Signor Ministro. Leggo con apprensione e disappunto ciò che sta accadendo in questi giorni e, con altrettanto stupore, leggo le considerazioni da Lei espresse in una intervista rilasciata al “Corriere Veneto”, in riferimento a quanto dichiarato dal sindaco scaligero Flavio Tosi. Prima di introdurmi in questo spinoso problema, mi pare però doveroso ricordare il contesto in cui sono state rilasciate esternazioni sulla Sua persona, considerazioni che traggono spunto dai continui e immotivati attacchi denigratori che Lei, in ogni circostanza, si premura di inviare all’indirizzo di tutti i cacciatori Italiani. Non ho mai condiviso le offese a titolo personale, ci mancherebbe, le facili allusioni poi si prestano a ridicolizzare ulteriormente il mondo femminile, mondo del quale faccio parte anch’io grazie al cielo. L’affermare però, da parte sua, di ritenersi particolarmente offesa in quanto le affermazioni dirette ad un Ministro della Repubblica provengono da un’Istituzione…onestamente mi pare un rimbrotto fuori luogo, in quanto Lei, come Ministro, non dovrebbe in alcun modo utilizzare il ruolo che riveste per aggredire in malo modo e in ogni occasione una minoranza di cittadini che, nel rispetto delle vigenti leggi, esercita un’attività legale, in Italia e in tutti i paesi Europei. E’ questa sua cattiva abitudine che la condanna ad essere continuamente disapprovata, in tutto, e lo sarà ancora di più in futuro se il suo atteggiamento non sarà recuperato e consono al ruolo istituzionale che le è stato affidato. Lei insiste a parlare (sparlare) di un argomento di cui non ne conosce le fondamenta, le origini, le necessità e le virtù, e perché no…anche i difetti. Lei paragona i cacciatori a persone fuori dal tempo, crudeli nello spirito, inutili ed abbietti. Lei non ne conosce invece l’utilità, lo spirito che muove persone di ogni ceto sociale a peregrinare per boschi alla ricerca di un’incontro con la natura; un’incontro meritato o qualche volta fortunoso con la natura degli animali. E, stante le sue dichiarazioni, è forse la sua accezione di natura che dovrebbe essere rivisitato, è il suo concetto di similitudine degli animali agli uomini che stona con la cultura…e non solo. Lei insiste nel proporre regole tanto ferree da scoraggiare ogni appassionato. Lei propone l’abolizione di un’attività che, se esercitata all’interno del nostro Bel Paese, rimarrà di tutti, poveri o ricchi, proprio come l’ispirazione sociale che il suo partito propaganda. Ci provi ad abolirla, provi a condannare i cacciatori meno abbienti ad appendere definitivamente la “doppietta al chiodo”, così assieme alla loro inattività si assommeranno le disoccupazioni di un’industria specializzata e di un’indotto con una presenza capillare nel tessuto economico del nostro Paese. Ci provi signor Ministro a favorire ancora una volta chi ha disponibilità economica tale da permettersi viaggi stagionali alla ricerca di quelle emozioni che qui vengono negate. Insista a proporre leggi per impedire ai cacciatori di utilizzare tutti i terreni disponibili per l’attività venatoria….incentivando così la costituzione di riserve di caccia a pagamento, destinati solo ad un ceto sociale elevato. Proprio Lei, Lei che dovrebbe invece saper leggere in queste attività rurali la risposta al fallimento della sua presenza in un ruolo politico inadeguato per le sue attitudini. Lei, che sbandiera come successo la crescita del cinque per cento del fatturato del settore turistico realizzato nello scorso anno, “dimenticando” il crollo del diciotto per cento ottenuto l’anno precedente. E sempre lei, “organizzatrice ed attivista” dei “circoli della libertà” del PDL, Lei che si attiva per riconoscere diritti a cani gatti e somari ed ignora i diritti all’esistenza delle minoranze; si signor ministro, noi cacciatori siamo una minoranza, un’orgogliosa ed eccellente minoranza che porta con sé un bagaglio di cultura che dovrebbe farla impallidire, se solo avesse la capacità di approfondire le origini e le motivazioni dell’attività venatoria. Ed è in questo che il Sindaco Tosi non solo ha ragione ma a pure la mia solidarietà. Vede signor ministro, per farle capire la drammaticità del momento voglio raccontarle questa mia esperienza. Anni fa, ho visitato un campo di sterminio nazista…. Ricordo con terrore quasi tutto ciò che vi era conservato. Ricordo una scritta tracciata con un oggetto appuntito su un muro, forse un ciotolo, non so; tanto la scalfittura risultava profonda, pensai fosse stata ripresa più volte. Lo scritto, tradotto dal tedesco diceva: Gli uomini che non hanno memoria saranno costretti a ripercorrere la storia. Allora, io ragazzina in età scolare, a quelle parole non seppi attribuire quel terribile significato che oggi, con qualche anno in più sulle spalle e alla luce di quanto sta accadendo posso immaginare come terribile monito. Vede signor ministro, la primavera è stagione di fiere e mercati, per tutte le attività, compresa quella venatoria. Già domenica ci sarà una grande fiera a Vicenza dove si svolgeranno convegni, si parlerà di gestione venatoria, si presenteranno i prodotti dell’industria delle armi e quant’altro, il tutto inerente alla caccia e al tempo libero. Non mi riesce di pensare che Lei, quale Ministro del turismo, si sia in qualche modo attivata per divulgare oltre frontiera notizia di questi eventi, tanto da incentivare quel turismo di cui Lei si dovrebbe occupare…. Mentre invece su alcuni siti animalisti e anticaccia si invitano i propri simpatizzanti alla mobilitazione, ad attivarsi per contrastare lo svolgimento di questi eventi. Già segnali inquietanti si leggono negli striscioni e nelle scritte sui muri della città. Oggi, purtroppo, le preoccupazioni più grandi stanno nelle minacce a cui gli organizzatori debbono far fronte…..E’ il pacifismo da voi predicato che preoccupa. E’ la contrarietà urlata, propagandata attraverso la lettura della sua ideologia signor Ministro che si presenterà a breve,…. come un nodo al pettine. Vede signor ministro, l’Italia ha già vissuto scontri sociali nel passato, scontri ideologici che hanno avuto conseguenze funeste con ferite non ancora del tutto rimarginate. Lei, come Ministro, abbia memoria di ciò che è successo in quegli anni… anche allora, come oggi, gli esagitati urlavano slogan per la pacificazione sociale…e purtroppo uccidevano in nome di quella pace interpretata a senso unico.
La saluto signor Ministro, le auguro di trovare pace nella sua coscienza, tanta salute e un po’ di fortuna.
Lara Leporatti, Cacciatrice
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