Le tasse già molto onerose, lieviterebbero ancor di più! Il discorso di autogestione e responsabilizzazione, si potrebbe (dovrebbe) iniziare a far qualcosa. Poi per quanto riguarda la mobilità dei cacciatori, non sono del tutto daccordo con Rex61, ricordiamo che siamo tutti cacciatori abilitati e paganti sul suolo Italiano, e come tali dovremmo poter muoverci (in regola) senza troppa burocrazia!
Privatizzare la caccia puo'essere una soluzione ?
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Personalmente credo che con il privatizzare la caccia, qualcosa potrebbe cambiare in positivo per tutto l'indotto, ma a tutto c'è uno scotto da pagare!!!
Le tasse già molto onerose, lieviterebbero ancor di più! Il discorso di autogestione e responsabilizzazione, si potrebbe (dovrebbe) iniziare a far qualcosa. Poi per quanto riguarda la mobilità dei cacciatori, non sono del tutto daccordo con Rex61, ricordiamo che siamo tutti cacciatori abilitati e paganti sul suolo Italiano, e come tali dovremmo poter muoverci (in regola) senza troppa burocrazia! -
Giusto per puntualizzare. Nel momento in cui si verrebbe ad una privatizzazione del sistema, ogni cacciatore è "socio" della propria riserva. Alla stessa stregua di come si può essere soci di un "tennis club". E' pertanto più che ovvio che potrò giocare a condizioni più vantaggiose presso il mio tennis club ma ciò non mi da il diritto di andare a giocare alle medesime condizioni presso un altro club. Fermo restando la possibilità di venire invitato con un permesso d'ospite da un socio di una altra riserva. In tal caso ci potrò andare accompagnato dallo stesso.Personalmente credo che con il privatizzare la caccia, qualcosa potrebbe cambiare in positivo per tutto l'indotto, ma a tutto c'è uno scotto da pagare!!!
Le tasse già molto onerose, lieviterebbero ancor di più! Il discorso di autogestione e responsabilizzazione, si potrebbe (dovrebbe) iniziare a far qualcosa. Poi per quanto riguarda la mobilità dei cacciatori, non sono del tutto daccordo con Rex61, ricordiamo che siamo tutti cacciatori abilitati e paganti sul suolo Italiano, e come tali dovremmo poter muoverci (in regola) senza troppa burocrazia!
Spero di essere stato più chiaro.Commenta
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Sono contrario alla privatizzazione della caccia. La ritengo una assurdità e una ulteriore batosta alla già strimizzita libertà del cacciatore. La caccia non può avere confini e purtroppo ne abbiamo già tanti (parchi, SIC, ZPS, ATC, ...).Commenta
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Scusate, ma perchè la caccia non dovrebbe avere confini? Noi da sempre abbiamo i nostri confini e li rispettiamo (anche noi abbiamo i parchi, le riserve private che molte volte si trovano all'interno di una riserva comunale ecc). Il problema forse sta proprio qui, nel senso che non ci si accontenta maiCommenta
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Chiarissimo Rex, lo eri stato anche nel primo intervento.Giusto per puntualizzare. Nel momento in cui si verrebbe ad una privatizzazione del sistema, ogni cacciatore è "socio" della propria riserva. Alla stessa stregua di come si può essere soci di un "tennis club". E' pertanto più che ovvio che potrò giocare a condizioni più vantaggiose presso il mio tennis club ma ciò non mi da il diritto di andare a giocare alle medesime condizioni presso un altro club. Fermo restando la possibilità di venire invitato con un permesso d'ospite da un socio di una altra riserva. In tal caso ci potrò andare accompagnato dallo stesso.
Spero di essere stato più chiaro.
Credo di essere stato chiaro anch'io, quello che intendo, ad esempio: vorresti andare in Calabria a beccacce in Aspromonte, o in Sardegna a pernici!!! Poter avere queste possibilità, naturalmente viaggiando sempre in regola! Stiamo parlando di terreni liberi, non Riserve o Autogestite.Commenta
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Certo sei stato chiaro, però questo poi va a cozzare con il principio delle riserve private, nel senso che i terreni liberi poi non dovrebbero più esistere.Chiarissimo Rex, lo eri stato anche nel primo intervento.
