Accompagnare a caccia
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Era buio, il termico serviva solo per osservare, perciò avrebbero dovuto avvicinarsi per tentare un tiro, ma se quello si alza e riparte, il tiro diventa un terno al lotto (e fatto come, alla luce di una torcia, in movimento? A tacca di mira o con ottica?) e il recupero si complica ancora di più. D'altra parte apparentemente era stato colpito al fegato, insomma una scelta non facile.Commenta
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Ci avete fatto un film su questa cosa ..... e senza conoscere (anche se era ragionevolmente ben scritto) [:-clown][:-clown][:-clown][:-clown]
Allo sparo, il castello di carte su cui appoggiava la carabina, è praticamente crollato (si è anche fatto male ad una gamba). Se anche fosse stato steso a terra nella massima comodità, un cervo adulto che fa 150 metri impiega pochissimi secondi e, possibilissimo, potrebbe comunque cadere da un momento all'altro (in genere io so sempre dove finisce la mia palla ma, quel tipo di sensibilità data dalla lunghissima frequentazione dei campi di tiro (non mi serve guardare una rosata per capire che, l'ultima, l'ho tirata fuori dalle altre di un centimetro). Puoi avere il dubbio di un movimento di troppo al momento di premere il grilletto ma hai comunque la speranza di non aver danneggiato troppo il tiro.
Per capirsi......... anche con appoggi migliori, non credo avrei sparato un secondo colpo (ad un cervo in piena corsa) neppure io. Cosa completamente diversa se, l'animale, prima si rovescia e poi tenta di rimettersi in piedi. In quel caso io tiro immediatamente (mi è capitato con una palla veramente dura e il palancone di due anni fa..... gli ho fatto due buchi nel cuore e, ancora un poco, gli tiravo anche la terza [:-clown]). Accompagnando mi capita di vedere tiracci che immobilizzano l'animale ma non l'uccidono, dopo qualche secondo chiedo (gentilmente) di tirare un colpo di grazia. Se il colpo non parte, dopo qualche altra decina di secondi parte un calcio nelle costole al cacciatore risparmiatore di preziose cartucce e, quel colpo, lo tiro io.
L'animale (non vado a rileggere ma mi sembrava di averlo scritto), dopo aver percorso una U con un braccio sul bordo campo, è entrato nel folto (solo con il termico abbiamo poi visto che, in realtà, si era rovesciato senza attraversare del tutto).
Questo succedeva alle 19 e qualcosa (legalmente mi sembra si potesse sparare fino alle 19,45 ma, stretti fra monti, già ai 20/25 è una barzelletta pensare di tirare). Aspetta fin verso le 20 per vedere se succede qualcosa e rendersi conto che non è saggio entrare in campo ad inseguirlo, a maggior ragione a buio. Chiudi tutto e torna al fuoristrada (circa un km dal punto di sparo).
Torna in centro al paese dove si segna la chiusura, parla con il capoarea, poi per il recupero, poi ancora con il capoarea...... torna indietro e vai a posizionarti alto...................... erano le 21,30 quando è stato acceso il termico. Non è neppure questione di tiro legale o non legale (chiaramente sarebbe stato assolutamente illegale) ma, in una serata nuvolosa e senza luna piena.................. vorrei che mi spiegaste come si tira ad un cervo "infrattato" per i 4/5 nella macchia e ancora vigile (quindi poteva alzarsi e andarsene... come ha poi fatto ma per l'intervento di altri "cacciatori" a 4 zampe.
