per quanto riguarda il coniglio se si potesse risolvere il problema delle malattie si potrebbe andare a caccia tutto l'anno senza problemi, ho letto un articolo che parlava di uno studio solla mixmatosi che si è fermato quando stavano sperimentando un vaccino che si somministrava in acqua, gli studi si sono fermati perchè la mixomatosi viene considerata in ambito scentifico una malattia fuori moda (credo assenza di finanziamenti), però pensate come sarebbe stato facile vaccinare i conigli selvatici!
Bozza calendario venatorio regione sicilia
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secondo me è inutile litigare tra di noi ed è meglio che la finiamo di far polemica per ogni cosa, perchè alla fine si ritorce contro, basta che ci ricordiamo al momento del voto di chi ha fatto male e di chi ha fatto bene.
per quanto riguarda il coniglio se si potesse risolvere il problema delle malattie si potrebbe andare a caccia tutto l'anno senza problemi, ho letto un articolo che parlava di uno studio solla mixmatosi che si è fermato quando stavano sperimentando un vaccino che si somministrava in acqua, gli studi si sono fermati perchè la mixomatosi viene considerata in ambito scentifico una malattia fuori moda (credo assenza di finanziamenti), però pensate come sarebbe stato facile vaccinare i conigli selvatici! -
[QUOTE=Giammarita;441030
Per quanto riguarda Jim78, questa non è la prima volta che cerchi di attaccarmi, preso atto del tuo comportamento posso affermare che non sei degno di ricevere una mia risposta e questa è l'ultima volta che sarò in discussione con te.[COLOR=Silver]
sono io che non merito risposta o sei tu che non sai rispondere?
per la cronaca, io non attacco nessuno, mi da solamente fastidio vedere sparare sentenze da incompetenti.sigpicQuando poi una mattina lo trovai che dormiva davanti alla porta della mia camera, cominciai ad assumere un atteggiamento più distaccato, intuendo che stava per germogliare un grande amore canino. Ma era già troppo tardi: il giuramento di fedeltà era pronunciato.
Konrad LorenzCommenta
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allora ho qui il calendario firmato,anche se non pubblicato,allora novita' sono:
tornato il numero di dieci tortore abbattibili in una sola giornata,il colombaccio e' stato incluso tra la selvaggina stanziale,ma il loro numero abbattibile rimane di 15 al giorno,
rimangono sempre novita' non pubblicate ma soltanto firmate.
saluti a tuttiUltima modifica Ospite; 09-06-10, 13:44.Commenta
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Alfio oggi mi è arrivata la lettera di accettazione della domandina per la prossima apertura da parte della regione sicilia, ora entro il 30 giugno devo fare il versamento e spedire. Un salutone TinoCi sono persone che sanno tutto e purtroppo è tutto quello che sanno. (Oscar Wilde)Commenta
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immagino gia le ricariche hahahahahaha
allora dto che l'apertura e de mercoledi e de certo la partenza e' martedi nel pome,giovedi se rimane in campagna cosi come venerdi con scappatina al mare con muta,sabato e domenica so ancora li e nella serata de domnica rientro
tenda e bagagli gia pronti,me rimane da pja l'ape e la champion ahahahhahaCommenta
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Allegato “A”
CALENDARIO VENATORIO 2010/2011
ART. 1 - Negli ambiti di cui al Piano Regionale Faunistico Venatorio 2006/2011, l’attività venatoria è
consentita nei giorni di sabato e di domenica e, a scelta del cacciatore, di lunedì o di mercoledì o di
giovedì per i seguenti periodi e per le specie sotto elencate:
a) dal 1° settembre al 31 ottobre 2010 incluso:
uccelli: Tortora (Streptopelia turtur);
b) dal 1° settembre al 12 dicembre 2010
uccelli: Merlo (Turdus merula)
c) dal 1° settembre al 12 gennaio 2011 incluso:
uccelli: Colombaccio (Columba palumbus);
d) dal 4 settembre al 15 dicembre 2010 incluso:
mammiferi: Coniglio selvatico (Oryctolagus cuniculus)
e) dal 19 settembre al 29 novembre 2010 incluso:
uccelli: Quaglia (Coturnix coturnix).
f) dal 19 settembre 2010 al 31 gennaio 2011 incluso:
uccelli:
- Alzavola (Anas crecca), beccaccino (Gallinago gallinago), canapiglia (Anas strepera), cesena
(Turdus pilaris), codone (Anas acuta), fischione (Anas penelope), folaga (Fulica atra), gallinella
d’acqua (Gallinula chloropus), gazza (Pica pica), germano reale (Anas platyrhyncos) ghiandaia
(Garrulus glandarius), mestolone (Anas clypeata), moretta (Aythya fuligula), moriglione (Aythya
ferina), pavoncella (Vanellus vanellus), tordo bottaccio (Turdus philomelos), tordo sassello (Turdus
iliacus).