Credo di essere stato chiaro anch'io, quello che intendo, ad esempio: vorresti andare in Calabria a beccacce in Aspromonte, o in Sardegna a pernici!!! Poter avere queste possibilità, naturalmente viaggiando sempre in regola! Stiamo parlando di terreni liberi, non Riserve o Autogestite.
Diventerebbero riserve comunali riservate ai residenti in quel luogo.Commenta
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Prima di privatizzare il sistema caccia, dovrebbero essere aboliti gli istituti delle AFV ecc. , aboliti tutti gli ATC che sono solo dei carrozzoni mangia soldi gestiti dai potentati delle associazioni venatorie, e poi si che se ne può cominciare a parlare.Spero che vogliate scherzare in questa proposta? Privatizzare la caccia, come se non fosse gia' privatizzata, tutte queste afv che nascono come funghi ogni anno ne danno la certezza e se si vuole cacciare la migratoria bisogna pagare 800 e piu' euro, questa e' una vergogna bella e buona, cosi' si favoriranno solo chi va a sparare al pollo colorato messo nel cespuglio mezzora prima, si elimineranno le cacce tradizionali e gia' con la 157/92 si e' impedito il regolare movimento del cacciatore migratorista con questa proposta rimarranno solo pochi cacciatori d'elite, gli stessi che passata la stagione in Italia se ne vanno a sparare in tutto il mondo mentre quello che fa i salti mortali per pagare il pda appendera' il fucile al chiodo e vivra' di soli ricordi, siete proprio sicuri di volere tutto questo? Io no di sicuro....
Ecco una proposta di riforma seria: Aboliamo le AFV aboliamo gli ATC.Commenta
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Se si privatizza la caccia la uccidiamo del tutto.
Io non sono mai andato in riserva, io devo ancora trovare un ente privato che mi permetta di sparare alla migratoria dando solo un piccolo contributo per la gestione.
La mia idea è un'altra, diminuite i parchi! lasciate solo quelli intelligenti.
se su 100ettari totali 40 sono parco, 20 città e centri urbani, di 60 rimanenti 30 sono interrotti dalle strade e dei 30 rimasti sono suddivisi fra SIC, fondi chiusi e terreni impervi succede che:
100 cacciatori si devono spalmare su quei 10 ettari rimasti, 10 cacciatori per ettaro.
quello che padella, sbaglia, non passa a tiro etc.. lo prende il cacciatore che è accanto... dopo 2 settimane di caccia su quel territorio non c'è + nulla.. o quasi nulla.
Stesso per il passo... se non entrano perchè sparati ogni 50 metri, non possiamo pretendere che a dicembre ci sia qualcosa.
se riapriamo tutto... ovviamente non alcune zone di particolare interesse (per esempio bracciano, le foci dei fiumi etc..) su 100 ettari si spalmano 100 cacciatori e quello che scappa scappa... e il giorno dopo impara cosa sia un cacciatore e scappa ancora prima.
Per il passo ciò che non è a tiro passa e va via, e a dicembre gira qualcosa.
Poi sarebbe bello e sarei favorevole che a livello comunale si organizzasse qualcosa per ripulire e sistemare le varie arie aperte, ma sapete quanto impegno anche monetario ci vuole?
La miglior cosa è che i cacciatori coltivino ogni giorno il loro piccolo, è anche questo la caccia... non solo girare a fucile spianato.
O almeno spero che tanti lo facciano.
Se privatizziamo facciamo la fine della spagna, che mettono 50 cacciatori in due linee da 25 e tutti sparano felici e contenti.. questa è caccia?
Succede che dopo i primi due anni di privatizzazione di una zona, gli animali "imparano" e non troviamo nulla un'altra volta.
E poi ci stiamo dimenticando che la caccia non è sparare dentro un recinto ad animale selvatico o di immissione che sia, è essere liberi e in armonia, essere aiuto e usufruire allo stesso tempo dell'agricoltura e del terreno che ci circonda.
Per gli ATC? una gran boiata... se io da Roma vado a Terni, o Siena o Grosseto ci posso andare quante volte in un anno? 1? al massimo 2? e stessa cosa faranno quelli di Terni Grosseto e Siena da me... cosa cambia di fondo?