Escludendo un dispositivo termico da tiro........ che ovviamente non avevamo.... sono veramente curioso di sapere come gli avreste tirato da circa 300/350 metri al buio da 2 ore Drool]Drool]Drool]Drool]
---------- Messaggio inserito alle 06:35 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 06:25 PM ----------
Ci vogliono occhi da gufo per vedere qualcosa alle 21,30..... e chi scrive "ti avvicini ad un animale ferito facendo confusione e puntando luci di una torcia per buttargli sopra qualche genere di mira" (che forse potrai utilizzare per sparare quando arrivi a 30 metri...... se sei così speranzoso che sia ancora li), credo abbia saltato una lezione del corso da selettore e non abbia mai parlato con un addetto a recuperi......... perché se fai una roba simile, ti rompe il calcio della carabina sui denti (e onestamente fa pure bene)Era buio, il termico serviva solo per osservare, perciò avrebbero dovuto avvicinarsi per tentare un tiro, ma se quello si alza e riparte, il tiro diventa un terno al lotto (e fatto come, alla luce di una torcia, in movimento? A tacca di mira o con ottica?) e il recupero si complica ancora di più. D'altra parte apparentemente era stato colpito al fegato, insomma una scelta non facile.


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....si vabbè...sarà come dici tu , ma quel cervo ha fatto una fine orribile, ferito, divorato dai lupi probabilmente ancora vivo......hai fatto bene a nascondere le facce. Per me non dovevi neanche mettere la foto.Ci avete fatto un film su questa cosa ..... e senza conoscere (anche se era ragionevolmente ben scritto) [:-clown][:-clown][:-clown][:-clown]
Allo sparo, il castello di carte su cui appoggiava la carabina, è praticamente crollato (si è anche fatto male ad una gamba). Se anche fosse stato steso a terra nella massima comodità, un cervo adulto che fa 150 metri impiega pochissimi secondi e, possibilissimo, potrebbe comunque cadere da un momento all'altro (in genere io so sempre dove finisce la mia palla ma, quel tipo di sensibilità data dalla lunghissima frequentazione dei campi di tiro (non mi serve guardare una rosata per capire che, l'ultima, l'ho tirata fuori dalle altre di un centimetro). Puoi avere il dubbio di un movimento di troppo al momento di premere il grilletto ma hai comunque la speranza di non aver danneggiato troppo il tiro.
Per capirsi......... anche con appoggi migliori, non credo avrei sparato un secondo colpo (ad un cervo in piena corsa) neppure io. Cosa completamente diversa se, l'animale, prima si rovescia e poi tenta di rimettersi in piedi. In quel caso io tiro immediatamente (mi è capitato con una palla veramente dura e il palancone di due anni fa..... gli ho fatto due buchi nel cuore e, ancora un poco, gli tiravo anche la terza [:-clown]). Accompagnando mi capita di vedere tiracci che immobilizzano l'animale ma non l'uccidono, dopo qualche secondo chiedo (gentilmente) di tirare un colpo di grazia. Se il colpo non parte, dopo qualche altra decina di secondi parte un calcio nelle costole al cacciatore risparmiatore di preziose cartucce e, quel colpo, lo tiro io.
L'animale (non vado a rileggere ma mi sembrava di averlo scritto), dopo aver percorso una U con un braccio sul bordo campo, è entrato nel folto (solo con il termico abbiamo poi visto che, in realtà, si era rovesciato senza attraversare del tutto).
Questo succedeva alle 19 e qualcosa (legalmente mi sembra si potesse sparare fino alle 19,45 ma, stretti fra monti, già ai 20/25 è una barzelletta pensare di tirare). Aspetta fin verso le 20 per vedere se succede qualcosa e rendersi conto che non è saggio entrare in campo ad inseguirlo, a maggior ragione a buio. Chiudi tutto e torna al fuoristrada (circa un km dal punto di sparo).
Torna in centro al paese dove si segna la chiusura, parla con il capoarea, poi per il recupero, poi ancora con il capoarea...... torna indietro e vai a posizionarti alto...................... erano le 21,30 quando è stato acceso il termico. Non è neppure questione di tiro legale o non legale (chiaramente sarebbe stato assolutamente illegale) ma, in una serata nuvolosa e senza luna piena.................. vorrei che mi spiegaste come si tira ad un cervo "infrattato" per i 4/5 nella macchia e ancora vigile (quindi poteva alzarsi e andarsene... come ha poi fatto ma per l'intervento di altri "cacciatori" a 4 zampe.
