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Nel nostro Paese la gestione della caccia è prevalentemente affidata al sistema pubblico (Province/ AATTCC).
Il privato può intervenire in una percentuale bassa del territorio (AAFFVV e AA.AA.TT.VV. e ZZ.AA.CC).
La restante percentuale,circa il 20/25%del territorio, è riservato ad istituti di protezione della fauna.
Da quello che si sente e si vede i risultati non sembrano positivi tranne qualche rara eccezione.
La privatizzazione è uno strumento che anche recentemente il Governo e il Parlamento hanno utilizzato per dare ossigeno a settori economici entrati in agonia.
Potrebbe la privatizzazione essere utilizzata con risultati positivi nel ns settore della caccia ?
Che ne pensate amici del Forum ?
Quali sono secondo voi i punti di forza e quelli di debolezza di una tale eventuale iniziativa,naturalmente dal punto di vista del cacciatore ?
Nel nostro Paese la gestione della caccia è prevalentemente affidata al sistema pubblico (Province/ AATTCC).
Il privato può intervenire in una percentuale bassa del territorio (AAFFVV e AA.AA.TT.VV. e ZZ.AA.CC).
La restante percentuale,circa il 20/25%del territorio, è riservato ad istituti di protezione della fauna.
Da quello che si sente e si vede i risultati non sembrano positivi tranne qualche rara eccezione.
La privatizzazione è uno strumento che anche recentemente il Governo e il Parlamento hanno utilizzato per dare ossigeno a settori economici entrati in agonia.
Potrebbe la privatizzazione essere utilizzata con risultati positivi nel ns settore della caccia ?
Che ne pensate amici del Forum ?
Quali sono secondo voi i punti di forza e quelli di debolezza di una tale eventuale iniziativa,naturalmente dal punto di vista del cacciatore ?
potrebbe essere una soluzione, peraltro già attiva in molte nazioni europee, dove la disciplina nella caccia è una premessa per restare soci nelle riserve... qualcosa del genere succede nelle provincie del nord-est italiano, ma loro hanno una formazione culturale e venatoria di modello asburgico...vecchia di almeno 150 anni...oggi mi pare che le associazioni, tutte, spezzino volentieri le loro lance in un presunto liberismo che, credo, non migliorerà di certo la situazione faunistica e di conseguenza ne la soddisfazione venatoria del singolo ne i rapporti con chi la caccia la vede come il fumo negli occhi.
io sono assolutamente d'accordo con la privatizzazione intesa come gestione del territorio fatta in maniera comune dai cacciatori e dagli agricoltori.
I proprietari dei terreni avrebbero tutto l'interesse a favorire uno sviluppo della selvaggina e a controllare eventuali illeciti da parte di cacciatori/bracconieri.
Sono convinto che un'operazione di questo genere porterebbe ad un innalzamento qualitativo notevole dell'attività venatoria.
Secondo me una privatizzazione alla lunga agevolerebbe qualche ministro che ci vorrebbe volentieri rinchiusi tra le griglie delle riserve, piuttosto bisognerebbe fare una sorta di autogestione responsabile del territorio: se vuoi andare a caccia in questo atc i collaborare per quanto fisicamente riesci (non aumentando le già grevi tasse) per un certo numero di ore l'anno. Non vuoi? semplice , a caccia non ci vai!
Secondo me facendo in questo modo (ma controllando e tagliando le gambe ai furbacchioni) si riuscirebbe a legare il cacciatore al territorio, non al singolo atc ma all'Italia intera facendolo anche responsabile del patrimonio faunistico.
Credo che la privatizzazione porterebbe a dei costi maggiori per le tasche di tutti ma nel contempo una maggiore e migliore gestione dei terreni e della selvaggina, in particolar modo quella stanziale di cui molte regioni italiane ne hanno un notevole bisogno.
La privatizzazione/liberalizzazione nei vari campi mi sembra non abbia portato a nulla di buono...vedi prezzo benzina. La gestione consapevole del territorio con un prelievo consapevole non richiede privati, che tra l'altro perseguono SOLAMENTE IL LORO PROFITTO, ma la buona volontà dei vari soggetti interessati, cacciatori, agricoltori,ristoratori ecc.. Sicuramente gli ATC dovrebbero riverificare la loro gestione ...
La privatizzazione/liberalizzazione nei vari campi mi sembra non abbia portato a nulla di buono...vedi prezzo benzina.
è chiaro che le cose andrebbero fatte con metodo ponendo delle regole ben precise per evitare speculazoni. Mi piacerebbe sapere quanto costa andare a caccia nei paesi in cui le regole sono diverse dalle nostre e sopratutto analizzare i risultati ottenuti da una gestione diversa.
Poichè risiedo in una delle province indicate come "zone privilegiate" del nord est, dove grazie a Dio non abbiamo particolari problemi appunto perchè le nostre riserve vengono gestite pariteticamente dai cacciatori, dagli agricoltori e dalla forestale, mi permetto un giudizio generale.
Credo che sia il sistema in se stesso ad essere sbagliato.
L'unico modo (e in qualche intervento lo avevo letto) è quello di legare maggiormente il cacciatore al proprio ambito di caccia che dovrebbe in linea di massima essere quello dove risiede. In questo modo il cacciatore diventa più partecipe della gestione della fauna presente nel suo comune. Non vedo assolutamente la necessità infatti, che un cacciatore ad esempio di roma vada a cacciare a genova e cosi discorrendo.
