Nascita ufficiale S.V.I.(Sindacato Venatorio Italiano)
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Mi sa che piu' lavoro si fa in campagna e meno migratoria arriva, e' proprio per la situazione distruttiva in cui versano i nostri territori se la migratoria non si ferme e lo fa solo in alcune regioni dove si ha molto territorio non costruito come Puglia e Calabria dove cammini per mezza giornata senza incontrare abitazioni oppure ancora piu' in evidenza la Sardegna....se poi consideriamo lavori da portare avanti la gestione di un appostamento fisso con la preparazione del sito, delle piante di buttata dello sfalcio e la sistemazione del capanno e la pulizia dell'ambiente circostante quello e' tutto un altro par di maniche....ma meno si taglia e si disbosca e meglio e' per migratoria in generaleCica e A300, forse non vi è chiaro un concetto nel discorso di Renato:
non si tratta nè di pagare nè di scegliere.
O si gestisce il territorio in modo che produca la selvaggina da cacciare o si stà a casa. Punto
E questo vale anche per la migratoria, perchè non è che la migratoria sia figlia di nessuno, lavoro da fare ce n'è anche per evere tordi e merli.Cosa vuol dire avere un metro e mezzo di statura, te lo rivelan gli occhi e le battute della gente e la curiosita' di una ragazza irriverente ....Commenta
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Mi sa che piu' lavoro si fa in campagna e meno migratoria arriva, e' proprio per la situazione distruttiva in cui versano i nostri territori se la migratoria non si ferme e lo fa solo in alcune regioni dove si ha molto territorio non costruito come Puglia e Calabria dove cammini per mezza giornata senza incontrare abitazioni oppure ancora piu' in evidenza la Sardegna....se poi consideriamo lavori da portare avanti la gestione di un appostamento fisso con la preparazione del sito, delle piante di buttata dello sfalcio e la sistemazione del capanno e la pulizia dell'ambiente circostante quello e' tutto un altro par di maniche....ma meno si taglia e si disbosca e meglio e' per migratoria in generale
io farei un distinguo tra costruzione e mantenimento della campagna....
le zone da te citate sono caratterizzate da mancanza di abitazioni ma, accanto a questo, si ha la presenza di piccoli appezzamenti di coltivi, di allevamenti di bestiame ecc ecc. In pratica la campagna è "viva". Le zone abbandonate a se stesse, in cui anche il bosco "invecchia" troppo, non hanno di solito la stessa "produttività" in termini di presenza di selvaggina (nè stanziale nè migratoria).Ultima modifica cuba7179; 14-12-12, 09:24.sigpicAlessandro # half drahthaar inside#Commenta
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1 - la "situazione distruttiva" è dovuta alla mancanza di gestione del territorio;..... per la situazione distruttiva in cui versano i nostri territori se la migratoria non si ferme e lo fa solo in alcune regioni dove si ha molto territorio non costruito come Puglia e Calabria dove cammini per mezza giornata senza incontrare abitazioni oppure ancora piu' in evidenza la Sardegna....se poi consideriamo lavori da portare avanti la gestione di un appostamento fisso con la preparazione del sito, delle piante di buttata dello sfalcio e la sistemazione del capanno e la pulizia dell'ambiente circostante quello e' tutto un altro par di maniche....ma meno si taglia e si disbosca e meglio e' per migratoria in generale
2 - lo sfalcio, la sistemazione delle piante ecc. fanno appunto parte della gestione del territorio;
3 - sai benissimo che non è vero: il bosco và bene purchè non sia troppo esteso. L'ideale è la classica situazione con coltivo alternatp ad incolti ed a boschi di estensione non troppo grande.
