CZ Stutzen in 9,3x62
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Ars venandi est collectio documentorum, quibus scient homines ad opus suum deprehendere animalia non domestica cuiuscumque generis vi vel ingenio. (Fridericus II Imperator 1194-1250)Commenta
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Il tipo di arma non mi aveva mai attirato particolarmente, poi un giorno mi imbattei nella sorellina gemella di questa( a quella a cui mi riferisco mancava l'ottica) ...
Era pure in cal. 7x64 !!!
Ne rimasi davvero perdutamente folgorato...
Dovessi mai prendere un'arma di seconda mano è questa l' unica che vorrei.
Neanche ho bisogno di dirlo...opzione A.".. appostati per tempo e aspetta immobile. La preda scruterá a lungo l'ambiente circostante , se nel mentre ti sarai mosso per quella sera non vedrai nulla!"Commenta
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Sono per la tipologia B per due motivi:
1) mi pare di capire che hai abbondanza in rastrelliera e potresti fare un'arma unica ed irripetibile;
2) la casidtica B permette di dare sfogo a fantasia e concretezza atte a migliorare la funzionalità.
Sul budget, misurando solo ed esclusivamente le mie possibilità economiche, io sarei costretto ad un recupero fai da te che tra l'altro mi appagherebbe moltissimo. La B rimane più intrigante.Se dici la verità non dovrai mai inventarti nullaCommenta
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Allora,
ho un’ottica Leupold in vendita che fa al caso tuo [emoji106], leggera, con attacchi qrw e adeguata all’arma. [vinci]
Poi, perseguendo la seconda opzione, una bella calciatura di ultima generazione che hanno appena presentato a IWA i miei vicini di casa [fiuu]….non spendi una cifra folle ma non te la regalano di certo.
Unico neo è che, alleggerendo e con 50 cm di canna, il rinculo penso sarà direttamente proporzionale al guadagno in peso……è anche vero che sarebbe d’uopo una buona ricarica e un calciolo pachmayr Decellerator per perseguire lo scopo.Commenta
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Con un ginocchio solo ? [occhi]
Dovrei ogni volta avvertire il servizio per il recupero dei dispersi nel bosco Drool]Drool]
Non a caso è l'unica abilitazione venatoria che mi manca (fino a conduttore cane limiere ci si può provare, male che vada sono in compagnia di chi potrebbe riportarmi alla civiltà se metto male l'unico ginocchio residuo).
Come cani rimango con i miei lagotti da tartufo Drool]Commenta
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Cambiare legno con legno, magari usando faggio invece del noce no, ma passare alla fibra di vetro mi sembra azione da campagnoli americani anni'60 che sfiguravano Martini Cadet in ogni maniera.
---------- Messaggio inserito alle 03:41 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 03:34 PM ----------
Con un ginocchio solo ? [occhi]
Dovrei ogni volta avvertire il servizio per il recupero dei dispersi nel bosco Drool]Drool]
Non a caso è l'unica abilitazione venatoria che mi manca (fino a conduttore cane limiere ci si può provare, male che vada sono in compagnia di chi potrebbe riportarmi alla civiltà se metto male l'unico ginocchio residuo).
Come cani rimango con i miei lagotti da tartufo Drool]Commenta
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............ Paolohunter, non avertene a male, ma la qualifica di conduttore di cane limiere non mi sembra una cosa seria. Ne dispongo anche io, con tanto di attestato e di equipollenza ISPRA. Peccato che durante il corso (a pagamento) non si sia visto neanche un cagnetto da salotto, per non parlare del limiere che non so neppure a quale razza dovrebbe appartenere.
Visto che questo non succede, puoi sparlarne quanto ti pare.
E' comunque (al solito... vedasi recentemente il discorso "monolitiche" che sono tutte uguali per alcuni) sbagliatissimo parametrare tutto a ciò che uno ha provato sulla sua pelle.
Quando ho deciso di diventare selettore era una decisione convinta (come molte delle mie). In ER credo siano stati applicati per la prima volta i corsi secondo lo schema ISPRA (ora di utilizzo quasi generalizzato) qualcosa come 25 e passa anni fa.
I corsi erano (minimo) drammatici nella loro rigidità.
Per il corso principale (censitore+selettore) corsi con lezioni serali, tutte le sere per circa un mese apparentemente senza possibilità di mancarne una sola (gente con la febbre che veniva con una coperta addosso [:-clown] e tutti a stargli lontani per evitare il contagio).
Poi ti facevano fare i censimenti accompagnato da un censitore esperto e l'esame lo davi solo i giorni successivi così, se anche passavi, eri costretto a stare fermo un anno perché non ti venivano considerati (e quindi elemosinavi una qualche uscita di accompagnamento, per vedere come funzionava).