Escludendo un dispositivo termico da tiro........ che ovviamente non avevamo.... sono veramente curioso di sapere come gli avreste tirato da circa 300/350 metri al buio da 2 ore Drool]Drool]Drool]Drool]
---------- Messaggio inserito alle 06:35 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 06:25 PM ----------
Ci vogliono occhi da gufo per vedere qualcosa alle 21,30..... e chi scrive "ti avvicini ad un animale ferito facendo confusione e puntando luci di una torcia per buttargli sopra qualche genere di mira" (che forse potrai utilizzare per sparare quando arrivi a 30 metri...... se sei così speranzoso che sia ancora li), credo abbia saltato una lezione del corso da selettore e non abbia mai parlato con un addetto a recuperi......... perché se fai una roba simile, ti rompe il calcio della carabina sui denti (e onestamente fa pure bene)



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Credo che il sig.Paolo abbia invece fatto bene a raccontare questa storia. Serve di lezione per tutti ( o almeno a me che sono sempre disposto a imparare). Molti sono capaci a raccontare le cose che vanno per il meglio (o che facciamo andare per il meglio, magari romanzando o mentendo).
Da una storia così io mi metto in tasca un paio di suggerimenti. Sparare ad un animale a sera in condizioni molto precarie di tiro é cosa non molto saggia. Se va bene grande festa ma se va male può succedere questo. Inoltre un’altra cosa che sento di aver capito è che accompagnare non è così facile. Non sono sicuro che sarei portato per fare questa attività.
Preciso che non me la sento assolutamente di condannare il cacciatore che ha sparato sia ben inteso. Gli errori li fanno tutti o almeno tutti li hanno fatti andando a caccia.
La cosa che fa più eco è che si tratta di un cervo. Se era un fagiano ferito mangiato da una volpe non faceva tutto questo scalpore.Commenta
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Non discuto sul racconto... Forse non s era capito, ma l'ho scritto chiaramente. Un esperienza del genere non andava celebrata con una foto. Non c è nulla di nobile nel modo in cui è morto quel cervo.
Anche questo dovrebbe essere insegnato.
Inviato dal mio HMA-L29 utilizzando TapatalkUltima modifica Livia1968; 28-10-21, 19:46.Commenta
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Forse non è "nobile", sta di fatto che certe cose possono accadere a caccia.
Per quanto riguarda la foto credo che se chiedessimo al cervo, in fondo il protagonista è lui, non sarebbe d'accordo nemmeno se fosse morto sul colpo.
Mia personalissima riflessione.Commenta
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Certo che possono accadere. Nessuno è infallibile, specie se non ci sono le condizioni adatte per sparare e si tenta il colpo. Rimane il fatto che mostrare un trofeo quando si sa che non si è eseguita una bella azione di caccia è solo mera esposizione e vanità. A livello di quella roba che si vede su FB.
Inviato dal mio HMA-L29 utilizzando TapatalkUltima modifica Livia1968; 29-10-21, 10:45.Commenta
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Ma certo Livia, si era capito benissimo quello che intendevi, la mia personale riflessione era semplicemente che se quel cervo fosse morto sul colpo nessuno avrebbe avuto da ridire sulla foto, ciò nonostante per il cervo sarebbe stata comunque espressione di mera vanità. Questo solo per sottolineare quanto, in fondo, i nostri giudizi ed i nostri valori possano essere relativi.[:D]Certo che possono accadere. Nessuno è infallibile, specie se non ci sono le condizioni adatte per sparare e si tenta il colpo. Rimane il fatto che mostrare un trofeo quando si sa che non si è eseguita una bella azione di caccia è solo mera esposizione e vanità. A livello di quella roba che si vede su FB.