- Fagiano (Phasianus colchicus), solo nelle aziende faunistico-venatorie e nelle aziende agrovenatorie.
mammiferi:
- Volpe (Vulpes vulpes).
Dal 1° al 31 gennaio 2011 la caccia alla volpe con l’ausilio dei cani da seguita è consentita previa
autorizzazione della Ripartizione Faunistico Venatoria ed Ambientale competente. Se in battuta, è
regolata con provvedimento da emanarsi a cura della Ripartizione Faunistico Venatoria ed
Ambientale competente per territorio entro il 1° ottobre 2010.
g) dal 10 ottobre al 21 novembre 2010 incluso:
mammiferi: lepre italica (Lepus corsicanus).
Nell’A.T.C. CT1 l’attività venatoria alla lepre italica è consentita soltanto nei Comuni di: Adrano,
Belpasso, Biancavilla, Bronte, Calatabiano, Castel di Judica, Castiglione di Sicilia, Catania,
Fiumefreddo, Linguaglossa, Maletto, Maniace, Militello Val di Catania, Mineo, Misterbianco,
Motta S.A., Palagonia, Paternò, Piedimonte Etneo, Raddusa, Ragalna, Ramacca, Randazzo,
Sant’Alfio, Santa Maria di Licodia, Santa Venerina e Scordia;
Nell’A.T.C. CT2 è consentita soltanto nei Comuni di: Caltagirone, Grammichele, Licodia Eubea,
Mazzarrone, Mirabella Imbaccari, San Cono, San Michele di Ganzaria e Vizzini.
Nell’A.T.C. SR1 è consentita soltanto nei Comuni di: Buccheri, Buscemi, Cassaro, Ferla, Melilli,
Palazzolo Acreide e Sortino;
Nell’A.T.C. SR2 è consentita soltanto nei Comuni di: Canicattini Bagni, Noto e Rosolini.
h) dal 17 ottobre al 30 dicembre 2010 incluso:
uccelli: allodola (Alauda arvensis);
i) dal 1° novembre 2010 al 31 gennaio 2011 incluso:
mammiferi: cinghiale (Sus scrofa).
L’attività venatoria al cinghiale non è prevista negli A.T. C. della provincia di Catania e Siracusa in
quanto la specie non risulta presente.
La caccia al cinghiale in battuta, previa autorizzazione della Ripartizione Faunistico Venatoria ed
Ambientale competente per territorio, è consentita esclusivamente un giorno la settimana: lunedì o
mercoledì o giovedì.
Dal 1° al 31 gennaio 2011 la caccia al cinghiale con l’ausilio dei cani da seguita è consentita
esclusivamente in battuta.
l) dal 1° novembre 2010 al 15 gennaio 2011 incluso:
uccelli: beccaccia (Scolopax rusticola).
Con il divieto di caccia alla posta o da appostamento durante i transiti mattutini e serali.
Dal 1° gennaio al 31 gennaio 2011 l’esercizio venatorio sottoforma di caccia vagante è consentito soltanto con l’ausilio dei
cani da ferma, ad eccezione della caccia in battuta alla volpe ed al cinghiale, per le quali possono essere utilizzati le altre
razze (da cerca, seguita, tana e loro meticci).
ART. 2 – a) Il cacciatore residente in Sicilia è autorizzato ad esercitare la caccia nell’ambito
territoriale di caccia di residenza e negli ambiti territoriali nei quali è stato ammesso. Il cacciatore
regionale, inoltre, può esercitare la caccia alla sola selvaggina migratoria in un massimo di n° 4
AA.TT.CC. della Regione, a sua scelta, con esclusione dell’A.T.C. PA3 (Ustica).
