Le vostre uscite a caccia .. foto , racconti..
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".. appostati per tempo e aspetta immobile. La preda scruterá a lungo l'ambiente circostante , se nel mentre ti sarai mosso per quella sera non vedrai nulla!"Commenta
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Bravo old!!! E bravissima onda!!
Dopo 3 anni di assenza col 410, sabato me lo sono ricomprato... troppo divertente e appagante!!Dove mangia la fucilata mangia il cacciatoreCommenta
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https://www.youtube.com/watch?v=wusYSpUlksc. https://www.youtube.com/watch?v=CeYTcBmoCw8,ieri domenica 24 ottobre,decido di andare ad insidiare sulle piane del Tevere,con onda e il 410 ,un fagiano che mi dicono, Stia facendo impazzire degli aficionados,del colchide,...arriviamo alle ore 9.00,fa caldo in macchina segna 28 gradi trovo,tre dicasi tre,GIP,..conto con gli occhi spesi qua e là, 5 cacciatori,tutti nelle piane,un setterino viene a fare visita alla " DIAVOLA" lei austera ed elegante come si conviene,all'ultima della dinastia,che a segnato la bellezza nei setter,gli degna un bacetto,e sen va! Sicché!!... Decido di fare un largo giro fuori dal perimetro di accerchiamento che i " braccanti,urlanti"anno messo in opera,sgancio la celeste,che come avesse sentito,il mio pensiero si dirige forse è meglio dire vola rasoterra verso il Tevere dalla parte più "SCORBUTICA", passa una ora e onda va in ferma su un punto che è il collegamento tra l'ultimo calpestabile pezzo di campagna,e il biondo Tevere,penso eccolo,!!..invece,...godetevi i video.saluti amici old hunter.onda dei diavoli bianchi" nota bene non avevo dietro la telecamera per cui i video sono fatti con il telefono portatile,e non c'è lo sparo giocoforza.https://www.youtube.com/watch?v=CeYTcBmoCw8
Saluti e un augurio ad ancora maggiori soddisfazioni con la magnifica Onda.Commenta
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Bravo dai una smossa a muovere il mercato.[emoji106]
[brindisi]
Ultima modifica Yed; 26-10-21, 23:31.Commenta
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Stagione molto sfortunata, incontrato diverse lepri ma sparato solo a due di cui una sbagliata. Quella incarnierata però è stata una azione stupenda del mio cocker: scovata in un vigneto ed inseguita braccando sparo a non meno di 55 metri col mio ventino 48 Al ma il selvatico accelera per cui fallito...il cane insegue e sparisce per circa trenta minuti. Comincio a pesare alle cose più buie sopratutto riguardo ad una strada che dista circa 800 metri e sono preso dal panico quando improvvisamente compare il mio bimbo, tale è per me, si avvicina e noto un filo di pelo incollato al musino. Subito penso che l'abbia azzanata e poi fuggita. Il mio jado mi abbaia e riparte nel vigneto, vuol dirmi qualcosa..lo seguo più velocemente che posso ma sparisce nuovamente al che penso che mi vuole indirizzare sul selvatico ferito o non so. Sento in distanza l'abbaio, mi dirigo sul posto e trovo il mega lepre (5,8 kg) cirquito da due segugi e tre cacciatori che assistevano. La cosa stupefacente è che il cane, probabilmente incoraggiato dalla mia presenza parte come un missile e con la lepre in bocca mi raggiunge. Probabilmente gli altri cani lo hanno intimorito..i cacciatori presenti si sono complimentati e subito a chiedere se le indicavo la provenienza del mio stupendo amico di caccia.Ultima modifica Loris; 26-10-21, 17:39.Commenta
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Stagione molto sfortunata, incontrato diverse lepri ma sparato solo a due di cui una sbagliata. Quella incarnierata però è stata una azione stupenda del mio cocker: scovata in un vigneto ed inseguita braccando sparo a non meno di 55 metri col mio ventino 48 Al ma il selvatico accelera per cui fallito...il cane insegue e sparisce per circa trenta minuti. Comincio a pesare alle cose più buie sopratutto riguardo ad una strada che dista circa 800 metri e sono preso dal panico quando improvvisamente compare il mio bimbo, tale è per me, si avvicina e noto un filo di pelo incollato al musino. Subito penso che l'abbia azzanata e poi fuggita. Il mio jado mi abbaia e riparte nel vigneto, vuol dirmi qualcosa..lo seguo più velocemente che posso ma sparisce nuovamente al che penso che mi vuole indirizzare sul selvatico ferito o non so. Sento in distanza l'abbaio, mi dirigo sul posto e trovo il mega lepre (5,8 kg) cirquito da due segugi e tre cacciatori che assistevano. La cosa stupefacente è che il cane, probabilmente incoraggiato dalla mia presenza parte come un missile e con la lepre in bocca mi raggiunge. Probabilmente gli altri cani lo hanno intimorito..i cacciatori presenti si sono complimentati e subito a chiedere se le indicavo la provenienza del mio stupendo amico di caccia.Commenta
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Sono qui, al primo vero freddo pomeriggio siciliano e l'aria umida e pungente mi induce a chiedermi se non fosse stato il caso di rispolverare il vestiario invernale per intero.