Poi è chiaro che più coltivo c'è e meno boschi di grandi estensioni ci sono e ci saranno anche meno caprioli e cinghiali, ma per questi ci sono le ZRC e tutte le zone interdette all'attività venatoria come parchi ZPS ecc ecc. ed in ogni caso con l'aumento della superficie boscata che c'è stata negli ultimi 30 anni, di spazio per vivere ne hanno anche loro.silvioCommenta
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esatto!!!!1 - la "situazione distruttiva" è dovuta alla mancanza di gestione del territorio;
2 - lo sfalcio, la sistemazione delle piante ecc. fanno appunto parte della gestione del territorio;
3 - sai benissimo che non è vero: il bosco và bene purchè non sia troppo esteso. L'ideale è la classica situazione con coltivo alternatp ad incolti ed a boschi di estensione non troppo grande.
Poi è chiaro che più coltivo c'è e meno boschi di grandi estensioni ci sono e ci saranno anche meno caprioli e cinghiali, ma per questi ci sono le ZRC e tutte le zone interdette all'attività venatoria come parchi ZPS ecc ecc. ed in ogni caso con l'aumento della superficie boscata che c'è stata negli ultimi 30 anni, di spazio per vivere ne hanno anche loro.sigpicAlessandro # half drahthaar inside#Commenta
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Sono daccordo con te, Silvio, ma la migratoria in quanto tale da noi non si riproduce, e non si può fare ripopolamento.Cica e A300, forse non vi è chiaro un concetto nel discorso di Renato:
non si tratta nè di pagare nè di scegliere.
O si gestisce il territorio in modo che produca la selvaggina da cacciare o si stà a casa. Punto
E questo vale anche per la migratoria, perchè non è che la migratoria sia figlia di nessuno, lavoro da fare ce n'è anche per evere tordi e merli.
L'unica cosa che si può fare, come detto giustamente da molti, è controllare i prelievi (quando non c'è più niente, non c'è più niente!).
Secondo stime del sottoscritto (da sempre migratorista, e rispettoso delle regole, in 33 licenze mai un verbale, e da noi i controlli li fanno) il 95% della selvaggina migratoria muore sui secconi dei capannisti con richiami vivi (ed altrettanto succede con le allodole ed i colmbacci, per non parlare degli acquatici).
Provocazione: sarebbe sufficiente eliminare i richiami vivi?
Per quanto riguarda l'ambiente di caccia, come ha detto Cicalone, non vedo cosa si possa fare: io ho l'ATC di residenza Firenze-04, per metà è coperto da case-industrie-centri abitati, poi ci sono i parchi-demani-fondi chiusi-riserve padronali-AFV-zone Ripopolamento e cattura-ZPS-SIC-Zone di rispetto Venatorio.
Di quello che rimane più del 50% è coperto da foreste, ci rimane qualche ettaro di olivete e qualcuno a vigna, e pochi incolti (poderi abbandonati).
Se si rispettasse alla lettera il divieto di caccia nelle colture in atto e nei frutteti con frutto pendente, fino alla fine della vendemmia e della raccolta delle olive (fine di ottobre) si stà a casa? Senza polemica, credimi, cosa si dovrebbe/potrebbe fare, caro Silvio?[:-bunny]MB,Tecna,Sipe,JK6, mah, le uniche che mi funzionano sono quelle caricate con la "CENTRITE"![:D]Commenta
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Forse non sono stato troppo chiaro e' l'eta' che avanza, ma il territorio di cui necessitano migratori come tordi, merli e colombacci e' quello selvaggio o quantomeno lasciato a se stesso, al massimo con uliveti che possano fornire cibo ai tordi ma non ai merli o ai colombacci....se poi intendiamo altre specie allora sono d'accordo ma sicuramente speci stanziali. Se poi intendiamo parlare di acquatici allora la cosa e' ben piu' ampia, e' risaputo che una gestione venatoria di ambienti palustri con chiari artificiali oppure di ambienti lacustri sottoposti ad allagamento artificiale ( Fucecchio su tutti) danno una situazione venatoria ottimale durante il passo ma a fine stagione permetteranno a molte specie sia cacciabili che protette di poter portare avanti un accoppiamento con gestione dei nuovi nati che altrimenti in territorio sporco e pieno di falaschi e sporchi vari, non potrebbero fare. Se gli ambientalisti riuscissero a capire quanto sacrificio da' un chiaro e a quante specie puo' servire a caccia chiusa forse sarebbero meno ottusi e limitativi.Cosa vuol dire avere un metro e mezzo di statura, te lo rivelan gli occhi e le battute della gente e la curiosita' di una ragazza irriverente ....Commenta
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Ai colombacci la campagna e le coltivazioni servono eccome! Piu' campagna coltivata c'e' e piu' ne arrivano o addirittura soggiornano in via definitiva....