Il prelievo venatorio alla selvaggina migratoria è possibile per un numero massimo complessivo di
28 giornate, nel rispetto delle limitazioni di cui appresso e delle disposizioni contenute nel presente
calendario venatorio. L’ambito o gli ambiti territoriali di caccia scelti per la migratoria devono essere
indicati nel tesserino venatorio al momento del suo rilascio dal funzionario comunale incaricato, previa
esibizione della ricevuta di versamento di € 5,16 ad ambito. Il versamento, che può essere cumulativo
per i quattro ambiti, va effettuato su c/c n.10575900 intestato al Banco di Sicilia, cassiere della
Regione Siciliana, recante la causale “Tassa per caccia alla selvaggina migratoria nello o negli
AA.TT.CC. scelti”. La sezione del bollettino di c/c postale relativa all’attestazione di versamento, deve
essere consegnata all’Ufficio del Comune all’atto del rilascio del tesserino.
Le suddette 28 giornate di caccia all’avifauna migratoria potranno essere utilizzate secondo il seguente
calendario:
n° 16 giornate dal 1° settembre al 14 novembre 2010;
n° 12 giornate dal 15 novembre 2010 al 31 gennaio 2011.
Le giornate previste per il primo periodo, se non fruite, non potranno essere utilizzate nel secondo
periodo.
b) I cacciatori provenienti da altre regioni italiane in cui viene attuato il principio di reciprocità,
possono esercitare l’attività venatoria soltanto nell’ambito territoriale di caccia in cui vengono
ammessi (art. 22, comma 5, lettera “d” della L.R. 33/97).
ART. 3 - Nelle isole di Favignana, Marettimo e Levanzo (TP3) la caccia alla sola selvaggina
migratoria, ai cacciatori non residenti, è consentita a partire dal 10 ottobre 2010.
Nell’isola di Capo Passero l’esercizio venatorio è consentito a partire dal 16 ottobre 2010. Nel Lago
Trinità il prelievo venatorio agli anatidi è consentito a partire dal 15 novembre 2010.
Dal 1° gennaio al 31 gennaio 2011 incluso, l’esercizio venatorio può essere praticato nei boschi, nei
seminativi arborati, negli uliveti privi di frutto pendente, negli acquitrini, corsi d’acqua e laghetti
artificiali, anche se le acque risultano profonde oltre i tre metri, con l’ausilio dei soli cani da ferma, ad
eccezione della caccia alla volpe, per la quale potranno essere utilizzati cani da tana e da seguita.
E’ fatto obbligo al cacciatore di raggiungere le località di caccia con l’arma in custodia, purché scarica
o smontata.
Nelle Zone di Protezione Speciale, nelle more della definizione dei piani di gestione da parte
dell’Assessorato Territorio e Ambiente, si applicano i criteri di cui al decreto del Ministero
dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare del 17 ottobre 2007 e successive modifiche e/o
integrazioni:
Art. 5. Criteri minimi uniformi per la definizione delle misure di conservazione per tutte le ZPS.
1. Per tutte le ZPS, le regioni e le province autonome, con l'atto di cui all'art. 3, comma 1, del presente decreto,
provvedono a porre i seguenti divieti:
a) esercizio dell'attività venatoria nel mese di gennaio, con l'eccezione della caccia da appostamento fisso e temporaneo
e in forma vagante per due giornate, prefissate dal calendario venatorio, alla settimana, nonché con l'eccezione della
caccia agli ungulati;
b) effettuazione della preapertura dell'attività venatoria, con l'eccezione della caccia di selezione agli ungulati;
c) esercizio dell'attività venatoria in deroga ai sensi dell'art. 9, paragrafo 1, lettera c), della direttiva n. 79/409/CEE;
d) utilizzo di munizionamento a pallini di piombo all'interno delle zone umide, quali laghi, stagni, paludi, acquitrini,
lanche e lagune d'acqua dolce, salata, salmastra, nonche' nel raggio di 150 metri dalle rive più esterne a partire dalla
stagione venatoria 2008/2009;
e) attuazione della pratica dello sparo al nido nello svolgimento dell'attività di controllo demografico delle popolazioni
di corvidi.
Il controllo demografico delle popolazioni di corvidi è comunque vietato nelle aree di presenza del lanario (Falco
biarmicus);
f) effettuazione di ripopolamenti faunistici a scopo venatorio, ad eccezione di quelli con soggetti appartenenti a sole
specie e popolazioni autoctone provenienti da allevamenti nazionali, o da zone di ripopolamento e cattura, o dai centri
pubblici e privati di riproduzione della fauna selvatica allo stato naturale insistenti sul medesimo territorio;
g) abbattimento di esemplari appartenenti alle specie pernice bianca (Lagopus mutus), combattente (Philomacus
pugnax), moretta (Aythya fuligula), fatte salve, limitatamente alla pernice Bianca, le zone ove sia stato monitorato e
verificato un favorevole stato di conservazione di tali specie;
h) svolgimento dell'attività di addestramento di cani da caccia prima del 1° settembre e dopo la chiusura della stagione
venatoria.
