Nascita ufficiale S.V.I.(Sindacato Venatorio Italiano)
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E pensare che tutte queste idee di limitazioni derivano solo ed esclusivamente dalla paura che qualcuno spari alla beccaccia...allora limitiamo tutto e tutti.
Se proprio ....
questo esula dal mio pensiero : a me non interessa ... come, quando e perchè incarnierare una beccaccia ... ma solo "chi può" ! ovvero chi ha pagato il diritto ...e magari "solo per quel giorno"
è ovvio che se paghiamo tutti 50 euro per associarsi ad un atc chi caccia la migratoria può sentirsi discriminato ( nel pagamento) ... in quanto buona parte dell' incasso dovrebbe servire per i ripopolamenti di stanziale : ma se ogni tipo di selvaggina ( o a grandi gruppi) richiedesse un pagamento "equo" ... ciò sarebbe meno sentito ! .. o sbaglio!
Per quanto attiene a tutti i discorsi sulla specializzazione, che personalmente nei termini in cui è costantemente riproprosta non condivido e non ho mai condiviso (quest'idea drastica di specializzazione ha quasi la mia età, ed è ciò che ha contribuito ad accendere la diaspora interna al mondo venatorio degli anni 80/90), non ho sentito uno che sia uno proporre la questione dei patti associativi all'interno dell'a.t.c., per i quali ciascun cacciatore socio è tenuto a prestare il proprio contributo alla gestione, secondo le necessità, le competenze, le abilitazioni, le esperienze, la preferenza.
Eppure basterebbe semplicemente inserire la regoletta nel piano faunistico, nello schema di statuto dell'a.t.c., prevedendo l'esclusione della qualità di socio a chi non collabora alle attività gestionali.
.... altra cosa del tutto "giusta" ... ma che comunque si tradurrebbe .. solo in "soldi" : ... non tutti potrebbero partecipare ... e quindi dovrebbero pagare !
Se un cacciatore collabora attivamente, che cacci solo il fagiano o che cacci merli e spari qualche volta ad un fagiano alzato per caso, non fa nessuna differenza, sempreché abbia versato la quota prevista.
Perché la gestione non è il fagiano, e neppure è la caccia specialistica o generica.
Perché per adesso, perlomeno parlo delle mie zone, i soldi versati dai cacciatori migratoristi (cioè con solo quota migratoria) sono stati usati solo ed esclusivamente per lepri e fagiani; i soldi dei cacciatori di penna vengono usati per comprare le lepri che poi i pochi lepraioli soci di un a.t.c. si arrogano il diritto esclusivo di prelevare.
Allora volete una vera specializzazione per tipologia di esclusiva di selvaggina? Si paga una quota per stanziale fagiano, e i soldi di tutte queste quote si destinano al ripopolamento ed all'acquisto del fagiano; una quota per lepre, e i soldi si usano solo per le lepri, e ciascuno caccia il suo. Con la sola non trascurabile differenza che la caccia alla lepre si estinguerebbe, perché i lepraioli sono troppo pochi rispetto agli altri per poter avere fondi sufficienti a ripopolare tutto il territorio dell'a.t.c.
... un pò di solidarietà non guasta ... ne è discutibile :)
Volete la specializzazione per specie? Eccola qui la specializzazione totale, anche nelel quote associative con vincolo di destinazione di spesa a quella sola specie per cui le quote sonos tate pagate.
benissimo ... perchè no!Commenta
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è la cosa che sta' più antipatica a tutti, ma la sola in grado di salvare la caccia (unitamente ai piani di prelievo .....) al di là dei sindacati, delle associazioni e menate varie: collaboro quindi caccio; non faccio nulla, me ne sto' a casa.
E si risolverebbero tanti problemi di beccacce sì beccaccce no, stanziale solo con il cane e belinate varie...Commenta
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Perché per adesso, perlomeno parlo delle mie zone, i soldi versati dai cacciatori migratoristi (cioè con solo quota migratoria) sono stati usati solo ed esclusivamente per lepri e fagiani; i soldi dei cacciatori di penna vengono usati per comprare le lepri che poi i pochi lepraioli soci di un a.t.c. si arrogano il diritto esclusivo di prelevare.