Alle tortore servono i girasoli, ai tordi gli ulivi, alle beccacce un bosco ben tenuto, agli storni i vigneti....a proposito di storni, non avete idea di quanti ne ho visti quest' anno! :DCommenta
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Forse non sono stato troppo chiaro e' l'eta' che avanza, ma il territorio di cui necessitano migratori come tordi, merli e colombacci e' quello selvaggio o quantomeno lasciato a se stesso, al massimo con uliveti che possano fornire cibo ai tordi ma non ai merli o ai colombacci....se poi intendiamo altre specie allora sono d'accordo ma sicuramente speci stanziali. Se poi intendiamo parlare di acquatici allora la cosa e' ben piu' ampia, e' risaputo che una gestione venatoria di ambienti palustri con chiari artificiali oppure di ambienti lacustri sottoposti ad allagamento artificiale ( Fucecchio su tutti) danno una situazione venatoria ottimale durante il passo ma a fine stagione permetteranno a molte specie sia cacciabili che protette di poter portare avanti un accoppiamento con gestione dei nuovi nati che altrimenti in territorio sporco e pieno di falaschi e sporchi vari, non potrebbero fare. Se gli ambientalisti riuscissero a capire quanto sacrificio da' un chiaro e a quante specie puo' servire a caccia chiusa forse sarebbero meno ottusi e limitativi.
vedi che anche tu hai perfettamente chiaro il discorso "gestione"????
---------- Messaggio inserito alle 09:57 AM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 09:52 AM ----------
evidentemente non è chiaro:Sono daccordo con te, Silvio, ma la migratoria in quanto tale da noi non si riproduce, e non si può fare ripopolamento.
L'unica cosa che si può fare, come detto giustamente da molti, è controllare i prelievi (quando non c'è più niente, non c'è più niente!).
Secondo stime del sottoscritto (da sempre migratorista, e rispettoso delle regole, in 33 licenze mai un verbale, e da noi i controlli li fanno) il 95% della selvaggina migratoria muore sui secconi dei capannisti con richiami vivi (ed altrettanto succede con le allodole ed i colmbacci, per non parlare degli acquatici).
Provocazione: sarebbe sufficiente eliminare i richiami vivi?
Per quanto riguarda l'ambiente di caccia, come ha detto Cicalone, non vedo cosa si possa fare: io ho l'ATC di residenza Firenze-04, per metà è coperto da case-industrie-centri abitati, poi ci sono i parchi-demani-fondi chiusi-riserve padronali-AFV-zone Ripopolamento e cattura-ZPS-SIC-Zone di rispetto Venatorio.
Di quello che rimane più del 50% è coperto da foreste, ci rimane qualche ettaro di olivete e qualcuno a vigna, e pochi incolti (poderi abbandonati).
Se si rispettasse alla lettera il divieto di caccia nelle colture in atto e nei frutteti con frutto pendente, fino alla fine della vendemmia e della raccolta delle olive (fine di ottobre) si stà a casa? Senza polemica, credimi, cosa si dovrebbe/potrebbe fare, caro Silvio?[:-bunny]
1 - non stiamo parlando di ripopolamenti. la gestione NON è ripopolamento.
2 - vai sul tuo pfv e verifica a quanto ammonta il territorio agrosilvopastorale (che è quello destinato all'attività venatoria) e vedrai che le percentuali che indichi sono stime "tue" e non ufficiali.