Sono fatte salve le zone di cui all'art. 10, comma 8, lettera e), della legge n. 157/1992 sottoposte a procedura di
valutazione positiva ai sensi dell'art. 5 del decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357, e
successive modificazioni, entro la data di emanazione dell'atto di cui all'art. 3, comma 1;
i) costituzione di nuove zone per l'allenamento e l'addestramento dei cani e per le gare cinofile, nonché l’ampliamento
di quelle esistenti, fatte salve quelle sottoposte a procedura di valutazione positiva ai sensi dell’art. 5 del Decreto del
Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357 e successive modificazioni;
j) distruzione o danneggiamento intenzionale di nidi e ricoveri di uccelli;
…. Omissis
Per quanto sopra, nel mese di gennaio, la caccia da appostamento temporaneo e in forma vagante nelle
ZPS può essere praticata esclusivamente nei giorni di sabato e domenica.
Nelle seguenti ZPS interessate ai flussi migratori, fino alla definizione dei corridoi di migrazione da
individuare e definire entro l’emanazione del calendario venatorio 2011/2012, l'esercizio venatorio è
vietato prima del 14 novembre 2010, con l'eccezione della caccia agli ungulati:
ITA090014: Saline di Augusta
ITA090013: Saline di Priolo
ITA090006: Saline di Siracusa e Fiume Ciane
ITA070029: Biviere di Lentini, tratto mediano e foce del Fiume Simeto e area antistante la foce
ITA070003: La Gurna
ITA060002: Lago di Pergusa
ITA040013: Arcipelago delle Pelagie - area marina e terrestre
ITA030044: Arcipelago delle Eolie - area marina e terrestre
ITA030042: Monti Peloritani, Dorsale Curcuraci, Antennamare e area marina dello stretto di
Messina
ITA020049: Monte Pecoraro e Pizzo Cirina
ITA020027: Monte Iato, Kumeta, Maganoce e Pizzo Parrino
ITA020010: Isola di Ustica
ITA010031: Laghetti di Preola e Gorghi Tondi, Sciare di Mazara e Pantano Leone
ITA010030: Isola di Pantelleria e area marina circostante
ITA010029: Monte Cofano, Capo San Vito e Monte Sparagio
ITA010028: Stagnone di Marsala e Saline di Trapani - area marina e terrestre
ITA010027: Arcipelago delle Egadi - area marina e terrestre
ITA010006: Paludi di Capo Feto e Margi Spanò
Per la ZPS ITA050012 “Torre Manfria, Biviere e Piana di Gela”, il divieto di prelievo venatorio fino
al 14 novembre 2010 è limitato all'area specificatamente interessata alla migrazione dell'avifauna
acquatica (golfo di Gela), che include la porzione della ZPS ad ovest della città di Gela e la parte più
ampia della ZPS che si trova ad est della Città di Gela al cui interno ricade il lago Biviere, delimitata a
sud dalla costa, a nord dalla linea ferrata Gela-Vittoria, ad est e ad ovest dai confini della ZPS
(cartografia allegata).
Per le seguenti ZPS ricadenti nelle isole minori è consentito il prelievo venatorio al coniglio selvatico
a partire dal 2 ottobre 2010 esclusivamente ai cacciatori residenti:
ITA040013 “Arcipelago delle Pelagie”
ITA030044 “Arcipelago delle Eolie”
ITA020010 “Isola di Ustica”
ITA010030 “Isola di Pantelleria”
ITA010027 “Arcipelago delle Egadi”
Inoltre, è consentito il prelievo venatorio al coniglio selvatico a partire dal 2 ottobre 2010
esclusivamente ai cacciatori residenti nei Comuni ricadenti all’interno delle seguenti ZPS:
ITA010029: Monte Cofano, Capo San Vito e Monte Sparagio
ITA020027: Monte Iato, Kumeta, Maganoce e Pizzo Parrino
ITA020049: Monte Pecoraro e Pizzo Cirina
ITA030042: Monti Peloritani, Dorsale Curcuraci, Antennamare e area marina dello stretto di Messina
All'interno delle ZPS restano comunque vigenti i divieti stabiliti in virtù di altre norme.