è solo una scusa per finanziare gli inesistenti controlli o qualche altro tipo di ente comunale.LucaCommenta
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Ma volete sapere a che punto siamo arrivati?
Bene nella mia provincia Frosinone, tra parchi parchetti oasi AFV AGTV ZAC ZPS ecc, non c'è più territorio per andare a caccia.
Il ministero di solito dopo cinque anni fissa una percentuale minima di carico venatorio che va da 1 cacciatore ogni trenta ettari ad 1 ogni 40 per alcune zone speciali. Da nuovi calcoli effettuati sulla base di dati reali istat incrociati con quelli a disposizione dei comuni, non arriviamo neanche ad un carico di 1 cacciatore ogni 19 ettari.
In pratica questo significa che la caccia a Frosinone non si potrebbe mai aprire. Eppure gli ATC gestiscono ogni anno circa 1 milione e mezzo di euro andando a buttare cinghiali sulle super strade, fagiani nei centri abitati, e lepri negli uliveti dove quando si apre la caccia e fino alla chisura si stanno preparando per la raccolta delle olive.
Si continuano a tenere aperte AFV dove vanno a caccia i privilegiati dirigenti degli ATC e i baroni delle associazioni venatorie, dove i piani di assestamento annuali sono tutti fasulli, basterebbe un controllo sul posto per rendersene conto.
Mi chiedo allora, siamo pronti a privatizzare ancora la caccia o va rivisto tutto il sistema? A voi i commenti.Commenta
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Ma volete sapere a che punto siamo arrivati?
Bene nella mia provincia Frosinone, tra parchi parchetti oasi AFV AGTV ZAC ZPS ecc, non c'è più territorio per andare a caccia.
Il ministero di solito dopo cinque anni fissa una percentuale minima di carico venatorio che va da 1 cacciatore ogni trenta ettari ad 1 ogni 40 per alcune zone speciali. Da nuovi calcoli effettuati sulla base di dati reali istat incrociati con quelli a disposizione dei comuni, non arriviamo neanche ad un carico di 1 cacciatore ogni 19 ettari.
In pratica questo significa che la caccia a Frosinone non si potrebbe mai aprire. Eppure gli ATC gestiscono ogni anno circa 1 milione e mezzo di euro andando a buttare cinghiali sulle super strade, fagiani nei centri abitati, e lepri negli uliveti dove quando si apre la caccia e fino alla chisura si stanno preparando per la raccolta delle olive.
Si continuano a tenere aperte AFV dove vanno a caccia i privilegiati dirigenti degli ATC e i baroni delle associazioni venatorie, dove i piani di assestamento annuali sono tutti fasulli, basterebbe un controllo sul posto per rendersene conto.
Mi chiedo allora, siamo pronti a privatizzare ancora la caccia o va rivisto tutto il sistema? A voi i commenti.
e a Roma la cosa e' piu' o meno la stessa salvo beninteso che non c'e' un ***** per quanto riguarda fagiani e lepri e l'80% del territorio e' all'interno di parchi, afv, zps etcc etcc e all'interno del raccordo anulare e' divieto perenne di caccia.....quindi cari signori quando finalmente parleremo delle giuste proporzioni territoriali ai cacciatori come parla la legge 157/92 allora potremmo riparlarne.....Cosa vuol dire avere un metro e mezzo di statura, te lo rivelan gli occhi e le battute della gente e la curiosita' di una ragazza irriverente ....Commenta
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Cmq, caro Cicalone questo lo dovremmo far capire in primis alle nostre associazioni venatorie o meglio ai rappresentanti provinciali, che pur sedendo nei comitati tecnici faunistici, e nei consigli direttivi degli ATC, se ne infischiano altamente dei problemi reali del territorio e della sua gestione faunistica, pensando solo a far bottino di tessere, tanto poi loro a caccia vanno nelle "riserve" AFV dei loro amichetti, e tu ti ritroverai sempre a far la posta sul GRA ... all'uscita 26......[:-cry][:-cry]e a Roma la cosa e' piu' o meno la stessa salvo beninteso che non c'e' un ***** per quanto riguarda fagiani e lepri e l'80% del territorio e' all'interno di parchi, afv, zps etcc etcc e all'interno del raccordo anulare e' divieto perenne di caccia.....quindi cari signori quando finalmente parleremo delle giuste proporzioni territoriali ai cacciatori come parla la legge 157/92 allora potremmo riparlarne.....Commenta
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Hai mai provato a cacciare in Germania, in Austria, in Ungheria ecc? Non credo. Prova e poi ne riparliamo.Se si privatizza la caccia la uccidiamo del tutto.