3 - non sono io che ti devo dire cosa devi fare tu. La differenza come diceva Renato, è fra chi pensa possa andare bene così ma si lamenta di non trovare nulla da cacciare e chi pensa che così non vada bene e ritiene esistano alternative.
Se è solo per dirmi che tanto alternative non ce n'è ..... sono ottimista per natura.silvioCommenta
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Ai colombacci la campagna e le coltivazioni servono eccome! Piu' campagna coltivata c'e' e piu' ne arrivano o addirittura soggiornano in via definitiva....
Alle tortore servono i girasoli, ai tordi gli ulivi, alle beccacce un bosco ben tenuto, agli storni i vigneti....a proposito di storni, non avete idea di quanti ne ho visti quest' anno! :D
viette a fa un giretto a Roma che te ne faccio vede' qualche milione a scagazzare sulle macchine che gli passano sotto[:-cry]Cosa vuol dire avere un metro e mezzo di statura, te lo rivelan gli occhi e le battute della gente e la curiosita' di una ragazza irriverente ....Commenta
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Qui si dovrebbe parlare di questo sindacato SVI o dei "massimi sistemi" sulla gestione della caccia, tema per altro importatissimo ?Ars venandi est collectio documentorum, quibus scient homines ad opus suum deprehendere animalia non domestica cuiuscumque generis vi vel ingenio. (Fridericus II Imperator 1194-1250)Commenta
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Sicuramente non è chiaro: io sono a disposizione, ho letto il Piano Faunistico Venatorio, ho contattato varie associazioni venatorie operanti sul mio ATC, tutto si riduce a qualche cattura nelle zone di ripopolamento, e a dare una mano nell'organizzazione delle prove ENCi ecc.vedi che anche tu hai perfettamente chiaro il discorso "gestione"????
---------- Messaggio inserito alle 09:57 AM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 09:52 AM ----------
evidentemente non è chiaro:
1 - non stiamo parlando di ripopolamenti. la gestione NON è ripopolamento.
2 - vai sul tuo pfv e verifica a quanto ammonta il territorio agrosilvopastorale (che è quello destinato all'attività venatoria) e vedrai che le percentuali che indichi sono stime "tue" e non ufficiali.
3 - non sono io che ti devo dire cosa devi fare tu. La differenza come diceva Renato, è fra chi pensa possa andare bene così ma si lamenta di non trovare nulla da cacciare e chi pensa che così non vada bene e ritiene esistano alternative.
Se è solo per dirmi che tanto alternative non ce n'è ..... sono ottimista per natura.
Posso tranquillamente accettare di esse ignorante: ti sarei grato se mi spiegassi meglio cosa devo/posso fare per migliorare la qualità generale della caccia alla migratoria (nel mio ATC-regione).
In pratica mi dici che non ho capito niente, ma non mi dici cosa devo capire: esempi pratici sono graditi. Ti ricordo che la legge PROIBISCE di toccare anche solo un ramoscello lungo un fiume, un bosco o un incolto (che ha un proprietario....) ecc. ecc.
Aspetto....[:-golf]MB,Tecna,Sipe,JK6, mah, le uniche che mi funzionano sono quelle caricate con la "CENTRITE"![:D]Commenta
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Ma infatti non lo devi fare tu, di tua iniziativa. E' il tuo ATC che ti dice cosa bisogna fare, in base ad un PFV serio (che quasi certamente dalle tue parti sara' gia' discretamente buono ed anni luce migliore di quello totalmente inesistente dalle mie parti) che si basa su riscontri e studi a cui magari tu stesso partecipi attivamente.In pratica mi dici che non ho capito niente, ma non mi dici cosa devo capire: esempi pratici sono graditi. Ti ricordo che la legge PROIBISCE di toccare anche solo un ramoscello lungo un fiume, un bosco o un incolto (che ha un proprietario....) ecc. ecc.
Aspetto....[:-golf]
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