Nelle aree SIC sotto specificate si applicano i criteri minimi uniformi per la definizione delle misure di
conservazione per tutte le ZPS di cui al D. M. del 17/10/07 e successive modifiche e/o integrazioni:
SIC ITA040008 “Macalube di Aragona”
SIC ITA050005 “Lago Sfondato”
SIC ITA050009 “Rupe di Marianopoli”
SIC ITA 010022 “Complesso dei Monti di Santa Ninfa, Gibellina e Grotta di Santa Ninfa”.
All’interno delle zone umide della Regione, nonché nel raggio di 150 metri dalle rive più esterne, non
è consentito l’uso dei pallini di piombo.
La cartografia di tutte le zone SIC e ZPS presenti in Sicilia è scaricabile dal sito:
ART. 4 - Il cacciatore può abbattere, per ogni giornata di caccia, complessivamente 15 capi di
selvaggina.
Per le seguenti specie il cacciatore deve, inoltre, rispettare le limitazioni sotto riportate:
SELVAGGINA MIGRATORIA LIMITE MASSIMO GIORNALIERO
quaglia 4 con il tetto massimo di 40 capi annui
beccaccia 2 con il tetto massimo di 20 capi annui
tortora 10
Allodola, alzavola, gallinella d’acqua, folaga 10
beccaccino, codone, fischione, germano reale,
mestolone, moriglione e pavoncella
5
canapiglia 1 con il tetto massimo di 4 capi annui
moretta 1 con il tetto massimo di 2 capi annui
SELVAGGINA STANZIALE LIMITE MASSIMO GIORNALIERO
Coniglio selvatico 3
lepre italica 1 con il tetto massimo di 2 capi annui
Il numero totale di capi abbattuti giornalmente di coniglio selvatico e lepre italica non può, comunque,
essere superiore a 3, fermi restando i limiti giornalieri per singola specie.
Nelle isole di Pantelleria (TP4) e di Linosa (AG3) il cacciatore può abbattere, nel rispetto dei periodi
consentiti, fino ad un massimo di 10 conigli selvatici per ogni giornata di caccia.
ART. 5 - La caccia è consentita da un’ora prima del sorgere del sole fino al tramonto.
Le Ripartizioni Faunistico Venatorie ed Ambientali provvederanno alla divulgazione degli orari
ufficiali nel territorio di propria competenza.
ART. 6 - L’attività di allenamento e di addestramento dei cani può essere svolta, nel territorio
cacciabile, senza possibilità di sparo, nelle tre settimane che precedono l’apertura della caccia alla
selvaggina stanziale e con l’esclusione dei due giorni precedenti l’apertura stessa.
Le attività cinofile potranno essere esercitate nell’arco temporale compreso tra un’ora dopo l’alba alle
ore 12,00 e dalle ore 16,00 ad un’ora prima del tramonto.
Nelle ZPS l’attività di allenamento e di addestramento dei cani è vietata prima del 1° settembre e dopo
la chiusura della stagione venatoria, in adempimento all’art. 5 lett. h) del D.M. del 17/10/2007 e succ.
mod. ed integr.
ART. 7 - L’uso del furetto per la caccia al coniglio selvatico è così regolamentato:
Negli Ambiti Territoriali di Caccia della provincia di Agrigento l’uso del furetto è consentito dal 4
settembre al 31 ottobre 2010 incluso.
Negli Ambiti Territoriali di Caccia della provincia di Caltanissetta è consentito dal 4 settembre al 4
novembre 2010 incluso in tutto il territorio, ad esclusione dei Comuni di Cianciana (AG1) e Licata
(AG2).
Negli Ambiti Territoriali di Caccia della provincia di Catania è consentito dal 4 settembre al 28
novembre 2010 incluso in tutto il territorio ad esclusione dei Comuni di Mineo (CT1) e Mazzarrone
(CT2). Negli anfratti lavici l’uso del furetto è consentito dal 4 settembre al 15 dicembre 2010.
Negli Ambiti Territoriali di Caccia della provincia di Trapani è consentito dal 4 settembre all’11
novembre 2010 incluso, ad eccezione delle zone ricadenti fra la battigia e le strade provinciali
Marsala-Trapani e Marsala-Petrosino del Comune di Marsala dove è vietato.
Negli Ambiti Territoriali di Caccia della provincia di Palermo l’uso del furetto è consentito soltanto nei
Comuni di Caccamo e Ciminna (PA2), dal 4 settembre al 07 novembre 2010 incluso.
L’uso del furetto è vietato negli ambiti territoriali di caccia delle province di Enna, Messina, Ragusa e
Siracusa.
Durante l’uso venatorio è obbligatorio munire il furetto di idonea ed efficiente museruola.