Io non sono mai andato in riserva, io devo ancora trovare un ente privato che mi permetta di sparare alla migratoria dando solo un piccolo contributo per la gestione.
La mia idea è un'altra, diminuite i parchi! lasciate solo quelli intelligenti.
se su 100ettari totali 40 sono parco, 20 città e centri urbani, di 60 rimanenti 30 sono interrotti dalle strade e dei 30 rimasti sono suddivisi fra SIC, fondi chiusi e terreni impervi succede che:
100 cacciatori si devono spalmare su quei 10 ettari rimasti, 10 cacciatori per ettaro.
quello che padella, sbaglia, non passa a tiro etc.. lo prende il cacciatore che è accanto... dopo 2 settimane di caccia su quel territorio non c'è + nulla.. o quasi nulla.
Stesso per il passo... se non entrano perchè sparati ogni 50 metri, non possiamo pretendere che a dicembre ci sia qualcosa.
se riapriamo tutto... ovviamente non alcune zone di particolare interesse (per esempio bracciano, le foci dei fiumi etc..) su 100 ettari si spalmano 100 cacciatori e quello che scappa scappa... e il giorno dopo impara cosa sia un cacciatore e scappa ancora prima.
Per il passo ciò che non è a tiro passa e va via, e a dicembre gira qualcosa.
Poi sarebbe bello e sarei favorevole che a livello comunale si organizzasse qualcosa per ripulire e sistemare le varie arie aperte, ma sapete quanto impegno anche monetario ci vuole?
La miglior cosa è che i cacciatori coltivino ogni giorno il loro piccolo, è anche questo la caccia... non solo girare a fucile spianato.
O almeno spero che tanti lo facciano.
Se privatizziamo facciamo la fine della spagna, che mettono 50 cacciatori in due linee da 25 e tutti sparano felici e contenti.. questa è caccia?
Succede che dopo i primi due anni di privatizzazione di una zona, gli animali "imparano" e non troviamo nulla un'altra volta.
E poi ci stiamo dimenticando che la caccia non è sparare dentro un recinto ad animale selvatico o di immissione che sia, è essere liberi e in armonia, essere aiuto e usufruire allo stesso tempo dell'agricoltura e del terreno che ci circonda.
Per gli ATC? una gran boiata... se io da Roma vado a Terni, o Siena o Grosseto ci posso andare quante volte in un anno? 1? al massimo 2? e stessa cosa faranno quelli di Terni Grosseto e Siena da me... cosa cambia di fondo?
