendo? Gli avrei risposto che sto cercando di prendere quel camoscio o capriolo e se sparo come lui dice che si spara, col cavolo che lo prendo, lui forse lo prenderebbe io no di sicuro e prima di mollargli la botta quel crocino glielo voglio vedere ben fermo sul blatt o non tiro.
                        Ultima modifica carpen; 06-01-25, 16:37.

                        Commenta


                        • brigante1
                          brigante1 commenta
                          Modifica di un commento
                          Ciao carpen, scusami se ti rispondo solo ora alla tua domanda sulla specola, ma solo ora ho visto il tuo commento ( sarà rincoglioni....ento senile? may be direbbero i miei amici statunitensi, cmq avevi non ragione di più altro mondo, altra vista e sopratutto altra tranquillità sul capo prelevabile. Grazie

                        • brigante1
                          brigante1 commenta
                          Modifica di un commento
                          non tiro se non è fermo come dico io...non tiro
                      • FilippoBonvi
                        ⭐⭐⭐
                        • Jan 2018
                        • 1005
                        • Piacenza
                        • Bassotta

                        #30
                        Però la domanda iniziale era riguardo il certificato di arma tarata… che è cosa diversa dalla tecnica.
                        Tutti noi sappiamo ( dovremmo) sapere come e quando sparare, ma che il famoso crocino sia almeno dove va l’ogiva prescinde dalla tecnica personale.
                        Negli Atc piacentini, e penso in tutta l’Emilia è richiesta “almeno” l’arma tarata a 100 o 200 metri.
                        Questo certificato vale generalmente un anno. È il minimo sindacale per uscire in selezione.
                        Se un selecontrollore non frequenta un poligono almeno una volta l’anno per me non dovrebbe uscire a caccia.

                        Commenta


                        • Yed
                          Yed commenta
                          Modifica di un commento
                          Un selettore, dovrebbe essere certo che le sue carabine siano tarate, indipendentemente dal tempo di frequenza del poligono.
                          Cambio scatola e serie cartucce, anche lievi colpi alla carabina, modifica di un elemento qualsiasi di ricarica, diversità di meteo o altitudine standard ecc... sono tutti motivi x i quali necessita una verifica in poligono.
                          Aggiunta: NON SOLO I SELETTORI MA TUTTI I CACCIATORI DOVREBBERO ESSER SICURI CHE LA PROPRIA ARMA SIA TARATA !
                          Ultima modifica Yed; 07-01-25, 12:51.

                      Argomenti correlati

                      Comprimi

                      Attendere..