Da me Phala questa opzione non esiste percio' IO migratorista pago gli stessi soldi dello stanzialista, in pratica gli compro fagiani e lepri salvo poi qualcuno mi fa notare che non e' giusto che IO sparo a un fagiano alzato con i piedi perche' il cane costa caro e bla' bla' bla'.....IO negli ultimi 3 anni ho pagato e basta e se mi capita il pollo lo tiro alla faccia di chi mi dice che sbaglio a farlo....di moralisti e' pieno il mondo e francamente come disse qualcuno, IO me ne frego!
ma non puoi pretendere che chi lo trova ingiusto ( anche con tutti i torti possibili ... ) ... non cerchi di impedirtelo con una legge apposita ...! perchè non dovrebbe ?Commenta
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Perché faresti morire alcune cacce, che non hanno sufficienti estimatori per essere autofinanziate. Per esempio quella alla lepre, a meno che non sia la specie a cui si dedica la prevalenza di cacciatori nell'a.t.c. Una coppia di lepri costa molti soldi, e occorre rimpolpare sia le z.r.c. che il territorio cacciabile. La quota associativa deve essere popolare, perché altrimenti la caccia "sociale", come qualcuno la chiama, va a farsi friggere. Se su 1000 soci totali va a lepri il 15%, solo 150 soci pagherebbero la quota per la lepre, e ciò farebbe sì che, oltre a pagarla salata, l'introito sarebbe comunque insufficiente a mantenerne una presenza costante sul territorio. Senza contare che l'introito sarebbe in ogni caso "lordo", perché andrebbe defalcata la percentuale relativa alle spese di gestione (affitto sede, telefoni, spese correnti, assicurazione, ecc.) che è a carico di tutte le quote associative.
.... altra cosa del tutto "giusta" ... ma che comunque si tradurrebbe .. solo in "soldi" : ... non tutti potrebbero partecipare ... e quindi dovrebbero pagare !
E perché mai? Di attività ce ne sono parecchie da fare: se uno si ritaglia il tempo per andare a caccia, può anche ritagliarselo per contribuire alla gestione, specie quando la caccia è chiusa...
...ovvero chi ha pagato il diritto ...e magari "solo per quel giorno"
Ma questo, è proprio ciò di cui ti lamentavi sopra, riduce tutto a una questione di soldi: chi li ha non fa nulla, paga e preleva. E questa a mio avviso non è gestione faunistica.Ultima modifica phalacrocorax; 13-12-12, 17:31.Commenta
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Ci si riempie la bocca con le parole d'ordine, vogliamo libertà, vogliamo rispetto ecc. ecc. ma guai a dire: dateci il territorio che ce lo gestiamo noi.silvioCommenta
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Perché faresti morire alcune cacce, che non hanno sufficienti estimatori per essere autofinanziate. Per esempio quella alla lepre, a meno che non sia la specie a cui si dedica la prevalenza di cacciatori nell'a.t.c. Una coppia di lepri costa molti soldi, e occorre rimpolpare sia le z.r.c. che il territorio cacciabile. La quota associativa deve essere popolare, perché altrimenti la caccia "sociale", come qualcuno la chiama, va a farsi friggere. Se su 1000 soci totali va a lepri il 15%, solo 150 soci pagherebbero la quota per la lepre, e ciò farebbe sì che, oltre a pagarla salata, l'introito sarebbe comunque insufficiente a mantenerne una presenza costante sul territorio. Senza contare che l'introito sarebbe in ogni caso "lordo", perché andrebbe defalcata la percentuale relativa alle spese di gestione (affitto sede, telefoni, spese correnti, assicurazione, ecc.) che è a carico di tutte le quote associative.
.... altra cosa del tutto "giusta" ... ma che comunque si tradurrebbe .. solo in "soldi" : ... non tutti potrebbero partecipare ... e quindi dovrebbero pagare !