è solo una scusa per finanziare gli inesistenti controlli o qualche altro tipo di ente comunale.Commenta
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Non so a quali recenti privatizzazioni del goverono ti riferisci ma i grossi enti pubblici e' dal 1992 che sono stati trasformati in s.p.a. governo Amato,quali poi siano stati gli effettivi benefici per il cittadino consumatore devo ancora capirlo [:-bunny]va bene che sono stati eliminati tanti carrozzoni di stato ma se non sbaglio le tariffe di enel,eni,ferrovie e poste se non sono aumentate non sono certo diminuite,sono stati tagliati migliaia di posti di lavoro e i servizi non sono certo migliorati,ma qualcuno in fondo all'anno qualche miliardata se la spartisce mentre qualcun'altro fa fatica ad arrivare in fondo al mese..tutti i politici compresi da destra a sinistra si sono sempre riempiti la bocca di bei paroloni..privato e' bello,la sana concorrenza del mercato..ed altre stronzate del genere,oggi e' sotto gli occhi di tutti che petrolieri,banchieri ,assicurativi ecc fanno come gli pare e piace e il mercato e' libero ma a senso unico,cioe' sempre a pro loro [menaie] per la caccia io dico no a qualsiasi forma di privatizzazione,se si casca nelle grinfie di questa gente che rammentavo prima,politici compresi,al 70% di quelli in attivita' oggi gli toccherebbe appendere lo schioppo al chiodo per l'insostenibilita' delle spese da sostenere..esistono gia' oggi certe forme di mercanteggiamento della caccia,vedi appostamenti di caccia ai colombacci ed ai tordi,dove il proprietario conduttore del fondo agricolo o boschivo rilascia concessioni per esercitare nell'ordine di svariati migliaia di euro,per i colombacci in certi posti si va dai 5000 euro fino a qualcuno che per la bonta' del sito puo' arrivare sino ai 20.000 euro a stagione,aziende di caccia private che rilasciano quote annuali per la stanziale ma che vengono acquisite perche' sottobanco ci si caccia la migratoria tutta.poi un territorio agricolo molto frazionato come quello italiano che le piu' proprieta' non superano i pochi ettari vorrei sapere come si farebbe a mettere d'accordo i vari proprietari che spesso sono li' a questionarsi per pochi metri di confine,secondo me e' improponibile o perlomeno per i ceti meno abbienti per il motivo che dicevo prima,poi se esiste gia' qualche realta' dove tutto cio' gia' funziona in questo modo io non ne sono a conoscenza ma per quel che vedo cio' che succede intorno a dove pratico io, posso dire che, teniamocelo caro quell'art.842 ,che risale ai tempi del duce,ma che grazie a questo la caccia e' sempre rimasta una passione popolare...almeno fino ad ora.[:-bunny]Nel nostro Paese la gestione della caccia è prevalentemente affidata al sistema pubblico (Province/ AATTCC).
Il privato può intervenire in una percentuale bassa del territorio (AAFFVV e AA.AA.TT.VV. e ZZ.AA.CC).
La restante percentuale,circa il 20/25%del territorio, è riservato ad istituti di protezione della fauna.
Da quello che si sente e si vede i risultati non sembrano positivi tranne qualche rara eccezione.
La privatizzazione è uno strumento che anche recentemente il Governo e il Parlamento hanno utilizzato per dare ossigeno a settori economici entrati in agonia.
Potrebbe la privatizzazione essere utilizzata con risultati positivi nel ns settore della caccia ?
Che ne pensate amici del Forum ?
Quali sono secondo voi i punti di forza e quelli di debolezza di una tale eventuale iniziativa,naturalmente dal punto di vista del cacciatore ?giannetti lucianoCommenta
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Parli di paesi estesi, dove le coltivazioni i campi e i prati si perdono a vista d'occhio. Non possiamo paragonare questi paesi all'Italia.
Eccezione fa l'Austria, ma quella è caccia in zona alpi.. e comunque.. quanti centri abitati ha l'austria?
Seconto te Rex..la caccia organizzata come in Germania da noi sarebbe attuabile? dove per la maggior parte del territorio 10 ettari sono interrotti minimo da 4 strade?
altra cosa... quanto paghi agli enti di concessione tedeschi ed ungheresi per andare?LucaCommenta
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Secondo me, la soluzione più semplice sarebbe quella di far funzionare gli ATC esistenti e, e le ZRC.
Restando in Italia, voglio chiedere agli amici dal Lazio in giù: avete mai visto una ZRC dalla Toscana in su?
Sono strapiene di selvaggina che si irradia, anche, nel territorio libero. L'unica ZRC che conosco, nella nostra regione è vuota come le tasche di uno squattrinato.
L'interno del GRA è pieno di selvaggina di ogni tipo e non trovo sia un problema perchè potrebbe fungere come una ZRC delle altre regioni. Il problema arriva quando nella parte esterna del Raccordo troviamo, Parco della Marcigliana, Parco della Valle dell'Aniene, Parco del Litorale, Macchia Grande, Vejo e tutti gli altri che non ricordo. Lì so' cavoli!Donato Scalfari
sigpic
"Sono un uomo che preferisce perdere piuttosto che vincere con modi sleali e spietati. Grave colpa da parte mia! E il bello è che ho la sfacciataggine di difendere tale colpa, di considerarla quasi una virtù" Pier Paolo Pasolini
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