E’ vietato portare e/o utilizzare il furetto nelle aree in cui l’uso non è consentito.
ART. 8 - L’uso dei cani da seguita, da cerca, da tana e/o di meticci è consentito a partire dal 4
settembre 2010; prima di tale data è consentito soltanto l’utilizzo di cani di razza da ferma e/o da
riporto e, comunque, per l’esclusiva funzione del riporto.
ART. 9 - La caccia al cinghiale in battuta, ove consentita, viene regolata con provvedimento da
emanarsi, a cura della Ripartizione Faunistico Venatoria ed Ambientale competente per territorio,
entro il 1° ottobre 2010, nel rispetto dei seguenti indirizzi:
- possono essere autorizzate non più di cinque squadre a battuta per ambito territoriale di caccia
contraddistinte con un numero, cui i cacciatori ammessi all’A.T.C. devono iscriversi;
- le singole squadre per la caccia al cinghiale in battuta sono formate da un minimo di sei fino ad un
massimo di trentacinque cacciatori, fra i quali devono essere previsti:
1) il caposquadra, il quale iscrive la squadra presso la Ripartizione Faunistico Venatoria ed
Ambientale, organizza e dirige la battuta, controlla il numero e l’elenco dei partecipanti alla
battuta, cura l’apposizione dei cartelli segnalatori nella zona individuata per effettuare la
battuta, controlla ed assegna le poste prima della battuta, controlla il numero dei capi abbattuti;
2) i cacciatori in squadra che non devono abbandonare la posta assegnatagli dal caposquadra fino
al segnale di fine battuta;
3) i conduttori di cani da traccia che sono autorizzati al recupero dei cani feriti;
- la caccia in battuta può avere inizio previa delimitazione della zona individuata con cartelli apposti
un’ora prima dell’alba; l’inizio ed il termine della battuta deve essere segnalato da apposito avviso
acustico udibile in tutta la zona interessata;
- tutti i cacciatori partecipanti alla battuta devono indossare un gilet di colore arancione che li renda
facilmente visibili sul territorio al fine di aumentare la sicurezza, portare ben visibile il distintivo
della squadra e raggiungere le poste con l’arma scarica;
- i conduttori dei cani possono caricare l’arma solo al momento in cui la muta viene sciolta, tutte le
armi devono essere scaricate al segnale di fine battuta.
ART. 10 - Per la stagione venatoria 2010/2011 l’esercizio della caccia è altresì vietato nelle seguenti
zone:
1) Località “Bacino lago Arancio”, ricadente nei territori comunali di Sambuca di Sicilia (AG1),
Santa Margherita Belice (AG1) e Sciacca (AG1), delimitato dall'anello viario che lo circoscrive;
2) Località “Castellaccio”, ricadente nel territorio del comune di Camastra (AG2) estesa ettari 50
circa per un perimetro di 3,5 Km così delimitata: partendo dall’incrocio tra il limite territoriale
Camastra-Naro e la strada comunale Campo Sportivo (C.da Balate) si prosegue per 650m con
direzione Sud fino ad arrivare all’incrocio con la strada comunale Baldacchino, si prosegue ancora
verso Sud per 450 m fino ad arrivare all’incrocio con la strada Aria Lunga, quindi si svolta a sinistra
con direzione Nord-Est, si percorre la stessa per 1,8 Km fino al limite Nord del predetto confine
territoriale coincidente con una stradella in terra battuta, si imbocca la stessa, si prosegue per 5.000m
fino a chiudere al punto di partenza (campo sportivo);
3) Area resa libera a seguito della riperimetrazione dell’A.F.V. “Mandra di Piano”, che confina a
nord-ovest con l’A.F.V. “Mandra di Piano” ed a sud-est con l’Oasi di protezione e rifugio della fauna
selvatica “Scala”;
4) Area comunale “Parco Monte Po”, ricadente nel territorio del Comune di Catania (CT1);
5) Parco Naturalistico sub-urbano “Gurna”, ricadente nel territorio del Comune di Mascali (CT1);
6) Parco Naturalistico sub-urbano “Monte Serra”, ricadente nel territorio del Comune di Viagrande
(CT1);
7) Comune di Giardini Naxos - “Foce dell’Alcantara”;
8) Comune di Castelmola (ME2) - zona comprendente le seguenti contrade: Annunziata, Serra
Grande (sotto strada rotabile), Petralia (sopra la strada), Sifone, Calatraversa, Cuculunazzo, Decima,
Scimandra, Soprapetralia, Lumbia;
9) Comune di Forza d’Agrò (ME2) – zona compresa tra Capo S. Alessio, Fondaco Parrino e Mustica;
10) Invaso “Diga Rubino” – località Margi, ricadente nel territorio del Comune di Trapani (TP1);
11) “Pantano Leone”, ricadente nel territorio del Comune di Campobello di Mazara (TP2).