E arriviamo all'esame....... percentuale di promossi largamente inferiore al 50%. Gli anni successivi, all'esame si presentavano anche i bocciati degli anni precedenti..... e per un bocciato, la percentuale di promossi al secondo o terzo tentativo scendeva drasticamente.
Poi le altre figure (sempre frequentati alla prima occasione disponibile salvo code)...... tutti comunque rigidissimi anche quelli di sole 3/4 serate.
Ricordo benissimo la prova d'esame finale come operatore centro di controllo svolta su daino fusone marcio fino al midollo (era da più di un mese che lo conservavano dopo recupero da incidente stradale in previsione dell'esame) con due esaminatori tecnici e veterinari dello zooprofilattico...... che oltre che "vediamo quanto ci metti a vomitare", oltre alle misure per cui ci avevano preparato al corso, si era trasformato in "esame da piccolo veterinario autodidatta".
Ancor più drammatico quando uscì la specializzazione cervo (per cui eravamo già tutti abilitati ma ci costrinsero a rifarlo specifico). Era rivolta a cacciatori comunque già esperti per cui si pensava a qualcosa di "veloce"...... i soliti 25 quiz, poi gli orali i giorni successivi. Ogni turno c'erano 5 cacciatori e si pensava la cosa durasse meno di due ore al giorno (almeno così avevo messo nel parchimetro)....... in 5 abbiamo impegnato la commissione per circa 8 ore [occhi][occhi][occhi]
Quel giorno...... due promossi e tre bocciati. Uno dei bocciati un mio caro amico che è entrato prima di me....... è entrato per quello che era "alto dirigente centrale di un gruppo bancario....... abiti sartoriali, stipendio mensile ben superiore ai 20K"..... e dopo due ore e mezzo è uscito un vecchio sudato, spettinato, fisicamente e moralmente distrutto......... che ha abbandonato la caccia dopo questa esperienza [:-clown]
Avevo lasciato indietro solo le due specializzazioni "con cane" ovvero limiere e recupero..... perché sapevo non facevano per me. Ho fatto il corso limiere credo 7/8 anni fa...... e ho trovato tutto cambiato.
Qualcuno è venuto a far le firme (tutte) solo l'ultima sera...... i 25 quiz erano scelti da una base tipo di 40 (non 4000.... 40) per cui era banale impararli a memoria al primo sguardo...... gli istruttori abbastanza modesti..... l'orale un'altra stupidaggine.............. ZERO bocciati quando, un quota di presenti, credo sia tranquillamente classificabile come analfabeta.
Ecco...... questo corso è stato abbastanza ridicolo (e ci aggiungo organizzato male.... vista una "liberalizzazione" dei soggetti formatori, è scomparsa la tradizionale rigidità)........ niente da dire sugli altri se non la non perfetta corrispondenza fra programmi e finalità del corso (un esempio...... una settimana a parlare di denti di capriolo e due ore a parlare di "tiro, armi rigate, tutti i calibri e loro scelta..... e non bastasse pure funzione di recupero con tutti i "disegnini" delle reazione degli animali")
Se dovessi generalizzare sulla base delle mie esperienze, dovrei dare pareri all'opposto fra i corsi fatti nel primo periodo e quello fatto più recentementeCommenta
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Mi domando casa sia passato nella testa a Remington quando ha messo in commercio il suo model 700 con la calciatura in sintetico.......uccidendolo[:142]
[:D][:D]The Rebel![;)]Commenta
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L'unico modo per avermene a male sarebbe se l'organizzo io quel corso [:D]
Visto che questo non succede, puoi sparlarne quanto ti pare.
E' comunque (al solito... vedasi recentemente il discorso "monolitiche" che sono tutte uguali per alcuni) sbagliatissimo parametrare tutto a ciò che uno ha provato sulla sua pelle.
Quando ho deciso di diventare selettore era una decisione convinta (come molte delle mie). In ER credo siano stati applicati per la prima volta i corsi secondo lo schema ISPRA (ora di utilizzo quasi generalizzato) qualcosa come 25 e passa anni fa.
I corsi erano (minimo) drammatici nella loro rigidità.
Per il corso principale (censitore+selettore) corsi con lezioni serali, tutte le sere per circa un mese apparentemente senza possibilità di mancarne una sola (gente con la febbre che veniva con una coperta addosso [:-clown] e tutti a stargli lontani per evitare il contagio).
Poi ti facevano fare i censimenti accompagnato da un censitore esperto e l'esame lo davi solo i giorni successivi così, se anche passavi, eri costretto a stare fermo un anno perché non ti venivano considerati (e quindi elemosinavi una qualche uscita di accompagnamento, per vedere come funzionava).