Questo venticello malefico ha una direzione precisa, in base ad essa ho preso posizione per poter controllare a modo una uscita individuata stamattina nella passeggiata durante la quale vado a tracciare per poi decidere dove fare i miei aspetti pomeridiani.
Un esteso versante solcato da due valloni forma tre "schienali", le prede frequentano quella di sinistra ricca della frutta di stagione di cui vanno matti, in funzione dell'uscita frequentata mi sono scelto il punto di appostamento su quella centrale, distanza massima di un potenziale tiro qualcosa meno di 170 m.
Pensando alla maglia di lana( che non ho messo) è giunto l'orario migliore, le tracce rilevate la mattina mi facevano ben sperare, a quest'ora sarebbero dovuti esser qui da un pezzo, mi spazientisco, ero sicuro del lavoro fatto ed ero convinto in un buon esito senza dover aspettare più di tanto.
Ok, mi rassereno , considerando che la caccia è così: non sempre, neanche quando in presenza di ottime premesse, è possibile far carniere...
invitato dal freschetto che mi penetra le ossa decido che per questa sera può bastare, non aspetterò di certo Il richiamo del camino acceso a casa è troppo forte... "vabbè , mi dico, altro cinque minuti e vado via..."
In realtà la cacciata nella mia testa è finita tant'è che mi concedo qualche movimento girandomi un po' a destra ed un po' a manca anche per sciogliere i muscoli dalla posizione quasi statuaria assunta fin lì per tutte le fasi di aspetto.
È grazie a questo che, con la coda dell'occhio, noto un movimento dietro di me, sullo schienale di destra per un attimo ho scorto muoversi qualcosa di scuro , volgo il capo giusto in tempo per vedere un bel esemplare scollinare e poi fare capolino ancora nella zona in cui non avevo scommesso.
Studiare una strategia di agguato è un attimo, grazie alla meticolosa conoscenza del posto e soprattutto prima che mi percepisca a causa della mia posizione di sfavore rispetto al vento, sono zaino in spalla ed arma alla mano e già scivolo nel vallone alle mie spalle, là non sarò né visibile né percepibile ma lo stesso varrà per la mia preda.
Strano ad un tratto fa caldo... l'adrenalina in circolo ne è la causa.
Sto risalendo con cautela il versante dello schienale su cui l'ho vista, tengo una direzione che a breve dovrebbe incrociare la sua rotta presunta, mi vado accostando lento e con cautela ma nulla, mi faccio avanti altri dieci metri , nulla , quando già pensavo che avesse potuto cambiare direzione, ad una cinquantina di metri da me vedo la sua sagoma sparire per un attimo dietro la chioma di un basso ulivo.
Via la sicura.
Ginocchio a terra, imbraccio è già sul crocino si volge per guardare nella mia direzione e...boom!
Cacciare cinghiali è come fare figli: "un attimo" di piacere e tutto il resto è "cummattimentu"!".. appostati per tempo e aspetta immobile. La preda scruterá a lungo l'ambiente circostante , se nel mentre ti sarai mosso per quella sera non vedrai nulla!"Commenta
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Triku, leggendo il tuo racconto mi è venuto in mente che potrebbe essere apprezzato e fruibile anche dai tuoi studenti tanto è poetico, cristallino e umano. Perché non ci pensi?