ART. 11 - Il cacciatore per l’esercizio dell’attività venatoria deve essere munito di:
a) libretto personale di porto di fucile e di licenza di caccia;
b) polizza assicurativa per responsabilità civile verso terzi;
c) polizza assicurativa per infortuni correlata alla caccia, con i massimali previsti dall’art. 17, commi 7
e 8, della L.R. n. 33/97 e succ. mod. ed integr.
Si rappresenta a tal riguardo che, ai sensi dell’art. 33 comma 1 della L.R. n. 1/2008, il pagamento del
premio assicurativo può essere eseguito su polizze prepagate autorizzate dalle agenzie assicurative che
garantiscano il versamento del premio effettuato, oppure prepagato tramite banca, ufficio postale o rete
telematica sui moduli predisposti dalle agenzie assicurative;
d) tesserino venatorio rilasciato gratuitamente dalla Regione Siciliana per il tramite del Comune di
residenza.
La validità del tesserino rilasciato dalle altre regioni, ai fini dell’attività venatoria nella Regione
Siciliana, è subordinato al rispetto della vigente legislazione e del presente calendario venatorio ed in
particolare al numero delle giornate settimanalmente consentite, cumulabili ai fini del conteggio con le
giornate di caccia usufruite in altre regioni.
Ogni cacciatore deve annotare in modo indelebile negli appositi spazi del tesserino il giorno di caccia
scelto all’inizio dell’attività venatoria giornaliera. Il cacciatore che va a caccia il lunedì non
potrà andarvi il mercoledì né il giovedì della stessa settimana. In nessun caso il cacciatore può superare
il numero complessivo di tre giornate di caccia per settimana. La settimana venatoria ha inizio il lunedì
e si conclude con i giorni di sabato e domenica.
Il cacciatore deve registrare sul tesserino venatorio tutti i capi abbattuti. I capi di selvaggina stanziale
dovranno essere registrati subito dopo l’abbattimento, i capi di selvaggina migratoria alla fine della
battuta di caccia. In particolare, il numero di capi di selvaggina migratoria abbattuti dovrà essere
registrato nell’apposito spazio del tesserino entro le ore 13.00 del giorno di caccia scelto. Nel caso di
prosecuzione dell’attività venatoria oltre le ore 13.00, il numero dei capi ulteriormente abbattuti nel
pomeriggio dovrà essere registrato alla fine della battuta di caccia.
L’attività venatoria deve essere praticata in via esclusiva nelle forme previste dalla L.R. n° 33/97 e
successive modifiche ed integrazioni, mediante l’impiego dei mezzi consentiti dall’art. 13 della Legge
11/02/1992, n° 157.
A conclusione della stagione venatoria, prima della consegna del tesserino, il cacciatore deve
compilare in tutte le sue parti la pagina relativa al riepilogo stagionale degli abbattimenti.
ART. 12 - Le norme del presente calendario venatorio valgono anche nelle aziende faunisticovenatorie,
entro i limiti dei rispettivi piani di abbattimento. Nelle aziende agro-venatorie l'abbattimento
della fauna di allevamento immessa è consentito soltanto durante la stagione venatoria.
L’ASSESSORE
(On.le Avv. Giambattista Bufardeci)
IL DIRIGENTE DELL’U.O. N. 56
(Daniela Zora)
IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO XI
Ad interim
(Vito Sinatra)
IL DIRIGENTE GENERALE
(Rosaria Barresi)
stampato e firmato.sigpicQuando poi una mattina lo trovai che dormiva davanti alla porta della mia camera, cominciai ad assumere un atteggiamento più distaccato, intuendo che stava per germogliare un grande amore canino. Ma era già troppo tardi: il giuramento di fedeltà era pronunciato.
Konrad LorenzCommenta
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g) abbattimento di esemplari appartenenti alle specie pernice bianca (Lagopus mutus), combattente (Philomacus
.[/QUOTE]
Scusa Jim ma serviva mettere il divieto di abbattimento della temutissima pernice bianca sicula? Mentre il gallo cedrone e Forcello siculo quelli?