E arriviamo all'esame....... percentuale di promossi largamente inferiore al 50%. Gli anni successivi, all'esame si presentavano anche i bocciati degli anni precedenti..... e per un bocciato, la percentuale di promossi al secondo o terzo tentativo scendeva drasticamente.
Poi le altre figure (sempre frequentati alla prima occasione disponibile salvo code)...... tutti comunque rigidissimi anche quelli di sole 3/4 serate.
Ricordo benissimo la prova d'esame finale come operatore centro di controllo svolta su daino fusone marcio fino al midollo (era da più di un mese che lo conservavano dopo recupero da incidente stradale in previsione dell'esame) con due esaminatori tecnici e veterinari dello zooprofilattico...... che oltre che "vediamo quanto ci metti a vomitare", oltre alle misure per cui ci avevano preparato al corso, si era trasformato in "esame da piccolo veterinario autodidatta".
Ancor più drammatico quando uscì la specializzazione cervo (per cui eravamo già tutti abilitati ma ci costrinsero a rifarlo specifico). Era rivolta a cacciatori comunque già esperti per cui si pensava a qualcosa di "veloce"...... i soliti 25 quiz, poi gli orali i giorni successivi. Ogni turno c'erano 5 cacciatori e si pensava la cosa durasse meno di due ore al giorno (almeno così avevo messo nel parchimetro)....... in 5 abbiamo impegnato la commissione per circa 8 ore [occhi][occhi][occhi]
Quel giorno...... due promossi e tre bocciati. Uno dei bocciati un mio caro amico che è entrato prima di me....... è entrato per quello che era "alto dirigente centrale di un gruppo bancario....... abiti sartoriali, stipendio mensile ben superiore ai 20K"..... e dopo due ore e mezzo è uscito un vecchio sudato, spettinato, fisicamente e moralmente distrutto......... che ha abbandonato la caccia dopo questa esperienza [:-clown]
Avevo lasciato indietro solo le due specializzazioni "con cane" ovvero limiere e recupero..... perché sapevo non facevano per me. Ho fatto il corso limiere credo 7/8 anni fa...... e ho trovato tutto cambiato.
Qualcuno è venuto a far le firme (tutte) solo l'ultima sera...... i 25 quiz erano scelti da una base tipo di 40 (non 4000.... 40) per cui era banale impararli a memoria al primo sguardo...... gli istruttori abbastanza modesti..... l'orale un'altra stupidaggine.............. ZERO bocciati quando, un quota di presenti, credo sia tranquillamente classificabile come analfabeta.
Ecco...... questo corso è stato abbastanza ridicolo (e ci aggiungo organizzato male.... vista una "liberalizzazione" dei soggetti formatori, è scomparsa la tradizionale rigidità)........ niente da dire sugli altri se non la non perfetta corrispondenza fra programmi e finalità del corso (un esempio...... una settimana a parlare di denti di capriolo e due ore a parlare di "tiro, armi rigate, tutti i calibri e loro scelta..... e non bastasse pure funzione di recupero con tutti i "disegnini" delle reazione degli animali")
Se dovessi generalizzare sulla base delle mie esperienze, dovrei dare pareri all'opposto fra i corsi fatti nel primo periodo e quello fatto più recentemente
D'altra parte, non tutti i cacciatori hanno fatto scuole superiori.
Ricordo la perplessità di un anziano davanti a quiz a risposta multipla sulle striature dei piccoli di cinghiale. Il poveretto non conosceva la differenza fra "trasversale" e "longitudinale". Si trattava di carenze linguistiche, non zoologiche.
Un altro, allo stesso esame, non sapeva dove si trovassero le ghiandole prepuziali del cinghiale. Il docente ne aveva fatto cenno dicendo che si trovano sui genitali maschili, ma non aveva usato la parola "prepuziali".Commenta
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siamo completamente ot ma permettimi di dissentire Ofbiro: oggi in larga parte dai corsi di caccia di selezione conseguono l'abilitazione - non certo per loro colpa - soggetti che al massimo hanno avuto un'infarinatura pressapochista di balistica ed una formazione poco più che nulla di biologia e gestione.
E leggendo tra le pagine del nostro forum se ne ha la plastica rappresentazione.
L'esame definito severo da Paolohunter io lo affrontai nel 2001 (mi par di ricordare) a Piacenza per avere l'equipollenza della mia licenza di caccia Austriaca datata 1983: bene, un'autentica passeggiata di salute rispetto all'esperienza dell'esame anni 80!Commenta
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