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Sempre di morte trattasi. Ognuno di noi se la risolve secondo la propria sensibilità. Per alcuni, probabilmente è solo una questione di abitudine. Per altri, oltre all abitudine, rimane sempre, per quanto possibile, un senso di rispetto.Ma certo Livia, si era capito benissimo quello che intendevi, la mia personale riflessione era semplicemente che se quel cervo fosse morto sul colpo nessuno avrebbe avuto da ridire sulla foto, ciò nonostante per il cervo sarebbe stata comunque espressione di mera vanità. Questo solo per sottolineare quanto, in fondo, i nostri giudizi ed i nostri valori possano essere relativi.[:D]
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Difficilmente potrei essere di più in disaccordo con quello che hai scritto negli ultimi commenti.Certo che possono accadere. Nessuno è infallibile, specie se non ci sono le condizioni adatte per sparare e si tenta il colpo. Rimane il fatto che mostrare un trofeo quando si sa che non si è eseguita una bella azione di caccia è solo mera esposizione e vanità. A livello di quella roba che si vede su FB.
Inviato dal mio HMA-L29 utilizzando Tapatalk
L'azione di caccia è stata, semplicemente, eccezionale.
Provaci tu a vedere (lo ripeto ancora, era giorno e non si è fatto uso di strani marchingegni) animali da veramente lontano, capire fin quanto spingersi con un mezzo a motore (nel caso specifico lasciato fino ad un gruppo di case abitato in permanenza e di cui, gli animali, non hanno grosse paure), partire a piedi pesando bene in mezzo secondo cosa prendere (un peso) e cosa no (un qualcosa che poi, fatalmente, si rivelasse indispensabile) partire per un avvicinamento condotto, al 90% da posizioni visibilissime all'animale (molto più alto di noi, un chiaro vantaggio strategico) per circa un chilometro, per più di metà in salita con una discreta pendenza e attraversando due diverse barriere vegetali di spine...... cercando di non far rumore.
Arrivare a 20 o 30 metri da una cerva sul fianco, tirare da circa 150/160 quando, ti posso assicurare, il 90% avrebbe tirato da un punto dove ci siamo fermati un secondo per prendere fiato sui 380 metri..... e tantissimi anche prima, confidando sulla loro "torretta" e sui dati approssimativi della munizione utilizzata come letti sulla confezione e mai provati.
Avvicinare un gruppo di cervi in pieno giorno ed in condizioni "strategiche" del tutto negative, solo per poter piazzare un tiro "etico", ben sapendo che avevi il 90% delle probabilità di vederli andare via.
Ti ricordo che è pieno di cacciatori che hanno il "coraggio" di azzardare un tiro a 400 metri ad un capriolo che, se ti impegni, potresti avvicinare quasi a mettergli la sella....... qui si parla di un gruppo di cervi.
Alla fine, il tiro, non è andato bene. Può succedere, a qualcuno di più e ad altri meno........... ma succede a tutti.
Tu ci parli con i cacciatori ? palla o pallini che sia
Ho tirato a 10 tordi, 3 li ho recuperati, 2 li ho visti cadere ma non li ho trovati, gli altri 5 "credo" di averli padellati del tutto.
Oppure un amico ieri sera: ho tirato ad un cinghiale. Credevo fosse a 70 metri (san telemetro.... mai ?) invece, dopo il tiro, ho misurato ed erano 120. Sicuramente l'ho padellato completamente per questo errore nella stima della distanza.
Ha un 300wm............ non cambia assolutamente nulla se erano 70 o 120 metri [:-clown] Gli chiedo se ha controllato.......... "forse andava via un po' zoppo" Gli chiedo se ha chiamato un conduttore con il cane........ "no, ho fatto un giro con la pila [occhi][:142] e non ho visto nulla"
Forse che, quei 7 tordi o quel cinghiale, hanno una dignità inferiore del cervo ? Come cacciatori ci prendiamo una enorme responsabilità (così come chi, in spiaggia, abbandona nella sabbia un sacchetto di plastica con l'immondizia che magari finirà in mare e causerà la morte per soffocamento di un delfino) ogni volta che premiamo un grilletto (indipendentemente da cosa è davanti).
E' nostro dovere far di tutto per ridurre i casi dove, da un nostro errore (a volte involontario ma altre decisamente colpevole), scaturisca sofferenza per un animale. Ecco perché, qualche mese fa, mi arrabbiai tantissimo con chi scrisse "la distanza era esagerata, io sono stato l'unico ad avere il "coraggio" di tirare il grilletto"........ coraggio ? Drool]Drool]Drool]
L'animale è stato recuperato. Ha sofferto come quel tordo o quel cinghiale, ne più e ne meno. Mi dispiace (anche se io potevo fare ben poco)
Se ti può consolare, non è certo morto aggredito dai lupi (non aveva nessuna ferita in tal senso). Probabilmente fare una corsa con una ridotta capacità respiratoria ne ha accelerato la morte.