E perché mai? Di attività ce ne sono parecchie da fare: se uno si ritaglia il tempo per andare a caccia, può anche ritagliarselo per contribuire alla gestione, specie quando la caccia è chiusa...
ok ... io ti capisco benissimo : ma "uno" può anche ritagliarsi il tempo necessario ... e gli altri ? come vedi le regole è obbligatorio che ci siano !
... in ogni attività ... e più siamo, più divisioni ci sono.... più regolamenti servono :)Commenta
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In qualche modo occorre che cambiamo mentalità, e se vogliamo essere considerati dall'opinione pubblica parte attiva nella gestione faunistico-ambientale, occorre in primo luogo che tale mentalità si radichi in noi.
E' un cambiamento culturale necessario ed imprescindibile.
Troppo comodo piangerci addosso e inveire contro la stampa cattiva e questo mondo al contrario che ci dipinge come inutili fruitori di fauna e ambiente, quando l'unico nostro concreto contributo gestionale (di molti di noi, non tutti ) consiste nell'estrazione del portafoglio a dicembre (a.t.c.) e ad agosto (p.d.a.).
In qualche modo si devono costringere i singoli soci dell'assemblea a contribuire fattivamente, almeno per un a.t.c. a scelta se si è soci di più ambiti.
Tra l'altro per far ciò non occorre neppure passare da Roma e dalle aule parlamentari. Basta una regola ad hoc nel pfvr, nello schema di statuto dell'a.t.c. ed il gioco è fatto. Poi, per carità, non si punta la pistola alla tempia di nessuno, però un qualche livello di responsabilizzazione bisogna cominciare a darlo.
Qui da me è stato chiesto di inserire i patti associativi da parte di un po' tutte le aa.vv. e dei direttivi, vedremo se sarà accolto nel pfvr, che dovrebbe uscire nel 2013 (sempre che non si presentino gli italici intoppi...). Vedremo se potrà servire a migliorare le cose e in che termini...
---------- Messaggio inserito alle 05:56 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 05:49 PM ----------
sì, ma guarda il caso, quando se ne esce qualcuno con la nuova ass.ne/sindacato/partito ecc. di turno, di tutto parla tranne che della partecipazione diretta dei caccciatori alla caccia.
Ci si riempie la bocca con le parole d'ordine, vogliamo libertà, vogliamo rispetto ecc. ecc. ma guai a dire: dateci il territorio che ce lo gestiamo noi.
Dall'altra parte c'è chi vuole zero regole e tutti liberi di fare tutto.
Andiamo da un estremo all'altro, chi vuole una ragnatela di regole fittissima, e chi vuole invece che le regole siano a zero e ci sia piena libertà per tutti...ma la virtù, una volta, non stava nel mezzo? [:D]Commenta
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qui da noi ho tanta paura che per l'agognato nuovo PFV abbiano pensato solo a come dare qualche contentino agli anticaccia, all'Ispra ed ai soliti mugugnoni che si lamentano che il fringuello e lo storno sono chiusi.
Di "partecipazione" (che come diceva una vecchia canzone è la base della democrazia), spero di sbagliarmi, neanche l'ombra ....silvioCommenta
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Mi sa che era di Gaber...dovremmo cominciare a cantarla anche noi...la libertà non è uno spazio libero, la libertààààà è partecipazioneeee [:D]Commenta
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Magari la lepre fosse solo dei lepraioli, altro che immisioni continue....e pure se questa caccia morisse di certo la lepre non si estinguerebbe!
CiaoCommenta
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In ogni caso ci sono zone del territorio più o meno vocate, e qualche riproduttore lo devi sempre immettere, anche in zrc.Ultima modifica phalacrocorax; 13-12-12, 18:31.Commenta
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E' questa la realtà immaginata in cui i lepraioli non ce la farebbero a sopravvivere, secondo me, perché la lepre è un selvatico caro, sia in termini economici che gestionali.
---------- Messaggio inserito alle 06:28 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 06:27 PM ----------
Scusami, ma non ho capito il discorso...Commenta
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