Inviato dal mio HMA-L29 utilizzando TapatalkCommenta
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Giusto perché sappiano cos'è, cosa significa vivere in natura rispettandola anche nel prelievo venatorio...e che questo non ne è il vero scopo o l'unico fine.".. appostati per tempo e aspetta immobile. La preda scruterá a lungo l'ambiente circostante , se nel mentre ti sarai mosso per quella sera non vedrai nulla!"Commenta
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Le ultime due uscite erano senza incontri, adesso i maestri sono stanchi e anche un po’ frustrati, così oggi restano a casa a riposarsi. Facciamo una uscita che dovrebbe essere poco più di una passeggiata con un gruppo “misto”. C’è la Luna, quasi 13, reduce di una bruttissima operazione, Oliver, detto Bartolo o semplicimente “il biondo” il cucciolone di 10 mesi e la Fiamma, rimasta sempre un po’ nell’ombra dei maestri. La Luna ha capito che quando si mette a galoppare ci viene l’affanno, così cammina al nostro fianco, Oliver non sa ancora cosa si fa nel bosco, per lui è una gita scolastica divertente, almeno (ancora) non ci piacciono i caprioli, la Fiamma però conosce bene il posto e cerca scrupolosamente dappertutto, ma non ci sono i minimi segni di una beccaccia.
Decidiamo di salire più in alto e di lasciare il bosco umido esposto a nord est. Arrivati in cima improvvisamente un vento forte soffia via le nebbie, si apre una vista splendida su centinaia di creste e vallate appenniniche. Verso sud non ci sono boschi ma prati che una volta erano pascoli. I cani s’allungano, anche la Luna, la Fiamma sparisce di tutto. Ci vuole del tempo per localizzarla. La troviamo in basso, vicino a un gruppetto di alberi. Quando arriviamo, parte una bellissima beccaccia, bravissima Fiamma! Non ci sentiamo di scendere ancora più in giù in questi prati col erba scivolosa e torniamo su nostri passi. Seguiamo la cresta, almeno c’è il sentiero, perché come c’era da aspettarsi stanno già tornando le nebbie dense.
Sento battere delle ali, ma nella nebbia anche un fringuello sembra un’aquila. Poco dopo sentiamo nella nebbia un “ti-tiii” ovattato: il vecchio beeper che ha ereditato Oliver! Lo troviamo fermo piatto in consenso alla Fiamma, alla sua volta tutta piatta e contorta sotto un cespuglio. Anche la Luna consente, ma lei, famosa per le sue ferme infinite, oggi non ha voglia di stare sdraiata nell’bagnato. Mi sembra di sentire un “machimelafafare” mormorato e si alza e con un grande semicerchio raggiunge la Fiamma dal lato opposto. Oliver imita la Luna, gira nell’altra direzione - e la beccaccia parte nella direzione giusta!
“Oggi siamo anche stati doppiamente fortunati”, (parole che non sento da un bel po’ di tempo) dice mio marito quando ci sediamo in macchina dopo aver sistemato nelle coperte le signore ed il signorino, e in quel preciso momento inizia a piovere a catinelle.
Il Biondo
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Le ultime due uscite erano senza incontri, adesso i maestri sono stanchi e anche un po’ frustrati, così oggi restano a casa a riposarsi. Facciamo una uscita che dovrebbe essere poco più di una passeggiata con un gruppo “misto”. C’è la Luna, quasi 13, reduce di una bruttissima operazione, Oliver, detto Bartolo o semplicimente “il biondo” il cucciolone di 10 mesi e la Fiamma, rimasta sempre un po’ nell’ombra dei maestri. La Luna ha capito che quando si mette a galoppare ci viene l’affanno, così cammina al nostro fianco, Oliver non sa ancora cosa si fa nel bosco, per lui è una gita scolastica divertente, almeno (ancora) non ci piacciono i caprioli, la Fiamma però conosce bene il posto e cerca scrupolosamente dappertutto, ma non ci sono i minimi segni di una beccaccia.
Decidiamo di salire più in alto e di lasciare il bosco umido esposto a nord est. Arrivati in cima improvvisamente un vento forte soffia via le nebbie, si apre una vista splendida su centinaia di creste e vallate appenniniche. Verso sud non ci sono boschi ma prati che una volta erano pascoli. I cani s’allungano, anche la Luna, la Fiamma sparisce di tutto. Ci vuole del tempo per localizzarla. La troviamo in basso, vicino a un gruppetto di alberi. Quando arriviamo, parte una bellissima beccaccia, bravissima Fiamma! Non ci sentiamo di scendere ancora più in giù in questi prati col erba scivolosa e torniamo su nostri passi. Seguiamo la cresta, almeno c’è il sentiero, perché come c’era da aspettarsi stanno già tornando le nebbie dense.