Scusate l'ironia ma far fare le leggi sulla caccia a un cacciatore no e?[:-golf]Commenta
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Scusa Jim ma serviva mettere il divieto di abbattimento della temutissima pernice bianca sicula? Mentre il gallo cedrone e Forcello siculo quelli?
Scusate l'ironia ma far fare le leggi sulla caccia a un cacciatore no e?[:-golf][/QUOTE]
diego, ancora non hanno fatto ripopolamenti clandestini di gallo cedrone e forcello.........
ma ci arriveranno.sigpicQuando poi una mattina lo trovai che dormiva davanti alla porta della mia camera, cominciai ad assumere un atteggiamento più distaccato, intuendo che stava per germogliare un grande amore canino. Ma era già troppo tardi: il giuramento di fedeltà era pronunciato.
Konrad LorenzCommenta
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jim ma la solita boiata che induce i cacciatori a cacciar nelle zps che so parchi??
ad esempio il biviere di gela,la foce del simeto,le saline di priolo,il fiume ciane,lago di pergua ecc ecc,insomma ma perche non scrivono a chiare lettere che li e tabu'???
siamo alle solite chissa quanti verbali per i osliti sprovveduti.
saluti a tutti
p.s. date un occhiata alle zps o sic nun se capisce un arca tranne che forse so in tutta la sicilia ahhahahahaaUltima modifica Ospite; 09-06-10, 15:46.Commenta
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alfio, anche per i soliti sprovveduti basterebbe andare a caccia con il C.V. in tasca e farlo leggere a chi cerca di verbalizzarli, in fondo il c.v. è cosi piccolo, mica si chiede loro di portarsi dietro la legge 157 e tutte le varie integrazioni.jim ma la solita boiata che induce i cacciatori a cacciar nelle zps che so parchi??
ad esempio il biviere di gela,la foce del simeto,le saline di priolo,il fiume ciane,lago di pergua ecc ecc,insomma ma perche non scrivono a chiare lettere che li e tabu'???
siamo alle solite chissa quanti verbali per i osliti sprovveduti.
saluti a tuttisigpicQuando poi una mattina lo trovai che dormiva davanti alla porta della mia camera, cominciai ad assumere un atteggiamento più distaccato, intuendo che stava per germogliare un grande amore canino. Ma era già troppo tardi: il giuramento di fedeltà era pronunciato.
Konrad LorenzCommenta
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diego, ancora non hanno fatto ripopolamenti clandestini di gallo cedrone e forcello.........
ma ci arriveranno.[/QUOTE]
Ah ecco... come dice Alfio gli serviva per riempire una colonna in più o per fare il sato pagina la pernice bianca per poi non parlare dei problemi seri o definire relamente delle zone di divieto per pigliare gli sprovveduti in castagna e massacrarli a verbali.
Il forcello esiste Jim... non credo possa attecchire li ma comunqe so di certo che è allevato e riprodotto anche in cattività...ma necessità di attenzioni e costi spaventosi per alimentarlo durante il periodo di cattivitlà...ma mai dire mai...se c'è la cotorna e le istituzioni si preoccupano di preservare la pernice bianca...magari un giorno si arriverà anche al gallo..Commenta
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Ah ecco... come dice Alfio gli serviva per riempire una colonna in più o per fare il sato pagina la pernice bianca per poi non parlare dei problemi seri o definire relamente delle zone di divieto per pigliare gli sprovveduti in castagna e massacrarli a verbali.
Il forcello esiste Jim... non credo possa attecchire li ma comunqe so di certo che è allevato e riprodotto anche in cattività...ma necessità di attenzioni e costi spaventosi per alimentarlo durante il periodo di cattivitlà...ma mai dire mai...se c'è la cotorna e le istituzioni si preoccupano di preservare la pernice bianca...magari un giorno si arriverà anche al gallo..[/QUOTE]
di questo ne sono certo, se pensi che hanno importato il cinghiale che è bello grosso, figurati cosa possono fare con i forcelli, per la cronaca dico pure che l'anno scorso sono stati fatti dei lanci clandestini di mini lepre, in una zona dove le lepri ci sono sempre state, adesso solo mini, ma gia dall'anno scorso mi sto adoperando per distruggerle e re inserire le lepri.sigpicQuando poi una mattina lo trovai che dormiva davanti alla porta della mia camera, cominciai ad assumere un atteggiamento più distaccato, intuendo che stava per germogliare un grande amore canino. Ma era già troppo tardi: il giuramento di fedeltà era pronunciato.
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