Se sei così sensibile agli animali uccisi dai lupi sappi che, di lupi vegani e che mangiano margherite, non ne conosco. Quei 5/6 lupi che bazzicano quei luoghi come loro principale territorio di caccia, immagino mangino carne almeno 3 o 4 giorni a settimana. Non avendo mai visto furgoncini refrigerati Coop o BoFrost in zona intenti a distribuire pasti precotti, nutro il sospetto che si servano da soli.
Ovviamente mangiano ciò che, più facilmente, si lascia mangiare. Animali anziani o feriti (appunto), tantissimi piccoli. Chi ha scritto che, madre Natura, è in realtà Matrigna, ci ha azzeccato [:-clown]
Scrivere di una (bella) avventura di caccia finita meno bene per forse 5 centimetri (mi si dice che, le statistiche, parlano di circa il 40% di ferimenti a pallini, del 30/35% in squadra a cinghiale e del 10/15% nella caccia di selezione) credo serva a ricordare a tutti che abbiamo una responsabilità e che, almeno per le cacce a palla, in genere è sempre disponibile un binomio cane/conduttore in grado di intervenire (sempre gratuitamente, non credo qualcuno si faccia pagare) per abbreviare una sofferenza o, almeno, per recuperare il risultato del nostro errore.
Il fatto che lo abbia scritto nudo e crudo (quando tantissimi sparano 15 cartucce per portare a casa 5 animali............. e quindi ti fanno vedere 5 foto ineccepibili) urta la sensibilità di qualcuno ?
Non mi dispiace affattoCommenta
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*io non ci penso proprio a provarci, non ne sono capace. Però chi ha la competenza per provarci dovrebbe sapere cosa fa, se è difficile si vede che è pane per i suoi denti e se non ce la fa, dovrebbe sapere qual è il suo limite e quando fermarsi. Provarci è il verbo sbagliato.
*Aver fatto meglio di chi avrebbe fatto peggio.....è sicuramente gratificante ma non significa aver fatto il necessario
*Che l hanno mangiato i lupi l hai scritto tu, magari non ricordi quello che hai scritto. E grazie per la lezioncina sulle abitudini alimentari dei lupi.
*si con i cacciatori ci parlo. Ci vado anche a caccia. Mi capita di fare foto ma solo per celebrare un carniere che merita di essere ricordato. Non faccio di certo foto ed espongo un fagiano crivellato.
*dovresti leggere prima di dire che non sei d accordo.
Non è l azione di caccia finita male a smuovere la mia, sensibilità, l ho ribadito forse 3 volte, è la sua celebrazione attraverso la foto.
La narrazione nuda, cruda e romanzata che ne fai va benissimo, che tu la ritenga eccezionale dimostra quanto tu l abbia vissuta intensamente, ma io, da spettatrice, l esposizione di un trofeo in questo caso, per come l hai raccontata tu, avrei preferito non vederlo.
Inviato dal mio HMA-L29 utilizzando TapatalkCommenta
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Paolo, fermo restando che Livia ha espresso una sua opinione, condivisibile o meno, resto sorpreso delle argomentazioni che adduci.
Pare qualcosa del tipo Operazione riuscita paziente morto.
Mi lascia basito ad esempio l'osservazione sulla postura ballerina del cacciatore.
Soprattutto in considerazione dell esito.
Sono in disaccordo anche sul paragone davvero improprio tra un tordo e un cervo.
Parliamo davvero di cacce e di animali completamente differenti.
Inopportune, per concludere, le considerazioni su cosa avrebbero fatto altri.
Le scelte e le responsabilita sono sempre personali.
Inviato dal mio SM-A426B utilizzando Tapatalk...Im heil'gen Land Tirol...Commenta
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