Sento battere delle ali, ma nella nebbia anche un fringuello sembra un’aquila. Poco dopo sentiamo nella nebbia un “ti-tiii” ovattato: il vecchio beeper che ha ereditato Oliver! Lo troviamo fermo piatto in consenso alla Fiamma, alla sua volta tutta piatta e contorta sotto un cespuglio. Anche la Luna consente, ma lei, famosa per le sue ferme infinite, oggi non ha voglia di stare sdraiata nell’bagnato. Mi sembra di sentire un “machimelafafare” mormorato e si alza e con un grande semicerchio raggiunge la Fiamma dal lato opposto. Oliver imita la Luna, gira nell’altra direzione - e la beccaccia parte nella direzione giusta!
“Oggi siamo anche stati doppiamente fortunati”, (parole che non sento da un bel po’ di tempo) dice mio marito quando ci sediamo in macchina dopo aver sistemato nelle coperte le signore ed il signorino, e in quel preciso momento inizia a piovere a catinelle.
Il Biondo
---------- Messaggio inserito alle 04:46 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 04:44 PM ----------
Almeno io non li trovo,magari c'è chi caccia in posti stupendi ma,personalmente,trovo grosse difficoltà .
---------- Messaggio inserito alle 04:46 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 04:46 PM ----------
Qui nel lazioCommenta
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Guardo fuori dalla finestra piove,piove come ieri e come due tre giorni fa,la voglia di uscire e' tanta anche perche' quest'anno sono andato fuori pochissimo,colpa del bonus casa, ma non me la sento le mie ossa sono abbastanza anziane meglio rispettarle.Improvvisamente smette ed un timido sole esce impaurito allo scoperto .Carico nella panda il trasportino mi vesto in fretta e mi metto in cerca di qualche fagiano che venga a scrollarsi di dosso la pioggia.Costeggio un paio di riserve niente.Decido di andare sulla sponda del fiume in Atc ,ci sono andato una volta l'anno scorso non mi piace tanto ma il tempo di stare fuori e' poco. Decido di battere per primo la sponda dei campi e al ritorno quella del letto.I cani vanno hanno voglia di cacciare,li lascio andare anche se a volte il korthals si volta quasi per dirmi che il setter va lungo.Sono le 16 devo ritornare indietro ho ancora un'ora di tempo.Percorro un centinaio di metri mi sembra di vedere il Korthals in lontananza fermo allungo,e' proprio lui vicino al letto del fiume tra ginestre piante secche a terra scaravoltate,ha una ferma talmente strana che quasi non ci credo,dritto sulle gambe davanti testa all'ingiu ma fermo come una statua,sono a 5 metri da lui,il pensiero va subito ad una lepre fermata a mezzo metro,arriva il setter e ferma d'autorita' anche lui,a questo punto non ho dubbi per me e' una lepre. Inizio a guardare dove possa saltare mi allontano un po di fianco ma non troppo altrimenti non vedo niente,l'adrenalina sale non ho visibilita' a sufficienza,batto un piede i cani partono un metro e altra ferma di scatto,a questo punto crolla la mia convinzione non puo' essere una lepre,non finisco di pensare mi si alza dietro al sedere una fagiana,il tiro e' corto ma la centro in pieno ,a questo punto non ci sono piu i cani e lei,avanzo verso il fiume mi accorgo di essere su una sponda come il gran canyon americano, in mezzo all'acqua c'e la fagiana con il korthals a recupero, di fianco il setter che si dimena ,scarico il fucile mi sdraio e guardo giu sono circa 20 metri di parete liscia ma lunga troppo lunga,il pensiero corre ai cani,non riescono ad aver un appiglio,inizio a fischiare niente,io fischiavo loro andavano in direzione opposta,questa menata dura un'eternita'fischiavo e correvo come uno scemo non riuscivo a farmi vedere anche perche' avevo paura di andare giu,se mollava la terra finivo in PO non so nuotare.Li vedo e prendo ancora piu paura non hanno piu la fagiana in bocca non hanno un appiglio e vanno sempre in senso contrario,inizio a correre come un matto dove penso che finisca questo incubo,ma lontano da riva avevo paura di andare giu anch'io,arrivo dove avevo voltato, guardo qua' ci sono appigli, inizio ad urlare
sono demoralizzato e quasi buio,me li vedo tutti e due arrivare,pieni di fango ma ce l'hanno fatta.Li metto al guinzaglio,alla macchina c'e un tizio non cacciatore mi chiede se la caccia la chiudono cosi' tardi,no, gli rispondo l'accaduto,vengo a conoscenza che l'anno scorso quando Modena e' andata sott'acqua per la rottura dell'argine del Panaro,l'acqua ha levigato questa sponda alta una ventina di metri come un vetroCommenta
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