Spero che vogliate scherzare in questa proposta? Privatizzare la caccia, come se non fosse gia' privatizzata, tutte queste afv che nascono come funghi ogni anno ne danno la certezza e se si vuole cacciare la migratoria bisogna pagare 800 e piu' euro, questa e' una vergogna bella e buona, cosi' si favoriranno solo chi va a sparare al pollo colorato messo nel cespuglio mezzora prima, si elimineranno le cacce tradizionali e gia' con la 157/92 si e' impedito il regolare movimento del cacciatore migratorista con questa proposta rimarranno solo pochi cacciatori d'elite, gli stessi che passata la stagione in Italia se ne vanno a sparare in tutto il mondo mentre quello che fa i salti mortali per pagare il pda appendera' il fucile al chiodo e vivra' di soli ricordi, siete proprio sicuri di volere tutto questo? Io no di sicuro....
Cosa vuol dire avere un metro e mezzo di statura, te lo rivelan gli occhi e le battute della gente e la curiosita' di una ragazza irriverente ....
Secondo me una privatizzazione alla lunga agevolerebbe qualche ministro che ci vorrebbe volentieri rinchiusi tra le griglie delle riserve, piuttosto bisognerebbe fare una sorta di autogestione responsabile del territorio: se vuoi andare a caccia in questo atc i collaborare per quanto fisicamente riesci (non aumentando le già grevi tasse) per un certo numero di ore l'anno. Non vuoi? semplice , a caccia non ci vai! Secondo me facendo in questo modo (ma controllando e tagliando le gambe ai furbacchioni) si riuscirebbe a legare il cacciatore al territorio, non al singolo atc ma all'Italia intera facendolo anche responsabile del patrimonio faunistico.
Questo sistema si applica già in altre regioni. Quando, per motivi di lavoro, abitavo a Ravenna, avevo un vicino di casa cacciatore che, per avere il permesso di cacciare negli ATC di Ferrara, collaborava alle catture e ai lanci della selvaggina in quel territorio. Aveva un minimo di presenze obbligatorie che, per passione, puntualmente superava e acquisiva il diritto di cacciare in quella provincia.
Legando maggiormente il cacciatore al proprio territorio, responsabilizzandolo di più nella gestione sia del territorio che della fauna selvatica, si potrebbero ottenere dei buoni risultati. Tutto, ovviamente, senza tralasciare di controllare e tagliare le gambe (ovviamente in senso metaforico) ai soliti furbacchioni.
Donato Scalfari
sigpic
"Sono un uomo che preferisce perdere piuttosto che vincere con modi sleali e spietati. Grave colpa da parte mia! E il bello è che ho la sfacciataggine di difendere tale colpa, di considerarla quasi una virtù"Pier Paolo Pasolini
Spero che vogliate scherzare in questa proposta? Privatizzare la caccia, come se non fosse gia' privatizzata, tutte queste afv che nascono come funghi ogni anno ne danno la certezza e se si vuole cacciare la migratoria bisogna pagare 800 e piu' euro, questa e' una vergogna bella e buona, cosi' si favoriranno solo chi va a sparare al pollo colorato messo nel cespuglio mezzora prima, si elimineranno le cacce tradizionali e gia' con la 157/92 si e' impedito il regolare movimento del cacciatore migratorista con questa proposta rimarranno solo pochi cacciatori d'elite, gli stessi che passata la stagione in Italia se ne vanno a sparare in tutto il mondo mentre quello che fa i salti mortali per pagare il pda appendera' il fucile al chiodo e vivra' di soli ricordi, siete proprio sicuri di volere tutto questo? Io no di sicuro....
Cicalone, credo che tutti ci si dovrà abituare a cacciare quello che si trova nel proprio comune di residenza. Anche a me piacerebbe cacciare la beccaccia o il fagiano, ma purtroppo queste specie da me non esistono. Esistono altre specie ed io caccio queste.
Cicalone, credo che tutti ci si dovrà abituare a cacciare quello che si trova nel proprio comune di residenza. Anche a me piacerebbe cacciare la beccaccia o il fagiano, ma purtroppo queste specie da me non esistono. Esistono altre specie ed io caccio queste.
dammi retta tieniti quello che hai che e' forse molto meglio di quello che vorresti trovare e parlo di tutto il resto beninteso.....
Cosa vuol dire avere un metro e mezzo di statura, te lo rivelan gli occhi e le battute della gente e la curiosita' di una ragazza irriverente ....
dammi retta tieniti quello che hai che e' forse molto meglio di quello che vorresti trovare e parlo di tutto il resto beninteso.....
Certo, non farei cambio per nulla al mondo. Però sono convinto che il sistema adottato da noi sia l'unico valido. Del resto se mezza Europa fa cosi una ragione ci sara no?
BOLZANO - «Un lupo maschio di circa 45 chilogrammi è stato abbattuto poco dopo la mezzanotte del 12 agosto a 2800 metri di altitudine». Questo quando afferma Günther...
Salve, una curiosità, sul calendario venatorio ( che ancora il nuovo non è uscito) della Calabria, c'è scritto che sull'allenamento cani da seguita...
02-08-18, 08:34
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